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Quando si parla di pulizie dei fornelli si tende a fare sempre un pò di confusione fra le varie parti da pulire.

Ad esempio per pulire lo spargifiamma serve una procedura a parte che ti spiego qui sotto.

Ogni bruciatore ha sopra di se lo spargifiamma.

La pulizia è molto semplice e basta lavarli come laveresti un piatto sporco: acqua e detersivo piatti (io ti consiglio AMANI’ di VERDEVERO)

L’unico inconveniente è lo sporco carbonizzato che si può depositare sopra.

In questo caso il CARBONATO ti torna molto utile.

Procedi così:

  • metti lo spargifiamma in una pentola o una ciotola;
  • ricoprilo di acqua;
  • aggiungi mezzo cucchiaino di Carbonato;
  • lascia agire per 30 minuti;
  • dopo i 30 minuti di ammollo strofinalo con la spugna abrasiva;
  • Risciacqua e asciuga.

Trovi tutti i prodotti necessari all’interno della Greenbox di Verdevero.

La Greenbox è lo starter kit delle pulizie naturali che ti permette di passare subito a uno stile di vita più sano per te, la tua famiglia e la natura intera.

>>>> La trovi qui: https://www.verdevero.it/greenbox/

 

Con cosa sei abituata a pulire il piano dei fornelli tu?

Se sei abituata a pulirlo con aceto o hai ricevuto il consiglio di pulirlo con aceto sappi che non è la miglior cosa che puoi fare.

È vero che l’aceto ti aiuta a sgrassare il piano del fornello (poco a dire la verità), ma tutto il resto che senti dire è sbagliato:

  • l’aceto non lucida l’acciaio (per questo invece dovresti usare l’acido citrico)
    e
  • l’aceto non è ecologico.

Oltre a questo ha una importante controindicazione: a contatto con l’acciaio permette a quest’ultimo di liberare nichel. E il nichel è un metallo pesante che non fa bene al nostro corpo.

Ti consiglio due modi ultra rapidi di pulire il piano.

Il primo è quello di procurarti uno sgrassatore ecologico come GRINTA, spruzzarlo sulla superficie e da pulire e strofinare con un panno in microfibra umido (ti consiglio il panno MULTI)

Il secondo è un pochino più laborioso ma piace molto alle mie clienti.

 

Procedi così:

  • Cospargi la superficie con leggero velo di Bicarbonato;
  • aggiungi tre gocce di detersivo per i piatti AMANI’ su una spugna EVOSPONGE umida;
  • strofina la superficie fino a ottenere una cremina omogenea sparsa su tutto il piano;
  • risciacqua con un panno in microfibra MULTI inumidito.

Il bicarbonato esercita una leggera azione abrasiva che farà apparire il fornello in acciaio ancora più lucido.

 

 

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Per scoprire tutti i miei trucchetti per pulire la cucina in modo facile e naturale scarica subito il PDF che trovi qui sotto:

Scarica l’Ebook! Compila il Form qui sotto:

Come pulire la griglia

Procedi così:

  • Per pulire le griglie ti basta metterle in ammollo in acqua e detersivo per piatti (ti consiglio AMANI’ di Verdevero);
  • lascia agire il sapone per 60 minuti;
  • dopo 60 minuti strofinare con la spugna con cui di solito lavi i piatti;
  • risciacqua la griglia con acqua e asciugala oppure mettila a scolare nello scolapiatti.

ATTENZIONE! Ti consiglio di non usare prodotti troppo alcalini come il Carbonato di sodio o i classici sgrassatori petrolchimici.

Molto spesso le griglie sono in ghisa, una lega di metalli poveri che a contatto con sostanze alcaline può subire variazioni di aspetto diventando opaca o ingrigiendo.

Il grigio scuro è il suo colore naturale e molto spesso per dare alle griglie in ghisa un aspetto migliore vengono leggermente colorati con un colore più scuro che rischia di alterarsi con sostanze troppo aggressive

 

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Conduco da anni una personale battaglia contro l’inquinamento delle nostre case. Ma anche contro i rimedi naturali sbagliati. Ad esempio sapevi che se usato nel modo scorretto l’aceto inquina?

E come se non bastassero le varie candeggine, ammoniache e tutti quei prodotti super-inquinanti con teschi, alberi stecchiti, croci, pesci morti sul retro etichetta

Adesso ci siamo inventati una nuova soluzione per pulire qualsiasi cosa in casa e inquinare i mari e i pesci come se non ci fosse un domani.

In generale non sono contro l’uso di questo prodotto per pulire.

Ma il suo uso indiscriminato e a volte inutile inquina te, la tua famiglia e crea enormi problemi all’ambiente.

>>> Ora ti svelo come iniziare subito a non inquinare 100.000 LT di acqua con 1 litro di aceto anche se tutti ti dicono di usarlo per pulire qualsiasi cosa in casa.

L’aceto può essere utile se usato per alcune pulizie come:

  • Lavare i pavimenti
  • Pulire il frigo
  • Togliere i cattivi odori dai piatti
  • Pulire i vetri

MA ricorda che esiste un suo sostituto 53 volte meno inquinante. Tra poco ti svelo di cosa si tratta.

Non voglio demonizzare questo prodotto a prescindere, quello che desidero è capire come usare l’aceto per pulire le nostre abitazioni nel modo migliore e più sicuro per l’ambiente. Non occorre sprecare questo ingrediente perché un uso sconsiderato non solo è inutile ma dannoso e può essere in ogni momento sostituito con un ingrediente magico, l’acido citrico.

Ogni cosa può essere utile se usata nelle dosi opportune e poco utile o dannosa se usata in modo inappropriato.

Usare l’aceto per le pulizie di casa

L’aceto è di sicuro un buon anti calcare. Se lo utilizziamo con attenzione risulta un ottimo alleato per le pulizie. Se non puoi proprio fare a meno di usarlo, il mio consiglio è limitarsi all’uso dell’aceto solo per i seguenti usi:

L’aceto bianco di alcool per pulire i pavimenti

Esistono tanti tipi di aceto come: l’aceto bianco di alcool che può essere utile per pulire lo sporco difficile o l’aceto di mele dal profumo più delicato. Si può creare una miscela di acqua e aceto per pulire i pavimenti.

L’aceto bianco per pulire il frigorifero

Usato per pulire il frigorifero permette di neutralizzare i cattivi odori e agisce anche nella prevenzione della muffa della frutta.

L’aceto di mele per pulire i vetri

L’aceto di mele è ottimo per pulire i vetri perché ha un odore meno invasivo ma risulta comunque efficace. Anche alcune superfici vengono benissimo se si usa l’aceto per pulire, come ad esempio il gres porcellanato.

Ho sentito di molte signore che adoperano l’aceto per rimuovere il calcare dal ferro da stiro. In questo caso il calcare si forma perché non viene usata l’acqua distillata o demineralizzata e basterebbe questo piccolo accorgimento per evitare tale problema. In ogni caso se proprio dobbiamo recuperare un ferro da stiro pieno di calcare è utile l’uso dell’aceto nel caso in casa non disponi di acido citrico.

L’aceto per pulire il legno

L’aceto bianco è sicuramente un’alternativa da preferire ai numerosi prodotti chimici in commercio ideati per la pulizia del legno.

Mischiando una parte di aceto bianco con tre parti di oli di oliva, si ottiene un composto adatto per una pulizia approfondita e naturale del legno.

Per tutti questi scopi lo consiglio e lo ritengo utile, anche se hai capito non è indispensabile e si può facilmente sostituire.

L’aceto inquina tantissimo se lo usi:

  • nella lavatrice come ammorbidente
  • nella lavastoviglie come brillantante
  • nel piano della cucina per sgrassare e lucidare l’acciaio

Queste sono pratiche ormai diffusissime ma scorrette.

Se cerchi on line trovi molti video e articoli che ti indicano nell’aceto il rimedio naturale per pulire qualsiasi cosa.

Viene spesso fornita la giustificazione che “lo facevano le nostre nonne”.

Ed è vera in parte. Molti rimedi sono davvero ricavati dalle nostre tradizioni. Ma altri non hanno fondamento.

Ad esempio la mia nonna non aveva né lavatrice né lavastoviglie: se anche voleva non poteva usarlo…

Ma a parte le battute…

L’uso indiscriminato dell’aceto che è emerso negli ultimi anni ha iniziato a causare più danni che benefici.

 

Ecco il motivo per cui devi smettere subito di usare aceto per le pulizie e sostituirlo con l’eroe del pulito ecologico: l’acido citrico (o prodotti a base di acido citrico)

L’aceto è composto da acido acetico.

L’acido acetico è corrosivo, favorisce la liberazione di nichel da parte dei metalli e favorisce l’insorgenza della SNAS: Allergia sistemica al nichel.

E significa che ogni volta che fai una lavatrice inquini perché scarichi in acqua una dose di acido acetico (misto ai metalli pesanti che non sono rimasti attaccati ai tuoi vestiti) che è:

  • difficilmente biodegradabile;
  • crea un ambiente tossico per i pesci.

E’ nostro compito preservare il più possibile la vita di tutti gli organismi acquatici usando sempre il prodotto meno inquinante.

Su questo siamo d’accordo, vero?

E se anche tu stai usando l’aceto convinta che sia la soluzione migliore per pulire casa senza inquinare dovrai ricrederti dopo esserti letta le prossime noiosissime righe di spiegazione tecnica sull’impatto di acido citrico e acido acetico sull’acqua.

 (PS: se non vuoi leggere la parte noiosa salta subito alla tabella che trovi scorrendo più giù la pagina.)

Quando si parla di ecologicità di un detersivo ci si riferisce spesso alla sola biodegradabilità.

Questo è limitante oltre che scorretto.

Serve andare più a fondo e considerare anche i danni che un detersivo combina mentre è in circolo e prima che si degradi.

Non ti dovrebbe importare nulla se una cosa inquinante smette di esistere dopo tre anni perché è biodegradabile.

Mentre se ne sta in circolazione fa danni terribili all’ambiente e alle persone. Questo ti deve interessare.

E’ come dire che se vai dal dentista e mentre sei sotto ai ferri ti può fare patire le pene dell’inferno perché tanto sai che dopo un’ora di trattamento e un giorno di post intervento con la mascella gonfia e dolorante torna più o meno tutto alla normalità.

Lo faresti mai un ragionamento del genere o cercheresti sempre il dentista più delicato ed efficace prima di tutto mentre sei seduta nella sua poltrona?

Per capire fino in fondo la qualità di un detergente allora la dobbiamo smettere di pensare alla biodegradabilità e cioè al fatto che prima o poi smetterà di fare danni, e studiare la tossicità.

Ti devi chiedere: cosa combina e quanto è tossica questa soluzione che sto utilizzando finché è in circolazione?

Questa tossicità viene calcolata attraverso il VCDtox.  (VCD sta per volume critico di diluizione e ci indica quanta acqua è necessaria per far tornare “vivibile” l’ambiente contaminato da una dose di prodotto).

Confrontiamo 1 litro di aceto (percentuale di acido acetico al 6%) e 1 litro di Lemontrì, detersivo 3 in 1 di Verdevero a base di acido citrico che prepareremo in concentrazione al 6%.

In entrambe le soluzioni abbiamo 60 grammi di principio attivo:

60 grammi di acido acetico nell’aceto

60 grammi di acido citrico nel Lemontrì

Ora andiamo a controllare i valori di questi ingredienti nella DID list europea (Detergent Ingredients Database), la lista di sostanze che si possono utilizzare per la formulazione dei detersivi.

I dati che prendiamo in considerazione sono: la tossicità acuta, la tossicità cronica e la degradazione di ogni ingrediente.

Mettiamo insieme questi dati e con la formula del VCDtox ricaviamo il valore che ci indica quanta acqua serve per annullare una singola dose di ogni prodotto.

La formula per calcolare il VCDtox è la seguente:

VCDtox = [(Dosage x DF)/TF] x 1000

Ecco i dati da DIDlist dei nostri ingredienti:

ACIDO ACETICO ACIDO CITRICO  
0,05 0,05 DF (fattore di degradazione della sostanza)
0,03 1,6 TF (fattore di tossicità della sostanza)
60 150 QUANTITA’ nella soluzione

Applicando la formula all’aceto otteniamo [(60 x 0,05)/0,03] x 1000 = 100.000,20 LT

Applicandola invece alla soluzione di Lemontrì otteniamo [(60 x 0,05)/1,60] x 1000 =  1875,00 LT

  • Un litro di aceto inquina 100.000 litri di acqua.

Per dirla più correttamente possibile: occorrono 100000 litri di acqua per far tornare nullo l’effetto dell’aceto per i pesci del mare

  • Un litro di Lemontrì preparato al 6% inquina 1.875 litri.

E’ più corretto dire che se io verso 1 litro di Lemontrì in acqua servono 1875 litri di acqua per far tornare nulla l’azione di Lemontrì e che in quell’acqua ci possano vivere i pesci.

HAI LETTO BENE: INQUINA 53 VOLTE MENO

Sono sicuro che ora hai un motivo in più per rivedere le tue abitudini e valutare un prodotto davvero ecologico e lasciare da parte i falsi consigli ecologici.

Trovi Lemontrì già pronto e diluito nel suo pratico flaconcino da 500 ml o in tanica ricarica qui:

Ho capito Fabrizio ma al supermercato trovo 1 lt di aceto a 1,5 euro e il tuo Lemontrì costa 6,70 euro di mezzo litro. Come mai?

La spiegazione è facile e alla fine saprai anche tu perché sono già in migliaia le clienti che lo usano con successo tutti i giorni e senza inquinare l’ambiente.

verdevero detersivi ecologici

#1 Il primo motivo è che Lemontrì è superconcentrato.

E’ concentrato più del DOPPIO. Esattamente è 2,5 volte più concentrato.

A differenza dell’esempio di prima la sua concentrazione è del 15% e non del 6% come l’aceto.

#2 Il secondo motivo è che abbiamo creato la tanica ricarica doppiamente vantaggioso.

  • Risparmi soldi
  • Sprechi meno plastica.

Il flacone lo acquisti solo la prima volta e poi ti potrai acquistare la ricarica e riempire in casa fino a 8 volte il tuo flacone di Lemontrì pronto all’uso.

Quindi ricapitolando:

  1. Con lemontrì inquini 53 volte meno che con l’aceto
  2. Con Lemontri risparmi plastica perché puoi usare lo stesso flacone e riacquistare la ricarica
  3. Risparmi pure soldi perché è concentrato più del DOPPIO

Cosa aspetti a provarlo?

Problema:

Non rinunciare alla cioccolata al bar dopo il lavoro, è una coccola che val la pena di rischiare qualche macchia…

La soluzione ecologica:

Detersivo per piatti.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di cacao.

🕝Tempo necessario:

10 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Camicia di cotone bianca.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Sapone solido vegetale, Percarbonato, Detersivo ecologico per panni.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Strofina la macchia di cacao con del sapone solido, Smacchietta di Verdevero, e bagna con un po’ di acqua.

Lascia agire per un’ora; trascorso il tempo necessario, strofina e risciacqua con acqua.

Infine, metti in lavatrice per un lavaggio normale con Beipanni e Biobianco.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina.

 

Il mondo delle pulizie è molto complesso e non mi stupisco mai delle domande che ricevo dalle mie clienti.

Non ci porto mai abbastanza l’attenzione a questa cosa ma credo che finalmente l’ho compreso ieri pomeriggio.

Ho portato a fare il bagnetto Iris e Jago. I miei bimbi di 3 e 1 anno. Per loro è una festa, per me l’inizio di un lungo lavoro di asciugatura del bagno inondato dai loro schizzi… Ma questo è un altro discorso…

Come ogni volta ho detto a Iris: andiamo a lavarci.

Lei è partita ed è andata in bagno. Io e Jago l’abbiamo raggiunta dopo pochi secondi.

