Blog Cleaning

Blog Beauty

Smakki app

Edit Content

Detersivi biologici Verdevero: il Blog

Più di 1000 articoli per sapere sempre come pulire casa in modo sano e naturale

Come togliere le macchie e fare il bucato bio

Detersivi Fai da Te: tutte le ricette per farli in cas

Come pulire la cucina con prodotti naturali

Come pulire il bagno con detersivi ecologici

Come pulire casa con i detersivi Verdevero

Come profumare casa e il bucato con prodotti sani

Scorri e scopri gli altri articoli del Blog dei detersivi ecologici Verdevero:

Oppure scrivi qui sotto quello che cerchi:

Ti sei mai chiesta cosa significa la generica scritta “Parfum” nelle etichette dei detersivi o dei cosmetici?

Può voler dire tutto e niente se non sei ben informata.

Ecco una lista di ingredienti, sono 26, che puoi trovare raggruppati sotto la scritta “Parfum” nell’etichetta di un detersivo o di un cosmetico:

  • Amyl cinnamal;
  • Amylcinnamyl alcohol;
  • Benzyl alcohol;
  • Benzyl salicylate;
  • Cinnamyl alcohol;
  • Cinnamal;
  • Citral;
  • Coumarin;
  • Eugenol;
  • Geraniol;
  • Hydroxycitronellal;
  • Hydroxymethylpentyl-cyclohexenecarboxaldehyde;
  • Isoeugenol;
  • Anisyl alcohol;
  • Benzyl benzoate;
  • Benzyl cinnamate;
  • Citronellol;
  • Farnesol;
  • Hexyl cinnamaldehyde oppure Hexyl cinnamal;
  • Lilial oppure Butylphenyl methylpropional;
  • d-Limonene;
  • Linalool;
  • Methyl heptine carbonate o Methyl 2-Octynoate;
  • 3-Methyl-4-(2,6,6-trimethyl-2-cyclohexen-1-yl)-3-buten-2-one o Alpha-isomethyl ionone;
  • Oakmoss extract o Evernia prunastri extract;
  • Treemoss extract o Evernia furfuracea extract.

Questi sono i 26 allergeni che Il SCCNFP (Comitato scientifico per i prodotti cosmetici e per i prodotti non alimentari destinati ai consumatori) ha individuato come possibile causa di reazioni allergiche da contatto tra i consumatori di profumi.

E naturalmente di prodotti che contengono profumi.

Accertati che il prodotto che stai acquistando non contenga questi 26 allergeni e segui subito questi due consigli per smettere subito di correre il rischio di metterti addosso prodotti allergizzanti per la tua pelle:

  1. Testa sempre una piccola quantità di crema o di profumo su una piccola zona di pelle prima di passare a un uso corrente di un nuovo prodotto;
  2. Se sei particolarmente sensibile usa detersivi privi di profumi;
  3. Evita gli ammorbidenti o in alternativa usa profumatori testati per il contenuto di questi 26 allergeni.

Vuoi scoprire come fare il perfetto BIO bucato e profumare i tuoi abiti solo con prodotti sani e privi di allergeni?

Scarica subito BEIPANNI, la guida definitiva al BIO Bucato perfetto.

La Guida definitiva per un BioBucato Perfetto!

Scarica l’Ebook! Compila il Form qui sotto:

 

L’ammorbidente si usa da quando esistono i detersivi e solo negli ultimi anni è emerso il tema dei danni che un cattivo prodotto può causare alla salute, specialmente a quella dei bambini.

Per capire perché lo usiamo voglio raccontarti una veloce storia.

Ammorbidente: la storia della nonna e della bistecca

In una famiglia, la mamma sta cucinando la carne per la cena.

Taglia a metà la bistecca, la mette in una grande padella e la cuoce.

La bambina chiede alla mamma: “Mamma ma perché tagli la bistecca a metà prima di metterla nella padella?”

La mamma risponde: “Non lo so piccola mia, perché la nonna mi ha insegnato a fare così e mi sono sempre trovata bene. Se sei curiosa vai dalla nonna e chiedilo a lei…”

La bimba va dalla nonna e ripropone la domanda: “Nonna ma perché la mamma taglia la carne a metà prima di metterla a cuocere nella padella?”

E la nonna risponde: “Non lo so piccola mia, ho sempre visto la mia mamma fare così e io ho seguito il suo esempio. Non mi sono mai chiesta perché. Funziona bene e lo faccio.”

“Vai a chiedere alla tua bisnonna come mai lo faceva.”

La bimba va dalla bisnonna e rifà la stessa domanda: “Ma perché la mamma e la nonna tagliano a metà la bistecca prima di metterla a cuocere nella padella?”

E la bisnonna risponde: “Bhe piccola mia, quando io ero piccola le padelle erano piccole e per farci stare la carne dovevo tagliarla a metà.” 🙂

Questo è lo stesso ragionamento che facciamo quando sentiamo il bisogno di mettere l’ammorbidente sul nostro bucato: abbiamo visto fare così e continuiamo a fare la stessa cosa per abitudine.

Perché è stato inventato l’ammorbidente

Con i vecchi detersivi per bucato in polvere super aggressivi fu necessario introdurre gli ammorbidenti per ammorbidire i capi.

Non solo, un altro motivo per cui fu necessario introdurlo fu che il pH dei vestiti a fine lavaggio era troppo alto e irritava poi la pelle di chi indossava i capi.

In pratica riequilibrava il pH del capo e lo rendeva neutro sulla pelle.

Ma è ancora così necessario al giorno d’oggi per chi usa detersivi naturali forti e decisi con lo sporco ma delicati sulla pelle usare l’ammorbidente?

La risposta è FORSE NO.

Vediamo insieme i motivi per smettere subito di usare quello petrolchimico sul tuo bucato.

Motivo #1 Se usi ammorbidente ti porti addosso 24 ore al giorno ingredienti chimici formulati apposta per rimanere sulle fibre e dare l’effetto ammorbidente del capo. In pratica il capo è morbido ma sulla tua pelle si depositano per tutto il giorno ingredienti chimici.

Motivo #2 Se usi ammorbidente ti porti addosso 24 ore al giorno e 7 giorni su 7 gli allergeni contenuti nel profumo dell’ammorbidente. Per dare profumo ai vestiti gli ammorbidenti sono stracarichi di profumi.

Molto spesso per farti pagare il prodotto pochi centesimi al litro si inserisce all’interno della formula profumante economico e il rischio di irritazioni si alza. E poi la pelle si arrossa, iniziano a comparire macchioline qua e là. E ti cominci a grattare, a mettere creme per rimediare al danno.

Motivo #3 Se usi ammorbidente sai già che a volte non profumano nemmeno come promesso dalla pubblicità. Il profumo degli ammorbidenti per aggrapparsi alle fibre dei tuoi vestiti usa un ingrediente magico: il benzyl benzoato. Il benzyl benzoato ti permette di respirare profumo per ore e ore.

Questo particolare ingrediente è a ragione introdotto tra le 26 sostanze allergizzanti contenute nei profumi (che devono essere dichiarate in etichetta) e che sensibilizzano la tua pelle e ti avvicinano ogni giorno a una reazione allergica.

Motivo #4 A causa delle sostanze chimiche contenute anche l’aria ne risente. Infatti, una volta ritirati i panni dalla lavatrice e messi a stendere, le sostanze chimiche contenute nell’ ammorbidente si diffondono per tutta la casa e con il tempo possono portare ad una intossicazione che può sfociare, nei casi più gravi in: asma, mal di testa, reazioni allergiche.

Interessante vero? Ci stiamo lentamente e inesorabilmente avvelenando e senza rendercene conto.

Se non sto dicendo nulla di nuovo allora avrai già letto anche le soluzioni (sbagliate) proposte per sostituire i tradizionali ammorbidenti in commercio:

  • L’aceto;
  • Il bicarbonato

Ma funzionano davvero? E sono davvero così ecologiche come dicono?

Sfatiamo il mito di 2 sostituti dell’ammorbidente petrolchimico.

IL BICARBONATO

È verissimo che il bicarbonato di sodio possiede:

  • 1000 utili usi.
  • ha uno scarso impatto sull’acqua e sugli organismi acquatici.
  • ha effetto addolcente dell’acqua e aiuta il detersivo a lavare meglio liberando il campo all’azione dei tensioattivi.

Non è vero che ha effetto ammorbidente.

