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Chi di noi non ha maneggiato almeno una volta dell’acqua ossigenata per pulire? Il prodotto è comunissimo, economico e molto diffuso per il grande numero dei suoi possibili utilizzi.

Li abbiamo raccolti in un articolo per illustrarteli: ecco quali sono i migliori usi dell’acqua ossigenata.

Ma sapevi che il Percarbonato di sodio è praticamente acqua ossigenata ma in polvere?

Percarbonato

Perchè le nostre clienti adorano il Percarbonato?

Scopri tutti gli usi della “candeggina ecologica” per pulire casa in modo sano e naturale.

Cos’è l’acqua ossigenata

L’acqua ossigenata è il più semplice, a livello chimico, dei perossidi: la sua formula bruta H2O2 ci indica che è formata da due atomi di idrogeno e due di ossigeno. Nel 1818 venne sintetizzata per la prima volta dal decano della facoltà di Chimica di Parigi Louis Jacques Thénard.

Si presenta come un liquido incolore, acquoso e dall’odore sgradevole e pungente. Quando viene applicata su una superficie, sulla cute o sui capelli scatena una reazione
esotermica: questo significa che si scalda. Un uso improprio può degenerare in bruciature di vario grado di severità: quando si maneggia questo prodotto è necessario fare attenzione! Sulla confezione del prodotto sono sempre riportate le istruzioni precise per evitare problemi.

I volumi

Il volume indica la quantità di ossigeno che si sviluppa facendo reagire un litro di perossido di idrogeno (o acqua ossigenata) presente nella soluzione: usata pura sarebbe troppo corrosiva ed aggressiva.

La misurazione in volumi è più precisa di percentuali e concentrazioni. Vista la pericolosità della soluzione è stato scelto di usare questa formula.

A beneficio della chiarezza possiamo semplificare dicendo che:

  • 10 volumi = 3%
  • 12 volumi = 3,6%
  • 34 volumi = 10%
  • 111 volumi = 30%
  • 154 volumi = 40%

Pericoli e precauzioni per l’uso del perossido di idrogeno

L’acqua ossigenata non è una sostanza innocua. Può avere molti effetti negativi, sia sugli oggetti che la pelle e i capelli. Vediamo quali sono i più comuni:

  • Se applicata sulla pelle con eccessiva frequenza, per esempio come disinfettante, può causare una piccola ustione chimica, accompagnata da bruciore ed eritema.
  • Se cade sulla pelle durante le pulizie può macchiare di bianco i polpastrelli e le mani, causando irritazione.
  • Sui capelli, specie a concentrazioni elevate e applicate per lungo tempo, può causare l’inaridimento della chioma. Inoltre, se applicata sulla cute, può causare irritazione ed ustione: per questo i parrucchiere non cominciano mai a trattare per prime le radici!
  • Sui tessuti causa corrosione del colore: non usarla con panni pregiati o facendola venire a contatto con gli abiti.

Prodotti VERDEVERO a base di acqua ossigenata per le tue pulizie naturali

Cosa è possibile fare per prevenire questi problemi?

Anzitutto, seguire scrupolosamente le istruzioni del medico se è necessario usare il perossido di idrogeno come disinfettante.

Durante le pulizie è saggio indossare dei guanti protettivi e arieggiare bene i locali durante e dopo: i vapori hanno un odore sgradevole e possono irritare gli occhi e le mucose.
Meglio evitare anche le lunghe esposizioni alla sostanza sui capelli: se desideri decolorare o tingere i capelli è bene affidarsi a basse concentrazioni e alla maestria del parrucchiere.

In ambito medico

Esistono almeno due usi del perossido di idrogeno in medicina: per la disinfezione delle ferite e per lo sbiancamento dei denti

Acqua ossigenata per ferite

L’acqua ossigenata a bassa concentrazione, dal 3 al 6%, viene usata per pulire le ferite, le ulcere e le escoriazioni. Durante l’applicazione è bene non far entrare in contatto il disinfettante con la pelle sana o gli occhi.

Durante l’uso si crea una schiuma sulla ferita: questo processo è assolutamente normale. Anzi, necessario per:

  • Far reagire l’enzima catalasi, che aiuta a far staccare la parte di pelle lesionata per evitare che rimanga sulla ferita e si infetti
  • Far denaturare le proteine: virus e batteri sono rivestiti da “gusci” di proteine. Se un agente chimico le scioglie, il DNA rimane esposto all’aria e si degrada in pochi minuti, impedendo la replicazione del patogeno.
  • Le bollicine della schiuma puliscono meccanicamente la ferita, agendo come una piccola spazzola contro i batteri che potrebbero essersi annidati sotto i lembi di pelle.

Acqua ossigenata per denti

Se il dentista ti ha consigliato un trattamento sbiancante per i tuoi denti, una delle sostanza che potrebbe usare è proprio l’acqua ossigenata. Il suo potere smacchiante rimuove infatti le macchie di fumo, caffè, tè e vino dallo smalto, restituendo un candore naturale.

Attenzione: è assolutamente sconsigliato sbiancare i denti da soli a casa con l’acqua ossigenata usata per la pulizia delle ferite! I preparati a disposizione dei dentisti sono formulati appositamente per non intaccare le gengive, la lingua e le mucose!

Se desideri sbiancare i denti chiedi consiglio al tuo dentista: ti saprà indicare il trattamento migliore per il tuo caso. Nel frattempo puoi approfondire l’argomento nell’articolo in cui parliamo proprio dei rischi di sbiancare i denti con acqua ossigenata.

Per la bellezza dei capelli

L’uso più famoso dell’acqua ossigenata per la bellezza è per la colorazione e decolorazione dei capelli.

Per colorare i capelli è necessario sollevare le squame di cui ogni fibra è costituita per far penetrare il colore, che si legherà alla chioma. Il comunemente chiamato “ossigeno” è in realtà una soluzione cremosa con perossido di idrogeno, che incentiva proprio questo processo.
Gli ossigeni più utilizzati per la tintura sono:

  • A 10 volumi, per chi non ha capelli bianchi o per chi desidera solo leggerissimi riflessi
  • A 20 volumi, per coprire pochi capelli bianchi con un colore non troppo diverso dal proprio tono naturale
  • A 30 volumi, per coprire molti capelli bianchi o per colorazioni di toni molto diversi dal proprio

L’azione dell’acqua ossigenata per la decolorazione è simile: la sostanza apre le squame del capello e permette al decolorante di essere veicolato all’interno della chioma. La procedura di decolorazione danneggia maggiormente i capelli della colorazione. Inoltre, è più imprevedibile. Per questi motivi è sempre bene, per questo tipo di trattamento, rivolgersi ad un parrucchiere esperto!

Gli ossigeni più utilizzati per la decolorazione sono:

  • A 3 o 5 volumi, per eliminare uno strato di colore artificiale o naturale molto superficiale e delicato
  • A 10 volumi, per eliminare 1-2 toni di colore o per trattare i capelli biondi
  • A 20 volumi, per eliminare 2-3 toni di colore o per trattare i capelli biondo scuro o castano
  • A 30 volumi, per eliminare 3-4 toni di colore o per trattare i capelli castano scuro o neri

Generalmente si evita l’uso di ossigeni a concentrazioni più elevate, perché il tempo di posa sarebbe troppo dannoso per i capelli.

Acqua ossigenata per la pulire la casa

Una soluzione di acqua ossigenata può essere usata per la pulizia della casa, in particolare delle superfici meno delicate, come le ceramiche dei sanitari. Se vuoi realizzare una vera e propria miscela simile alla candeggina delicata puoi leggere l’articolo su come fare la candeggina con l’acqua ossigenata.

Questo ingrediente spesso è parte della formula dei detergenti comunemente in commercio. Un effetto simile può essere usato anche creando da soli il proprio detergente: bastano acqua ossigenata al 3% (10 volumi) e acqua minerale, in pari quantità. Indossa sempre dei guanti di gomma spesso e arieggia i locali durante e dopo l’uso.

Questo preparato si può usare per:

  • Sbiancare le ceramiche
  • Pulire i materiali più resistenti, come l’acciaio e il vetro
  • Prevenire la formazione di muffe, frequenti in bagno per via dell’elevata umidità e del calore della stanza

Acqua ossigenata in polvere: esiste?

Esiste un ingrediente naturale a base di Perossido di idrogeno che viene normalmente impiegato per le pulizie naturali. Si chiama Percarbonato e altro non è che “l’acqua ossigenata in polvere”.

Scopri tutti gli usi in questo video:

Altri usi curiosi: in fotografia e in ambito bellico

Sapevi che dalla metà del 1800 fino agli anni ‘70 è stata in uno una tecnica di stampa fotografica detta “cianotipia”, che faceva uso dell’acqua ossigenata? La foto, immersa in una soluzione al 30% di perossido di idrogeno, assumeva un bel colore tendente al blu: la tecnica consentiva di esaltare i toni freddi.

Alcuni razzi e siluri funzionano ancora con una tecnologia che usa il perossido di idrogeno. In alcuni modelli fa bruciare il combustibile (agendo dunque da comburente); in altro reagisce con l’argento e sviluppando ossigeno e vapore ad alta pressione consente la propulsione del mezzo.

Acqua ossigenata per le macchie della pelle: quando e come viene utilizzata

L’acqua ossigenata è nota per le sue proprietà disinfettanti e schiarenti e può essere utilizzata in ambito dermatologico per trattamenti specifici contro acne e macchie cutanee.

Uno degli impieghi più comuni riguarda la cura dell’acne, un problema spesso causato dalla proliferazione di batteri nei pori della pelle. Grazie alla sua capacità di alterare le proteine e bloccare la diffusione microbica, l’acqua ossigenata può essere utilizzata dai dermatologi per contrastare le impurità. Tuttavia, è un trattamento che deve essere prescritto e monitorato da un medico, poiché un uso scorretto potrebbe causare secchezza, irritazioni e macchie bianche sulla pelle sana.

Oltre all’acne, l’acqua ossigenata per le macchie della pelle può essere impiegata per attenuare discromie e iperpigmentazioni causate da diversi fattori, tra cui:

  • esposizione solare eccessiva senza adeguata protezione
  • cambiamenti ormonali, come quelli che si verificano durante o dopo la gravidanza
  • cicatrici in fase di guarigione

Acqua ossigenata: controindicazioni e precauzioni da adottare

L’acqua ossigenata è un prodotto estremamente versatile, utilizzato per la pulizia, la disinfezione delle ferite e la decolorazione dei capelli. Tuttavia, il suo utilizzo deve essere sempre controllato, poiché può comportare controindicazioni e rischi per la salute se usata in modo improprio.

Uno dei principali problemi legati all’acqua ossigenata è il suo effetto irritante sulla pelle, sulle mucose e sulle vie respiratorie. Se entra in contatto con la pelle sana, può causare arrossamenti, bruciore e secchezza, mentre il contatto con occhi, naso o bocca può provocare dolore e infiammazioni. Per questo motivo, è fondamentale maneggiarla con cura e proteggere le parti sensibili del corpo.

Un altro aspetto da non sottovalutare è il suo forte potere sbiancante, che può danneggiare tessuti e superfici se utilizzata senza le giuste precauzioni. Quando impiegata per la pulizia della casa, è consigliabile testarla prima su una piccola area per evitare che rovini materiali delicati.

L’uso dell’acqua ossigenata nei trattamenti estetici, come la decolorazione dei capelli o lo sbiancamento dei denti, dovrebbe sempre essere effettuato da professionisti esperti, poiché un’applicazione errata può causare irritazioni cutanee, ustioni chimiche e danni permanenti ai capelli o allo smalto dentale.

Infine, uno dei rischi più gravi è l’ingestione accidentale, che può provocare ustioni interne, ulcerazioni e problemi gastrici seri. È quindi fondamentale tenerla fuori dalla portata dei bambini e seguire sempre le istruzioni riportate sulle confezioni.

Per approfondire tutti i rischi e le precauzioni da adottare, consulta questa guida completa: Acqua ossigenata: rischi, pericoli e precauzioni.

Come pulire il forno: i prodotti, le tecniche, i tipi di residui

Piuttosto inevitabilmente quando lo si usa spesso, anche il forno si sporca e si riempie di residui che vanno eliminati. Scopriamo come pulire il forno in modo sano e facile.

I rischi sono vari, se la pulizia di questo elettrodomestico non è sufficiente o abbastanza frequente: il primo è che il cibo assuma uno sgradevole odore di bruciato, perché i residui si carbonizzano e cadono sulle pietanze.

Se il forno rimane acceso per molte ore e i residui si scaldano eccessivamente possono anche prendere fuoco, con il rischio di danneggiare le componenti elettriche e il rivestimento interno.

In questa guida valutiamo insieme quali sono i prodotti, le tecniche e i tipi di residui più frequenti, per aiutarti a pulire in modo più efficace il tuo forno!

I tipi di residui

Dividiamo i tipi di residui che si possono accumulare nel forno in categorie: per ognuna ti suggeriremo diversi metodi di eliminazione.

Le briciole

Se scaldi il pane nel forno prima di consumarlo è probabile che il fondo si riempia progressivamente di briciole.

Se lasciate sul fondo del rivestimento possono incendiarsi e carbonizzarsi dopo pochi utilizzi.
Eliminarle velocemente, ogni volta che si scalda il pane, è il miglior modo per evitare di doversi trovare, settimane dopo, a grattare il rivestimento o a dover usare detergenti aggressivi.

Il modo migliore di eliminare le briciole è usare un piccolo aspirapolvere, magari con un beccuccio affilato in modo da poterlo infilare più facilmente nelle fenditure del rivestimento, tra le griglie o nella giunzione con lo sportello.

Se non disponi di questo accessorio puoi usare anche una piccola spazzola: ti basterà raccogliere le briciole sul vetro aperto e poi eliminarle con un panno.

Un metodo utile per evitare che le briciole si accumulino sul fondo del forno è l’uso di una teglia. Puoi usare la placca in dotazione con la maggior parte dei forni oppure una teglia di alluminio monouso, o ancora un foglio di carta d’alluminio o di carta da forno da eliminare dopo il riscaldamento del pane, che ti aiuterà a raccogliere più facilmente le briciole.

Gli schizzi di grasso

Quando cuoci alimenti con alte percentuali di grasso, come gli arrosti, è possibile che la bollitura del sugo causi schizzi sulle pareti e sul vetro del forno.

Pulire lo sporco appiccicoso ed incrostato è davvero difficile, e rischia di danneggiare il rivestimento dell’elettrodomestico.
Decisamente meglio è pulire il forno più frequentemente, dopo ogni utilizzo, prima che le macchie si secchino e diventino difficili da eliminare.

Per fortuna, come vedremo tra poco, il grasso è estremamente sensibile sia ai detergenti sintetici che ai prodotti acidi.

I prodotti per pulire il forno dallo sporco incrostato

Anche in questo caso, per essere più chiari, dividiamo i tipi di prodotti in varie categorie, ognuna con i propri pregi e difetti.

Il vapore

Il vapore è uno strumento veramente efficace ed economico per pulire il forno dello sporco incrostato. Le soluzioni sono varie:

  • Puoi usare un elettrodomestico specifico, che produce vapore ad alta temperatura che ti aiuterà a sciogliere le incrostazioni, molto più facili da eliminare con un detergente e un panno umido successivamente
  • Se devi pulire un forno tradizionale puoi mettere nel forno acceso e molto caldo un contenitore pieno d’acqua bollente. Attenzione! Scegli sempre e solo contenitori che possono resistere alle alte temperature, come pentole in pietra o acciaio senza parti in plastica, contenitori in vetro Pirex oppure in alluminio. Può funzionare perfettamente anche la placca riempita d’acqua
  • Se devi pulire un forno a microonde usa un contenitore in plastica (resistente al microonde) oppure in vetro

Le sostanze acide: aceto e limone

Il grasso è una sostanza cerosa e unta: suo nemico naturale sono gli acidi. I due più facili da reperire sono il succo di limone e l’aceto.

Non utilizzare bibite gassate acide, perché contengono anche molto zucchero, che creerà una patina estremamente appiccicosa e difficile da rimuovere.

I tensioattivi

I tensioattivi sono le sostanze che, incluse nella formula di un detergente, lo rendono efficace. Più la presenza di tensioattivi è elevata, più schiuma produce il prodotto.

Esistono decine di tipologie di tensioattivi diversi: quelli molto delicati vengono usati per i detergenti per la persona, come shampoo e bagnoschiuma, mentre quelli più aggressivi si includono nelle formule dei detergenti per le superfici.

Una sporcizia particolarmente incrostata nel forno potrebbe aver bisogno di loro per venire eliminata.

I prodotti migliori che puoi usare sono lo sgrassatore e i detergenti appositi per il forno. Segui sempre le istruzioni sulla confezione per conoscere dosaggio, diluizione e tempi di applicazione.

Gli abrasivi meccanici

Un’altra categoria di strumenti e prodotti che ti potrà essere d’aiuto per pulire il forno sono gli abrasivi. La loro superficie ruvida gratta il rivestimento del forno, le griglie e la placca aiutandoti a rimuovere meccanicamente la sporcizia. Puoi usare:

  • Sale grosso, strofinato con un panno asciutto
  • Pagliette d’acciaio per la pulizia delle pentole
  • Spugne, con la parte più abrasiva a contatto con il rivestimento e le zone più sporche

Cerca di essere delicato quando usi questi prodotti abrasivi: potrebbero infatti graffiare la superficie di rivestimento del forno.

Se il tuo forno ha un rivestimento colorato è meglio evitarli: la vernice potrebbe danneggiarsi e rimanere nel forno, finendo poi sui cibi.

Come pulire il forno con questi prodotti

Veniamo ora alle risposte possibili alla domanda principale: come pulire il forno? Le tecniche sono simili: spesso cambia solamente il prodotto scelto.

Pretrattare con il vapore

Inserisci nel forno una pentola senza parti in plastica, una teglia o una ciotola in vetro resistente al calore piena d’acqua bollente.

Lascia il forno acceso a massima potenza e temperatura per una mezz’ora: si riempirà di vapore.
Spegni il forno e lascialo raffreddare completamente senza aprirlo. Estrai la ciotola d’acqua, facendo attenzione se fosse ancora calda.

Il trattamento con il vapore ti aiuterà ad ammorbidire le macchie e le incrostazioni, rendendo più facile l’eliminazione.

Con i detergenti

Se hai deciso di usare un detergente specifico per il forno, segui questa procedura:

  1. Elimina tutte le parti mobili del forno: griglie, teglie, termometri. Tienile da parte, così potrai pulirle mentre il detergente agisce sul rivestimento.
  2. Spruzza il prodotto all’interno del forno, su tutte le componenti del rivestimento. Evita, se puoi, gli elementi riscaldanti: il contatto con sostanze chimiche rischia di danneggiarli. Generalmente questi detergenti sono già pronti per l’uso e non richiedono diluizione, ma verifica sempre sull’etichetta per essere sicuro. Lascia agire per circa mezz’ora.
  3. Lava separatamente le griglie, le teglie e gli accessori con lo stesso prodotto, pulendole in tutte le parti con un panno asciutto o con una paglietta.
  4. Risciacqua il forno con un panno o una spugna, prima asciutta e poi bagnata per eliminare i residui. Risciacqua accuratamente le parti interne per evitare contaminazioni del cibo. Asciuga e inserisci gli accessori nel forno finalmente pulito.

Come pulire il forno con una soluzione di acido e bicarbonato

Se hai deciso di usare un acido, come il succo di limone o l’aceto, ecco cosa fare:

  1. Spremi il succo di limone o versa l’aceto in una ciotola. Aggiungi bicarbonato, in quantità sufficiente da creare una pasta abbastanza densa e senza grumi.
  2. Utilizza una spazzola o un pennello asciutto per applicare la pasta sulle superfici interne del forno e su tutti gli accessori che avrai precedentemente rimosso.
  3. Rimani in attesa. La procedura di pulizia del forno con prodotti naturali è più lunga: potrebbero volerci anche 10/12 ore.
  4. Dopo il tempo d’attesa passa una spugna o un panno asciutto all’interno del forno e sugli accessori. Successivamente usane uno bagnato per risciacquare. Da ultimo asciuga, con stracci o carta assorbente, e reinserisci gli accessori.

La soluzione professionale: Fornobello di Verdevero

Mentre i metodi naturali possono essere efficaci per la pulizia leggera, per una pulizia profonda e senza fatica del microonde, la soluzione ottimale è Fornobello di Verdevero.

detergente per pulire il forno

Perché Fornobello è la scelta migliore per il forno?

  1. Efficacia superiore: Fornobello unisce la potenza della scienza con la delicatezza della natura, garantendo risultati eccezionali anche sulle incrostazioni più ostinate.
  2. Sicuro e naturale: A differenza dei prodotti chimici aggressivi, Fornobello è sicuro per te, la tua famiglia e l’ambiente.
  3. Facile da usare: Basta spruzzare, attendere 10 minuti e pulire. Niente più ore di preparazione di soluzioni fai-da-te!
  4. Nessun residuo chimico: Fornobello non lascia residui nocivi nel tuo microonde, assicurando che i tuoi cibi mantengano il loro sapore naturale.
  5. Multiuso: Oltre al microonde, può essere utilizzato su altre superfici della cucina, offrendo una soluzione versatile per la pulizia.

 

Da quando ho creato il gruppo facebook “Come pulire qualsiasi cosa con Fabrizio Zanetti” ho fatto una scoperta imbarazzante.

Detergente bagno fai da te

Mi sono sempre chiesto di cosa parlano fra loro le donne.

Ebbene, sembra che uno degli argomenti preferiti siano… le pulizie.

Come pulire il forno, come pulire la pentola incrostata, come pulire i pavimenti…

Ma il più gettonato è: come pulire il bagno.

Mi ritrovo a rispondere molto spesso a domande che riguardano la doccia, il water, il calcare e i rubinetti.

E mi ritrovo spesso a obiettare che non servono le bombe chimiche per far splendere il tuo bagno come uno specchio.

Bastano pochi accorgimenti e pochi ingredienti ecologici.

Ecco una breve guida GREEN per pulire il bagno con ingredienti sani senza inquinare la tua famiglia.

Detersivi bucato Verdevero

5 ingredienti naturali per rivoluzionare le tue pulizie

Scopri come creare in casa detersivi ecologici efficaci ed economici con soli 5 ingredienti.

Come igienizzare senza inquinare la tua famiglia

Diluisci una parte di acqua ossigenata a 12 volumi – la si può acquistare in farmacia, negli ingrossi di materiali per la pulizia professionale, mesticherie o ferramenta – in 3 parti di acqua e metti questa soluzione in uno spruzzino.
Lo puoi usare per igienizzare tutte le superfici del bagno.

Come rimuovere il calcare e far brillare le superfici

Puoi pulire il bagno con la soluzione al 15% a base di acido citrico: basta sciogliere in un litro di acqua demineralizzata, 150 gr di acido citrico e sciogliere bene. Trasferisci il tutto in uno spruzzino.
Questa soluzione a base di acido citrico, avendo un forte potere anticalcare, e’ particolarmente adatta per pulire il box doccia e le rubinetterie. Essendo acida, modifica anche il ph delle superfici, perciò, anche se non e’ disinfettante, può essere utilizzata in sinergia con un detersivo sanificante per detergere i sanitari.

Come pulire il bagno, i bordi sporchi della vasca e del lavandino

Contro il grasso che si deposita sui bordi della vasca o del lavandino, puoi intervenire con una soluzione a base di carbonato di sodio. Basta sciogliere 5 cucchiai in 1 litro di acqua calda e detergere le zone interessate, aiutandoti con un panno in microfibra o una spugna leggermente abrasiva.

Una facile ricettina per farti il detersivo per pulire il bagno in casa

Se sei appassionata di autoproduzione, puoi farti in casa un interessante sgrassatore da utilizzare per rimuove lo sporco e il grasso dai sanitari. Subito dopo passare con un panno in microfibra imbevuto di acqua ossigenata a 12 volumi per garantirti un ambiente ben disinfettato.

Ecco come creare il tuo  Sgrassatore e disinfettante universale fai da te:

Di cosa hai bisogno:

  • 30 gr di gel al sapone vegetale,***
  • 800 ml di acqua demineralizzata;
  • 30 gr di carbonato di sodio;
  • 50 ml di alcol a 90 gradi

Sciogliere la pasta delicata al Marsiglia nell’acqua, aggiungere quindi il carbonato di sodio e girare fin quando non sarà sciolta; fare raffreddare la soluzione e aggiungere l’acqua ossigenata e l’alcol.
Imbottigliare in uno spruzzino.
Si utilizza su tutte le superfici tranne il marmo, il cotto e il legno.

***Come si realizza il gel al sapone vegetale
Sciogliere 80 gr di sapone vegetale grattugiato in 800 ml di acqua meglio demineralizza.

 

 

Opinioni discordanti sui TaTa-Towel in America. Inventati da Erin Robertson di Los Angeles che diceva per risolvere i problemi col sudore sotto il seno comuni a tante donne.

Dopo aver provato di tutto, dal talco all’arrotolare una t-shirt e cercare di assorbire il sudore senza successo, Erin ha deciso di costruire da sé un’amaca per il seno fatta di un tessuto assorbente che promette di risolvere questo fastidioso problema per milioni di donne nel mondo.

Dopo averlo lanciato internet è impazzito, gli ordini sono talmente tanti che l’azienda ha fatto il tutto esaurito.

I commenti delle donne su internet sembrano entusiaste per la comodità della nuova invenzione.

Tu che ne pensi? Lo useresti mai in casa?

I prezzi partono dai 45$ e si può ordinare da qui: https://www.tatatowel.com/shop (non appena ritorneranno in stock)

Poi si apre la questione su come pulire il Ta ta towel…

Molto semplice: basta un normale lavaggio in lavatrice con un detersivo ecologico come questo!

Se la parte del Tata towel che passa dietro al collo è sporca di sudore e pelle allora sarà necessario pretrattato con del sapone vegetale a secco. Ti basta strofinare la saponetta che trovi qui direttamente sulla parte sporca e poi mettere normalmente in lavatrice.

 

MANUALE PER UN BIO BUCATO PERFETTO

 

Ciao sono Fabrizio, fondatore di Verdevero.it, e quando ormai 7 anni fa iniziai a fare le mie prime lavatrici ecologiche rimasi deluso dai risultati che ottenevo con i detersivi che trovavo in commercio.
Capi grigi, ruvidi e spesso non puliti come volevo.
Fu allora che decisi che avrei creato il miglior detersivo per bucato ecologico in commercio e che avrei studiato il modo migliore per avere sempre capi puliti e morbidi.
Così ho creato BeiPanni e i FloReali, i profumatori per bio bucato Verdevero.
In questa guida ti svelo tutti i miei consigli e I miei trucchetti per il bucato perfetto.

 

 

 

Fabrizio Zanetti


COSA IMPARERAI IN QUESTA MEGA GUIDA

 

  1. Come fare il Bio-Bucato perfetto
  2. Come avere un bucato bianchissimo in 3 passi
  3. Come smacchiare i capi con BioBianco
  4. Come preservare i capi colorati e scuri
  5. Come avere un bucato morbidissimo in modo naturale
  6. Come avere un bucato profumatissimo
  7. Come eliminare il problema dei panni che puzzano dopo il lavaggio
  8. Come prendersi cura della lavatrice

COME FARE IL BIO-BUCATO PERFETTO

 

❖  Cosa ti serve: BeiPanni Verdevero

❖  Quanto detersivo usare:

❖  Separa i capi per colore

Problema:
Dopo il lavaggio in lavatrice può succedere che i bianchi si ingrigiscano e i colorati sbiadiscano.

Soluzione:
Riempi il cestello con capi dello stesso colore: fai una lavatrice per i bianchi, una per i colorati e una per gli scuri.

❖ Tieni in considerazione la durezza dell’acqua

Problema:
Se hai l’acqua dura ti serve più detersivo per ottenere gli stessi risultati.
Il detersivo è composto da vari ingredienti.
L’ingrediente che lava è il tensioattivo. Per lavare bene però il tensioattivo ha bisogno di avere il campo libero.
Ecco che gli corre in aiuto un altro ingrediente: il sequestrante, che libera il campo al tensioatttivo perché questo possa agire esclusivamente sullo sporco.
In pratica il sequestrante porta via il calcare dell’acqua e il tensioattivo così si può occupare solo delle macchie e dello sporco.
Diversamente una parte di tensioattivi si farebbe distrarre dal calcare e non sarebbero pronti a sciogliere e portar via lo sporco.
Avere l’acqua dura significa avere l’acqua piena di calcare e significa che servono più tensioattivi e più sequestranti per ottenere lo stesso risultato.

Soluzione:
Usa la giusta dose di detersivo in base allo sporco e in base anche alla durezza dell’acqua.

❖ Temperatura

Problema:
Se sbagli temperature corri il rischio di sciupare le fibre e sei certa di consumare più energia elettrica per scaldare l’acqua e di inquinare di più.

Soluzione:
Scegli la temperatura giusta in base al tipo di capi che stai lavando. Tieni d’occhio le etichette dei tuoi capi e segui le indicazioni riportate.

In generale possiamo dire di lavare I capi così:

  • Capi bianchi: lavare da 60 a 90 gradi;
  • Capi colorati e scuri: lavare a 30, massimo 40 gradi;
  • Capi delicati e in lana: lavare con i programmi specifici.

❖ Riempi il cestello

Aspetta di avere abbastanza capi da riempire il cestello prima di far partire la lavatrice.

VANTAGGI:
~ Più ecologico perché sprechi meno acqua;
~ risparmi tempo ed energie perché ripeti meno volte la stessa azione;
~ più economico perché hai meno consumi sulla bolletta e il detersivo dura di più.

❖ Orari

Problema:
La lavatrice è un elettrodomestico che consuma parecchia elettricità e gonfia le bollette, specie se non conosci gli orari giusti in cui lavare.

Soluzione Risparmio:
Fai partire la lavatrice durante le fasce orarie di risparmio energetico, la fascia F3 indicata da ENEL.

Ecco le fasce orarie Enel con cui risparmiare attualmente in vigore:

Risparmia un bel po’ di soldi lavando i capi nelle fasce F3

 

 

BUCATO BIANCHISSIMO IN 3 PASSI


1.
 Separa i bianchi dai colorati

I capi in lavatrice rilasciano parte dell’inchiostro con cui sono stati colorati in fabbrica e questi colori si vanno a mischiare alle fibre dei capi bianchi.

Come fare?
Per evitare che i capi si ingrigiscano, riempi la tua lavatrice solo con i capi bianchi.

2. Imposta la temperatura corretta

Segui sempre le indicazioni riportate in etichetta del capo. In linea generale possiamo dire che se non si tratta di capi delicati puoi impostare la temperatura da 30 a 90 gradi.

3. Usa BioBianco

BioBianco è una formula rivoluzionaria molto intelligente perché è il primo sbiancante ecologico che ti permette di sbiancare i capi già a 30° grazie al suo additivo naturale attivo a basse temperature.

 

 

COME SMACCHIARE I CAPI CON BIOBIANCO

 

❖ Cosa ti serve: BioBianco

Puoi procedere in tre modi diversi, scegli quello a te più comodo e congeniale.

 

METODO SMACCHIANTE #1:
Crema Anti-Macchia

❖ Come Fare:

Puoi creare una crema con acqua fredda e BioBianco e strofinare la crema che hai ottenuto direttamente sulla macchia, lasciare agire qualche minuto e mettere il capo in lavatrice. (Ti consiglio di fare una piccola prova in una zona poco visibile del capo prima di procedere a trattare la macchia.)

Preparazione:

  • Riempi 1⁄4 di misurino con BioBianco e aggiungi acqua fino a metà misurino;
  • applica questo mix direttamente sulla macchia da trattare e strofina qualche secondo prima di mettere in lavatrice.

 

METODO SMACCHIANTE #2
Ammollo dei capi

❖ Come fare:

Riempi una bacinella con 4 litri di acqua fredda e aggiungi:

  • 1 misurino di BioBianco per i capi colorati;
  • 2 misurini di BioBianco per i capi bianchi;
  • metti i tuoi panni nella bacinella e lascia che il prodotto agisca per un’ora;
  • procedi con il normale lavaggio.

 

METODO SMACCHIANTE #3:
A mali estremi…

❖ Come fare:

Usa questo trucchetto per i casi estremi, come quando tuo figlio si versa addosso alla maglietta la cioccolata calda o tutta la vaschetta del gelato (a me sono capitate tutte e due).

  • Bagna il capo da trattare, cospargilo di BioBianco nella zona da trattare;
  • arrotola il capo su stesso fino ad avere in mano un “salsicciotto”;
  • così arrotolato mettilo in ammollo un paio d’ore;
  • passate le due ore srotolalo e procedi al normale lavaggio.

 

 

COME PRESERVARE I CAPI COLORATI E SCURI


❖ Separa i capi

Per mantenere vivi i colori dei tuoi capi, fai sempre lavatrici separate, una per i colorati e una per i capi scuri.

❖ Imposta la temperatura corretta

Segui sempre le indicazioni dell’etichetta del capo. Se puoi usa la temperatura ancora più bassa. Naturalmente se i capi non sono particolarmente sporchi.

❖ Quanto detersivo usare

Non eccedere mai con il detersivo, stressi le fibre e se fai questo ragionamento:

PIÙ DETERSIVO = PIÙ PULITO

sappi che ti sbagli; la soluzione è sempre usare la giusta dose.

 

BUCATO MORBIDISSIMO IN MODO NATURALE

 

❖ Cosa ti servirà: Lemontrì

❖ Come fare:

Dosi consigliate per 5kg di bucato:

Acqua dolce e media: 80ml – 2 misurini;
Acqua dura: 120ml – 3 misurini.

Usalo ad ogni lavaggio versandolo nella vaschetta centrale della tua lavatrice (quella che di solito usi per l’ammorbidente).

VANTAGGI:
~ Lascia i panni morbidissimi perché elimina il calcare dalle fibre;
è economico (prova a confrontare il prezzo con un normale ammorbidente);
~ non lascia residui chimici di sintesi sulle fibre e sulla tua pelle.

COME AVERE UN BUCATO PROFUMATISSIMO

 

❖ Cosa ti servirà: BeiPanni FloReali 

❖ Come fare:

  • Versa i FloReali nella vaschetta della lavatrice insieme al detersivo per bucato BeiPanni;
  • dosalo in base a quanto profumo vuoi sentire nei tuoi capi:
    da un cucchiaino da tè (circa 2 grammi) a un cucchiaio da cucina (circa 5 grammi) va bene, dipende dal tuo gusto.

VANTAGGI:
~ Li puoi usare anche per i capi dei tuoi bimbi con la pelle delicata perché non contengono allergeni;
~ non lasciano residui chimici sulle fibre dei tuoi vestiti.

NO PUZZA,
COME ELIMINARE IL CATTIVO ODORE DAI CAPI DOPO IL LAVAGGIO

Problema:

Spesso il bucato puzza appena uscito dalla lavatrice.

A volte la colpa è della tua lavatrice sporca e carica di batteri.
Se lasci i tuoi capi lavati per qualche ora dopo che li hai lavati e la macchina non è mantenuta nel modo corretto di sicuro tirerai fuori vestiti puzzolenti.
Se utilizzi un normale detersivo di origine petrolchimica fai più fatica a sentire questo problema.
I profumi che contiene il detersivo petrolchimico sono molto forti e coprono l’odore di “muffino” che rimane sui capi a causa del ristagno di acqua sporca e di batteri.
Ma questi profumi non solo coprono il cattivo odore e i batteri ma possono darti fastidio e irritare le vie respiratorie perché contengono allergeni.

Pensa che te li porti sotto il naso tutti i giorni 24 ore su 24.

Allo stesso tempo questi profumi di sintesi di origine petrolchimica rimangono ancorati alle tue fibre e quindi tu te le porti addosso per tutto il giorno e ancora peggio, tuo figlio e tutta la tua famiglia.

Soluzione:

Usa BioBianco

❖ Lavaggi in lavatrice

  • Per i lavaggi di capi bianchi: aggiungi 2 misurini nella vaschetta assieme al detersivo BeiPanni Verdevero
  • Per i lavaggi di capi colorati: aggiungi 1 misurino di BioBianco nella vaschetta assieme al detersivo BeiPanni Verdevero.

BioBianco ha un effetto igienizzante e i tuoi capi a fine lavaggio saranno igienizzati e se anche li lascerai qualche ora in lavatrice non prenderanno fastidiosi odori.


❖ Igienizzante per la lavatrice

Te lo consiglio per effettuare dei lavaggi a vuoto della lavatrice per mantenerla pulita e igienizzata.

Una volta ogni due mesi circa effettua un lavaggio a vuoto a 90 gradi, versando 2 misurini di BioBianco direttamente nella vaschetta del detersivo e azionando il lavaggio.

 

COME PRENDERSI CURA DELLA LAVATRICE

 

❖ Perché è importante prendersi cura della lavatrice?

La lavatrice raccoglie batteri e sporcizia di tutti… e se non la mantieni bene… li raccogli al prossimo lavaggio sui tuoi vestiti!
E va tenuta in un certo modo per farla durare nel tempo ma anche perché ti dia il grado di sicurezza necessario per i tuoi figli, per la tua biancheria e per tutti i capi che lavi.


La pulizia della macchina si fa in questo modo:

1. PULIZIA DEL FILTRO

La prima cosa da fare è pulire il filtro, che si trova generalmente in uno sportellino posto sul fronte della macchina in basso a destra o a sinistra, sotto l’oblò.

❖ Come fare:

  • Si apre il portellino, si svita la vitina che si trova all’interno (è molto semplice), si estrae il filtro che si trova all’interno;
  • ti consiglio di fare attenzione quando estrai il filtro, perché c’è una piccola fuoriuscita di acqua, quindi aiutati con un canovaccio messo per terra davanti alla macchina mentre fai questa operazione;
  • uscirà dell’acqua contaminata con residui neri e dello sporco appiccicato;
  • sfila e pulisci a fondo sotto l’acqua corrente e utilizzando Usamix di Verdevero, un detergente igienizzante che elimina tutto lo sporco dal filtro.

 

2. PULIZIA DELL’OBLÒ

All’interno dello sportello della macchina c’è una guarnizione, solitamente grigia, dentro la quale si forma dello sporco.

  • È importante di tanto in tanto fare una pulizia con un panno e Usamix , l’igienizzante di Verdevero;
  • una volta fatte queste due operazioni puoi fare un lavaggio a vuoto della macchina con BioBianco di Verdevero per igienizzarla.
    Ti basterà mettere BioBianco nella vaschetta del detersivo e azionare un lavaggio ad alta temperatura – 60 gradi – della macchina.

3. PULIZIA DELLA VASCHETTA

❖ Cosa ti serve:

  • 1 contenitore o una bacinella sufficientemente grande per contenere la vaschetta;
  • 2 cucchiai di Percarbonato;
  • acqua bollente;
  • 1 spazzolino (va bene anche uno spazzolino da denti);
  • 1 Panno Microfibra Multi;
  • Detersivo Usamix.

❖ Come fare:

  1. Per prima cosa serve smontare la vaschetta:
    Per sfilarla completamente sforza leggermente e sfilala completamente.
    Una volta che hai la vaschetta in mano l’operazione è semplicissima.
    Passiamo al passo successivo.
  2. A questo punto riponi la vaschetta del detersivo nel contenitore o bacinella che ti sei preparato, aggiungi 2 cucchiai di Percarbonato e aggiungi acqua bollente fino a immergere la vaschetta;
  3. lasciala in ammollo 15 minuti;
  4. dopodiché potrai rimuovere con lo spazzolino lo sporco annidato nelle scanalature e negli angoli difficilmente raggiungibili della vaschetta.
  5. risciacqua la vaschetta con abbondante acqua;
  6. prima di rimontarla procedi a pulire con un panno umido e detersivo Usamix Verdevero il vano della vaschetta per rimuovere residui di sporco e detersivo dalle pareti.

4. UN LAVAGGIO DISINCROSTANTE PER LIBERARLA DAL CALCARE

❖ Cosa ti servirà: Lemontrì 

❖ Come fare:

Di tanto in tanto fai un lavaggio a vuoto della macchina usando Lemontrì.

  • Versa 100 ml di Lemontrì nella vaschetta del detersivo e aziona un lavaggio (qui non è fondamentale l’alta temperatura, va benissimo un lavaggio normale a 30°).

 

Miralena chiede come pulire il microonde:

“Ciao Fabrizio, non so mai come pulire bene il microonde, rimane sempre qualche macchia di residui e schizzi di cibo che non riesco a togliere…”


Fabrizio ha risposto:

Ti voglio consigliare un rimedio naturale.

Sono 3 facili passaggi:

  • prepara una crema con BICARBONATO acqua;
  • cospargi il forno con la crema che hai ottenuto usando una spugna come la EVOSPONGE;
  • nebulizza con uno spruzzino un po’ di aceto all’interno del forno.

Vedrai una reazione particolare, i due ingredienti, BICARBONATO e aceto, reagiranno e scioglieranno lo sporco.

Una volta che la reazione sarà finita rimuovi i residui del composto utilizzato con un panno umido, va bene anche il panno MULTI in Microfibra.

Et voilà.

 

Renzo scrive:

“Ho macchiato di sugo una felpa, come posso rimediare?”

 

Fabrizio risponde:

Puoi correre ai ripari utilizzando del BICARBONATO se la felpa è colorata, altrimenti se il capo è bianco puoi utilizzare BIOBIANCO di Verdevero.

In entrambi i casi, crea una pappetta con la polvere ed un po’ di acqua, da spalmare sulla macchia.