Nel frattempo lei era sullo sgabello a lavarsi i denti.

E quando le ho chiesto “cosa stai facendo?” lei mi ha risposto semplicemente: mi sto lavando.

Puliva una parte diversa del corpo, i denti, in posto diverso del bagno, il lavandino invece della doccia.

Ecco perché non mi stupisco di nulla quando parlo di pulizie.

Una semplice domanda: come faccio a pulire i fornelli? Può indicare una cosa oppure un altra.

Ed ecco spiegato il motivo per cui per pulire un fornello serve una pagina di spiegazione.

Quando leggo i consigli sbrigativi di molte esperte che liquidano le pulizie a “lava con aceto”, pulisci con bicarbonato” dentro di me si scatena l’inferno.

Ogni fornello è composto da più parti.

Se mi dici “voglio pulire i fornelli” in realtà cosa vuoi pulire?

La griglia? I fornelli? I bruciatori? O il piano?

Oppure tutti e quattro.

Se ti rispondessi lava con aceto faresti bene a incazzarti.

Ecco perché ho scritto:

La guida in 4 passi per fornelli puliti e splendenti

Come pulire la griglia

Procedi così:

-Per pulire le griglie ti basta metterle in ammollo in acqua e detersivo per piatti (ti consiglio AMANI’ di Verdevero)

-Lascia agire il sapone per 60 minuti

-Dopo 60 minuti strofinare con la spugna con cui di solito lavi i piatti.

-Risciacqua la griglia con acqua e asciugala oppure mettila a scolare nello scolapiatti.

ATTENZIONE! Ti consiglio di non usare prodotti troppo alcalini come il Carbonato di sodio o i classici sgrassatori petrolchimici.

Molto spesso le griglie sono in ghisa, una lega di metalli poveri che a contatto con sostanze alcaline può subire variazioni di aspetto diventando opaca o ingrigiendo.

Il grigio scuro è il suo colore narturale e molto spesso per dare alle griglie in ghisa un aspetto migliore vengono leggermente colorati con un colore più scuro che rischia di alterarsi con sostanze troppo aggressive

Come pulire i bruciatori

Il bruciatore è quel pezzo del fornello attraverso il quale arriva il gas. E’ di colore chiaro e di alluminio.

Molto spesso l’azione che fanno molte persone per pulirli è metterli in ammollo in acqua e bicarbonato oppure, peggio ancora metterli in lavastoviglie.

Peccato che l’alluminio a contatto con soluzioni basiche (come sono i detewrsivi per lavastoviglie) tendono a imbrunire. Diventano più scuri e il loro aspetto non è più brillante come prima.

Ti consiglio di pulirli con Lemontrì (oppure se non disponi di Lemontri, con Acido citrico).

Procedi così:

-metti i fornelli in una pentola

-coprili di acqua

-aggiungi 60 ml di Lemontrì (circa 2 cucchiai da cucina)

-Porta ad ebollizione l’acqua e spegnila

-lascia agire per 10 minuti

-quando l’acqua si sarà raffreddata strofina i bruciatori con una spugna abrasiva.

-Se lo sporco è persistente puoi usare della lana d’acciaio fine (la trovi in ferramente o mesticheria)

 

Come pulire gli spargifiamma

Ogni bruciatore ha sopra di se lo spargifiamma.

La pulizia è molto semplice e basta lavarli come laveresti un piatto sporco: acqua e detersivo piatti (io ti consiglio AMANI’ di VERDEVERO)

L’unico inconveniente è lo sporco carbonizzato che si può depositare sopra.

In questo caso il CARBONATO ti torna molto utile.

Procedi così:

-metti lo spargifiamma in una pentola o una ciotola

-ricoprilo di acqua

-aggiungi mezzo cucchiaino di carbonato

-lascia agire per 30 minuti

-Dopo i 30 minuti di ammollo strofinalo con la spugna abrasiva

-Risciacqua e asciuga

 

 

Come pulire il piano dei fornelli

Se sei abituata a pulirlo con aceto o hai ricevuto il consiglio di pulirlo con aceto sappi che non è la miglior cosa che puoi fare.

E’ vero che l’aceto ti aiuta a sgrassare il piano del fornello (poco a dire la verità), ma tutto il resto che senti dire è sbagliato:

-l’aceto non lucida l’acciaio (per questo invece dovresti usare l’acido citrico)

e

-l’aceto non è ecologico.

Oltre a questo ha una importante controindicazione: a contatto con l’acciaio permette a quest’ultimo di liberare nichel. E il nichel è un metallo pesante che non fa bene al nostro corpo.

Ti consiglio due modi ultra rapidi di pulire il piano.

Il primo è quello di procurarti uno sgrassatore ecologico come GRINTA, spruzzarlo sulla superficie e da pulire e strofinare con un panno in microfibra umido (ti consiglio il panno MULTI)

Il secondo è un pochino più laborioso ma piace molto alle mie clienti.

Procedi così:

-Cospargi la superficie con leggero velo di Bicarbonato

-Aggiungi tre gocce di detersivo per i piatti AMANI’ su una spugna EVOSPONGE umida

-Strofina la superficie fino a ottenere una cremina omogenea sparsa su tutto il piano.

-Risciacqua con un panno in microfibra MULTI inumidito

Il bicarbonato esercita una leggera azione abrasiva che farà apparire il fornello in acciaio ancora più lucido.

Trovi tutti i prodotti necessari all’interno della Greenbox di Verdevero.

La Greenbox è lo starter kit delle pulizie naturali che ti permette di passare subito a uno stile di vita più sano per te, la tua famiglia e la natura intera.

>>> La trovi qui: https://www.verdevero.it/greenboxverdevero

Fai di tutto per eliminare l’inquinamento da casa tua e tenere la tua famiglia al sicuro?

Scopri ogni giorno nuovi rimedi naturali per ridurre i rischi che corrono i tuoi figli o tuo marito e fai di tutto per tenerli lontano da prodotti inquinanti?

Bene, continua a leggere. Stai per fare una bella scoperta.

Sto per svelarti l’ingrediente inquinante che mai ti aspetteresti.

E’ molto diffuso, si trova in tutte le case e viene comunemente utilizzato per pulire proprio in sostituzione dei normali detersivi petrolchimici.

Lo usava tua nonna e probabilmente lo usa tua mamma. Perché mai dovrebbe farti male?

E invece…

Per il lavoro che faccio sono a contatto tutti i giorni con migliaia di persone che leggono e commentano i miei post e mi chiedono consigli per pulire in modo sano e naturale.

Quasi sempre consiglio di usare prodotti ecologici, certificati che garantiscono ottimi risultati di pulito e non creano problemi dermatologici e di inquinamento.

La risposta che più mi tormenta da parte di molte persone convinte che il loro metodo sia il non-plus-ultra delle pulizie è questa:

“IO USO L’ACETO. ECONOMICO. ECOLOGICO. SICURO PER LA PELLE.”

Peccato che la risposta è sbagliata.

Forse è economico… 

Ma di sicuro NON è ECOLOGICO e NON è SICURO PER LA PELLE!

Ecco perché eliminare subito l’aceto dai tuoi prodotti per le pulizie e smettere in un minuto di inquinare la tua casa e la pelle dei tuoi cari.

L’aceto contiene acido acetico che è CORROSIVO.

Significa che corrode i metalli di casa e li danneggia.

Se lo usi come brillantante in lavastoviglie ogni volta che fai una lavastoviglie stai lentamente e inesorabilmente danneggiando la tua macchina.

Se lo usi come ammorbidente in lavatrice stai lentamente corrodendo le parti metalliche della tua macchina.

Se lo usi per pulire il piano cucina in acciaio non ti arrabbiare se hanno iniziato a comparire delle piccole macchioline brune o rossastre sulla superficie. E’ solo l’aceto che sta corrodendo il metallo.