Quando fai la lavatrice e si scalda l’acqua, si forma naturalmente carbonato di calcio, il calcare e se aggiungi al lavaggio il bicarbonato una parte di questo carbonato di calcio si lega al bicarbonato e quindi si forma un po’ meno calcare, lasciando il capo leggermente più morbido durante il lavaggio. Ma la strada per dichiarare che ha effetto ammorbidente è davvero tanto lunga. 😉

L’ACETO

L’aceto è molto utile per:

  • togliere il calcare dal bagno è molto indicato.
  • per il lavaggio di alcuni tipi di pavimento.

Ma è sconsigliabile usarlo come ammorbidente in lavatrice per due motivi:

  • Favorisce la liberazione di metalli pesanti da parte del metallo della macchia. Questi metalli si depositano sulle fibre dei tuoi vestiti;
  • Inquina tantissimo le falde acquifere: 53 volte di più di un ingredienti davvero ecologico: l’ACIDO CITRICO.

E allora qual è la vera soluzione ecologica per avere capi profumati e morbidi?

Sono i nuovissimi profumatori per bucato in polvere senza allergeni che profumano i tuoi capi senza riempirli di sostanze chimiche irritanti e dannose per la pelle tua e dei tuoi figli.

In alcune zone però, l’acqua risulta molto dura a causa delle caratteristiche chimiche del territorio e in quei casi, si sente davvero la necessità di fare questo trattamento ammorbidente. Si può allora optare per un ammorbidente ecologico.

Altri motivi per smettere subito di usarlo

Oltre ai motivi precedentemente descritti vi sono inoltre numerose evidenze scientifiche che dimostrano come l’ammorbidente rende i tessuti più infiammabili.
Quali sostanze può contenere un ammorbidente?

La maggior parte degli ammorbidenti potrebbe contenere le seguenti sostanze:

  • Acetato di benzile: i cui vapori possono essere irritanti per gli occhi e le vie respiratorie e può essere assorbito attraverso la pelle.
  • Alcool benzilico: un altro irritante per le vie respiratorie che può causare danni al sistema nervoso centrale, mal di testa, nausea, vertigini, vomito.
  • Acetato di etile: irritante per gli occhi, per le vie respiratorie, può causare mal di testa, anemia e danni al fegato o ai reni.
  • Limonene: sostanza irritante per gli occhi e la pelle.
  • A-Terpineolo: Provoca disturbi al sistema nervoso centrale ed è altamente irritante per le mucose.
  • Canfora: provoca disturbi al sistema nervoso centrale e può essere facilmente assorbita attraverso i tessuti dei vestiti, causa irritazione gli occhi al naso alla gola.
  • Ftalati: Sono spesso utilizzati anche nei giocattoli di plastica per i bambini per aiutare a mantenere il profumo più a lungo. Alcune ricerche hanno trovato una correlazione tra gli ftalati e l’allergia.

Come vedi l’ammorbidente può essere pericoloso. Ti starai chiedendo: “Ma se non posso usare l’aceto come ammorbidente e, neanche il bicarbonato va bene come ammorbidente, cosa faccio?”

Non preoccuparti, non dovrai rinunciare ne alla morbidezza ne al profumo sul tuo bucato.

Le soluzioni ecologiche sono:

  1. usare un ammorbidente naturale come Sofì di Verdevero
  2. Ti propongo di provare i profuma bucato FLOREALI di Verdevero per un profumo senza rischi per la salute. Prova anche il nostro unico LOTUS per tessuti in spray davvero utile per profumare le tende o i divani della casa dopo le tradizionali pulizie di primavera.

Questi prodotti sono privi di sostanze dannose e quindi puoi adoperarli in totale sicurezza.

Se ami preparare i tuoi detergenti e saponi in casa ti propongo la ricetta per un ammorbidente naturale fai da te.

Per il tuo ammorbidente fatto in casa ti servirà solo:

  • Acqua distillata, o in alternativa demineralizzata;
  • Acido citrico;
  • Olio essenziale di lavanda, o in alternativa quello che si preferisce.

Il procedimento è semplice: quello che devi fare è solo scaldare un po’ l’acqua distillata, in base alla capienza del contenitore che ospiterà il tuo ammorbidente puoi usare un litro, mezzo litro o anche più.

Se vuoi fare una prova ti consiglio di iniziare con 500 ml di acqua. Dopo aver scaldato leggermente l’acqua, spegni il fornello e aggiungi 75 grammi di acido citrico, mescola fino a scioglimento completo.

A questo punto lascia raffreddare meglio il composto e aggiungi alcune gocce del tuo olio essenziale.

Versa il tutto in un contenitore.

Forse il profumo non sarà così forte come quello degli ammorbidenti che compri ma è un metodo naturale e sicuro.

COSA DICE CHI LI HA PROVATI?

Ammorbidente recensione

Ammorbidente Verdevero recensione

Recensione detersivi ecologici Verdevero

bucato profumato recensione

Uniti al giusto detersivo per bucato formulato con ingredienti vegetali che non induriscono le fibre dei tuoi vestiti.

Li trovi qui:

Pulire le zanzariere è una di quelle faccende uggiose da fare, ma che almeno una volta all’anno hanno bisogno di essere sbrigate.

Sulle zanzariere si accumula polvere, sporcizia e insetti morti di vario tipo, quindi è molto importante pulirle accuratamente.

Come pulire le zanzariere manualmente

Per pulire le zanzariere manualmente ti serviranno questi prodotti:

Procedi in questo modo:

  1. Metti due cucchiai di AMANÌ nel secchio con circa 3 litri di acqua;
  2. Immergi il PANNO MULTI nell’acqua e Amanì;
  3. Strizzalo meglio che puoi;
  4. Passalo sulla la zanzariera facendo la minima pressione possibile.
  5. Se necessario, ripeti questa operazione.

 

Sarà la microfibra a fare l’azione meccanica necessaria per rimuovere lo sporco dalle piccolissime fessure della zanzariera.

Questo tipo di pulizia, se fatto periodicamente, un paio di volte all’anno, richiede pochissimo tempo e ti permette di avere sempre le zanzariere pulite.

Come pulire le zanzariere con il pulisci zanzariere

Un altro modo per pulire agevolmente le zanzariere sono i ‘pulisci zanzariere’: ossia delle spazzole apposite con due rulli per rimuovere e detergere dallo sporco.

 

 

 

Con il rullo dotato di setole rimuovi sporco, residui e ragnatele; con il rullo spugna, invece, detergi. Per la funzione detergente procedi con Amanì sciolto in acqua (2 cucchiai su 3 litri di acqua), immergi il rullo spugna e detergi la superficie delle zanzariere. Quindi, sciacqua bene la spugna e fai un’ultima passata con solo acqua.

I prodotti consigliati da Fabrizio di Verdevero per la pulizia del frigorifero:

 

 
 
 

 

A volte un bucato profumato è sintomo di strani disturbi…

Ti sei mai chiesto:

  • Perché ho così tanto prurito alla pelle?
  • E perché la pelle di mio figlio è sempre arrossata?
  • Mi sono comparse delle strane macchioline sulla pelle, come mai?

Queste frasi le abbiamo sentite migliaia di volte. E possiamo assicurarti che conosciamo le 3 principali cause di pelle arrossata e pruriginosa. Non sveleremo nulla di nuovo se non un metodo che in pochi giorni eliminerà definitivamente le cause del problema.

Ecco le tre principali cause del prurito della pelle e degli arrossamenti e come risolvere in tre semplici mosse.

1. Attento a cosa indossi

Capi sintetici oppure capi colorati con colorazioni chimiche aggressive possono provocare rossore e prurito.

SOLUZIONE:

Per capire se questa può essere la causa dei tuoi arrossamenti prova a indossare per un paio di settimane solo capi di cotone e se riesci prediligi capi chiari o bianchi, specialmente per l’intimo.

2. Attento con quali prodotti ti lavi

Spesso i bagnoschiuma e gli shampoo che trovi in commercio contengono ingredienti aggressivi:

  • parabeni;
  • ftalati;
  • profumi di sintesi e allergizzanti;
  • conservanti.

Tutti ingredienti che si attaccano alla tua pelle e ti fanno comparire rossori e prurito.

SOLUZIONE:

Per un paio di settimane prova a usare prodotti naturali.
Puoi trovarli online oppure nei negozi biologici.
Ma anche le farmacie cominciano ad avere tra la loro gamma di prodotti dei prodotti per il corpo formulati con ingredienti vegetali.