Lascia agire e poi procedi ad un normale lavaggio in lavatrice, utilizzando il BIOBIANCO assieme al Detersivo.

E vai sul sicuro!

 

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

Cinzia scrive:

“Come lavare un divano non sfoderabile?”


Fabrizio risponde:

Un buon modo per pulirlo è munirti di:

 

 

Ecco il procedimento da seguire:

  1. Prima di iniziare, aspira bene il tessuto del divano con l’aspirapolvere.
  2. Se il tessuto è delicato, puoi coprire la bocchetta dell’aspirapolvere con un panno in modo da diminuirne la potenza sulle fibre.
  3. Unisci nella bacinella l’acqua e il BICARBONATO, più o meno 3 cucchiai in 3 litri di acqua.
  4. Immergi il panno nella soluzione di acqua e bicarbonato, strizzalo bene e strofina la stoffa del divano: otterrai un buon risultato.

IMPORTANTE: fai una prova di tenuta del colore su una piccola superficie, possibilmente nascosta, prima di iniziare tutto il lavoro.

In questo articolo vediamo come pulire la ruggine dal piano in acciaio, molte persone ci scrivono per avere consigli e Maria chiede:

Ciao a tutti e grazie per avermi accettata !

Chiedo un consiglio da parte vostra ! Ho un problema con il piano cottura, premetto che lo pulisco sempre o con un mix di aceto, acqua e sapone per piatti o con emulsio splendi acciaio(naturale ). Dopo l’ultima pulizia sono apparse in tutto il piano delle striature color ruggine che non riesco ad eliminare sapete cosa potrebbe essere?? Vi ringrazio tanto , Posto delle foto , spero possiate aiutarmi!

Maria

Acido citrico

Scopri quante cose puoi fare con un solo ingrediente magico.

Ammorbidente, brillantante e anticalcare per il bagno sono solo alcuni degli utilizzi dell’acido citrico.

Come pulire le macchie di ruggine dal piano in acciaio

Ciao Maria.

Ho compreso cosa è successo. L’acciaio è una lega di metalli e contiene al suo interno anche ferro.

A seconda del tipo di acciaio, della qualità, flessibilità e dell’utilizzo che ne viene fatto, viene impiegata una mescola oppure un altra.

Nel tuo caso è successo questo: hai pulito il tuo acciaio con aceto e poi, con il prodotto specifico da te utilizzato hai pulito nuovamente con: acido acetico, acido citrico e acido glicolico.

In sostanza troppo acido per il tuo acciaio.

Le macchioline che vedi nel piano in acciaio sono macchie di ruggine.

In quei punti la concentrazione di ferro nella lega del tuo acciaio, è maggiore e gli acido fanno emergere quella ruggine. Si dice che il tuo acciaio è imbrunito. Ora vediamo nel prossimo paragrafo come pulire la ruggine dal piano in acciaio.

Il mio consiglio è pulirlo con solo acido citrico, che è un acido debole e ha anche un leggero effetto lucidante che l’aceto non ha.

Rispetto alle macchie presenti prevedo che riuscirai ad affievolirle leggermente ma difficilmente riuscirai a rimuoverle. Confido di essere stato chiaro e di essere riuscito a farmi comprendere. Diversamente sono qui.

A presto

Fabrizio

 

PROBLEMA: come pulire i polsini macchiati dall’orologio

Ciao Fabrizio, non so se ti è mai capitato… ho al polso un orologio di acciaio a maglie e capita che, se bagnato, lasci delle macchioline nere sui tessuti, in particolare sui body e vestitini del mio cucciolo di 9 mesi. Ma ciò che mi preme è sapere come pulire i polsini da queste macchie.

È sempre in braccio e quindi ho notato che le macchioline nere sono proprio in corrispondenza dell’orologio!

Ora l’orologio è pulito, ma le macchie sono indelebili!! Ieri ho provato con lemontrì e sale ma nulla… anche biobianco sembra non funzionare così come il sapone vegetale. Se hai qualche idea sono armata di tutti i prodotti

Grazie
Silvia

SOLUZIONE, ecco come pulire i polsini macchiati:

Ciao Silvia, dovresti risolvere con una pappetta di bicarbonato e acqua applicata alla macchia per un’oretta e poi con lavaggio normale in lavatrice.

Se l’orologio è pulito non dovrebbero formarsi quei segni neri. L’orologio è pulito significa che di tanto in tanto lavi la corona e il cinturino con acqua, un pò di sapone vegetale e un vecchio spazzolino?

In caso contrario una parte di quel nero rimane tra le fessurine del cinturino o tra cinturino e cassa e i depositi poi si trasferiscono sui tessuti.

A presto
Fabrizio

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo COME PULIRE QUALSIASI COSA

 

Quando dico alle mie clienti che possono buttare via la candeggina x pulire e sostituirla con prodotti naturali mi guardano con la faccia con cui Arnold guardava suo fratello Willis quando gli diceva “Che cavolo stai dicendo Willis?”.

COME SOSTITUIRE LA CANDEGGINA CON PRODOTTI NATURALI

D’altronde, hanno visto la loro mamma fare tutti i tipi di pulizie con la candeggina, prima ancora magari vedevano la loro nonna fare tutti i tipi di pulizie con la candeggina, e quindi sembra veramente strano che si possa sostituirla.

Mi ricordo che mia nonna la usava anche per lavarsi le mani dopo che era stata nell’orto ad accudire gli animali.

Che di per sé, sì le disinfettava, ma poi quando mi faceva una carezza mi grattava la faccia manco avesse la carta vetrata dei carrozzieri sulle mani.

Pensaci a quando fai una carezza a tuo figlio e hai appena usato della candeggina: lo stai graffiando. 😉

Gli usi più comuni della candeggina sono:

  • in lavanderia come pretrattante per i capi bianchi (per sbiancare i capi la frase che spesso si sentiva dire era “mettili in candeggina”);
  • come igienizzante per il bucato (per igienizzare e sanificare i capi si mettevano in candeggina – ma pensa ai rischi di questa operazione, basta una goccina di candeggina in un capo colorato ed è da buttare);
  • come sgrassatore e disinfettante per le superfici (quindi per fare le pulizie generiche).

Tutto molto utile e interessante ma…

Non stai considerando le conseguenze per l’ambiente e ancora più importante per te e per i tuoi figli:

  • la candeggina ha un enorme impatto sull’ambiente (ci sarà un motivo se nell’etichetta sul retro ci sono tutte quelle simbologie con teschi, croci, pesciolini morti stecchiti etc.);
  • da un punto di vista prettamente personale, ti respiri una robaccia chimica terribile per le mucose nasali e che di sicuro non fa bene nemmeno ai tuoi polmoni;
  • è estremamente irritante per la pelle e le tue mani sicuramente non ti ringraziano (uno dei risultati della candeggina infatti sono mani irritate, arrossate e  screpolate come quelle di mia nonna).

Ma allora quali sono i rimedi naturali per eliminare completamente dalla tua vita la candeggina?

Se sei abituata ad utilizzare la candeggina in lavanderia, il rimedio naturale è BioBianco di Verdevero:

  • è uno sbiancante e igienizzante completamente naturale;
  • come la candeggina è attivo a bassissime temperature (infatti si attiva a 30°);
  • non ha la controindicazione di distruggerti i capi colorati, le mani, o di farti respirare l’odore terribile che invece ha la candeggina.

Se invece l’utilizzo che ne fai è di igienizzante per le superfici la soluzione è Usamix di Verdevero:

  • è un igienizzante naturale a base di ossigeno attivo;
  • ti permette di igienizzare le superfici senza il rischio di esalazioni chimiche;
  • è ottimo come sgrassatore per le superfici di casa, e non è irritante per la pelle.

Trovi questi prodotti nella Green Box di Verdevero che è lo starter kit delle pulizie naturali di Verdevero.

verdevero detersivi ecologici

Per avere la Green Box puoi fare il tuo ordine direttamente dal divano di casa tua, ricevi tutti i tuoi prodotti in 24/48h senza fare lunghe code alle casse dei supermercati e senza portarti a casa borse pesanti.

In più fai del bene alla tua famiglia che non respira più quel terribile odore della candeggina e fai del bene a te stessa che non ti danneggerai più le mani, irritandole e seccandole… e quando accarezzerai tuo figlio dopo aver utilizzato un prodotto delicato invece che un prodotto irritante e nocivo sarai più serena. 😉

COME PULIRE i vetri di casa senza impazzire e strofinare per ore?

Se anche a te capita di:

  • strofinare per ore e ore i vetri di casa;
  • annusarti l’odoraccio chimico dei detersivi tradizionali mentre strofini;
  • ritrovarti con più aloni di quando hai iniziato…

Allora non puoi perderti questi consigli:

Con i fogli di giornale

Sfrutta le pagine di vecchi quotidiani per la pulizia e l’asciugatura dei vetri:

  1. spruzza con acqua e detergete (puoi usare Vrill Verdevero) con la carta di giornale;
  2. strofina energicamente per togliere i segni persistenti.

Acqua e aceto

Miscela acqua e aceto bianco:

  1. ogni 50 cl d’acqua versate 10 cl d’aceto;
  2. travasa la soluzione in uno spruzzino riciclato;
  3. spruzza sul vetro e passa con un Panno Vetri o un foglio di giornale.

L’aceto rimuove segni presenti sui vetri e tracce di sporco.

Mi raccomando, termina il contenuto dello spruzzino sempre e solo per pulire i vetri, non versarlo nel lavandino: l’aceto è molto inquinante!

Panno in microfibra

Per pulire i vetri, i Panno Vetri in Microfibra, anche detti panni magici, oltre a essere duraturi nel tempo, sono ottimi anche da soli per pulire i vetri: basta inumidirli con acqua tiepida, strizzarli bene e passarli sulle superfici da detergere.

Detergente per i vetri fai-da-te

E se vuoi cimentarti nell’autoproduzione, prova con questa ricetta fai da te:

  1. sciogli 1 cucchiaio di Detersivo Piatti Amanì in ½ litro di acqua;
  2. travasa la soluzione in uno spruzzino recuperato.

Prima di utilizzarlo, agita bene!

Acido Citrico

La soluzione a base di Acido Citrico di cui trovi la ricetta qui, è ottima anche per pulire i vetri.

Multiuso fai da te

Per pulire i vetri, anche questa soluzione fai da te è ottimale.

  1. Versa in uno spruzzino recuperato 100 ml di alcool etilico denaturato (quello rosa);
  2. aggiungi 200 ml di acqua ossigenata a 10 volumi;
  3. per finire, 200 ml di acqua demineralizzata.

Facile no? 😉

 

Poco conta che il profumo che respiri invade le tue narici, e i tuoi polmoni li ammazza.

In questo periodo sto leggendo un libro sulle abitudini.

La cosa che più mi ha colpito di questo libro è la storia della nascita del dentifricio.

Il dentifricio nacque all’inizio del 1900 per andare in soccorso agli uomini delle truppe americane che praticamente avevano tutti i denti marci e cariati.

Questo procurava dolore e non combattevano bene.

All’epoca la pasta dentifricia era un mix di varie componenti tra cui Acido Citrico ed Oli Essenziali.

Di sicuro puliva i denti, o li puliva meglio che non pulirli, ma il risultato a fine della pulizia dei denti era una bocca che pizzicava e poco contava il vero risultato.

Questo pizzicorìo era causato in parte dall’Olio Essenziale, ma in particolar modo dall’Acido Citrico.

Alla fine della guerra, un imprenditore americano decise di cominciare a commercializzare questo prodotto per la pulizia dei denti.

Comunque il problema della pulizia dentale era generalizzato, non solamente limitato alle truppe.

Usare l’ammoniaca per pulire

L’intuizione che ebbe questo imprenditore fu quella che il senso di pizzicore che avevano le persone alla fine della pulizia dei denti, era quello che gli faceva pensare che i denti fossero puliti.

L’equazione è questa: bocca che pizzica = bocca pulita e denti puliti.

In realtà questo non corrisponde al vero, ma fu questa l’arma che lui utilizzò per fare diventare il suo dentifricio la più grande marca di dentifricio tuttora al mondo.

Questa storia mi è venuta in mente perché quando si tratta di pulizie c’è un detergente che le persone utilizzano abitualmente pur sapendo che è molto inquinante.

Lo usano proprio perché hanno la sensazione, una volta passato una superficie con questo prodotto, di avere davvero pulito e disinfettato.

Questo prodotto è l’ammoniaca.

L’ammoniaca è molto inquinante dal punto di vista ambientale, ma ancora peggio è molto inquinante da un punto di vista personale.

Cosa significa?

Significa che i vapori dell’ammoniaca che respiri quando fai le pulizie sono molto molto dannosi.

Sono dannosi per te, per i tuoi figli, per le persone che vivono in casa con te.

Da un punto di vista dermatologico è tremenda: se la usi con le mani nude ti secca la pelle e te le rende pruriginose.

Dal punto di vista respiratorio è molto irritante.

Infatti se noti, quando la utilizzi o quando entri in ambienti dove è stata appena utilizzata, ti pizzica il naso e hai la sensazione che ti manca il fiato.

Ma esiste una soluzione o un’alternativa ecologica all’ammoniaca x pulire?

Ebbene , esiste.

La soluzione si chiama Bicarbonato di Sodio, ma sono veramente poche le persone disposte a fare questo tipo di cambiamento.

In anni e anni di esperienza ho capito che il vero motivo per cui le persone non cambiano abitudine e passano al bicarbonato è perché il Bicarbonato non ha l’effetto odoroso dell’ammoniaca.

Che è quello che dà la sensazione di aver veramente pulito.

Ora che conosci questo mistero puoi scegliere se continuare a farti fregare dall’odore dell’ammoniaca o se vuoi veramente passare al bio con prodotti sani per te e la tua famiglia.

 

 

Come sgrassare una pentola, rimedi semplici, naturali e senza fatica

Infatti in questo articolo ti sto per insegnare come pulire una pentola incrostata senza fare nulla.