E se a questo punto ti sei già detta una di queste tre frasi:

  • Eh, ma mia nonna lo usa da una vita…
  • Hai voglia… quando la macchina sarà corrosa la butterò…
  • Sempre meglio dei detersivi petrolchimici che inquinano e lasciano residui in casa…

Allora senti qua…

L’aceto, attraverso il contatto con i metalli LIBERA NICKEL E SENSIBILIZZA LA PELLE.

Significa che ogni volta che lo usi come ammorbidente in lavatrice stai sottoponendo i vestiti della tua famiglia a un vero e proprio trattamento a base di metalli pesanti.

E poi scopri che tuo figlio è allergico al Nickel e ti tocca non solo smettere di usare l’aceto ma buttare le pentole in ferro e sostituirle con quelle in terracotta o in pirex, eliminare il 98% dei vestiti che hai in casa perché contengono tutti nickel e a lui fanno male.

E ogni volta che strofini il piano della cucina per pulirlo con un panno e con aceto stai sensibilizzando la tua pelle e la stai tenendo a contatto con metalli pesanti, oltre a rovinarlo inesorabilmente.

Stiamo così tanto attenti ad acquistare detersivi ecologici che non contengono metalli pesanti e poi li creiamo noi in casa?

Altro problema che causi usando aceto per le pulizie è che stai lentamente ma inesorabilmente danneggiando la tua lavatrice e la tua lavastoviglie.

Leggi qua sotto cosa è successo a questa mia cliente:

L’aceto, oltre a corrodere le parti metalliche, indurisce le guarnizioni e le parti in gomma e plastica delle macchine. E se stai pensando che se vengono più dure saranno anche più resistenti ti sbagli.

La lavatrice per lavare usa acqua calda e il caldo si sa, dilata le cose. Poi risciacqua con acqua fredda e le guarnizioni si restringono e rimpiccioliscono. E se invece di essere belle elastiche e morbide sono dure e rigide allora si crepano.

E quando si crepano perdono acqua.

Sai che bella la casa allagata? 🙁

 

Quindi ricapitolando… Se usi aceto per le pulizie stai combinando questo:

  • corrodendo i metalli di casa;
  • sprigionando metalli pesanti come il Nickel;
  • danneggiando gli elettromestici e rischiando di allagare la casa.

 

Ma non finisce qui.

Leggi subito il primo motivo per cui devi eliminare l’aceto dalle tue pratiche di pulizia quotidiana.

Sei abituata a pensare che l’aceto sia ECOLOGICO.

Purtroppo è una credenza popolare.

L’acido acetico inquina 51 volte di più dell’acido citrico che a tutti gli effetti è la vera soluzione ecologica per pulire in modo sano.

Ecco cosa puoi fare subito per liberarti dell’aceto che danneggia elettrodomestici, inquina e crea problemi dermatologici e iniziare a pulire in modo sano e naturale in 1 minuto.

 

Se hai poco tempo e i detersivi fai da te non fanno per te allora ecco la soluzione pronta:

soluzione #1

 

https://www.verdevero.it/detersivi-ecologici-2/lemontri-detersivo-ecologico-3-1/

Con Lemontrì potrai:

  • Rimuovere il calcare dalle superfici di casa senza lasciare aloni
  • Usarlo come ammorbidente per rimuovere il calcare dall’acqua di risciacquo e avere capi morbidi senza residui sulle fibre e senza sprigionare Nickel e metalli pesanti.
  • Usarlo come brillantante per la lavastoviglie. E in più lascia un piacevole aroma di agrumi

 

 

Se invece in fondo in fondo sei un po’ streghetta dentro e vuoi entrare nel magico mondo dei detersivi fai da te il prodotto per te è questo:

soluzione #2

L’acido citrico è:

  • ECONOMICO, con un solo kilo puoi preparare in casa 7 litri di ammorbidente
  • ECOLOGICO, inquina 53 volte meno dell’aceto
  • NATURALE, è contenuto in limoni, arance, pomodori.

E con solo un ingrediente puoi realizzare in casa:

  • un potente anticalcare
  • l’ammorbidente davvero ecologico che non sprigiona Nickel e non danneggia la tua lavatrice
  • il brillantante per la lavastoviglie che non corrode i metalli della macchina e non lascia residui sui tuoi bicchieri

Inizia a fare del bene alla natura e tieni la tua famiglia lontana da sostanze pericolose: te ne saranno tutti grati.

 

Problema:

Aspettavi l’occasione per sfoggiare la tua camicia nuova e sbem! Macchia di caffè! Succede anche a me…

La soluzione ecologica:

Acqua fredda e detersivo piatti.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di caffè fresche.

🕝Tempo necessario:

30 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Camicia di cotone colorata.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico per piatti, Bicarbonato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Metti subito il capo sotto l’acqua fredda corrente, quindi applica qualche goccia di Amanì e strofina energicamente.

Quindi procedi al normale lavaggio in lavatrice con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina!

 

Problema:

Il capo ti invita a una degustazione di vini e succede l’impensabile: e ora? Fai così…

La soluzione ecologica:

Amido o borotalco, gomma para, detersivo per piatti.

⚛️ Tipo di macchia:

Vino.

🕝Tempo necessario:

30 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Pelle scamosciata.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detergente ecologico per piatti, amido di mais o riso, borotalco.

⚗️ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Assorbi con amido o borotalco la macchia vino al più presto, quindi pulisci la polvere con una spazzola.

Strofina con gomma para o gomma da cancellare.

Se la macchia persiste fai una miscela di acqua, aceto e detersivo Amanì e strofina con un spazzolino da denti.

Asciuga con Panno in Microfibra asciutto.

☑ Cosa non fare mai:

Non lasciare che la macchia si asciughi sul tessuto.

Problema:

Una delle macchie più dolci da trovare sulla tovaglia, vero? Sbagliato! Ecco come rimediare se hai già provato a lavarla ma la ritrovi lì!

La soluzione ecologica:

Detersivo per piatti.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di cacao.

🕝Tempo necessario:

10 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Tovaglia di cotone bianca.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Sapone solido vegetale, Percarbonato, Detersivo ecologico per panni.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Strofina la macchia di cacao con del sapone solido, Smacchietta di Verdevero, e bagna con un po’ di acqua.

Lascia agire per un’ora; trascorso il tempo necessario, strofina e risciacqua con acqua.

Infine, metti in lavatrice per un lavaggio normale con Beipanni e Biobianco.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina.

 

Problema:

Pausa cioccolata calda con le amiche, perfetto! Ma non buttare la camicia bianca se si macchia!

La soluzione ecologica:

Detersivo per piatti.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di cacao.

🕝Tempo necessario:

10 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

camicia di cotone bianca.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 1 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico per piatti, detersivo per lavatrice ecologico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Bagna subito il tessuto con acqua fredda, versaci sopra qualche goccia di detersivo per piatti ecologico e strofina.

Poi procedi con il classico lavaggio in lavatrice con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare acqua calda che fissa la macchia.

 

IMPORTANTE: continua a leggere se vuoi scoprire come pulire la lavastoviglie in modo naturale e a fine lavaggio avere piatti e stoviglie brillanti.

Esiste un detersivo che ha sempre tutta la colpa del cattivo risultato che ottieni dopo averlo utilizzato.

Si chiama detersivo per lavastoviglie. Ci hai mai fatto caso? Buttiamo tutto dentro alla lavastoviglie e la facciamo partire, senza fare distinzione fra tipo di sporco o tipo di oggetti che laviamo.

Prova a seguirmi…

Il modo più diffuso di usare la lavastoviglie è questo:

  • metti tutto dentro alla macchina: piatti, stoviglie, bicchieri, pirofile, pentole di acciaio, pentole di alluminio, ciotole in ceramica, ciotole in plastica, ecc…
  • metti il detersivo nella vaschetta, più o meno quello che ti sembra giusto…
  • poi azioni il programma, magari quello ECO così risparmiamo acqua e energia elettrica ma si dai…

Se qualcosa va storto e il risultato finale non è quello sperato allora è colpa del detersivo.

Mica importa che la macchina ha 6 programmi diversi, che potrebbe avere i filtri sporchi, che il sale sta per finire e non addolcisce l’acqua…

Il problema è il detersivo. 🙂

Ormai faccio questo lavoro da troppi anni per non sapere che anche tu hai pensato esattamente così.

Ultime premesse prima di scoprire come pulire la lavastoviglie in modo naturale ed avere piatti puliti e brillanti

Se ci fai caso quando metti la lavastoviglie fai esattamente il contrario di quello che fai quando metti una lavatrice.

Qui fai una serie di azioni precise per preparare il bucato:

  • dividi capi colorati, bianchi, delicati…

– pretratti i capi particolarmente sporchi…

  • metti in ammollo i vestiti molto sporchi…
  • imposti un programma specifico a seconda dei capi e dello sporco…
  •  scegli la giusta dose di detersivo in base all’acqua e allo sporco…
  •  aggiungi il giusto additivo per il lavaggio (sbiancante, profumante, igienizzante)…

Solo a questo punto avvii il lavaggio.

Il più delle volte va tutto liscio ma può capitare che qualche macchia rimanga.

E allora ci riprovi, chiedi consiglio e aiuto all’amica, alla mamma, a me… E la soluzione il più delle volte la troviamo.

Con la lavastoviglie invece NO.

Se qualcosa non va la colpa è del detersivo.

Il mio chimico scherzando mi ha detto che il motivo è che la lavastoviglie non ha l’oblò: tu non vedi cosa succede li dentro e quindi nulla è sotto il tuo controllo.

Se qualcosa non va… NON E’ COLPA TUA ma DEL DETERSIVO

E la soluzione non è tornare ai vecchi detersivi chimici tradizionali; questi il più delle volte funzionano a meraviglia e solo in rari casi non danno buoni risultati di lavaggio. Ma contengono fosfati e meta-silicati: il terrore di fiumi, laghi e mari.

Ed è vero anche che a volte sono talmente aggressivi che danneggiano bicchieri e ceramiche.

Ho capito Fabrizio ma mica posso tenermi le posate sporche e i bicchieri opachi…

E io ti dico che c’hai ragione!

Ed è il motivo per cui siamo qui a parlarne.

Allora veniamo al dunque.

I motivi per cui hai bisogno di sapere come pulire la lavastoviglie in modo naturale

I problemi possono essere:

  • resta una patina opaca sui piatti e sui bicchieri a fine lavaggio
  • le posate hanno delle macchioline
  • i bicchieri restano opachi
  • le pentole rimangono unte

Lo so che almeno un paio le ho indovinate.

La soluzione a tutti i tuoi mali è vicina ma ti chiedo di seguire scrupolosamente questi consigli.

 

Ora sei pronto per scoprire come pulire la lavastoviglie in modo naturale

#1 Lavaggi a vuoto

Ecco come pulire la lavastoviglie in modo naturale con un solo prodotto a base di principi vegetali.

Smonta il filtro della macchina e riponilo nel cestello della lavastoviglie e fai un lavaggio a vuoto con SOS LAVASTOVIGLIE. Aziona un programma ad almeno 45 gradi.

Se vuoi tutta la procedura precisa vai a questo link: https://www.verdevero.it/come-pulire-la-lavastoviglie/

#2 Vaschetta del sale sempre piena

Tieni ben fornita la vaschetta del sale. Significa che è meglio non aspettare che la macchina segnali che il sale è finito, è meglio fare un rabbocco di tanto in tanto, ogni settimana va benissimo

#3 Occhio alla vaschetta del detersivo usurata

Verifica la tenuta della vaschetta del detersivo. Nel corso degli anni ho notato che molte vaschette hanno la guarnizione che non trattiene il detersivo e questo scivola fuori nella fase di prelavaggio.

In questo modo quando il detersivo dovrebbe entrare in azione in realtà è già stato sciacquato fuori dalla macchina e questa lava solo con acqua.

#4 Brillantante giusto

Usa il brillantante abbinato al tuo detersivo. Se usi già STOVì di Verdevero, abbina il brillantante ECOBRILL

Sono sicuro che arrivati a questo punto abbiamo risolto il 99% dei casi ma, se con questi consigli ancora non risolvi, allora il tuo problema è ancora diverso: 

Significa che la tua acqua è un acqua durissima e probabilmente carica di metalli.

I sequestranti presenti nella formula del detersivo non sono mai abbastanza forti da eliminare completamente i residui di calcio (calcare) e i metalli dall’acqua.

Ecco che il detersivo non è libero di agire sullo sporco grasso dei tuoi piatti e stoviglie ma viene prima occupato dal calcare e dai metalli presenti nell’acqua.

In altre parole: il tensioattivo non è libero di agire come dovrebbe.

Ecco perché nel sito, nel gruppo e nelle recensioni certificate di Trustpilot trovi commenti eccezionali su STOVì e tu invece non ne vieni fuori.

Ma vediamo come risolvere.

Tolto che non si possono usare per le formulazioni ecologiche i dannosissimi fosfati e meta-silicati di cui i detersivi petrolchimici sono zeppi…

Tolto che a brevissimo è pronta una nuova revisione della formula ricca di sequestranti…

Tu già ora puoi fare una cosa che sono certo risolverà il tuo problema o lo renderà quasi nullo.

Vediamo come fare.

DI COSA HAI BISOGNO:

100 ml di acqua

25 gr di acido citrico

20 gr di carbonato

una caraffa graduata da 1 litro (ti serve bella capiente)

PROCEDIMENTO:

  1. Sciogli l’acido citrico nell’acqua
  2. Aggiungi un pò alla volta il carbonato e lascialo agire. Vedrai che inizierà a frizzare creando una schiuma che tenderà a riempire tutta la caraffa.
  3. Una volta che ha finito di frizzare mescola ancora un pò la soluzione che hai ottenuto e lasciala riposare per un’oretta

COMPLIMENTI:

Hai appena creato il citrato di sodio.

Il citrato di sodio è un sequestrante naturale che ha lo scopo di eliminare il calcare e i residui dei metalli dalla tua acqua.

Metti un cucchiaino da caffè di citrato insieme a 20 ml di STOVì nella lavastoviglie.

Aziona la macchina con un lavaggio a circa 40 gradi, meglio se eviti quello ECO.

In questo modo il detersivo sarà libero di agire sullo sporco grasso e darti il risultato che tu vuoi dalla tua lavastoviglie.

PS: se non ti piace fare la streghetta e crearti in casa il tuo citrato di sodio puoi procedere in un altro modo: aziona la macchina, aspetta di sentire il rumore dello sportello che sbatte sulla portiera della lavastoviglie.

A questo pinto apri lo sportello e versa nel fondo della macchina un cucchiaio di acido citrico e uno di carbonato.

Chiudi lo sportello e lascia lavorare la macchina.

Questa soluzione mi piace un pò meno perché rischi di sprecare un pò troppo acido e carbonato.

 

Giulia chiede come pulire una giacca di vera pelle bianca:

“Cosa posso usare per pulire una giacca di vera pelle bianca?”

Come pulire giacca di pelle bianca

Fabrizio ha risposto:

 Per pulirla usa un panno in microfibra, ti consiglio il PANNO MULTI in Microfibra, inumidito con acqua.

Se non fosse sufficiente, puoi usare del latte detergente struccante e strofinare con il PANNO MULTI in Microfibra

Anche USAMIX di Verdevero può servire allo scopo, prova a tentativi fino ad ottenere il risultato migliore.

 

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

Sabrina chiede come pulire il ferro da stiro:

“Per la cura del ferro da stiro hai soluzioni naturali? Io ora utilizzo acqua demineralizzata perché quella del rubinetto è pessima. È sufficiente o c’è un metodo per pulire bene piastra e interno?”

Fabrizio ha risposto:

Per pulire la caldaia puoi fare certamente un’operazione per rimuovere l’eventuale calcare.

Ti serviranno:

Procedi in questo modo:

  1.  crea una soluzione di ACIDO CITRICO al 15% in questo modo:
    – mischia 150g di ACIDO CITRICO in 1Lt di acqua;
  2.  metti la soluzione nel serbatoio del ferro al posto dell’acqua;
  3.  aziona il ferro e falla fuoriuscire;
  4.  smuovi il calcare e lo fai fuoriuscire.