3. Attento a cosa usi per il tuo bucato profumato

Forse non lo sai ma i detersivi petrolchimici tradizionali sono formulati con ingredienti che sono studiati appositamente per fissarsi alle fibre dei tuoi capi.

L’ammorbidente che rende il capo morbidoso come credi che ci riesca?

Il detersivo che ti fa apparire la maglietta bianca che più bianca non si può come credi che agisca?

Si fissa al tessuto e crea una pellicola invisibile che riflette la luce del sole in un modo particolare facendoti apparire il capo bianco e brillante.

In due parole è un effetto ottico.

Ma tu ti porti addosso alla pelle tutto il giorno questi ingredienti contaminanti.

L’ammorbidente che ti riempie il naso di profumo che non se ne va via neanche dopo ore e ore come credi che tenga sospeso nell’aria quel profumo?

Te lo svelo subito: con il benzene.

Hai capito bene, con un gas della benzina che essendo più leggero dell’aria tiene sospeso il profumo e te lo fa sentire anche per giorni e giorni.

Ma respirare benzene non fa bene alle vie respiratorie e non fa bene tenertelo addosso alla pelle 24 ore al giorno 7 giorni su 7.

Ma il danno maggiore lo fanno gli allergeni contenuti nei profumi che irritano la pelle e la rendono irritabile.

SOLUZIONE:

Lava i tuoi capi con detersivo e ammorbidente naturale e a profumazione neutra.

Sarai sicura di non trovarti addosso ai capi e alla pelle ingredienti chimici pericolosi e che ti irritano la pelle.

Se proprio non puoi rinunciare al profumo allora scegli un profumo ipoallergenico

I Floreali di Verdevero sono dei nuovissimi profuma bucato dosabili e ipoallergenici per profumare in modo naturale i tuoi capi.

Vittoria chiede come pulire le porte laccate:

“Come riuscire a pulire le porte laccate bianche senza che rimangano aloni? Ho già provato con varie soluzioni ma gli aloni restano.”


Fabrizio ha risposto:

Le porte e in generale i mobili laccati hanno la brutta controindicazione di riempirsi di impronte e di aloni. Per rimuoverle puoi usare questo metodo…

Ti serviranno:

Procedi in questo modo:

  1. metti un cucchiaio di SPLENDI in un secchio con due litri di acqua;
  2. immergi il PANNO MULTI e strizzalo meglio che puoi, è importante che sia appena bagnato;
  3. strofina la superficie con il PANNO imbevuto di questa soluzione.

Quando si asciugherà non ci saranno più aloni.

 

 

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

Profumatori per asciugatrice e calzino. Cosa ci fanno insieme?

Stavo scorrendo la pagina Facebook del mio gruppo “Come pulire qualsiasi cosa con Fabrizio Zanetti” quando mi sono trovato di fronte una immagine proprio strana che in effetti non ha niente a che fare con un profumatore per asciugatrice: un calzino annodato.

Va beh che si parla di pulizie, ma la cosa era alquanto originale.

Poi leggo cosa c’è scritto sotto e una mia cliente aveva appena fatto una scoperta che avrebbe per sempre cambiato il mio lavoro.

Aveva appena inventato la tecnica del calzino per profumare i panni in asciugatrice con un prodotto naturale e sano per la pelle e le vie respiratorie.

Ora ti svelo come fare ad usare un profumatore per asciugatrice nel calzino

Occhio a seguire le indicazioni e non strafare col profumo altrimenti ti sembrerà di esserti trasferita a vivere in un giardino botanico. Hahaha…

 

 


DI COSA AVRAI BISOGNO:

  • 1 FLOREALE di Verdevero, profumatore per asciugatrice
  • 1 Calzino in cotone o meglio un gambaletto

PROCEDIMENTO:

  1. Metti due misurini di FLOREALI all’interno del calzino;
  2. chiudi il calzino con un nodo;
  3. getta il calzino in asciugatrice con i panni da asciugare;
  4. aziona l’asciugatrice e occhio al profumo. 😉

Ma cosa sono i FLOREALI di Verdevero?

Te li presento:

  • sono i primi e unici profumatori per asciugatrice e lavatrice in polvere e dosabili;
  • li puoi usare in lavatrice e asciugatrice;
  • non contengono allergeni del profumo.

Puoi usarli senza controindicazioni per il bucato dei bambini e per le pelle più delicate nessun arrossamento e nessun prurito.

Vuoi provarli?

Ecco un’Offerta a cui non puoi rinunciare:

 

>>> SCOPRI I FLOREALI <<<

Alessandro chiede come pulire le scarpe da ginnastica in pelle:

“Come fate a lavare le scarpe da ginnastica in pelle? Specialmente dentro?”

Fabrizio ha risposto:

Per pulire a fondo le tue scarpe senza rovinarle puoi utilizzare dei prodotti ecologici.

Ti serviranno:

Procedi in questo modo:

  1. spruzza un po’ di USAMIX sul PANNO MULTI in Microfibra;
  2. pulisci bene tutta la scarpa esternamente;
  3. rimuovi la soletta;
  4. lava bene la soletta a parte con acqua corrente e SAPONETTA VEGETALE;
  5. metti all’interno delle scarpe un cucchiaino di BICARBONATO;
  6. agitale per cospargere tutto uniformemente all’interno;
  7. fai uscire la polvere in eccesso;
  8. strofina meglio che puoi l’interno con un PANNO MULTI;
  9. finita questa operazione riponile all’aria aperta per farle asciugare (fai asciugare le solette separatamente).

 

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

Riccardo chiede come pulire i pantaloni macchiati di caffellatte:

“Avrei bisogno di aiuto per pulire una macchia di caffè o cappuccino dai pantaloni.”


Fabrizio ha risposto:

Puoi agire in due modi differenti in base a quanto è “fresca” la macchia e se puoi agire subito (dipende anche da dove sei e quali strumenti hai utilizzabili).

Se è appena successo, e puoi farlo, puoi mettere subito la macchia sotto acqua corrente e strofinare con le mani.

Se la macchia è di qualche ora invece puoi fare così:

 

Metodo #1

Ti serviranno:

Procedi in questo modo:

  1. crea una pappetta con sale e succo di limone;
  2. mettila sulla macchia;
  3. lascia agire per un’oretta;
  4. passato il tempo necessario strofina e risciacqua con acqua;
  5. dopodiché metti in lavatrice per un lavaggio normale con BEIPANNI e BIOBIANCO.

 

Metodo #2

Ti serviranno:

Procedi in questo modo:

  1. mischia in parti uguali acqua ossigenata e aceto bianco;
  2. versa la soluzione sulla macchia;
  3. strofina bene;
  4. metti in lavatrice per un lavaggio normale con BEIPANNI e BIOBIANCO.

 

Metodo #3 – SOLO PER CAPI BIANCHI

Ti serviranno:

Procedi in questo modo:

  1. crea una pappetta con BIOBIANCO e acqua;
  2. spalma la pappetta sulla macchia;
  3. metti tutto in lavatrice per un lavaggio normale con BEIPANNI BIOBIANCO.

 

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

L’altro giorno mi è tornato in mente un episodio che mi ha fatto riflettere sulla nostra ossessione per la disinfezione. Il vecchino che abitava nella casa accanto ai miei nonni stava potando alcune piante quando, accidentalmente, si ferì con le forbici. Senza batter ciglio, si girò e fece qualcosa che mi lasciò completamente sbalordito: utilizzò la sua pipì sulla ferita per “disinfettarla”. Come se nulla fosse, riprese tranquillamente il suo lavoro, raccontandomi nel frattempo storie della sua gioventù da bersagliere.

Rimasi letteralmente a bocca aperta. Non riuscivo a credere ai miei occhi! Come poteva pensare che quella fosse una soluzione igienica? La mia espressione doveva essere un misto tra stupore e disgusto.

Ripensandoci ora, quella reazione di incredulità non è poi così diversa da quella che hanno molte persone quando scoprono che i loro amici hanno abbandonato la candeggina in favore di detergenti naturali. “Ma come fai a pulire senza candeggina?” chiedono sconcertati, come se fosse l’unica via possibile per l’igiene domestica.