Se c’è una cosa che puoi imparare dal modo di vivere, agire e comportarsi di una donna del nuovo millennio, è quella di ottimizzare il tempo.

Io sono il primo di quattro fratelli, e la cosa che ho sempre visto fare a mia mamma è quella di trovare il modo per fare qualsiasi cosa nel minor tempo possibile, oppure lasciar fare al tempo quello che lei non aveva tempo di fare.

Comportamento contrario di quello che facevano le nostre nonne, che quando dovevano intervenire per fare qualsiasi cosa si armavano di pazienza, di tempo, e di sana energia e si mettevano a fare, strofinare, costruire, rimagliare e così via.

Ecco, il modo di fare delle nostre nonne, è molto simile al modo che probabilmente hai di fare le cose anche tu.

Mi spiego meglio.

Se devi pulire una pentola, probabilmente la prima cosa che ti viene in mente di fare è quella di prendere una paglietta abrasiva, del detersivo, e cominciare a strofinare per qualche minuto finché lo sporco incrostato non se ne sarà andato.

Probabilmente sai meglio di me che tu il tempo per pulire quella pentola non ce l’hai: hai figli da portare a scuola, da andare a prendere, devi preparare da mangiare, devi lavare vestiti, hai bisogno di tempo da dedicare alle amiche, devi andare in palestra, a lavorare, tornare a casa, c’è traffico…

Queste son tutte cose che richiedono del tempo e sono appuntamenti a cui non puoi assolutamente mancare.

Come fare per pulire una pentola incrostata e risparmiare tempo.

Cosa fare allora?

Non devi fare altro che prendere un paio di cucchiai di Bicarbonato pulente, versarli nella pentola incrostata, aggiungere due o tre dita di acqua il tanto che basta per ricoprire tutto il fondo, e mettere tutto sul fuoco.

Fai bollire l’acqua per qualche minuto, dopodiché non devi fare altro che versarla nel lavandino e rimuovere facilmente l’incrostazione con una spugna abrasiva e un po’ di sapone per i piatti Amanì di Verdevero.

Detersivi: perché fai bene a comprare i peggiori detersivi economici da 90 centesimi al litro.

Non ho voglia di fare provocazioni…

Tutt’altro, voglio fare una considerazione seria.

Un detersivo da 90 centesimi del super discount più economico che tu conosca, è fatto con sostanze chimiche da pochi centesimi, ingredienti di origine petrolchimica di scarsa qualità, ed il motivo è molto semplice:

Perché il detersivo costi così poco, tutto quello che ci metti dentro deve valere poco.

Capirai bene anche tu che un Olio di Oliva da 90 centesimi al litro qualitativamente non può essere buono come un Olio di Oliva da 10€ al litro.

La stessa cosa vale per i detersivi.

Ma perché allora ti dico che fai bene a comprare detersivi economici da 90 centesimi?

MOTIVO NR. 1

Perché il detersivo da 7,00 € di origine petrolchimica contiene degli ingredienti leggermente migliori rispetto al detersivo da 90 centesimi.

Ma che comunque sono ingredienti che ti fanno male.

Nei detersivi petrolchimici vengono utilizzati sempre gli stessi ingredienti di origine petrolchimica, forse un pò migliori nei detersivi più costosi, ma comunque di origine petrolchimica.

E questi ingredienti per detersivi sono:

  • altamente inquinanti per i mari,
  • tossici per te che li respiri usandoli in casa,
  • irritanti per la tua pelle e per quella dei tuoi figli.

MOTIVO NR. 2

Secondo motivo per cui dico che fai bene è che in ogni caso ti porti a casa un prodotto poco concentrato contenuto in un enorme flacone di plastica.

Ci hai fatto caso che i detersivi del supermercato sono tutti contenuti in enormi flaconi da 2 litri e mezzo o 3 litri.

Significa che una volta finito sei costretta a buttare via una enorme quantità di plastica per niente con enormi danni per l’ambiente.

E questo non è buono per la natura.

Se invece vuoi veramente fare la differenza, una soluzione c’è, ed è quella di utilizzare i prodotti Verdevero, tutti di origine vegetale, con ingredienti sani per le tue vie respiratorie e per la pelle dei tuoi bambini.

Differenze tra detersivi economici e detersivi ecologici

Se vuoi cominciare subito a capire la differenza, ti consiglio di provare la Green Box di Verdevero.

Con la Green Box puoi iniziare da subito a risparmiare veramente.

Ad esempio con un flacone da 1Lt di detersivo per bucato di Verdevero fai 25 lavatrici e quindi ti dura una vita.

Quando li smaltisci butti 1 falcone da 1 litro e non da 3 litri. Tre volte meno plastica.

Puoi cominciare a fare la spesa serena perché invece di riempire le borse di carichi pesanti puoi tranquillamente ordinarli dal divano di casa e startene lì tranquilla seduta ad aspettare che ti arrivino il giorno dopo;

Con i detersivi Verdevero non esporrai più la tua famiglia agli agenti irritanti sia a livello dermatologico che respiratorio, di origine petrolchimica che trovi nel detersivaccio da 90 centesimi o nel miglior detersivo bomba chimica dal supermercato che invece costa 7€.

Se vuoi passare alle pulizie sane portati a casa la Green Box di verdevero, solo detersivi ecologici che funzionano davvero e votati 5 stelle dai clienti on line!

Se pulire il forno di casa ti sembra noioso e faticoso, significa che non hai mai pulito la griglia di un barbecue.

 

È una delle operazioni che più spesso nelle case vengono rimandate, tanto che ormai è nato il mito: “ma sì la griglia si può lasciare anche sporca, tanto la volta dopo che accendo il fuoco si disinfetta!”

Ecco, se non sei fra gli amanti dello sporco ostinato attaccato alla griglia prima di fare la tua grigliata, in questo post ti spiego come pulirla in un modo molto semplice e con un ingrediente naturale.

Se sei abituato a usare quelle superbombe chimiche sgrassanti che trovi al supermercato, ti sarà sicuramente capitato di trovarti con le mani arrossate e che ti facevano prurito.

Oppure spruzzare un composto chimico sulla piastra per sgrassarla e trovarti a respirare un saporaccio terribile simile a un aerosol che dà la sensazione di avere della benzina in bocca.

Ora, se vuoi evitare di ritrovarti ancora in questa situazione ma avere la griglia pulita, quello di cui hai bisogno è il Carbonato di Sodio, un ingrediente naturale ricavato dal sale, che potrai utilizzare per far tornare come nuova la tua griglia.

Avrai bisogno di:

  • Carbonato di Sodio;
  • un contenitore abbastanza grande per immergere la griglia (se non hai un contenitore così grande puoi utilizzare un lavandino di lavanderia, o il piatto della doccia o la vasca);
  • un paio di guanti in gomma;
  • una spugna abrasiva (come la Evosponge).

L’operazione da fare è questa:

  • prepara una soluzione di acqua calda e Carbonato (all’incirca 50g per ogni litro di acqua) e immergi la griglia/piastra;
  • scordati di strofinare, devi solo aspettare all’incirca una ventina di minuti;
  • dopodiché passa leggermente con la spugna abrasiva e il grasso si rimuoverà completamente.

Ti consiglio di indossare i guanti per tutta la durata dell’operazione, in quanto il Carbonato essendo molto forte e aggressivo potrebbe irritare le tue mani.

Non dovrai respirare nessuna schifezza chimica!

Se questo trucchetto ti è piaciuto e vuoi scoprirne tanti altri, ti consiglio di seguirmi sul Gruppo di Facebook “Come pulire qualsiasi cosa con Fabrizio Zanetti – L’esperto risponde”.

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Troverai tanti trucchetti simili a questi e addirittura potrai farmi tu delle domande e chiedermi come poter pulire qualsiasi cosa in maniera naturale a casa tua.

Può sembrare paradossale, ma togliere le macchie di penna e di biro dai tessuti non è impossibile.

Infatti se hai bambini piccoli in casa, il primo consiglio che ti do è quello di eliminare completamente le biro nere.

Se macchi un vestito con una biro nera, mi dispiace, ma la soluzione domestica a questa macchia non c’è.

L’unica cosa che puoi fare è quella di andare in una tintoria e vedere se con i potenti mezzi chimici a loro disposizione riescono ad eliminarla… ma è molto difficile.

Per quanto riguarda i segni di biro blu, leggi pure questo articolo e la soluzione è molto semplice.

 

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Vediamo prima cosa NON fare per togliere i segni di penna e di biro dai vestiti

Appena macchi un capo con la biro, l’istinto è quello di prendere della carta, un canovaccio e l’acqua e cominciare a strofinare finché è fresca.

È la peggior cosa che puoi fare.

La seconda cosa che ti viene in mente è quella di prendere lo smacchiatore -superbombaatomica- che hai nell’armadietto e provare a spruzzarlo senza pietà sul tuo capo macchiato.

I problemi che incontri a questo punto sono diversi:

  • per smacchiare la biro (forse) ti stai intossicando di vapori chimici;
  • per smacchiare la biro rischi di rimanere senza tessuti perché li stai corrodendo a suon di roba chimica;
  • ti stai bruciando le mani con ingredienti irritanti.

Vediamo ora i RIMEDI per togliere i segni di penna e di biro dai tessuti

C’è una soluzione al tuo problema che ti aiuta a togliere le macchie di penna dai tessuti e non ti irrita le mani e le vie respiratorie.

La prima cosa da fare nell’immediato è quella di tamponare con un po’ di carta asciutta.

In questo modo vai a rimuovere quella parte di biro ancora fresca, che ancora non è penetrata nelle fibre.

Fatto questo, quello che puoi fare non appena potrai toglierti i vestiti di dosso, o dal tuo bimbo che si è appena sporcato, è quella di prendere dell’alcool.

Va benissimo sia l’alcool denaturato, sia quello ad uso alimentare, va bene addirittura la grappa.

Versa un po’ di alcool in una ciotolina, e procurati una scatola di cotton-fiock.

Il procedimento da fare è questo:

  1. immergi il cotton fiock nell’alcool;
  2. appoggialo sulla macchia di biro;
  3. continua a bagnare la macchia con lo stesso procedimento;
  4. cambia il cotton fiock mano a mano che questo si riempie del colore della biro che viene assorbito.

Ripeti l’operazione tutte le volte che sarà necessario fino a che non avrai rimosso completamente il segno della biro o del pennarello.

Tra un passaggio e l’altro lascia asciugare il tessuto.

Molto probabilmente alla fine di questa operazione rimarrà un leggero alone determinato dall’alcool e da una piccola quantità di biro che si sarà diffusa tra le fibre.

A questo punto puoi procedere in questo modo: ti servirà dello sbiancante naturale BIOBIANCO di Verdevero.

Prendi un cucchiaio di BIOBIANCO, mettilo in una ciotolina e bagna la polvere con dell’acqua fino a formare una cremina che stenderai sulla macchia e lascia agire qualche minuto.

Metti poi il capo a lavare normalmente in lavatrice, e alla fine del lavaggio vedrai che la macchia di biro sarà completamente scomparsa.

Come avrai capito non servono bombe chimiche per risolvere piccoli problemi di macchie e di pulito e in questo breve video ti racconto com’è semplice:

Puoi iniziare da subito a pulire in modo sano e naturale, rispettando la salute della persone e prendendoti cura dell’ambiente.

Come?

Con le pulizie naturali… Scopri le nostre box per iniziare subito a vivere in una casa pulita naturalmente.

Sei stufo di ritrovarti sempre macchie di olio sui tuoi vestiti preferiti? Non preoccuparti! In questo articolo, ti mostrerò un rimedio efficace su come togliere le macchie di olio su capi colorati in modo facile e veloce.

Il segreto sta nell’utilizzare ingredienti comuni che molto probabilmente hai già in casa. Sì, hai sentito bene! Niente più costosi detersivi o trattamenti per il bucato – tutto ciò che ti serve lo trovi nella tua dispensa.

Segui i miei consigli passo passo e sarai in grado di dire addio alle macchie di olio sui capi colorati senza stress. Non importa quanto sia persistente la macchia, questa soluzione farà miracoli.

Non solo ti dirò cosa fare per eliminare le macchie di olio, ma ti spiegherò anche perché funziona. Avrai finalmente la conoscenza necessaria per trattare qualsiasi macchia di olio che potresti incontrare in futuro.

Quindi, se sei stanco di dover buttare i tuoi vestiti preferiti per le fastidiose macchie di olio, continua a leggere e scopri come liberarti di questo problema una volta per tutte.

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Introduzione alle macchie di olio

Le macchie di olio sono tra le più comuni e fastidiose che ci si possa trovare ad affrontare nella vita quotidiana. Possono provenire da diverse fonti, come cibi grassi, condimenti, o addirittura dall’olio motore. La loro presenza non solo rovina i vestiti ma può anche compromettere l’aspetto delle superfici domestiche e degli arredi. La cosa frustrante è che spesso ci si accorge di una macchia di olio solo quando è troppo tardi, specialmente se si tratta di un capo che indossiamo frequentemente.

A differenza di altre macchie, quelle di olio tendono a penetrare in profondità nelle fibre dei tessuti e possono diventare molto difficili da rimuovere. La loro natura grassa fa sì che si diffondano facilmente, rendendo ogni tentativo di rimozione una vera e propria sfida. Inoltre, molti dei detergenti chimici disponibili in commercio non sono sempre efficaci e possono addirittura danneggiare il tessuto, rendendo la situazione ancora più complicata.

In questo articolo, esploreremo insieme i vari aspetti delle macchie di olio, dai loro effetti sui tessuti ai rimedi naturali più efficaci. Imparerai come affrontarle con ingredienti che probabilmente hai già in casa, risparmiando tempo e denaro. Prepara i tuoi strumenti, perché stiamo per scoprire il modo migliore per dire addio a queste fastidiose macchie!

Effetti delle macchie di olio sui tessuti

Le macchie di olio possono avere effetti devastanti sui tessuti, in particolare sui materiali più delicati come la seta o il cashmere. Quando l’olio entra in contatto con le fibre, la sua composizione grassa può legarsi in modo permanente, rendendo estremamente difficile la rimozione della macchia. Questo può portare a tessuti che appaiono opachi e usurati, perdendo la loro brillantezza originale.

Inoltre, le macchie di olio possono alterare il colore dei tessuti. A seconda del tipo di olio e del colore del materiale, la macchia può diventare scura o, al contrario, schiarire il tessuto, creando un contrasto sgradevole. Questo è particolarmente evidente nei vestiti bianchi o di colori chiari, dove anche una piccola macchia può risultare molto visibile.

Infine, ci sono anche effetti a lungo termine da considerare. Le macchie di olio non trattate possono portare a una degradazione del tessuto nel tempo, compromettendo la sua integrità e la sua durata. Questo non solo rappresenta un problema estetico, ma può anche risultare costoso, poiché ci si trova a dover sostituire i vestiti o gli arredi più frequentemente. Capire questi effetti è fondamentale per agire tempestivamente e prevenire danni irreparabili.

Rimedi naturali per togliere le macchie di olio su capi colorati

Fortunatamente, esistono rimedi naturali molto efficaci per rimuovere le macchie di olio dai tessuti. Tra i più comuni, troviamo il bicarbonato di sodio, il sapone naturale e vegetale.

  • Il bicarbonato di sodio è particolarmente utile grazie alle sue proprietà assorbenti; riesce a catturare l’olio e a facilitarne la rimozione. Basta cospargerlo sulla macchia e lasciare agire per qualche minuto prima di spazzolare via il residuo.
  • Il sapone naturale e vegetale, noto per le sue proprietà sgrassanti e detergenti, è un altro alleato prezioso. Può essere utilizzato in soluzione con acqua tiepida per creare un composto che pulisce a fondo senza danneggiare il tessuto. Applicare il sapone direttamente sulla macchia, strofinare delicatamente e risciacquare con acqua. Questo metodo è particolarmente efficace per i capi di abbigliamento in cotone e lino.

Rimozione delle macchie di olio da diversi tipi di superfici

La rimozione delle macchie di olio non si limita solo ai tessuti, ma si estende anche ad altre superfici della casa, come i tappeti, i mobili e i pavimenti. Ogni tipo di superficie richiede un approccio diverso, ma molti dei rimedi naturali possono essere adattati per una pulizia efficace.

Ad esempio, per i tappeti, il bicarbonato di sodio è un rimedio eccellente. Cospargi la polvere sulla macchia e lasciala assorbire per diverse ore prima di aspirare il residuo. Questo metodo è particolarmente utile per le macchie fresche.

Per le superfici dure in legno mobili e laccati, puoi utilizzare uno sgrassatore ecologico, a base di tensioattivi vegetali come GRINTA di VerdeVero (ricordati di fare sempre una piccola prova su una piccola superficie).

Passaggi per togliere le macchie di olio su capi colorati.

Affrontare le macchie di olio dai tessuti richiede un approccio sistematico. Prima di tutto, è importante agire rapidamente. Non appena noti una macchia di olio, cerca di tamponarla delicatamente con un panno pulito o della carta assorbente per rimuovere il liquido in eccesso. Evita di strofinare, poiché questo potrebbe far penetrare ulteriormente l’olio nelle fibre del tessuto.

Il passo successivo consiste nell’applicare uno dei rimedi naturali menzionati in precedenza.

  • Se scegli di usare il bicarbonato di sodio, cospargilo sulla macchia e lascialo agire per almeno 15 minuti.
  • Se opti per il sapone naturale e vegetale, mescola un po’ di sapone con acqua calda e strofina delicatamente la zona.

Ricorda di testare sempre il rimedio su una piccola area nascosta del tessuto per assicurarti che non causi danni o scolorimenti.

Dopo aver lasciato agire il rimedio, risciacqua con acqua fredda per rimuovere eventuali residui di sapone o bicarbonato. Infine, se necessario, puoi lavare il capo in lavatrice seguendo le istruzioni di cura specifiche. Assicurati di controllare la macchia prima di asciugare il vestito, poiché il calore dell’asciugatrice potrebbe fissare la macchia in modo permanente. Con questi passaggi, potrai affrontare le macchie di olio con sicurezza e competenza.

Se invece vuoi optare per una soluzione facile, veloce e pronta all’uso, ti consiglio di usare Smacchietto, lo smacchiatore naturale di VerdeVero.

Rimozione delle macchie di olio persistenti

A volte, nonostante i nostri migliori sforzi, le macchie di olio possono risultare particolarmente ostinate. In questi casi, è importante adottare una strategia più aggressiva, tentando di non compromettere l’integrità del tessuto. Metti direttamente sulla macchia una “pappetta” composta da acqua e percarbonato di sodio. Il percarbonato è uno sbiancante e smacchiante naturale a base di perossido di idrogeno, è adattissimo per capi bianchi e ti consiglio di utilizzarlo per capi colorati dopo aver testato la tenuta del colore in una zona poco visibile del capo.

Un’altra opzione è quella di utilizzare un detergente liquido per piatti, noto per le sue proprietà sgrassanti. Applica una goccia direttamente sulla macchia e strofina delicatamente con un panno umido. Questo metodo è particolarmente efficace per le macchie di olio persistenti, specialmente su tessuti come il cotone. Dopo aver trattato la macchia, risciacqua e lava come al solito.

Se, dopo tutti questi tentativi, la macchia non dovesse andare via, potrebbe essere il momento di considerare un trattamento professionale. Alcuni servizi di lavanderia offrono trattamenti specifici per le macchie di olio e possono utilizzare prodotti che non sono disponibili per uso domestico. Rivolgendoti a un professionista, avrai una possibilità in più di salvare il tuo capo preferito, evitando di doverlo buttare via.

Conclusioni e suggerimenti finali su come togliere le macchie di olio su capi colorati

In conclusione, le macchie di olio possono sembrare una sfida insormontabile, ma con i giusti rimedi e tecniche, è possibile affrontarle efficacemente. Ricorda sempre l’importanza di agire rapidamente: più tempo lasci la macchia, più difficile sarà rimuoverla. Sperimentare con ingredienti naturali non solo è economico, ma è anche una scelta ecologica che protegge il tuo guardaroba.

È utile mantenere a disposizione alcuni dei rimedi naturali descritti, come bicarbonato di sodio, sapone di vegetale e aceto bianco. Essere preparati ti permetterà di affrontare qualsiasi emergenza di macchie di olio senza stress. Infine, non dimenticare di prestare attenzione alle istruzioni di cura dei tuoi vestiti. Ogni tessuto ha le sue peculiarità, e conoscere queste informazioni ti aiuterà a prendere decisioni più informate sui metodi di pulizia.

Spero che questi suggerimenti ti siano stati utili e che ora ti senti più sicuro nel gestire le macchie di olio. Con un po’ di pazienza e le giuste tecniche, potrai mantenere i tuoi vestiti e le tue superfici sempre puliti e in ottimo stato. Non lasciare che le macchie di olio rovinino il tuo stile; affrontale con determinazione e creatività!

 

La macchia in assoluto più temuta sulle tovaglie è la macchia di vino rosso.

In questo articolo di Verdevero, l’ecommerce di detersivi naturali più amati sul web, ti daremo utili rimedi per smacchiare e rimuovere le macchie di vino rosso ostinate dai tuoi vestiti.

Il vino è una bevanda così antica che le prime tracce risalgono alla preistoria.

Come togliere la macchie di vino rosso dalle tovaglie. Rimedi naturali

Per questo motivo i rimedi pensati nel tempo per rimuovere le macchie dai tessuti bianchi o colorati si perdono nel tempo. E sin dalla preistoria i cavernicoli sapevano bene che dovevano godersi la cena ma stando attenti a non versare vino sulla tovaglia. (ok forse sto esagerando un pò) Ma la tirannia del vino sulle tovaglie finisce qui!

Infatti ne avrai sentito di ogni tipo: dal sale, al vino bianco, all’acqua gassata. Se sei veramente rapido puoi contenere il danno, ma quante volte hai dovuto rinunciare ad una tovaglia alla quale tenevi?

Prima di tutto: sfatiamo i falsi miti:

Soluzione #1 anche detta “L’alchimista”

  • cospargere la macchia fresca di vino rosso con del vino bianco.

La scena è abbastanza paradossale

Un tuo commensale appoggia una bottiglia di vino rosso sulla tua bellissima tovaglia preferita bianca, tu ti accorgi della macchia e secondo questo principio dovresti correre a prendere un calice di vino bianco e versarcelo sopra, in modo da neutralizzare l’effetto della macchia rossa.

Alcuni dei tuoi commensali potrebbero pensare che hai esagerato con l’alcol, non è un’azione che ti viene da fare molto facilmente mentre sei a tavola con altre persone.

Proviamo allora a vedere se può fare al caso tuo la seconda soluzione:

Soluzione #2 anche detta: “Il ciclista”

  • versare acqua gassata sulla macchia

Devi farlo il prima possibile (entro un paio di minuti).

Quindi affrettati, prendi la bottiglia dell’acqua e spruzzala sulla macchia.

Un po’ come i ciclisti del giro d’italia a fine gara quando si spruzzano l’acqua fresca addosso per rinfrescarsi.

Riesci a immaginare la scena?

Ci sono le persone a tavola con te, il tuo amico fa cadere una goccia di vino e tu sposti gli invitati di corsa a destra e a sinistra per farti spazio ed inizi a buttarci sopra acqua gassata a fiumi per eliminare la macchia.

E dopo che avrai lavato tovaglia e commensali incrocia le dita: non è detto che la macchia se ne sia andata.

Insomma… anche questa mi sembra poco percorribile.

Ma ce n’è un’altra ancora più interessante.

Soluzione #3 anche detta “Lo scaramantico”

  • cospargere la macchia con del sale.

Sempre lo stesso amico versa del vino rosso sulla tovaglia, e in quel momento corri a prendere il contenitore del sale e inizi a buttarlo sulla tovaglia.

A quel punto puoi prendere anche del pepe e un po’ di olio e preparare un bel pinzimonio!

(Senza dimenticare di buttarne due pizzichi dietro le spalle per scaramanzia!)

La soluzione di Verdevero contro le macchie di vino rosso

La soluzione che ti propongo io è molto più semplice e molto più “umana” e ti permette di continuare a stare a tavola con i tuoi ospiti ed occuparti della macchia più in là nel tempo, senza preoccuparti che “si fissi”.

Come? Con la magia dei detersivi bio Verdevero

Segui questi passi:

  1. Prendi la tua tovaglia macchiata;
  2. stendila in un punto in cui puoi agevolmente lavorare;
  3. prendi del Biobianco di Verdevero e con questo crea una cremina; Non devi fare altro che prendere il misurino di Biobianco, riempirlo a metà, aggiungerci dell’acqua in modo da ottenere una pappettina da versare direttamente sulla macchia di vino.
  4. Cospargi la macchia con la cremina che hai ottenuto;
  5. lascia agire per 3 o 4 minuti e poi fai un lavaggio normale in lavatrice.

Se il vino è particolarmente ostinato, puoi procedere in questo modo:

  1. Ripeti l’operazione fino al punto 4;
  2. A questo punto arrotola la tovaglia su se stessa a formare un salsicciotto;
  3. immergila in un secchio di acqua calda ad almeno 30°;
  4. Lasciala in ammollo per almeno un’oretta e poi procedi a fare il lavaggio in lavatrice.

Ti assicuro che senza versare vino bianco, fare riti col sale, o fare il bagnetto alla tovaglia con l’acqua gassata, seguendo questo trucchetto puoi mangiare serena con i tuoi amici e avere sempre delle tovaglie pulite e bianche.

Trovi Biobianco di Verdevero nella Green Box, lo starter kit delle pulizie naturali.

GREENBOX – Migliora la tua vita con le pulizie naturali

E una garanzia: se con questo trucchetto e con biobianco non riesci a sbiancare perfettamente la tua tovaglia, ti rimborso l’intera spesa. Hai 365 giorni per provare il nostro sbiancante naturale più potente!

All’interno della Green Box trovi una valanga di articoli per iniziare subito le tue pulizie naturali e far vivere la tua famiglia in una casa sana e pulita.

Cosa fare se…

Rimuovere le macchie di vino rosso secche

Quando le macchie di vino rosso sono ormai secche e sedimentate nel tessuto, la rimozione risulta più difficile ma non impossibile.

Di cosa hai bisogno?

Detersivo per piatti ecologico Amanì di Verdevero

  • Acqua ossigenata
  • Un asciugamano
  • Crema di tartaro
  • Acqua

Con un po’ di pazienza bisogna procedere applicando sulla macchina una soluzione composta per un terzo dal detersivo per piatti e per due terzi da acqua ossigenata.

Se il tentativo non va a buon fine, non scoraggiarti!

Prova ad applicare una pasta a base di crema di tartaro unita a dell’acqua e lasciare che la soluzione agisca per qualche minuto.

Una volta terminato il processo, rilavare il tessuto in acqua fredda.

Usa il bicarbonato per pulire le macchie di vino rosso

Quando non hai tutto l’occorrente per seguire i consigli che ti ho dato fin ora, puoi provare a verificare se è rimasto un po’ di bicarbonato Verdevero la confezione da 1 kg non si esaurisce così rapidamente!

In piena emergenza puoi provare il vino bianco e il bicarbonato di sodio, le due sostanze applicate prima di procedere con un normale lavaggio in lavatrice, possono facilitare la rimozione della macchia di vino rosso.

Il procedimento consiste nel versare e fare agire il vino bianco sulla macchia di vino rosso, dopo di che applicare abbondante bicarbonato sulla macchia lasciando riposare per un paio d’ore. Ogni tanto ti consiglio di applicare dell’acqua per mantenere il composto umido.

In alternativa, puoi utilizzare l’amido di mais.

Mescolando in parti uguali l’amido di mais con il bicarbonato e applicandoli abbondantemente sulla macchia prima di procedere con il lavaggio, facilita la rimozione del vino rosso dal tessuto.

Quando il metodo non porta i risultati desiderati, si può sempre provare a rimuovere le macchie di vino rosso portando i tessuti in lavanderia, o in alternativa lavandoli in lavatrice.

Percarbonato di sodio per rimuovere una macchia di vino rosso

Il Percarbonato Sbiancante da 1 kg di Verdevero può essere un valido aiuto nell’eliminare quella macchia ostinata che proprio non vuole andare via.

Per far sì che il Percarbonato faccia effetto bisogna unirlo a dell’acqua calda e successivamente immergere il tessuto. Attenzione però! In caso di tessuti colorati come ad esempio le tovaglie, utilizzare uno sbiancate potrebbe peggiorare la situazione.

Consigliamo questo rimedio esclusivamente sui tessuti bianchi!

 

 

 

Come togliere la ruggine dai vestiti può essere un vero incubo, specialmente se il capo è uno di quelli a cui tieni di più. Magari è rimasto a contatto con una vecchia ringhiera arrugginita, una vite ossidata o è stato steso su un filo di ferro. Quando le macchie arancioni e marroncine compaiono sui tessuti, sembrano impossibili da rimuovere, soprattutto se si prova con i prodotti sbagliati.
La buona notizia è che togliere la ruggine dai tessuti è più semplice di quanto pensi, basta utilizzare un rimedio naturale efficace come l’acido citrico. In questa guida scoprirai come eliminare le macchie di ruggine dai vestiti, perché sono così difficili da togliere con i detersivi tradizionali e come ottenere un risultato perfetto con Lemontrì di Verdevero, il detergente a base di acido citrico che ti farà dire addio alla ruggine senza rovinare i tessuti.
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Perché la ruggine macchia i tessuti ed è così difficile da eliminare?

La ruggine è il risultato di un processo chimico chiamato ossidazione del ferro, che si verifica quando il metallo entra in contatto con aria e umidità. Quando i tessuti si sporcano di ruggine, non si tratta solo di una macchia superficiale: le particelle di ossido di ferro penetrano nelle fibre del tessuto, legandosi in profondità e rendendo difficile la rimozione con un normale detersivo.
Molti prodotti commerciali non sono efficaci contro le macchie di ruggine sui tessuti, e alcuni, come la candeggina, possono addirittura peggiorare la situazione, fissando ancora di più la macchia invece di eliminarla. Per questo motivo, la soluzione migliore è utilizzare un acido naturale come l’acido citrico, che agisce direttamente sulla ruggine, sciogliendola senza rovinare il tessuto.

Il miglior rimedio naturale per togliere la ruggine dai vestiti: l’acido citrico

L’acido citrico è uno smacchiatore ecologico e delicato che reagisce con la ruggine, sciogliendola e permettendone la rimozione senza sforzo. È un’alternativa naturale ed efficace ai prodotti chimici aggressivi ed è perfetto per rimuovere macchie di ruggine dai vestiti colorati e dai tessuti delicati.
Uno dei migliori prodotti a base di acido citrico per eliminare la ruggine dai tessuti è Lemontrì di Verdevero, un detergente ecologico potente contro il calcare e le macchie ostinate. Utilizzarlo è semplicissimo e garantisce risultati sicuri senza danneggiare i capi.

Procedimento per togliere la ruggine dai vestiti

Seguendo questi passaggi, potrai rimuovere anche le macchie di ruggine più ostinate dai tuoi vestiti senza rovinarli.

1. Applica Lemontrì sulla macchia

Versa direttamente Lemontrì (acido citrico liquido di Verdevero) sulla macchia di ruggine, facendo attenzione a bagnare completamente l’area interessata.

2. Aggiungi sale per potenziare l’azione

Spargi un po’ di sale fino sulla macchia ancora umida di acido citrico. Il sale aiuta a sciogliere più rapidamente i residui di ossido di ferro, accelerando il processo di rimozione.

3. Lascia agire per qualche minuto e strofina

Dopo circa 10-15 minuti, strofina delicatamente la macchia con un panno pulito o una spazzolina morbida. Se la macchia è ancora visibile, puoi ripetere il trattamento.

4. Sciacqua con acqua corrente

Una volta che la ruggine si è sciolta, risciacqua il tessuto sotto acqua corrente tiepida per eliminare ogni residuo di acido citrico e sale.

5. Asciuga all’aria o al sole per un effetto potenziato

Se la macchia non è completamente scomparsa, un trucco efficace è lasciare il capo al sole dopo averlo trattato con acido citrico e sale. L’azione combinata del calore e della luce solare aiuta a eliminare gli ultimi residui di ruggine.

6. Lavaggio finale con Beipanni

Dopo il trattamento, procedi con un lavaggio normale in lavatrice con Beipanni, il detersivo ecologico per bucato di Verdevero. Questo aiuterà a eliminare eventuali residui e a rendere il capo perfettamente pulito.

Cosa fare se la macchia di ruggine è vecchia e resistente?

Se la macchia di ruggine è presente da molto tempo, potrebbe essere necessario un trattamento più lungo:
  1. Immergi il capo in una soluzione di acqua e acido citrico (150g di acido citrico in 1 litro d’acqua).
  2. Lascia in ammollo per 1-2 ore, poi sciacqua e verifica il risultato.
  3. Se la macchia è ancora visibile, ripeti il trattamento localizzato con Lemontrì e sale, lasciando agire più a lungo.
Con questa tecnica, anche le macchie di ruggine vecchie sui tessuti possono essere eliminate senza danneggiare i colori o la fibra del tessuto.

Conclusione

Le macchie di ruggine sui tessuti possono sembrare impossibili da rimuovere, ma con il giusto metodo e prodotti naturali come Lemontrì di Verdevero è possibile eliminarle in modo sicuro ed efficace. L’acido citrico scioglie la ruggine senza rovinare i colori e senza lasciare residui tossici nei tessuti, offrendo un’alternativa ecologica ai classici smacchiatori chimici.
Ora che conosci il metodo giusto, non dovrai più preoccuparti se un capo si macchia di ruggine: con Lemontrì e Beipanni, il tuo bucato tornerà impeccabile senza inquinare!
Vuoi eliminare le macchie in modo naturale? Scopri i prodotti Verdevero per una pulizia efficace e sostenibile!
Se ti è piaciuto questo articolo potresti trovare interessante sapere come rimuovere le antiestetiche macchie di sudore dai vestiti.

Viviamo in case piene di barattoli e flaconi di roba chimica pericolosa: scopri i detersivi fai da te e cambia stile di vita per vivere in modo più sano.

Hai mai fatto caso che all’interno delle nostre case trovi una montagna di prodotti chimici molto pericolosi e noi non siamo minimamente consapevoli dei rischi?

Ti faccio un esempio… anzi tre!

Forse anche tu sotto il lavandino in cucina hai belli esposti il detersivo per i piatti, il detersivo per la lavastoviglie, il brillantante, lo sgrassante per forno, il prodotto che utilizzi per le pulizie delle superfici e dei vetri.

Ti ho nominato sei prodotti e ho analizzato appena la tua cucina.

Se mi sposto in bagno c’è il disinfettante, il disincrostante, ci sono le pastiglie per il WC, il detersivo per i pavimenti, il sanificante per la doccia, l’anticalcare per la doccia…

Poi mi sposto in lavanderia e lì la lista è infinita.

Addirittura ho scoperto che molte signore tengono in casa più di un ammorbidente per profumare i capi, in quanto il marito preferisce un profumo, i figli ne preferiscono un altro, magari lei per il bucato che va messo nell’armadio come le lenzuola preferisce un altro profumo ancora.

E lì si sprecano i flaconi: c’è il detersivo, ci sono gli ammorbidenti, c’è il pretrattante, c’è lo sbiancante, l’anticalcare per la lavatrice…

Insomma in una brevissima lista ti ho elencato una ventina di prodotti e non ho considerato tutti i profumi che magari sono all’interno delle nostre case, che continuano a rilasciare sostanze chimiche volatili che respiriamo tutto il giorno.

I rischi di questo comportamento, di avere così tanti detersivi all’interno delle case, sono molteplici.

Primo rischio  che corri se non usi detersivi fai da te

Il primo rischio a cui sottoponi la tua famiglia è quello di metterli a contatto con sostanze volatili (COV) irritanti.

Anche il detersivo lasciato lì in bella mostra sotto il lavandino o sopra la lavatrice rilascia delle sostanze chimiche che tu durante la giornata respiri anche se non utilizzi i prodotti.

Come te ancora peggio lo fanno i tuoi figli, che sono a contatto con queste cose tutta la vita.

Poi ci stupiamo se ci sono sempre più problemi a livello delle vie respiratorie, malattie asmatiche, la MCS (una malattia che non permette alle persone di respirare).

Secondo rischio

Per far stare tutta questa roba all’interno di casa tua serve spazio, e molto spesso cosa fai?

Lasci i detersivi in bella mostra e facilmente raggiungibili dai bambini che possono entrare in contatto e ahimè, possono anche ingerire questi prodotti, quindi sono molto rischiosi.

Terzo rischio

Quando utilizzi questi prodotti chimici entri in contatto con sostanze chimiche irritanti:

  • con le mani se stai lavando i piatti
  • con la tua pelle indossando i vestiti appena lavati in lavatrice
  • con i polmoni, ad esempio respirando i vapori quando ti fai la doccia dopo averla pulita col classico anticalcare petrolchimico
  • con i polmoni quando accendi il forno dopo che lo hai pulito col prodotto specifico super-bomba chimica che toglie tutte le macchie.

Ecco il metodo per evitare di farsi del male con i detersivi petrolchimici.

 

Utilizzare i detersivi naturali. Ma forse questo non è sufficiente.

Quando ho pensato di creare la linea di detersivi Verdevero, una cosa che mi stava molto a cuore era quella di riuscire a creare una linea contenuta nella quantità dei prodotti.

In modo tale che con cinque o sei prodotti giusti all’interno delle case, fosse possibile fare tutte le pulizie e non andare ad acquistare venticinque flaconi diversi.

Acquistare venticinque flaconi diversi implica:

  • esporre maggiormente a rischio la propria famiglia,
  • inquinare di più con prodotti che molto spesso vanno buttati senza essere utilizzati perché marciscono all’interno degli armadietti,
  • non mettere a contatto la tua famiglia con sostanze petrolchimiche irritanti.

Come fare i detersivi in casa

Addirittura esistono alcune polveri magiche che ti permettono di fare una montagna di pulizie senza inquinare l’ambiente, la tua casa e la tua famiglia.

Questi ingredienti sono il Bicarbonato, il Percarbonato, e il Carbonato.

Hanno nomi molto simili ma in realtà hanno tre funzioni completamente diverse l’uno dall’altro.

 

Ecco la lista definitiva degli ingredienti per detersivi fai da te

BICARBONATO

Il Bicarbonato , è quell’ingrediente milleusi, con cui puoi fare una montagna di pulizie all’interno della tua casa.

E’ un ottimo antiodore e te lo consiglio se vuoi evitare di fare 1000 lavatrici alla settimana.

Quando giocavo a calcio mia mamma non faceva una lavatrice ogni volta che tornavo da allenamento, aspettava di mettere insieme più capi per fare un unico lavaggio.

Nel frattempo per evitare il formarsi di cattivi odori metteva in ammollo i miei capi di allenamento in una bacinella con all’interno un po’ di bicarbonato.

Ma il Bicarbonato ha 99 altri usi, li trovi tutti qui: https://www.verdevero.it/100-usi-del-bicarbonato/

PERCARBONATO

Il Percarbonato è un ottimo alleato che igienizza e sbianca la biancheria.

Viene utilizzato per sbiancare i capi, ad esempio se devi lavare la biancheria intima, il bianco, le lenzuola, una tovaglia bianca, la puoi mettere in pre-ammollo con il Percarbonato.

Ti basterà poi fare un lavaggio normale in lavatrice.

Se hai piacere puoi aggiungere anche un paio di cucchiai di Percarbonato al detersivo. Così lo potenzia e lo aiuta a sbiancare ancora di più i tuoi capi.

Ci sono altri trucchetti a base di Percarbonato e li trovi tutti qui: https://www.verdevero.it/prodotti-ecologici/percarbonato-sbiancante-1000gr/

CARBONATO

Il Carbonato serve per sciogliere lo sporco veramente pesante, lo sporco grasso.

Ti faccio un esempio: il marito della signora Maria fa il meccanico, e tutto il giorno si strofina sulla tuta il grasso, l’olio, l’unto, la morchia.

Tutto questo è molto difficile da rimuovere.

Lo so che stai pensando che ti potresti provare una superbombachimica, quella con tutti i teschi e le crocette di pericolo sull’etichetta.

Ma come può fare la signora Maria per non inquinarsi e pulire comunque la tuta del marito?

Non deve far altro che mettere in pre-ammollo la tuta da lavoro in una bacinella con 5Lt di acqua e un paio di cucchiai di Carbonato.

Poi se ne va a letto a riposare e lascia la tuta lì una notte a riposare pure lei.

Il giorno dopo non farà altro che metterla in lavatrice e la tuta tornerà come nuova lavandola semplicemente col classico Detersivo Beipanni di Verdevero.

Non sai dove trovarli? Eccoli qua:

Sarà capitato anche a te di andare in palestra, o a correre e sentire odore di sudore oppure quella scia terribile di profumo di detersivo.

Odore chimico che mentre tu sei lì a fare uno sforzo fisico ti arriva al naso, ti entra nei polmoni e ti da molto fastidio mettendoti in difficoltà.

Tu nemmeno te ne accorgi ma stai respirando ingredienti chimici irritanti e magari stai dando fastidio anche alle altre persone che fanno sport vicino a te.

E proprio nel momento in cui il tuo corpo butta fuori tossine e libera il tuo corpo da scorie… le riassorbe attraverso i tessuti dei tuoi capi.

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Vediamo subito due soluzioni pratiche e naturali contro l’odore di sudore

Ci sono due accorgimenti che puoi utilizzare da subito.

1. Svuota la borsa

Tenta di svuotare la borsa dello sport il prima possibile.

2. Bagno nel bicarbonato

Se non fosse possibile svuotare la borse entro pochi minuti, appena torni a casa non devi fare altro che prendere i tuoi vestiti carichi di sudore e di odore, e immergerli in una soluzione di acqua e Bicarbonato.

  1. Prendi una bacinella d’acqua;
  2. metti un paio di cucchiai di BICARBONATO;
  3. immergi i capi.

Il Bicarbonato è un antiodore naturale, ed eliminerà completamente l’odore dai tuoi capi.

A questo punto lava i capi con un detersivo neutro e naturale come BEIPANNI di Verdevero.

La volta successiva che farai sport non ti riempirai le narici di terribili profumi chimici irritanti, e non disturberai le persone che fanno esercizio vicino a te.

Soluzioni che non funzionano contro l’odore di sudore

Esistono tante soluzioni, come lo spray che elimina l’odore di sudore dai vestiti, oppure migliaia di prodotti diversi da usare a secco e in lavatrice, tutti a base di sostanze chimiche.

Ma ha senso profumare così tanto i capi e correre il rischio di tenere addosso cose irritanti per la pelle e per le vie respiratorie?

La risposta è molto semplice, ed è: NO.

L’odore chimico non cura il problema e lo copre anche male. Hai notato che se metti il deodorante sulle ascelle che puzzano di sudore, l’odore che ne deriva è anche peggio? Ecco, avrai lo stesso effetto con i vestiti. Il profumo di detersivo unito all’odore di sudore è l’ideale per sprigionare una fastidiosa puzza, fastidiosa per te e per chi ti sta intorno. Tra l’altro se i vestiti vengono conservati nell’armadio o nei cassetti insieme ai vestiti lavati ma che hanno ancora l’odore di sudore attaccato, il rischio che si corre è che anche gli altri capi prenderanno quella terribile puzza di chimico misto a sudore della pelle.

Ma allora come eliminare definitivamente il fastidioso odore di sudore dai vestiti appena lavati?

È possibile pulire e deodorare i capi naturalmente senza ricorrere a fastidiosi prodotti chimici dai profumi troppo forti.

Altri rimedi naturali per rimuove l’odore di sudore:

  • Servirsi del detersivo per piatti e dell’alcool rosa o bianco

I vestiti puzzano anche dopo averli lavati in lavatrice? Non ti preoccupare, può succedere. Vi forniamo un rimedio efficace a base di detersivo per piatti Verdevero Amanì e alcool rosa o bianco. Opzionalmente si può aggiungere anche l’aceto bianco. Crea una soluzione con i suddetti prodotti e applicala sulla zona interessata per almeno venti minuti. I risultati ti stupiranno!

  • Prova la soluzione acqua e aceto bianco

Quando il sudore persiste su indumenti come le magliette di cotone, soprattutto nella zona delle ascelle puoi provare con una spugna imbevuta di acqua e aceto bianco. Lascia agire il tutto per un’ora e successivamente lavare l’indumento in lavatrice.

  • Usa Odorbello di Verdevero il mangia-odori enzimatico 100% ecologico

Un’alternativa ecologica e super performante che combatte gli odori molesti, anche quelli del sudore. Spruzzalo sul tessuto dal quale vuoi rimuovere l’odore e lascialo agire almeno 1 ora (va bene per qualsiasi tipo di tessuto)

Pratici rimedi contro il sudore per particolari tessuti o indumenti

Esistono molti rimedi per eliminare la puzza di sudore dai vestiti, ma alcuni si adattano meglio di altri a seconda del tessuto dell’indumento.

Come togliere odore di sudore dal piumino

Prima di proseguire la lettura ti ricordo che l’asciugatrice per via del calore, tende a fissare gli odori. Un piumino dopo averlo lavato in lavatrice stendilo al sole e all’aria aperta.

Come togliere odore di sudore dalla lana

Per gli indumenti in lana, prima di far partire un ciclo delicato in lavatrice, prova a tenerli per dieci minuti in acqua fredda con cucchiaio di sale grosso sciolto all’interno. Successivamente, risciacqua e procedi con il lavaggio

Come togliere odore di sudore dalla seta

Quando i capi sono in seta, tenerli in ammollo in una bacinella contenente acqua fredda e aceto per almeno 10 minuti permette un lavaggio più efficace che eliminerà ogni odore.

Ricorda infine, che un indumento sudato è bene che sia trattato con uno dei rimedi che ti ho proposto il prima possibile! Il sudore tende a fissarsi sui capi e a lasciare macchie, se non agisci subito potrebbe essere molto difficile far tornare il capo com’era prima!

Come avrai capito non servono bombe chimiche per risolvere piccoli problemi di macchie e di pulito.

Puoi iniziare da subito a pulire in modo sano e naturale, rispettando la salute della persone e prendendoti cura dell’ambiente.

Come?

Con le pulizie naturali… Scopri subito le nostre BOX scontate per passare subito alle bio pulizie.

Problema:

A me ogni tanto capita: cerco di salvare i vestiti della mia bambina dal gelato al cioccolato, e poi mi ritrovo con la camicia macchiata io stesso.

Ecco un modo per rimuovere le macchie di cioccolato secco dai capi colorati in lino.

La soluzione ecologica:

Aceto e acqua al 50%, strofinare, risciacquare e mettere in lavatrice.

⚛ Tipo di macchia:

Cioccolato secco.

🕝Tempo necessario:

10 minuti per pretrattare + normale lavaggio in lavatrice.

👚 Tipo di tessuto:

Lino.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Aceto, acqua, detersivo ecologico per bucato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

In una bacinella prepara una soluzione al 50% di aceto e acqua, immergi il tuo capo di lino, strofinare bene, risciacquare e mettere in lavatrice con detergente ecologico.

☑ Cosa non fare mai:

Non usare candeggianti.

Come pulire la doccia dalla muffa nera?

Hai mai fatto caso a quelle macchioline nere che si formano nel bordo della doccia o nelle fughe delle mattonelle della doccia? O peggio ancora quelle strisce rossastre che si formano nei bordi dove c’è il silicone? Bene, quelle lì non sono altro che formazioni di muffa e di batteri.

Questo sporco non è molto diverso dallo sporco che trovi in un bagno pubblico di una piscina o di una palestra. A volte i luoghi pubblici sono addirittura più “disinfettati” di casa nostra visti tutti i passaggi che ci fanno le imprese di pulizia. Eppure se ci laviamo in un posto pubblico indossiamo ciabatte e usiamo diverse attenzioni… Ma in casa appoggiamo i piedi su questo sporco senza tanti pensieri e senza valutare i rischi. Mi viene in mente la mia bimba che quando fa la doccia si mette in ginocchio a giocare con i suoi animaletti per spruzzare acqua o per fare la schiuma.

Oltre a questo utilizziamo prodotti chimici che a volte ci risolvono il problema dello sporco ma ne provocano un altro: l’inquinamento dell’ambiente e dell’aria che respiriamo in casa. 

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Quindi come facciamo a conciliare igiene e natura? La risposta sta nella scelta dei prodotti. Noi di Verdevero studiamo delle formule naturali ma efficaci contro lo sporco, utili per eliminare la muffa e i batteri e prevenirne la loro formazione.

Non dovrai più scegliere tra un bagno sporco e con la muffa perfino sul muro della doccia e prodotti chimici nocivi per tutta la famiglia.

Queste sono immagini vere di fotografie che mi hanno postato nel Gruppo Facebook “Come pulire qualsiasi cosa con Fabrizio Zanetti – L’esperto risponde” le mie amatissime clienti, che mi scrivono disperate: “Come posso fare Fabrizio per risolvere questo problema?”

Ecco cosa puoi fare per eliminare la muffa dalla doccia:

  1. Nebulizza Lemontrì sulla superficie da pulire
  2. lascialo agire tranquillamente per quattro o cinque minuti
  3. strofina con un Panno in Microfibra.
  4. utilizza un vecchio spazzolino da denti per andare a strofinare la superficie dove non arrivi con il panno.

Nei punti in cui puoi arrivare con la spugna, ti consiglio di utilizzare la Evosponge oppure una spugna abrasiva (come quella gialla e verde che si usa per i piatti) e strofinare per qualche minuto energicamente per poi risciacquare.

Ripeti tutta l’operazione se non è stato sufficiente il primo passaggio.

Dopo che hai finalmente rimosso tutto lo sporco, è importante prevenire la muffa che si forma nella doccia per via dell’umidità. In questo modo non dovrai fare una faticaccia una volta al mese per eliminare gli invasori del tuo bagno. Quando fai le tue pulizie puoi usare dei prodotti che ti aiutano a combattere lo sporco e la formazione di nuova muffa e batteri.

Ti consiglio di fare le tue pulizie quotidiane della tua doccia con Usamix, l’igienizzante a base di ossigeno attivo di Verdevero che puoi utilizzare in questo modo:

  1. lo nebulizzi sulla superficie da pulire
  2. strofini con il panno in microfibra
  3. poi risciacqui con il microfono della doccia.

Se fai abitualmente (che significa almeno un paio di volte alla settimana) questa pulizia con Usamix vedrai che molto difficilmente si riformeranno muffe in quei punti.

Sarà incredibile constatare dopo un mese di essere riusciti ad eliminare quella terribile muffa nera. Così invece di fare le grandi pulizie del bagno, che ti impegnano per ore e ore una volta ogni quindici giorni o una volta al mese, potrai prenderti più tempo per te e per la tua famiglia mentre il tuo bagno sarà splendente e pulitissimo tutti i giorni.

Questo è il grande vantaggio di usare i prodotti giusti. Risparmi sul tempo e sulla fatica, fai del bene all’ambiente e non fai respirare ai tuoi bambini sostanze chimiche dannose per la loro salute.

Se dovesse riformarsi, puoi agire di nuovo con la formula che ti ho spiegato sopra.

Come pulire la muffa dalla doccia con prodotti naturali?

Ti consiglio anche qualche rimedio naturale con i prodotti che tutti noi abbiamo a casa per pulire la muffa nera dalla doccia, prova:

  • Aceto e oli essenziali di tea tree e lavanda, spruzza la soluzione diluita in acqua e lascia agire, oltre che pulire muffa nera e purificare la doccia sentirai che buonissimo profumo ci sarà in bagno (attenzione però, l’aceto inquina più di quel che pensi!;
  • Bicarbonato Verdevero e acqua, versa due o tre tazze di bicarbonato e aggiungi l’acqua tiepida fino ad ottenere una pasta, la soluzione non deve essere troppo liquida. A questo mettetela in abbondanza dove c’è la muffa nera, ad esempio nel piatto doccia e lasciare agire poi strofinate con la spugna Evosponge;
  • Acqua ossigenata, tutti l’abbiamo a casa per le ferite ma è utile anche contro i batteri e la muffa; spruzzala in abbondanza sulla doccia e vedrai il risultato. In alternativa puoi aggiungere l’acqua ossigenata all’aceto, va bene anche quello di mele dal profumo più delicato;
  • Sapone naturale che trovi sul sito Verdevero e bicarbonato VERDEVERO se hai la tenda della doccia, ma puoi anche aggiungere l’aceto per fare l’ultimo sciacquo.

Tra i vari trucchetti green per pulire l’argenteria, quello dell’alluminio insieme al Bicarbonato e all’Olio di Oliva è quello che mi piace di più.

A dire il vero pensavo fosse un tipo di pulizia ormai passato di moda, lo vedevo fare tanti anni fa quando ero piccolino a mia nonna.

Pensavo che l’argenteria fosse ormai completamente sparita dalle nostre case ma molte clienti nel Gruppo di Facebook “Come pulire qualsiasi cosa con Fabrizio Zanetti – L’esperto risponde” mi hanno fatto questa domanda:

“Fabrizio come pulire l’argenteria in modo naturale?”

Ho rispolverato quindi dalla memoria le immagini di mia nonna che faceva questa cosa.

Ancora mi ricordo quanto mia nonna odiasse vedere l’argenteria tutta annerita e ossidata, era una cosa che la mandava fuori di testa, tanto che l’operazione di pulirla non era così rara, anzi gliela vedevo fare molto spesso.

Iniziamo da che cosa avrai bisogno per fare questa pulizia:

  • una pentola abbastanza grande per contenere l’argenteria
  • un foglio di alluminio
  • 80g di Bicarbonato per ogni litro di acqua che metterai nella pentola
  • dell’Olio di Oliva
  • un panno molto morbido.

La procedura è questa:

  • tampona completamente l’interno della pentola con l’alluminio e riempila d’acqua
  • per ogni litro di acqua che versi, aggiungi 80g di bicarbonato
  • porta questo miscuglio a ebollizione
  • una volta finito di bollire, immergi la tua argenteria all’interno e lasciala dentro finché l’acqua si sarà raffreddata
  • una volta che l’acqua sarà fredda, togli l’argenteria e vedrai che si sarà completamente rivitalizzata grazie a questa operazione.

Arrivata a questo punto però troverai la tua argenteria molto suscettibile a riossidarsi.

Cosa significa?

Che nel giro di pochi giorni o settimane si annerirà nuovamente.

Cosa puoi fare per evitare che la tua argenteria si ossidi in poco tempo e che la ritrovata lucentezza rimanga a lungo?

Non devi far altro che prendere un panno morbido, aggiungere qualche goccia di Olio di Oliva e iniziare a strofinare l’argenteria in modo da creare sulla superficie uno strato quasi invisibile di olio.

Questo permetterà alla tua argenteria di brillare a lungo tempo, in quanto l’aria che vi entrerà a contatto non troverà il primo strato dell’argento, protetto dall’olio.

Così potrai startene comoda sul divano a guardare le telenovelas come faceva mia nonna invece che star lì a pulire l’argenteria.

PS: Se non sai come pulire una qualsiasi cosa ti consiglio di raggiungermi nel gruppo Facebook: COME PULIRE QUALSIASI COSA CON FABRIZIO ZANETTI – L’esperto risponde!

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Ti rispondo io direttamente, sempre! 🙂