Se usi acqua demineralizzata però non dovresti avere grossi problemi.

 

Miriam chiede come pulire i jeans sporchi di gasolio:

“Jeans sporchi di gasolio per camion, odore nauseabondo. Come lavarli per togliere l’odore?”

Fabrizio ha risposto:

Mettili in ammollo in acqua fredda e CARBONATO DI SODIO, lasciali per 3 o 4 ore e poi lava in lavatrice con BEIPANNI.

 

 

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

Problema:

A volte succede, ti macchi con qualcosa, metti tutto in lavatrice e poi ritrovi la macchia. Ecco come fare.

La soluzione ecologica:

Detersivo per piatti.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di cacao.

🕝Tempo necessario:

10 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Maglietta di cotone bianca.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Sapone solido vegetale, Percarbonato, Detersivo ecologico per panni.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Strofina la macchia di cacao con del sapone solido, Smacchietta di Verdevero, e bagna con un po’ di acqua.

Lascia agire per un’ora; trascorso il tempo necessario, strofina e risciacqua con acqua.

Infine, metti in lavatrice per un lavaggio normale con Beipanni e Biobianco.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina.

 

Problema:

Quante volte ti capita di beccare i bambini scrivere sulla tovaglia? Leggi come rimediare.

La soluzione ecologica:

Alcool e cotton fiock.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di biro.

🕝Tempo necessario:

1 ora.

👚 Tipo di tessuto:

Tovaglia di cotone colorata.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Alcool denaturato, detersivo ecologico per bucato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Immergi il cotton fiock nell’alcool; appoggialo sulla macchia di biro; continua a bagnare la macchia con lo stesso procedimento; cambia il cotton fiock mano a mano che questo si riempie del colore della biro che viene assorbito. Ripeti l’operazione tutte le volte che sarà necessario fino a che non avrai rimosso completamente il segno della biro.

Tra un passaggio e l’altro lascia asciugare il tessuto. Procedi infine con il classico lavaggio con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina.

 

Nel gruppo dei clienti di Verdevero “Come pulire qualsiasi cosa con Verdevero” Elisa chiede come pulire il filtro della lavastoviglie:

“Io trovo difficoltà a lavare il filtro della lavastoviglie, c’è qualche tecnica speciale?”

Fabrizio ha risposto spiegando passo passo come pulire il filtro della lavastoviglie e avere sempre la macchina al massimo dell’efficienza

Ci sono due procedimenti che puoi seguire per pulire il filtro della lavastoviglie, uno che puoi fare al volo a casa comn ingredienti che probabilmente hai già in dispensa e uno che richiede un prodotto cura lavastoviglie naturale specifico.

Procedimento #1 per pulire il filtro della lavastoviglie

  • Puoi rimuovere il filtro e lasciarlo in ammollo in acqua calda e un cucchiaio di CARBONATO DI SODIO.
  • Se non fosse sufficiente mettilo in lavastoviglie e fai un lavaggio a vuoto con PERCARBONATO almeno a 50 gradi.
  • Non solo pulirai perfettamente il filtro ma farai anche un lavaggio igienizzante e sgrassante della macchina.

Procedimento #2 per pulire il filtro della lavastoviglie

  • Rimuovi il filtro della macchina e riponilo in uno dei cestelli di lavaggio
  • Versa SOS LAVASTOVIGLIE, il cura lavastoviglie di nuova generazione di Verdevero all’interno della vaschetta del detersivo (riempila pure tutta)
  • Aziona un lavaggio ad almeno 45 gradi
  • A fine lavaggio goditi il filtro della lavastoviglie pulito e l’interno della macchina splendente

È importante effettuare un lavaggio a vuoto della lavastoviglie. Non siamo abituati a pensarlo ma la lavastoviglie è un ambiente a rischio all’interno della nostra casa. 

Il motivo è che è un ambiente umido e caldo e quindi particolarmente adatto alla proliferazione di batteri.

Se hai notato il formarsi di una patina rossastra all’interno della tua macchina allora devi correre subito al riparo: quel microfilm rossiccio è causato dalla Seratia Marscenses, un batterio che prolifera in ambienti umidi.

E rischi di bertelo insieme all’acqua se continui a far finta di niente e lavare le tue posate, i tuoi piatti e i tuoi bicchieri senza prima fare un lavaggio a vuoto della lavastoviglie e la pulizia del filtro.

 

Pelle arrossata, screpolata, pruriginosa e secca…

In due parole: le mani di mia nonna.

Il ricordo più vivo che conservo di mia nonna sono le sue carezze super ruvide.

Mia nonna passava la maggior parte della sua giornata nell’orto.

Seguiva le sue orticole e accudiva i suoi animali: polli, galline e conigli.

Poi quando rientrava in casa si “disinfettava” le mani (così diceva lei) lavandole con candeggina.

Solo che poi con gli anni si è ritrovata la pelle delle mani che sembravano carta vetrata:

-piene di screpolature,

-perennemente arrossate,

-sempre secche e ruvide,

-spesso squamate.

Ora viviamo in un mondo in cui nessuno si sogna di lavarsi le mani con candeggina… ma molto spesso la nostra pelle presenta i sintomi delle mani di mia nonna.

Sono certo che uno di questi sintomi è comparso anche a te o a un membro della tua famiglia.

Magari sei molto attenta a come ti nutri o a cosa ti spalmi sulla pelle.

Stai attenta agli ingredienti dello shampoo o del bagnoschiuma che usi in casa per lavarti o per lavare i tuoi bimbi.

E stai attenta alle creme che ti spalmi addosso. Controlli gli ingredienti e spendi molti soldi per portarti a casa i migliori prodotti.

Eppure il problema rimane:

mani arrossate e che prudono.

macchioline rosse nei gomiti o nelle ginocchia

arrossamenti nelle parti morbide del corpo.

Per non parlare della pelle perennemente arrossata dei neonati. Se ne hai uno in casa (o ne hai avuto uno) sai di cosa parlo.

Ebbene, anche se stai attenta a quali prodotti per l’igiene personali ti porti a casa, ti manca un elemento da considerare: il detersivo.

Anche se non ci pensi il detersivo che usi te lo porti addosso tutto il giorno, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

I residui dei detersivi petrolchimici rimangono appicciati sulle fibre.

Nelle formulazioni infatti si usano:

siliconi per rendere il capo facilmente stirabile

sbiancanti per rendere il capo bianco che più bianco non si può

tensioattivi aggressivi per togliere lo sporco

profumo che invade l’aria e ti innonda le narici.

E tutto questo ti rimane a contatto con la pelle che assorbe tutto.

Pensa ai nuovi cerotti per il mal di schiena: solo portandoli addosso tutto il giorno il dolore ti passa.

Ti passa perché la tua pelle si assorbe gli ingredienti appiccicati sul cerotto.

Ecco, allo stesso modo la tua pelle si assorbe gli ingredienti rimasti appiccicati ai tuoi vestiti e quelli dei tuoi cari.

Ed ecco che compaiono arrossamenti, pruriti e desquamazioni.

Insomma:

-detersivi,

-profumi ( e i detersivi petrolchimici ne sono pieni)

-solventi,

-metalli pesanti,

sono tra le principali cause del sorgere di questo problema fastidioso.

Guarda ad esempio questa bella tabella che ho ricavato dal sito medicina360.com

Magari sei già stata dal dermatologo, hai comprato la crema che ti ha suggerito, segui le sue dritte e non risolvi il problema.

E’ frustrante lo so, ci sono passato con il mio bimbo.

Pelle rossa e screpolata: rimedi naturali fatti in casa

E proprio da questo episodio poi ho deciso di convertire il mio lavoro da commerciante di detersivi petrolchimici a produttore di detersivi naturali.

Ci sono 5 semplici regolette che puoi iniziare a seguire subito per migliorare in pochissimi giorni il prurito e gli arrossamenti della tua pelle.