La Verità sulla Disinfezione Domestica e sulla candeggina

Parliamoci chiaro: così come la pipì del vecchino certamente non disinfettava (e fortunatamente non è mai stata una pratica comune!), anche l’uso della candeggina per le pulizie quotidiane è un’abitudine che merita di essere riconsiderata. La verità è che nella maggior parte delle situazioni domestiche, non abbiamo bisogno di disinfettare, ma semplicemente di pulire adeguatamente.

Sempre più persone stanno scoprendo l’efficacia dei detersivi naturali, ma questo cambiamento porta con sé alcune domande legittime:

  • Sono davvero sicuri questi prodotti naturali?
  • Puliscono in modo efficace?
  • Possono garantire un’igiene adeguata?

La risposta onesta è: dipende. Non possiamo generalizzare dicendo che tutti i detersivi ecologici siano efficaci, ma lo stesso vale per i prodotti convenzionali. Pensateci: esiste una differenza sostanziale tra un detersivo da discount a 90 centesimi e un prodotto di marca premium. Lo stesso principio si applica ai detergenti naturali: alcuni sono eccellenti, altri meno performanti.

I Rischi Nascosti della Candeggina

Quello che sappiamo con certezza è che i detersivi naturali non presentano i rischi significativi associati all’uso della candeggina. Consideriamo gli effetti collaterali dell’uso regolare di candeggina:

  • Irritazione cutanea con arrossamento e prurito
  • Problemi respiratori e tosse persistente
  • Quella sensazione sgradevole di pelle “viscida” dopo l’uso (che è in realtà un principio di necrosi tissutale)
  • L’irritazione nasale causata dal cloro gassoso

Un recente studio condotto da ricercatori norvegesi ha evidenziato un dato allarmante: l’esposizione quotidiana ai detersivi petrolchimici equivale, in termini di danni alla salute, a fumare 20 pacchetti di sigarette all’anno. Vale davvero la pena correre questi rischi?

La Soluzione Naturale

La buona notizia è che sostituire la candeggina mantenendo casa pulita e igienizzata è più semplice di quanto si possa pensare. Non serve ricorrere a soluzioni estreme come il nostro amico anziano – esistono alternative naturali efficaci che possono garantire gli stessi risultati della candeggina senza comprometterne la salute.

Nelle sezioni seguenti, ti presenterò 2 prodotti naturali che possono sostituire efficacemente la candeggina in ogni situazione, offrendo lo stesso potere igienizzante ma senza i rischi per la salute. Questi prodotti sono stati testati e approvati da numerosi utilizzatori, come dimostrano le recensioni positive che ricevono quotidianamente.

I detersivi naturali non hanno le enormi controindicazioni dei detersivi petrolchimici

Ad esempio la candeggina:

  • ti lascia le mani arrossate e pruriginose;
  • ti irrita le vie respiratorie e ti fa venire la tosse.

Hai presente quella sensazione di pelle viscida che ti lascia la candeggina dopo ogni utilizzo?

È la reazione chimica che la candeggina fa con i tessuti della tua pelle. Si chiama necrosi.

Oppure hai presente quel pizzicorìo che senti al naso quando la usi?

È il cloro gassoso sprigionato dalla candeggina che arriva alle tue vie respiratorie.

Uno studio appena condotto da una equipe di studiosi norvegesi ha appena dimostrato che stare a contatto tutti i giorni con i detersivi petrolchimici corrisponde a fumarsi 20 pacchetti di sigarette l’anno.

Ti pare il caso?

Sostituire la candeggina e avere superfici e vestiti puliti e igienizzati

è davvero un gioco da ragazzi.

Ecco come sostituire la candeggina con due prodotti naturali

Per il BUCATO

Al posto della candeggina per igienizzare i tuoi capi puoi usare una polvere magica: si chiama BIOBIANCO.

Perché BIOBIANCO è magico?

Perché contiene Perossido di idrogeno e EDTA. Questi due ingredienti mescolati assieme hanno effetto igienizzante.

Ammazzano i batteri.

La Finlandia sta portando avanti uno studio per conto dell’ECHA (l’istituto europeo che si occupa di testare la bontà dei detersivi che usiamo) e sta dimostrando che appunto questo mix di ingredienti ha effetto igienizzante.

Per le SUPERFICI

Al posto della candeggina per pulire e igienizzare le superfici puoi usare USAMIX.

USAMIX contiene perossido di idrogeno.

Hai già sentito nominare questo ingrediente?

Certo che si! È quello che usano negli ospedali per disinfettare le ferite.

E se il perossido di idrogeno al 3% disinfetta le ferite, quello industriale ad elevata concentrazione di principio attivo al 70%, igienizza le superfici di casa.

L’unica cosa che non potrai ottenere con questi prodotti è quel fastidioso odore pungente del cloro che sei abituata ad annusare da sempre ma che arriva fino ai tuoi polmoni irritandoli.

Trovi BIOBIANCO e USAMIX nella GREENBOX di Verdevero!

La Greenbox è lo starter kit per passare subito alle pulizie naturali ed eliminare da casa tua i detersivi petrolchimici inquinanti e irritanti.

 

Stefania chiede come pulire la lettiera del gatto:

“Come posso disinfettare la lettiera dei gatti?”

Fabrizio ha risposto:

Ti serviranno:

Come fare:

  1. svuota la lettiera;
  2. metti sul fondo un cucchiaio di BIOBIANCO;
  3. aggiungi acqua calda;
  4. lascia agire per 5 minuti;
  5. pulisci bene il fondo, se necessario con una spugna (la EVOSPONGE va benissimo anche perché è bella ampia);
  6. risciacqua abbondantemente.

L’azione biocida è generata dal mix di ingredienti contenuti nel BIOBIANCO con l’aggiunta di acqua calda.

Se vuoi anche tenere a bada gli odori della lettiera, puoi fare un fondo di BICARBONATO spargendolo uniformemente, e versare sopra la lettiera (molto delicatamente). 

 

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

Come pulire il lavello in fragranite? Non è insolito apprendere di persone che puliscono il lavello in fragranite con la candeggina.

La fragranite è un materiale artificiale, costituito per l’80% da quarzo, ovvero granito naturale, e per il 20% da resina acrilica durissima: la sua pulizia non è particolarmente difficile, anche se col tempo  questo materiale tende a macchiarsi, motivo per cui i produttori di questo materiale spesso consigliano la candeggina, proprio per togliere queste macchie difficili.

Ma sappiamo ormai che la candeggina può essere nociva per le vie respiratorie, oltre a non sapere con certezza come ridurrà il nostro lavello in fragranite nel tempo.

In questo articolo vogliamo darti qualche consiglio per una pulizia del lavello in fragranite con prodotti naturali.

Pulizia quotidiana 

Per la pulizia quotidiana del tuo lavello in fragranite puoi utilizzare un igienizzante ecologico che pulisce a fondo ma non rovina le superfici: per esempio USAMIX, abbinato a una spugna multiuso, come il panno Multi.

Basta spruzzarne un po’ su tutta la superficie, bagnare il panno Multi e strizzarlo bene, quindi passarlo su tutto il lavello.

Per una pulizia più profonda, e soprattutto nel caso in cui il tuo lavello di fragranite sia macchiato, allora ti consigliamo due metodi unici: continua a leggere l’articolo per saperlo.

Come pulire il lavello in fragranite in modo naturale

Ci sono due metodi ecologici da utilizzare per pulire il lavello in fragranite, e servono due prodotti diversi.

Con il primo metodo ti serviranno:

  • percarbonato di sodio;
  • spugna EVOSPONGE;
  • acqua molto calda (almeno 50/60°).

Ecco il procedimento per pulire correttamente il lavello in fragranite:

Prima di tutto chiudi lo scarico del lavello con il suo tappo; quindi versa due cucchiai di percarbonato di sodio nel lavello, distribuendolo correttamente su tutta la superficie.

Adesso versa l’acqua calda, almeno 50 gradi in modo che il percarbonato si attivi correttamente; lascia agire per una mezz’oretta, quindi togli il tappo per far scendere l’acqua.

L’ultimo passaggio per un lavello in fragranite splendente: strofina bene tutta la superficie del lavello con la spugna EVOSPONGE e risciacqua.

Il secondo metodo naturale per pulire il lavello in fragranite

Il secondo metodo che ti consigliamo per pulire il lavello in fragranite naturalmente è questo: ti servirà BIOBIANCO, il percarbonato di sodio con aggiunta di TAED che ne permette l’attivazione a basse temperature, una spugna EVOSPONGE e acqua calda (30/40° saranno sufficienti).

Come fare: anche in questo caso chiudi lo scarico del lavello con il suo tappo; versa due cucchiai di  BIOBIANCO nel lavello, in modo omogeneo; versa quindi l’acqua calda. A questo punto, lascia agire per una mezz’ora, togli il tappo per far scendere l’acqua e strofina bene tutta la superficie del lavello di fragranite con la spugna EVOSPONGE: ultimo passaggio, risciacqua.

Con questi due metodi per pulire, il tuo lavello in fragranite non si rovinerà, sarà pulito e igienizzato e tu non ti respirerai sostanze nocive per la tua salute!

 

I PRODOTTI CONSIGLIATI DA FABRIZIO DI VERDEVERO PER PULIRE IL LAVELLO IN FRAGRANITE

 

 

 

 

Susanna chiede come pulire il lavabo in resina:

“Ho un lavello lavanderia… una specie di plastica rivestita su cui sono rimasti dei segni scuri con delle striature bianche (il fondo del lavabo). Consigli per pulirlo?”

Fabrizio ha risposto:

Per rimuovere quel tipo di sporco dovrai fare due passate distinte con due prodotti diversi.

 

 

Fai una prima pulizia con LEMONTRÌ:

Il secondo passaggio lo fai con CARBONATO:

  • metti un po’ di polvere di CARBONATO direttamente sulla spugna EVOSPONGE dalla parte abrasiva;
  • strofina la superficie da pulire;
  • dopo qualche passata dovresti cominciare a vedere lo sporco che si scioglie;
  • risciacqua… et-voilà!

 

Maria chiede come pulire le macchie di pittura in acrilico dai vestiti:

“Ciao Fabrizio c’è modo ti togliere della pittura acrilica (secca) dai vestiti?”

Come togliere le macchie di pittura dai vestiti

Fabrizio ha risposto:

Ti serviranno:

Procedi così:

  1. Imbevi il cotone (o un angolo del PANNO MULTI) con l’alcool etilico;
  2. inizia a tamponare facendo attenzione di utilizzare sempre un un nuovo batuffolo non appena il vecchio avrà preso colore (o cambia il punto del PANNO MULTI che stai usando;
  3. continua in questo modo fino a che la vernice sarà completamente rimossa;
  4. fai un lavaggio normale in lavatrice con BEIPANNI.

Nel gruppo Facebook di Verdevero Chiara ci chiede come pulire il marmo esterno del balcone.

Pulire il marmo esterno del balcone si tratta in realtà di una operazione molto semplice, forse un pò noiosa ma semplice e richiede solo tempo e un prodotto super economico e facile da reperire. Vediamo cosa ha risposto Fabrizio alla cliente su Facebook.

“Ciao Fabrizio, urge il tuo aiuto! Sono disperata, non riesco a trovare una soluzione semplice e non nociva per la mia salute per pulire il marmo del mio balcone. Penso sia travertino ma non ne sono sicura!”

Fabrizio ha risposto:

Se hai del CARBONATO in casa hai finito di disperarti.

Ti serviranno:

 

 

Procedimento:

  1. sciogli un cucchiaio di CARBONATO nel mezzo litro di acqua, è meglio utilizzare dell’acqua tiepida in quanto facilita lo sciogliemento del carbonato;
  2. versalo un una piccola zona da pulire, è meglio procedere pulendo piccole zone per volte;
  3. lascialo agire per 10/15 minuti;
  4. dopo aver atteso che agisca, strofina con una spugna abrasiva. Io ti consiglio di usare la Evosponge che trovi sul sito di Verdevero ma andrà bene anche una normale spugna abrasiva che si utilizza per lavare i piatti.

 

Con questo procedimento il tuo marmo esterno tornerà bianchissimo. Potrai ripetere questa operazione ogni volta che sarà necessario senza paura che il tuo marmo si rovini.

Con il passare degli anni è normale che il marmo diventi sempre più poroso e che assorba lo sporco in un modo sempre più veloce. 

Problema:

Zia Gertrude ti invita a prendere il caffè con i biscottini, ma un movimento sbadatello e la tovaglia si macchia. Aiutala a rimediare!

La soluzione ecologica:

Acqua fredda e detersivo piatti.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di caffè fresche.

🕝Tempo necessario:

30 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Tovaglia di cotone bianca.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico per piatti, Bicarbonato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Metti subito il capo sotto l’acqua fredda corrente, quindi applica qualche goccia di Amanì e strofina energicamente.

Quindi procedi al normale lavaggio in lavatrice con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina!

 

Problema:

In fondo lo dovresti sapere che la camicia attira le macchie, ma ecco come fare…

La soluzione ecologica:

Sale e succo di limone.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di caffè secche.

🕝Tempo necessario:

2 ore.

👚 Tipo di tessuto:

Camicia di cotone colorata.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Sale, succo di limone, Percarbonato sbiancante, Detersivo ecologico per Bucato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Crea una pappetta con sale e succo di limone; mettila sulla macchia;
lascia agire per un’oretta.

Trascorso il tempo necessario strofina e risciacqua con acqua; dopodiché metti in lavatrice per un lavaggio normale con Beipanni e Biobianco.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina!

 

Francesca chiede come pulire il grasso di motore dalle scarpe:

“Ciao Fabrizio, un consiglio per pulire le scarpe che si sono sporcate di grasso di motore?”

Fabrizio ha risposto:

Puoi sgrassarle con una soluzione di CARBONATO e acqua.

Ti serviranno:

Come fare:

Ti serviranno indicativamente 1 cucchiaio da cucina di CARBONATO in mezzo litro di acqua.

  1. Immergi il PANNO MULTI nella soluzione di acqua e CARBONATO;
  2. strofina energicamante;
  3. ripeti l’operazione fino a che non hai rimosso tutto il grasso.

 

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

Tinuviel chiede come pulire una pentola col fondo bruciato senza fatica:

“Come faccio a pulire una pentola bruciata senza ammazzarmi?”

Fabrizio ha risposto:

Per pulire una pentola col fondo molto bruciato puoi farti aiutare dal bicarbonato!

Ti serviranno:

Procedi in questo modo:

  1. metti dentro la pentola un cucchiaio di BICARBONATO;
  2. aggiungi acqua fino a coprire tutta la Parte bruciata;
  3. metti la pentola da parte per un giorno intero;
  4. dopo aver aspettato, metti la pentola sul fuoco e fai bollire l’acqua per qualche minuto;
  5. svuotala;
  6. strofina con una spugna abrasiva.

Considera che puoi strofinare l’acciaio anche con un paglietta di metallo senza rischiare di rovinarlo.

Se con la spugna non riesci a rimuovere tutto procurati la spugna di acciaio e gratta via i residui che rimangono.

 

Per scoprire tutti i miei trucchetti per pulire la cucina in modo facile e naturale scarica subito il PDF che trovi qui sotto:

Scarica l’Ebook! Compila il Form qui sotto:

Problema:

La vecchia cara zia Clotilde è venuta a trovarti e le hai offerto un caffè, ma una piccola sbadataggine ha macchiato la tua tovaglia?

La soluzione ecologica:

Acqua fredda e detersivo piatti.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di caffè fresche.

🕝Tempo necessario:

30 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Tovaglia di cotone colorata.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico per piatti, Bicarbonato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Metti subito il capo sotto l’acqua fredda corrente, quindi applica qualche goccia di Amanì e strofina energicamente.

Quindi procedi al normale lavaggio in lavatrice con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina!

 

Berta chiede come pulire una pentola in acciaio e rimuovere gli aloni rimasti dalle varie bolliture:

“Ho bisogno di consigli su come togliere un alone da una pentola in acciaio.”

Fabrizio ha risposto:

La soluzione più semplice è LEMONTRì e spugnetta di lana d’acciaio. Torna nuova.

Come fare:

  • metti 50ml di LEMONTRì per litro di acqua e riempi la pentola;
  • lascia agire la soluzione un paio d’ore;
  • strofina con la paglietta.

 

Per scoprire tutti i miei trucchetti per pulire la cucina in modo facile e naturale scarica subito il PDF che trovi qui sotto:

Scarica l’Ebook! Compila il Form qui sotto:

Capita anche a te vero?

Quando senti parlare di cancro senti spesso dire:
“Eh… ormai tutto causa il cancro”.

Mangi carne? Ti viene il cancro.

Usi detersivo? Ti viene il cancro.

Bevi vino? Ti viene il cancro.

In effetti sono molte le ricerche che dimostrano la correlazione tra l’uso e la prolungata esposizione a certe sostanze e il cancro:

  • il Dottor Nicolàs Olea (coordinatore di ricerca dell’ospedale Clinico di Granada, specializzato in radiologia e oncologia) ha dimostrato la correlazione tra la migrazione di tossine dai detersivi, dai cosmetici e dal cibo al nostro corpo e l’insorgenza del tumore;
  • una ricerca americana ha rilevato che il rischio di cancro al seno è due volte più alto tra le donne che usano prodotti per la pulizia e deodoranti per ambienti ogni giorno, rispetto alle donne che li usano saltuariamente.

In tutta onestà, è molto difficile dimostrare che l’esposizione ai detergenti per la casa per 10 o 20 anni è ciò che ha causato una diagnosi di cancro.

O che sia stata la carne, il vino…

Di sicuro è risaputo che i prodotti chimici di uso comune causano altri gravi effetti sulla salute come:

  • problemi riproduttivi;
  • problemi nello sviluppo di bambini;
  • problemi alle vie respiratorie;
  • problemi dermatologici.

Puoi essere certo che nonostante i dubbi che la scienza stessa si pone sulla correlazione tra ingredienti chimici e cancro, la vera soluzione per vivere meglio e non favorire l’insorgenza di malattie sia quella di stare il più possibile lontano da certi inquinanti.

Per fortuna non è più così difficile informarsi sulla pericolosità dei prodotti chimici che abbiamo in casa e di conseguenza starne lontano.

Anzi, è un compito relativamente facile ma voglio rendertelo ancora più facile.

Ecco 3 prodotti da evitare in casa e le rispettive alternative ecologiche:

#1 CANDEGGINA

Rischi

È probabilmente il prodotto più utilizzato nelle pulizie quotidiane.

Ed è forse il prodotto più tossico.

Causa irritazione agli occhi, irritazione alle vie respiratorie, alla bocca e alla pelle.

Rilascia naturalmente gas anche mentre rimane bella chiusa nell’armadietto di casa.

È proprio questo gas che ne da il caratteristico odore quando la annusi.

Ma è pericolosa anche chiusa e lasciata in ripostiglio, in bagno, o ovunque tu la tenga.

Altro enorme problema è che è un prodotto molto reattivo.

Significa che se mescolata con altri prodotti diventa una vera e propria bomba chimica.

Fai molta attenzione a non mescolarla con il classico anticalcare per il bagno perché sviluppa cloro gassoso che se respirato ti fa finire all’Ospedale.

Come sostiruirla

Se sei abituata ad utilizzare la candeggina in lavanderia, il rimedio naturale è BIOBIANCO di Verdevero:

  • è uno sbiancante e igienizzante completamente naturale;
  • come la candeggina è attivo a bassissime temperature (infatti si attiva a 30°);
  • non ha la controindicazione di distruggerti i capi colorati, le mani, o di farti respirare l’odore terribile che invece ha la candeggina.

Se invece l’utilizzo che ne fai è di igienizzate per le superfici la soluzione è USAMIX di Verdevero:

  • è un igienizzante naturale a base di ossigeno attivo;
  • ti permette di igienizzare le superfici senza il rischio di esalazioni chimiche;
  • è ottimo come sgrassatore per le superfici di casa;
  • non è irritante per la pelle.

 

 

 

#2 AMMONIACA

Rischi

L’ammoniaca è irritante per le vie respiratorie e la prolungata esposizione favorisce l’insorgenza di malattie croniche come l’asma.

Di solito è usata per smacchiare i capi e per pulire e lucidare vetri e specchi.

Come la candeggina è molto reattiva e non va assolutamente mescolata ad altre sostanze.

Come sostituirla

Per la pulizia dei vetri puoi sostituirla con un prodotto specifico per vetri ecologico come VRILL di Verdevero.

Oppure con una soluzione di acqua e Acido Citrico. Ti basta preparare uno spruzzino con circa 1 litro di acqua e 150 di ACIDO CITRICO.

In entrambi i casi se ti aiuti con un panno in microfibra specifico per vetri come il PANNO VETRI di Verdevero otterrai un risultato migliore e con meno fatica.

Per la pulizia generale di tutte le superfici puoi usare una soluzione di acqua e BICARBONATO. Mescola assieme un cucchiaio di BICARBONATO in un secchio con 2 litri di acqua.

Immergi in questa soluzione un Panno MULTI in Microfibra e dopo averlo strizzato bene pulisci tutte le superfici che vuoi con poca fatica e senza rischiare di rovinare le superfici.

#3 DEODORANTI PER AMBIENTI

Rischi

I deodoranti per ambienti contengono ingredienti molto dannosi per le vie respiratorie.

Non solo ingredienti come Benzene e Toulene che servono per tenere in sospensione a lungo il profumo in aria.

Ma anche gli allergeni contenuti in tutti i profumi, anche negli oli essenziali, sono irritanti per le vie respiratorie, oltre che molto inquinanti.

Come sostituirli

Ci sono due modi per sostituire i profumi irritanti nelle nostre case:

  1. Sostituirli con dei bellissimi fiori;
  2. usando profumi privi di allergeni che non irritano la pelle e le vie respiratorie.

 

I primi profumatori senza allergeni in Italia li trovi qui: FLOREALI di VERDEVERO

#3 BIS ACIDO MURIATICO

Rischi

L’acido muriatico è fortemente corrosivo e il prolungato utilizzo può causare danni anche alla struttura della casa corrodendo superfici, smalti e tubi.

Ma i danni maggiori sono quelli causati all’utilizzatore:

  • tosse secca o convulsiva
  • irritazione delle vie aeree
  • bruciore alla gola e al naso
  • difficoltà respiratoria (dispnea) di diversa intensità
  • starnutazione e lacrimazione

Come sostituirlo

Sostituirlo è facilissimo. Basta disporre dell’acido citrico, un acido di origine naturale che svolge le stesse funzioni dell’acido muriatico ma senza sottoporti ai vapori e ai rischi dermatologici dell’acido muriatico.

Forse non lo sai…

…ma negli anni ’50, venivano venduti, ed erano pure molto in voga, creme e prodotti per la cura personale radioattivi.

Non ci credi?

Guarda tu stesso queste due pubblicità:

5 Oggetti tossici presenti in casa

Ne sono certo: ne troverei a centinaia anche in casa tua.

Non sto parlando di creme o saponi radioattivi ma di prodotti e oggetti che contengono ingredienti tossici.

Da quando la chimica ha preso il sopravvento e orientato le nostre vite e i nostri consumi, abbiamo riempito le nostre case di sostanze chimiche pericolose di ogni tipo.

E quasi sempre senza nemmeno sapere a quali rischi andavamo incontro.

Queste sostanze le puoi trovare anche:

  • nel cibo (basti pensare alla carne piena di ormoni che si riduce della metà quando la metti nella padella);
  • nell’acqua del rubinetto (che usi per cucinare e bevi, e che mal che vada contiene cloro);
  • nei colori utilizzati per tingere i muri;
  • nei pesticidi per tenere in ordine il giardino;
  • colle e vernici usate per produrre o costruire i mobili… [e sono innumerevoli].

Invece di arrabbiarti o sentirti sopraffatto dall’enormità del problema e cominciare a dire frasi del tipo:

“Eh ma se sto a guardare tutto…”

oppure: “Ecco l’ennesimo articolo terrorista…”

continua a leggere e scopri quali sono i primi passi da fare per migliorare la situazione attuale e fare i primi passi verso la direzione giusta per il tuo benessere e quello della tua famiglia.

5 PRODOTTI

che potrebbero già essere presenti a casa tua che ti inquinano e fanno male e tu ancora non lo sai…

E che puoi cominciare a pensare di sostituire.

 

#1 Prodotti antitarme o antifalene

Hai presente le vecchie care palline antitarme che si usano per i vestiti?

O ancora le scatoline che si usano in cucina per uccidere le farfalline che contaminano il cibo?

Potrebbero contenere paradiclorobenzene o naftalene.

Una volta infatti si diceva di mettere i vestiti in naftalina.

La naftalina può provocare nausea, diarrea e vomito ed è stato dimostrato che a lungo andare può danneggiare i globuli rossi del sangue.

#2 Mobili in legno pressato

Questo legno è ottenuto mischiando colle e scarti di legno macinati e chiamato universalmente “truciolato”.

Era molto in voga negli anni ’70 e ’80 ma tutt’oggi si continua ad utilizzare per la costruzione di mobili di basso costo.

I collanti utilizzati per tenere insieme il legno macinato tuttavia contengono resine e formaldeide.

E l’esposizione alla formaldeide provoca lacrimazione, bruciore agli occhi e gola e arrivare fino a difficoltà di respirazione e attacchi di asma.

#3 Deodoranti e detersivi

I deodoranti usati nel modo scorretto in piccoli ambienti chiusi rendono l’ambiente tossico e rilasciano nella stanza sostanze come eteri e terpeni.

Gli eteri in particolare sono tossici per l’organismo umano e i terpeni sono molto dannosi per l’ozono.

Alcuni deodoranti contengono altre sostanze dannose come il paradiclorobenzene di cui abbiamo parlato prima in riferimento ai prodotti antitarme.

#4 I ritardanti di fiamma

Molti prodotti che portiamo dentro le nostre case contengono sostanze che ne ritardano la combbustione e li rendono infiammabili.

Gli involucri dei monitor, delle TV, e dei PC ad esempio ma anche le tende di casa a volte lo sono oppure i materassi.

Le sostanze usate per ritardare la fiamma sono gli eteri di difenile polibromurato.

Queste sostanze sono vietate da anni ma i prodotti che le contengono continuano ad esistere all’interno delle nostre case.

Recenti studi condotti in laboratorio ne hanno dimostrato la correlazione con problemi a tiroide e di fertilità.

#5 Spray e cere per capelli

Questi prodotti contengono ftalati.

Sono dei “plastificanti” usati sia per i prodotti per capelli.

Ma in generale sono usati per legare colori e profumi negli oggetti in plastica.

È per questo che negli anno sono stati vietati per le plastiche utilizzate per realizzare giochi per bambini.

 

Anche i tessuti che indossiamo sono pieni di roba chimica come coloranti o antipiega e, come se non bastasse, continuiamo a lavarli con ingredienti chimici che rimangono appiccicati alle fibre per farle apparire morbide e pulite.

Continuiamo a usare e a introdurre detersivi inquinanti che invece possiamo facilmente sostituire con prodotti sani e naturali.

I detersivi tradizionali contengono sbiancanti, coloranti, profumanti per far apparire i capi belli, puliti, morbidi e facili da stirare.

Ma a quale prezzo?

Cosa ti porti addosso tutto il giorno a contatto con la pelle?

E cosa ti respiri insieme al buon profumo del tuo bucato?

Se vuoi conoscere tutti i trucchi per il bio bucato perfetto scarica la guida che ho realizzato per te.

Si chiama BEIPANNI, la guida al biobucato perfetto, te la invio subito via mail. 😉

La Guida definitiva per un

BioBucato Perfetto!

Scarica l’Ebook! Compila il Form qui sotto:

Quando pensi all’inquinamento atmosferico a cosa pensi?

Pensi alle strade delle città super inquinate, agli scarichi delle fabbriche, alle enormi discariche a cielo aperto o agli inceneritori.

Vero?

Non penseresti mai e poi mai alla tua casa, al tuo salotto o alla tua lavanderia.

E invece le case italiane in media contengono 15 litri di sostanze tossiche che sprigionano costantemente in aria composti organici volatili e sono causa dell’inquinamento atmosferico della casa.

E tu, te li respiri tutto il giorno.

Dal detersivo per i piatti a quello per il bucato, profumatori per ambienti e a volte anche pesticidi per piante o per insetti come le zanzare o le formiche.

E i problemi a livello fisico sono molteplici:

  • irritazione alle vie respiratorie;
  • irritazione agli occhi:
  • irritazioni e arrossamenti alla pelle.

In America, il 10% di tutte le segnalazioni di esposizione a ingredienti tossici segnalati all’Ente Federale per il controllo dei veleni, riguarda detersivi domestici.

E, sempre in America, l’Environmental Protection Agency (EPA) riferisce che l’aria all’interno di una tipica abitazione è:

da 2 a 5 volte più inquinata dell’aria all’esterno e, in casi estremi, addirittura 100 volte più contaminata.

 

Ma in Italia come siamo messi a inquinamento atmosferico?

Siamo ogni giorno a contatto con sostanze chimiche inquinanti e irritanti che usiamo con molta sufficienza e spesso incuranti dei pericoli che comportano.

Utilizziamo senza porci minimamente il dubbio che possano essere tossici prodotti come:

  • candeggina;
  • ammoniaca;
  • disinfettante ammazza batteri di ogni sorta.

Non solo siamo costantemente esposti ai composti volatili dei prodotti ma ce li portiamo anche addosso usando detersivi petrolchimici per lavare i nostri vestiti.

I detersivi per bucato sono spesso pieni di ingredienti nocivi per il corpo e altamente inquinanti per l’ambiente.

Il detersivo che probabilmente stai usando contiene un mix di ingredienti pericolosi e che il produttore non è  nemmeno obbligato a dichiarare in etichetta.

Ti sei mai chiesta perché non sono esposti in etichetta gli ingredienti del detersivo

in modo che tu possa conoscerli e valutare se quel detersivo è davvero buono per la tua salute?

Se fossero esposti ti potresti facilmente mettere al riparo da centinaia di ingredienti pericolosi.

Ti basterebbe conoscere una semplice formula per evitare di lavare i tuoi vestiti o le tue posate con ingredienti petrolchimici pericolosi.

Dovresti solo stare attenta agli ingredienti che contengono questi suffissi:

  • “Myreth,” “oleth,”  “ceteareth,” e ogni altro ingrediente che termina con “eth”;
  • “PEG”;
  • “Polyethylene,” “polyethylene glycol,” oppure “polyoxyethylene”;
  • “Oxynol”.

Ma gli ingredienti non li troverai sempre in etichetta…

E la tua attenzione sarà sempre e costantemente spostata sul “bianco che più bianco non si può”, sul capo morbido, sui bicchieri brillanti e le pentole luccicanti.

Ora…

Non possiamo conoscere gli ingredienti dei detersivi petrolchimici se non dopo una estenuante ricerca on line;

è talmente difficile scovarli a volte che, lo ammetto, talvolta resto a bocca asciutta pure io.

Ma alcuni ingredienti ti posso assicurare che li troverai sempre e comunque in tutti i detersivi per lavastoviglie petrolchimici.

Questi ingredienti dannosi sono i FOSFATI.

Proprio questi ingredienti dannosi per la tua salute e per le acque di tutto il mondo permettono al detersivo petrolchimico per lavastoviglie di avere risultati ineguagliabili dai detersivi naturali.

Ma quali sono i danni causati dai fosfati?

Il primo gruppo comprende i DANNI PERSONALI.

Quelli cioè che paghi direttamente sulla tua pelle con l’utilizzo di prodotti a base di fosfati:

  • nausea;
  • diarrea;
  • irritazioni della pelle.

Sono i principali sintomi di esposizione a questi ingredienti.

Ma il vero problema derivante dall’uso di fosfati in realtà è il DANNO AMBIENTALE.

I fosfati SONO SUBDOLI: riescono a superare anche i filtri e le barriere dei depuratori delle acque.

E arrivano ai fiumi e ai mari.

Favoriscono la proliferazione di alghe, in particolare di un tipo di alga rossa molto infestante che modifica l’ecosistema acquatico…

…e che dopo la sua morte rilascia una tossina potente.

E questa tossina è causa delle morte di milioni di pesci e dell’alterazione del sistema marino che sta piano piano andando al collasso.

Ma se fanno così male perché è indispensabile usarli per formulare il detersivo per lavastoviglie?

Il motivo è semplice:

i fosfati sono quegli ingredienti che ti fanno luccicare i bicchieri e le posate e che ti fanno dire “Oh wow che brillanti che sono i miei bicchieri”.

Un detersivo naturale che non contiene fosfati probabilmente lascerà qualche goccia di acqua sul vetro a fine lavaggio.

Ma ogni volta che lo userai non ti porterai alla bocca una piccola dose di fosfati inquinanti.

Non ti berrai roba chimica insieme alla tua acqua, al tuo caffè, al tè…

Se non ci credi e stai ancora usando il classico detersivo lavastoviglie petrolchimico prova a leccare una tazzina a fine lavaggio.

Sentirai che saporaccio.

Se ti ho fatto venire qualche dubbio allora ho raggiunto il mio intento.

Ora capisci che la vera domanda da porti non è tanto se sei disposta ad avere un bicchiere non completamente asciutto a fine lavaggio.

Ma se quella gocciolina che puoi asciugare con un canovaccio…

…non valga il fatto di avere risparmiato dall’inquinamento migliaia di litri di acqua e da morte certa migliaia di pesci.

Io credo in coscienza che possiamo concederci qualche piccola imperfezione nelle nostre stoviglie per continuare a vivere in questo pianeta.

Ma cosa sei disposto a fare per migliorare l’inquinamento atmosferico domestico?

Se sei disposto a fare la tua piccola parte per migliorare la qualità della vita di tutti fai il primo passo e passa subito alle pulizie naturali.

Elimina da casa tua i detersivi petrolchimici inquinanti e irritanti e passa ai detersivi ecologici.

I prodotti più famosi del web li trovi qui: https://www.verdevero.it/verdevero-detersivi-naturali-prodotti/

Problema:

Che intenzioni hai con quella maglietta? Non usare i metodi tradizionali, usa prodotti naturali!

La soluzione ecologica:

Acqua fredda e detersivo piatti.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di caffè fresche.

🕝Tempo necessario:

30 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Maglietta di cotone bianca.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico per piatti, Bicarbonato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Metti subito il capo sotto l’acqua fredda corrente, quindi applica qualche goccia di Amanì e strofina energicamente.

Quindi procedi al normale lavaggio in lavatrice con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina!

 

Perché non devi mai indossare un vestito appena comprato prima di averlo lavato e lavato e lavato

Sono sicuro che la cosa che sto per dirti l’hai fatta almeno una volta nella vita pur sapendo che stai facendo una cosa sbagliata e che stai mettendo a repentaglio la tua salute e quella dei tuoi figli.

Vestiti tossici

Sei andata in negozio, hai acquistato un nuovo vestito, sei tornata a casa e l’hai indossato senza prima metterlo in lavatrice per un bel lavaggio.

È un comportamento comune che tutti facciamo e senza immaginare gli enormi rischi che ne derivano.

Peggio ancora quando parliamo di biancheria intima: mutande, reggiseni canottiere e t-shirt; oppure un bel pigiama.

Io ho smesso diversi anni fa…

…quando andai con mio papà a fare visita a un suo possibile fornitore e ho visto che le signore che cucivano a macchina semplicemente lasciavano cadere a terra i boxer da uomo appena cuciti.

 

E secondo te poi li lavavano prima di confezionarli?

 

Ma al di là della mia esperienza personale,

ci ha pensato il dottor Philip Tierno e un gruppo di ricercatori della Division of Microbiology and Immunology della New York University

a dimostrare cosa si trova nelle fibre dei capi di abbigliamento che possiamo trovare belli nuovi esposti nei negozi.

 

Ecco i 3 contaminanti che puoi trovarti addosso indossando un vestito nuovo non ancora lavato:

  • Secrezioni respiratorie;
  • Flora fecale;
  • Candida.

Alcuni indumenti analizzati erano naturalmente più contaminati di altri:

costumi da bagno e indumenti intimi sono in cima alla lista degli indumenti da lavare assolutamente una volta portati a casa.

Ma quali tipi di malattie sono trasmissibili entrando in contatto con questi tipi di contaminanti?

  • Epatite A
    (L’epatite A è una malattia infettiva del fegato altamente contagiosa causata dal virus dell’epatite A; può colpire in forma lieve e risolversi in due settimane, oppure può trascinarsi in modo molto più grave anche per diversi mesi.)
  • Diarrea del viaggiatore
    (La diarrea del viaggiatore è una malattia infettiva delle vie digerenti, si manifesta con sindromi diarroiche di tipo secretorio, di gravità variabile.)
  • Candidosi
    (La candidosi, una patologia causata da funghi che può potenzialmente colpire qualsiasi parte del corpo. Il fungo che la causa è Candida Albicans e altre specie di Candida, un organismo saprofita che si nutre di materia organica morta.)
  • Norovirus
    (I Norovirus sono virus responsabili della patogenesi infettiva di gastroenteriti, che possono provocare nausea e vomito, diarrea acquosa e crampi addominali; non si esclude la manifestazione di sintomi influenzali come febbricola, cefalea e dolori muscolari associati a spossatezza ed astenia.)
  • Salmonellosi
    (La salmonella è una malattia contagiosa, provocata da batteri ampiamente diffusi in natura. Le tossine prodotte da questi microrganismi (LPS) determinano sintomi perlopiù localizzati a livello gastrointestinale.)

Il Dottor Tierno ha specificato che:

“La cosa buona è che molte persone hanno un sistema immunitario molto robusto e quindi di solito riescono a combattere il piccolo numero di organismi che possono passare sul loro corpo indossando indumenti contaminati.”

Di certo però indossare un capo contaminato dalle feci di altri non è una esperienza di cui vantarsi e da ricercare.

Ma la contaminazione dei nuovi capi non finisce qui.

Ci sono altri motivi per cui devi assolutamente lavare i tuoi nuovi capi appena comprati.

I processi produttivi dei vestiti sono sempre più industriali e a seconda del paese in cui vengono prodotti i vestiti possono contenere un vero e proprio arsenale chimico.

Vediamo i 6 contaminanti principali dei vestiti appena confezionati e che ti porti addosso se non li lavi correttamente appena portati a casa:

 

  • AZOCOLORANTI

    Coloranti vietati in Europa dal 2002 ma ancora in uso in tantissimi paesi.

    Sono coloranti poco resistenti al candeggio e alla luce ma di basso costo e quindi ancora molto diffusi.

    Liberano ammine potenzialmente cancerogene.

 

  • FORMALDEIDE

    È un disinfettante utilizzato per ridurre batteri e funghi nei capi.

    La formaldeide provoca irritazioni cutanee, cefalee, irritazioni alle vie respiratorie.

    È idrosolubile e quindi può essere totalmente rimosso dai vestiti con qualche lavaggio.

 

  • NONILFENOLO ETOSSILATO (NPE)

    Utilizzato per rendere i colori dei capi brillanti.

    Non crea enormi problemi alla tua salute ma una volta sciacquato dai vestiti si lega all’acquanemmeno i sistemi di depurazione riescono a trattenerlo e arriva nell’ambiente andando a modificare il sistema endocrino dei pesci.

    Che poi magari ti mangi pure.

 

  • ANTIPARASSITARI

    Una parte deriva dalla lavorazione delle fibre naturali molto impattanti come il cotone e un’altra parte dai prodotti utilizzati per disinfettare i container utilizzati per il trasporto.

 

  • METALLI PESANTI

    Cadmio, Piombo, Mercurio e Cromo vengono utilizzati in alcuni coloranti e pigmenti.

    Questi metalli si accumulano nel corpo per molto tempo e sono altamente tossici.

 

  • NICHEL

    Metallo pesante che merita una menzione speciale perché oltre a quello con cui puoi entrare in contatto quotidianamente anche a causa delle pratiche ecologiche fai da te sbagliate (ad esempio quelle a base di aceto) te lo ritrovi addosso al corpo a causa dei vestiti.

    L’allergie al nichel è sempre più diffusa.

 

Se stai pensando: “Ho capito Fabrizio ma mica posso iniziare ad andare in giro nudo. Come posso fare per difendermi da tutto questo inquinamento?”

 

Ecco i 3 consigli da seguire subito per evitare di metterti addosso schifezze chimiche irritanti e potenzialmente cancerogene.

  1. Acquista capi biologici;
  2. cerca l’etichetta OEKO-TEX standard che ti garantisce che il capo è stato testato per il contenuto di 100 diversi ingredienti dannosi;
  3. lava sempre tutti i capi appena portati a casa.

 

E quando ti dico di lavarli è logico che li devi lavare con prodotti sani e naturali per evitare di metterci sopra altri ingredienti petrolchimici dannosi.

Puoi partire dalla Greenbox di Verdevero.

La Greenbox è lo starter kit per passare subito alle pulizie naturali ed eliminare da casa tua i detersivi petrolchimici inquinanti e irritanti.

La trovi QUI:

https://www.verdevero.it/detersivi-ecologici-2/greenbox/