L’ammorbidente si usa da quando esistono i detersivi e solo negli ultimi anni è emerso il tema dei danni che un cattivo prodotto può causare alla salute, specialmente a quella dei bambini.
Per capire perché lo usiamo voglio raccontarti una veloce storia.
Ammorbidente: la storia della nonna e della bistecca
In una famiglia, la mamma sta cucinando la carne per la cena.
Taglia a metà la bistecca, la mette in una grande padella e la cuoce.
La bambina chiede alla mamma: “Mamma ma perché tagli la bistecca a metà prima di metterla nella padella?”
La mamma risponde: “Non lo so piccola mia, perché la nonna mi ha insegnato a fare così e mi sono sempre trovata bene. Se sei curiosa vai dalla nonna e chiedilo a lei…”
La bimba va dalla nonna e ripropone la domanda: “Nonna ma perché la mamma taglia la carne a metà prima di metterla a cuocere nella padella?”
E la nonna risponde: “Non lo so piccola mia, ho sempre visto la mia mamma fare così e io ho seguito il suo esempio. Non mi sono mai chiesta perché. Funziona bene e lo faccio.”
“Vai a chiedere alla tua bisnonna come mai lo faceva.”
La bimba va dalla bisnonna e rifà la stessa domanda: “Ma perché la mamma e la nonna tagliano a metà la bistecca prima di metterla a cuocere nella padella?”
E la bisnonna risponde: “Bhe piccola mia, quando io ero piccola le padelle erano piccole e per farci stare la carne dovevo tagliarla a metà.” 🙂
Questo è lo stesso ragionamento che facciamo quando sentiamo il bisogno di mettere l’ammorbidente sul nostro bucato: abbiamo visto fare così e continuiamo a fare la stessa cosa per abitudine.
Perché è stato inventato l’ammorbidente
Con i vecchi detersivi per bucato in polvere super aggressivi fu necessario introdurre gli ammorbidenti per ammorbidire i capi.
Non solo, un altro motivo per cui fu necessario introdurlo fu che il pH dei vestiti a fine lavaggio era troppo alto e irritava poi la pelle di chi indossava i capi.
In pratica riequilibrava il pH del capo e lo rendeva neutro sulla pelle.
Ma è ancora così necessario al giorno d’oggi per chi usa detersivi naturali forti e decisi con lo sporco ma delicati sulla pelle usare l’ammorbidente?
La risposta è FORSE NO.
Vediamo insieme i motivi per smettere subito di usare quello petrolchimico sul tuo bucato.
Motivo #1 Se usi ammorbidente ti porti addosso 24 ore al giorno ingredienti chimici formulati apposta per rimanere sulle fibre e dare l’effetto ammorbidente del capo. In pratica il capo è morbido ma sulla tua pelle si depositano per tutto il giorno ingredienti chimici.
Motivo #2 Se usi ammorbidente ti porti addosso 24 ore al giorno e 7 giorni su 7 gli allergeni contenuti nel profumo dell’ammorbidente. Per dare profumo ai vestiti gli ammorbidenti sono stracarichi di profumi.
Molto spesso per farti pagare il prodotto pochi centesimi al litro si inserisce all’interno della formula profumante economico e il rischio di irritazioni si alza. E poi la pelle si arrossa, iniziano a comparire macchioline qua e là. E ti cominci a grattare, a mettere creme per rimediare al danno.
Motivo #3 Se usi ammorbidente sai già che a volte non profumano nemmeno come promesso dalla pubblicità. Il profumo degli ammorbidenti per aggrapparsi alle fibre dei tuoi vestiti usa un ingrediente magico: il benzyl benzoato. Il benzyl benzoato ti permette di respirare profumo per ore e ore.
Questo particolare ingrediente è a ragione introdotto tra le 26 sostanze allergizzanti contenute nei profumi (che devono essere dichiarate in etichetta) e che sensibilizzano la tua pelle e ti avvicinano ogni giorno a una reazione allergica.
Motivo #4 A causa delle sostanze chimiche contenute anche l’aria ne risente. Infatti, una volta ritirati i panni dalla lavatrice e messi a stendere, le sostanze chimiche contenute nell’ ammorbidente si diffondono per tutta la casa e con il tempo possono portare ad una intossicazione che può sfociare, nei casi più gravi in: asma, mal di testa, reazioni allergiche.
Interessante vero? Ci stiamo lentamente e inesorabilmente avvelenando e senza rendercene conto.
Se non sto dicendo nulla di nuovo allora avrai già letto anche le soluzioni (sbagliate) proposte per sostituire i tradizionali ammorbidenti in commercio:
Ma funzionano davvero? E sono davvero così ecologiche come dicono?
Sfatiamo il mito di 2 sostituti dell’ammorbidente petrolchimico.
IL BICARBONATO
È verissimo che il bicarbonato di sodio possiede:
- 1000 utili usi.
- ha uno scarso impatto sull’acqua e sugli organismi acquatici.
- ha effetto addolcente dell’acqua e aiuta il detersivo a lavare meglio liberando il campo all’azione dei tensioattivi.