 

 

Regola #1

Elimina da casa tua prodotti super irritanti come candeggina e ammoniaca.

Hai visto tutti quei simbolini arancioni sul retro di questi prodotti?

Stanno a significare che sono pericolosi… eppure noi continuiamo a portarceli in casa e a usarli.

Tu ti ritrovi con le mani irritate perché li utilizzi ma la tua famiglia se li respira tutto il giorno dopo che hai pulito il bagno o lavato il pavimento.

Questi prodotti rilasciano i cosidetti COV (composti organici volatili) nell’aria e te li respiri 24 ore su 24.

Peggio ancora, se li respira la tua famiglia.

 

Regola #2

Segui scrupolosamente le dosi di uso riportate nelle etichette dei detersivi.

Quando abbondi con il detersivo rischi di lasciare sui tuoi capi ancora più residui pericolosi che la pelle si assorbe.

Hai mai fatto caso che a volte rimangono dei puntini bianchi sui capi più scuri?

O che al tatto prima di asciugarli senti una sensazione strana come se ci fosse una crema spalmata sul vestito?

Ebbene sono eccessi di detersivo. La prima regola da seguire è proprio quella di dosare il deterisivo nel modo corretto.

Potresti avere in mente questa regola:

+ DETERSIVO = + PULITO

Ebbene è sbagliata. La verità è questa:

+ DETERSIVO  = + RESIDUI SUI VESTITI che significa + PRURITO e + ARROSSAMENTI

 

Regola #3

Butta i detersivi petrolchimici e usa detersivi naturali certificati.

Hai fatto caso quante persone sono passate al detersivo ecologico? E pensi sia questione di “moda”?

Il vero motivo è che sono più delicati sulla pelle perché sono:

ipoallegenici, non contengono ingredienti aggressivi sulla pelle

Nickel tested, sono testato per il contenuto di metalli pesanti come nickel-chromo-cobalto

-di origine vegetale, e quindi più delicati sulla tua pelle

 

Regola #4

Scegli detersivi privi di profumi o se proprio non puoi fare a meno del profumo accertati che siano profumi privi di allergeni.

Ogni profumo è irritante per sua natura perché contiene allergeni.

Gli allergeni provocano irritazione della pelle e delle vie respiratorie.

Anche prodotti naturali come oli essenziali contengono allergeni che provocano irritazione e arrossamenti.

I profumi di nuova generazione sono privi di allergeni e quindi non irritano la pelle.

Il primo passo da fare per iniziare subito a prenderti cura della tua casa e della tua famiglia è lavare i tuoi capi in modo naturale ed evitare ingredienti irritanti e dannosi per la pelle.

Abbiamo creato un KIT che contiene i prodotti indispensabili per iniziare subito a lavare i tuoi capi:

-in modo sano,

-con ingredienti gentili con la tua pelle 

-che ti fanno respirare serenamente in casa tua

>>>Lo trovi qui: KIT BUCATO PROFUMATO

Problema:

Questo ruolo che abbiamo di genitori ogni tanto ci mette a dura prova, ma non farti sconfiggere da una macchia!

La soluzione ecologica:

Detersivo per piatti.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di cacao.

🕝Tempo necessario:

10 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Maglietta di cotone bianca.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 1 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico per piatti, detersivo per lavatrice ecologico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Bagna subito il tessuto con acqua fredda, versaci sopra qualche goccia di detersivo per piatti ecologico e strofina.

Poi procedi con il classico lavaggio in lavatrice con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare acqua calda che fissa la macchia.

 

La maggior parte di profumatori per bucato può trarti in inganno: forse non lo sai, ma potresti respirare aria cancerogena credendo che sia profumo di pulito.

Rispondi al volo a queste tre domande riguardo al bucato profumato, senza pensarci:

  • Pensi sia bello infilarti nelle lenzuola di casa e respirare il profumo di brezza marina?
  • O indossare i tuoi vestiti della palestra e sentire il dolcissimo profumo di borotalco della nonna?
  • O ancora sentire il classico profumo di Marsiglia sulla tua biancheria?

Se hai risposto positivamente ad almeno una delle domande qui sopra, allora devi sapere delle cose sui profumatori per bucato.

Tutto quello che non sai sui profumatori per bucato

Se ti sembra molto bello annusare profumi super persistenti che ti inondano le narici, allora devi fare anche questa considerazione: sei disposta a sopportare il conto da pagare in termini di salute per ottenere questi effetti super profumati post bucato?

Attenzione, non stiamo parlando del mix di ingredienti chimici dannosi per l’ambiente che scarichi ogni volta che lavi i piatti o che fai una lavatrice.

E nemmeno dei residui che rimangono nelle fibre dei tuoi vestiti o in quelli dei tuoi figli: ad esempio i siliconi per rendere facile la stiratura, o gli sbiancanti per rendere le tue camice bianche che più bianche non si può, o gli allergeni dei profumi che stanno a contatto con la pelle e la irritano.

Stiamo parlando di ciò che respiri in casa proprio perché la tieni pulita.

Uno studio dell’università di Washington ha appena dimostrato che i detersivi con profumatori per bucato che utilizzi in lavanderia contengono ingredienti potenzialmente cancerogeni.

Questi ingredienti fuoriescono dalla tua lavatrice e, peggio ancora, dalle bocchette di scarico della tua asciugatrice, col risultato che permangono all’interno di casa tua.

In sostanza l’aria di casa, intrisa da questi ingredienti super profumanti, è inquinatissima.

Il tuo bucato profumato, che sembra una panacea di pulizia, invece contiene benzene e acetaldeidi potenzialmente cancerogeni.

Lo studio che dimostra come molti profumatori per bucato siano inquinanti e pericolosi

Ma in cosa consiste lo studio condotto dalla dottoressa Anne Steinemann, professore di ingegneria civile e ambientale e degli affari pubblici dell’Università di Washington?

La Dottoressa e un gruppo di ricercatori hanno arruolato due volontarie che hanno pulito completamente le loro lavatrici e le loro asciugatrici: l’obiettivo era eliminare eventuali tracce di altri lavaggi e residui chimici di altre asciugature.

Dopodiché le signore hanno eseguito un ciclo di lavanderia completo, usando tre tipologie di lavaggi:

  1. Lavaggio senza detersivo;
  2. Lavaggio con un detersivo liquido profumato;
  3. Lavaggio con detersivo profumato e un marchio leader di foglietti profumati per asciugatrice.

La loro analisi ha trovato più di 25 inquinanti atmosferici “volatili”, tra cui gli acetaldeidi e benzene cancerogene nei lavaggi svolti nel test 2 e 3.

Il benzene causa leucemia e altri tumori del sangue, secondo la American Cancer Society.

Forse il test svolto dall’università di Washington non è esaustivo e andrebbe perfezionato ed esteso a un numero di tester maggiore, ma di sicuro deve far riflettere.

Un’alternativa valida ai classici profumatori per bucato che inquinano te e l’ambiente

Ma un bucato davvero profumato è ancora possibile!

Puoi smettere di inquinare l’aria di casa che la tua famiglia si respira tutto il giorno, e puoi iniziare a usare prodotti naturali e profumi privi di allergeni!

È proprio per questo che sono nati i Floreali di Verdevero, i primi profumatori per bucato naturali, privi di allergeni e di ingredienti dannosi: solo profumo e cellulosa.

Sono le prime polveri studiate per chi non si accontenta dei profumi generici dei detersivi da scaffale e vuole un bucato profumato in modo sano, senza ingredienti tossici e cancerogeni.

Forse anche tu desideri avere un prodotto:

  • Con un profumo che sa di buono, pulito, ma senza punte di chimico;
  • Che ti da la libertà di scegliere quanto profumo vuoi sentire durante il giorno;
  • E che ti da la libertà di scegliere OGNI giorno che profumo dare alla tua giornata.

Il tutto riducendo l’impatto che abbiamo sull’ambiente ed aiutando la Terra a rimanere libera dal nostro inquinamento… E riducendo la quantità di sostanze potenzialmente irritanti sul nostro corpo e nell’aria di casa.

I Floreali di Verdevero, per avere sempre in casa un buon profumo di pulito, sano e naturale.

Provarli è facile grazie al KIT composto da 5 bustine monodose oppure nei pratici barattoli da 200 grammi:

Fabiana chiede un modo per pulire i residui di grasso e unto dal forno:

“Ho un forno abbastanza vecchiotto e ci sono dei residui di grasso e unto che non riesco proprio a togliere… vorrei evitare i prodotti chimici che usavo prima.”

Fabrizio ha risposto:

Se vuoi un rimedio efficace e naturale per pulire i residui di grasso e l’unto dal tuo forno, anche in quello a microonde, ho la ricetta giusta per te!

Ti serviranno:

Procedi in questo modo:

  1. impasta in una ciotola 3 parti di BICARBONATO e una d’acqua in modo da ottenere una crema abrasiva;
  2. inumidisci la EVOSPONGE con un po’ di acqua;
  3. raccogli un po’ della crema abrasiva con la EVOSPONGE;
  4. sfrega sulle superfici interne, sulle pareti e sulle griglie;
  5. sciacqua la spugna e rimuovi i residui;
  6. col PANNO MULTI umido e ben strizzato, risciacqua e asciuga.

Questo rimedio è ottimo anche per eliminare i cattivi odori.

 La soluzione professionale: Fornobello di Verdevero

Mentre i metodi naturali possono essere efficaci per la pulizia leggera, per una pulizia profonda e senza fatica del microonde, la soluzione ottimale è Fornobello di Verdevero.

detergente per pulire il forno

Perché Fornobello è la scelta migliore per il forno?

  1. Efficacia superiore: Fornobello unisce la potenza della scienza con la delicatezza della natura, garantendo risultati eccezionali anche sulle incrostazioni più ostinate.
  2. Sicuro e naturale: A differenza dei prodotti chimici aggressivi, Fornobello è sicuro per te, la tua famiglia e l’ambiente.
  3. Facile da usare: Basta spruzzare, attendere 10 minuti e pulire. Niente più ore di preparazione di soluzioni fai-da-te!
  4. Nessun residuo chimico: Fornobello non lascia residui nocivi nel tuo microonde, assicurando che i tuoi cibi mantengano il loro sapore naturale.
  5. Multiuso: Oltre al microonde, può essere utilizzato su altre superfici della cucina, offrendo una soluzione versatile per la pulizia.

Riccardo chiede come pulire i capi bianchi macchiati di grasso:

“Ho macchiato delle magliette bianche col grasso della bicicletta, cambiando la catena. Come posso pulirle?”

Fabrizio ha risposto:

Per rimuovere dalle tue magliette bianche il grasso della bici, ti servono pochi ingredienti ecologici:

Come pulire i capi bianchi sporchi di grasso:

  1. prendi la tua maglietta e mettila in una bacinella piena di acqua tiepida;
  2. indossa i guanti;
  3. versa un po’ di CARBONATO nel tuo secchio di acqua, saranno necessari un cucchiaio ogni 2 litri di acqua;
  4. aggiungi un pò di polvere di Carbonato direttamente sulla macchia e strofina energicamente;
  5. sciacqua la maglietta sotto acqua corrente;
  6. se necessario ripeti l’operazione;

Dopo questa operazione sarà necessario procedere al lavaggio normale in lavatrice. Ti consiglio di usare Beipanni di Verdevero, il detersivo per bucato a mano e lavatrice ecologico.

L’uso del Carbonato può avere la controindicazione di indurire leggermente le fibre dei capi. Puoi risolvere in due diversi modi:

  1. risciacquare due volte i capi lavati con Carbonato di sodio
  2. mettere una soluzione di acido citrico nella vaschetta dell’ammorbidente della lavatrice. Per scoprire come creare in casa la soluzione ammorbidente a base di acido citrico ti consiglio di cliccare qui.

 

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

Giorgia chiede come pulire e igienizzare i capi colorati:

“Volevo chieder un consiglio… sto utilizzando BIOBIANCO come è scritto sul barattolo, 1 misurino con i chiari e 1/2 con i colorati, insieme ad un misurino di BEIPANNI. L’altro giorno ho letto in un post che a lungo andare BIOBIANCO può scolorire i capi scuri, per questo, volevo chiedere cosa posso utilizzare come igienizzante a basse temperature per i colorati?”


Fabrizio ha risposto:

Tutti i detergenti con il tempo alterano i capi.

Anche l’acqua calda, se ci pensi, a lungo andare usurano le fibre.

In sostanza acqua calda, detersivo, smacchiante, sbiancante e in genere tutti i detersivi “stressano” le fibre.

È il motivo per cui quando si pensa a come pulire qualsiasi cosa si parte sempre dalla soluzione più “leggera” per risolvere il problema.

Altrimenti la soluzione sarebbe sempre: usa CARBONATO.

Rimuove di sicuro lo sporco ma può danneggiare le fibre.

È lo stesso motivo per cui quando mi scrivono e mi dicono cose del tipo “io uso lisciva e pulisco tutte le macchie…” io rispondo sempre che dipende, e che non sempre va bene.

Le nostre nonne lavavano con lisciva lenzuola bianche di canapa di 200gr.

Ora laviamo lenzuola colorate, di cotone e da 130gr.

Sono due mondi diversi.

Igienizzare i capi colorati.

Se metti i capi a lavare a 40 gradi con detersivo per bucato come BEIPANNI i capi escono già igienizzati.

Se invece hai necessità di andare più a fondo per quanto riguarda la biancheria allora va benissimo BIOBIANCO a 30 gradi, anche per la biancheria colorata.

Considera però che nel lungo periodo le fibre si stressano.

Ti faccio un esempio: forse sai che i meccanici usano una particolare pasta per lavarsi le mani. È composta da ingredienti aggressivi e da microparticelle abrasive (a volte sabbia) che grattano via lo sporco.

I meccanici però mica la usano ogni volta che si lavano le mani, hanno sempre a disposizione anche un sapone neutro per lavarsi le mani quando non sono sporche di morchia.

Altrimenti sai che mani gli verrebbero fuori a fine giornata!

Idem dobbiamo fare per il lavaggio dei capi.

Confido di aver fatto un po di chiarezza, altrimenti sono qui a disposizione.

 

 

Daniela chiede dei metodi per pulire le macchie di sugo:

“Ciao, ci sono dei metodi per pulire le macchie di sugo dalla tovaglia?”

Fabrizio ha risposto:

Per le macchie di sugo ci sono diversi metodi.

Scegli quello che ti piace di più ma non fossilizzarti, se per il tipo di macchia che stai trattando non dovesse funzionare provane un altro.

METODO #1
Detersivo per piatti

Procedi in questo modo:

  1. versa alcune gocce di AMANì Detersivo Piatti sulla macchia;
  2. aggiungi un po di acqua;
  3. strofina bene;
  4. metti in lavatrice per il normale lavaggio.

METODO #2
Petratta con SAPONE VEGETALE

Attenzione: è importante farlo a secco.

Procedi in questo modo:

  1. prendi la saponetta di SAPONE VEGETALE;
  2. bagnala leggermente con acqua;
  3. strofina la macchia senza aggiungere acqua (n questo modo il tensioattivo penetra bene nelle fibre e inizia a smuovere lo sporco grasso);
  4. aggiungi un po’ di acqua;
  5. strofina per bene le fibre;
  6. dopodiché metti tutto in lavatrice per un normale lavaggio.

METODO #3
Tovaglie bianche

Procedi in questo modo:

  1. bagna leggermente la macchia con acqua;
  2. versa sulla macchia un po’ di BIOBIANCO;
  3. strofina le fibre;
  4. arrotola la tovaglia in modo che BIOBIANCO rimanga “imprigionato” all’interno e a contatto con la macchia;
  5. metti in ammollo per un paio d’ore in acqua a 30 gradi.
  6. passate le due ore srotola la tovaglia e mettila in lavatrice per un normale lavaggio con BEIPANNI.

 

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