Non è vero che ha effetto ammorbidente.
Quando fai la lavatrice e si scalda l’acqua, si forma naturalmente carbonato di calcio, il calcare e se aggiungi al lavaggio il bicarbonato una parte di questo carbonato di calcio si lega al bicarbonato e quindi si forma un po’ meno calcare, lasciando il capo leggermente più morbido durante il lavaggio. Ma la strada per dichiarare che ha effetto ammorbidente è davvero tanto lunga. 😉
L’ACETO
L’aceto è molto utile per:
- togliere il calcare dal bagno è molto indicato.
- per il lavaggio di alcuni tipi di pavimento.
Ma è sconsigliabile usarlo come ammorbidente in lavatrice per due motivi:
- Favorisce la liberazione di metalli pesanti da parte del metallo della macchia. Questi metalli si depositano sulle fibre dei tuoi vestiti;
- Inquina tantissimo le falde acquifere: 53 volte di più di un ingredienti davvero ecologico: l’ACIDO CITRICO.
E allora qual è la vera soluzione ecologica per avere capi profumati e morbidi?
Sono i nuovissimi profumatori per bucato in polvere senza allergeni che profumano i tuoi capi senza riempirli di sostanze chimiche irritanti e dannose per la pelle tua e dei tuoi figli.
In alcune zone però, l’acqua risulta molto dura a causa delle caratteristiche chimiche del territorio e in quei casi, si sente davvero la necessità di fare questo trattamento ammorbidente. Si può allora optare per un ammorbidente ecologico.
Altri motivi per smettere subito di usarlo
Oltre ai motivi precedentemente descritti vi sono inoltre numerose evidenze scientifiche che dimostrano come l’ammorbidente rende i tessuti più infiammabili.
Quali sostanze può contenere un ammorbidente?
La maggior parte degli ammorbidenti potrebbe contenere le seguenti sostanze:
- Acetato di benzile: i cui vapori possono essere irritanti per gli occhi e le vie respiratorie e può essere assorbito attraverso la pelle.
- Alcool benzilico: un altro irritante per le vie respiratorie che può causare danni al sistema nervoso centrale, mal di testa, nausea, vertigini, vomito.
- Acetato di etile: irritante per gli occhi, per le vie respiratorie, può causare mal di testa, anemia e danni al fegato o ai reni.
- Limonene: sostanza irritante per gli occhi e la pelle.
- A-Terpineolo: Provoca disturbi al sistema nervoso centrale ed è altamente irritante per le mucose.
- Canfora: provoca disturbi al sistema nervoso centrale e può essere facilmente assorbita attraverso i tessuti dei vestiti, causa irritazione gli occhi al naso alla gola.
- Ftalati: Sono spesso utilizzati anche nei giocattoli di plastica per i bambini per aiutare a mantenere il profumo più a lungo. Alcune ricerche hanno trovato una correlazione tra gli ftalati e l’allergia.
Come vedi l’ammorbidente può essere pericoloso. Ti starai chiedendo: “Ma se non posso usare l’aceto come ammorbidente e, neanche il bicarbonato va bene come ammorbidente, cosa faccio?”
Non preoccuparti, non dovrai rinunciare ne alla morbidezza ne al profumo sul tuo bucato.
Le soluzioni ecologiche sono:
- usare un ammorbidente naturale come Sofì di Verdevero
- Ti propongo di provare i profuma bucato FLOREALI di Verdevero per un profumo senza rischi per la salute. Prova anche il nostro unico LOTUS per tessuti in spray davvero utile per profumare le tende o i divani della casa dopo le tradizionali pulizie di primavera.
Questi prodotti sono privi di sostanze dannose e quindi puoi adoperarli in totale sicurezza.
Se ami preparare i tuoi detergenti e saponi in casa ti propongo la ricetta per un ammorbidente naturale fai da te.
Per il tuo ammorbidente fatto in casa ti servirà solo:
- Acqua distillata, o in alternativa demineralizzata;
- Acido citrico;
- Olio essenziale di lavanda, o in alternativa quello che si preferisce.
Il procedimento è semplice: quello che devi fare è solo scaldare un po’ l’acqua distillata, in base alla capienza del contenitore che ospiterà il tuo ammorbidente puoi usare un litro, mezzo litro o anche più.
Se vuoi fare una prova ti consiglio di iniziare con 500 ml di acqua. Dopo aver scaldato leggermente l’acqua, spegni il fornello e aggiungi 75 grammi di acido citrico, mescola fino a scioglimento completo.
A questo punto lascia raffreddare meglio il composto e aggiungi alcune gocce del tuo olio essenziale.
Versa il tutto in un contenitore.
Forse il profumo non sarà così forte come quello degli ammorbidenti che compri ma è un metodo naturale e sicuro.
COSA DICE CHI LI HA PROVATI?
Uniti al giusto detersivo per bucato formulato con ingredienti vegetali che non induriscono le fibre dei tuoi vestiti.
Li trovi qui: