“Una settimana in campeggio e i panni stesi sotto le piante si sono coperti di resina! Ti prego dimmi che c’è una soluzione per pulire la resina anche dai vestiti…”
Fabrizio ha risposto:
La soluzione per pulire la resina dai vestiti è molto simile come per la macchina e altri oggetti…
Ti serviranno:
qualche batuffolo di cotone;
un po’ di benzina.
Come procedere:
imbevi il batuffolo di cotone nella benzina;
strofina energicamente sui residui;
ripeti l’operazione se necessario per rimuovere completamente tutti i residui di resina;
cambia il batuffolo di cotone ogni volta che ti sembra necessario, altrimenti non fai altro che spostare la resina da un punto all’altro… meglio cambiarlo prima che dopo!
Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:
Se puoi sfoderarli, fai un ammollo in acqua e BIOBIANCOper circa un’ora.
Poi lava le fodere con BEIPANNIdirettamente in lavatrice.
I cuscini lavali in coppia in lavatrice: serve lavarne due per bilanciare il carico della macchina.
Se non ne hai due bilancia il carico con degli asciugamani.
ATTENZIONE: Usa un programma per delicati o comunque al massimo 30 gradi.
Per l’asciugatura mettilo all’aria aperta, NON ESPOSTO al sole, in un piano orizzontale e ogni oretta giralo sottosopra.
In un giorno dovrebbe asciugare.
Ps: questa è la norma, ti consiglio sempre di controllare l’etichetta con le istruzioni di lavaggio del tuo cuscino prima!
Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:
“La mia lavatrice non lava bene, i capi puzzano. Ho pulito come hai consigliato, ma mi sono accorta che tra il cestello e la guarnizione c’è uno sporco incrostato e duro impossibile da eliminare, hai un consiglio su come pulire meglio l’oblò?”
Fabrizio ha risposto:
Quello sporco è calcare misto a residui di sporco, fibre dei vestiti, colori dei capi, ancora calcare, misto a sabbia, a residui di grasso della pelle e così via.
Per pulire l’oblò della lavatrice adesso puoi farlo con lo scalpello oppure con qualche giorno di pazienza. 😉
“Ho un problema con il piano cottura in acciaio, premetto che lo pulisco sempre o con un mix di aceto, acqua e sapone per piatti o con un prodotto specifico da supermercato. Dopo l’ultima pulizia sono apparse in tutto il piano delle striature color ruggine che non riesco ad eliminare, cosa posso fare?”
Come pulire il piano cottura in acciaio
Fabrizio ha risposto:
L’acciaio è una lega di metalli e contiene al suo interno anche ferro.
A seconda del tipo di acciaio, della qualità, flessibilità e dell’utilizzo che ne viene fatto, viene impiegata una mescola oppure un altra.
Nel tuo caso è successo questo: hai pulito il tuo acciaio con aceto e poi, con il prodotto specifico da te utilizzato hai pulito nuovamente con: acido acetico, acido citrico e acido glicolico.
In sostanza troppo acido per il tuo acciaio.
Le macchioline che vedi sono macchie di ruggine.
In quei punti la concentrazione di ferro nella lega del tuo acciaio, è maggiore e gli acido fanno emergere quella ruggine e si dice che il tuo acciaio è imbrunito.
Il mio consiglio è pulirlo con solo ACIDO CITRICO, che è un acido debole e ha anche un leggero effetto lucidante che l’aceto non ha.
Rispetto alle macchie presenti prevedo che riuscirai ad affievolirle leggermente ma difficilmente riuscirai a rimuoverle.
Se hai un divano sfoderabile con cuscini in gommapiuma, sai bene quanto sia importante mantenerlo pulito e igienizzato. Che si tratti di un incidente con i tuoi animali domestici o semplicemente di un’esigenza di pulizia profonda, sapere come lavare la gommapiuma del divano ti aiuterà a mantenerlo fresco e privo di cattivi odori.
In questa guida scoprirai il metodo migliore per pulire e lavare la gommapiuma, eliminando macchie, batteri e odori sgradevoli, come quelli causati da urina o sudore.
Il manuale per il BIO bucato perfetto
Per sapere sempre come fare la lavatrice per avere un bucato perfetto, pulito e igienizzato
Come lavare le parti sfoderabili del divano
Prima di concentrarti sulla gommapiuma, è importante pulire accuratamente tutte le parti sfoderabili del divano.
Cosa ti serve:
Detergente BEIPANNI per un lavaggio ecologico e delicato
Un misurino di FLOREALI a tua scelta per profumare i tessuti
Un misurino di BIOBIANCO per un’azione igienizzante
Procedimento:
Sfodera il divano e metti le coperture in lavatrice.
Aggiungi BEIPANNI, FLOREALI e BIOBIANCO nel cestello della lavatrice.
Avvia un normale ciclo di lavaggio e lascia asciugare all’aria.
Ora che le fodere sono pulite, è il momento di passare alla pulizia della gommapiuma.
La gommapiuma è un materiale assorbente e per questo motivo è importante usare il giusto metodo per lavarla senza rovinarla.
Bagna la gommapiuma completamente, immergendola in acqua o versando sopra abbondante liquido con una spugna.
Strizzala il più possibile per rimuovere lo sporco e i residui assorbiti.
Ripeti l’operazione più volte, fino a eliminare qualsiasi odore.
Aggiungi bicarbonato di sodio sulla superficie ancora umida e lascia agire per almeno 30 minuti. Il bicarbonato è un ottimo alleato contro gli odori di pipì e aiuta a igienizzare il materiale.
Risciacqua bene e strizza di nuovo la gommapiuma.
Asciuga al sole, girandola più volte per assicurarti che l’umidità venga eliminata completamente.
Se la gommapiuma non è particolarmente sporca ma vuoi comunque igienizzarla e rinfrescarla, puoi anche passare un panno umido imbevuto di acqua e sapone delicato e poi lasciarla asciugare all’aria.
Molti si chiedono se sia possibile lavare la gommapiuma in lavatrice. In generale, non è consigliato, perché il materiale potrebbe deformarsi a causa della centrifuga. Tuttavia, per cuscini piccoli o strati sottili di gommapiuma, puoi provare questo metodo:
Procedura per lavare la gommapiuma in lavatrice:
Utilizza un programma per capi delicati, senza centrifuga.
Evita temperature troppo alte, impostando un massimo di 30°C.
Non usare ammorbidenti, ma solo un detergente delicato.
Lascia asciugare all’aria per evitare la formazione di muffe.
Come igienizzare il divano e prevenire i cattivi odori
Per evitare che la gommapiuma assorba odori sgradevoli nel tempo, puoi adottare alcuni accorgimenti:
Arieggia il divano regolarmente, esponendo i cuscini all’aria fresca.
Usa il bicarbonato una volta al mese per assorbire gli odori. Basta spargerlo sulla gommapiuma, lasciarlo agire e poi aspirarlo con l’aspirapolvere.
Non lasciare umidità intrappolata, assicurandoti che i cuscini siano sempre ben asciutti prima di rifoderarli.
Seguendo questi consigli, saprai sempre come lavare la gommapiuma del divano in modo efficace, mantenendolo pulito e fresco nel tempo.
Mischia l’ACIDO CITRICO con l’acqua demineralizzata per creare una soluzione multiuso, ottima anche come anticalcare.
Puoi utilizzare la soluzione per togliere il calcare dai rubinetti, dalla caffettiera, da bollitore, per pulire il piano cottura in acciaio.
Come fare:
Versa alcune gocce di soluzione multiuso direttamente su un panno umido (ti consiglio di utilizzare il PANNO ACCIAIO in Microfibra) o su una spugna e strofina la superficie da pulire.
se la superficie è molto grande, puoi direttamente spruzzarla con il nebulizzatore;
lascia agire per qualche minuto;
risciacqua con acqua o con un panno inumidito.
In alternativa puoi usare LEMONTRI’ di Verdevero pronto all’uso, che ha anche un gradevole profumo di limone.
*Piccola nota: il prodotto è a base acida, quindi lo spruzzino dopo un po’ potrebbe smettere di funzionare, ti consiglio quindi di mettere dentro poco prodotto, svuotare il resto e lavarlo bene per preservarlo in vista di un nuovo utilizzo! 😉
Per averne sempre a portata di mano puoi utilizzare LEMONTRI‘ RICARICA, in modo da auto-produrlo nuovamente una volta che lo avrai terminato!
Non conto più le volte che una cliente mi ha chiesto come pulire il vetro doccia:
“Fabrizio, come faccio a togliere tutti quei segni di calcare dal vetro della doccia?”
Come pulire il vetro della doccia
Semplicissimo. Lo trovi scritto qui sotto.
Di cosa hai bisogno:
-1 litro di acqua demineralizzata (quella che si utilizza per il ferro da stiro, ma se in casa hai un deumidificatore o condizionatore, puoi usare quella);
– 200 gr di acido citrico
– 1 spruzzino
– 1 etichetta e una penna
– olio essenziale bio a piacere
Preparazione:
Sciogli, mescolando accuratamente, l’acido citrico nell’acqua e travasa il tutto nello spruzzino;
se vuoi aggiungi alla soluzione dell’olio essenziale biologico;
etichetta il flacone scrivendo ‘anticalcare a base di acido citrico’.
Sì perche’ quello che hai appena autoprodotto e’ un potente anticalcare che non ti farà affatto rimpiangere i peggiori prodotti chimici della grande distribuzione!
Come si utilizza l’anticalcare a base di acido citrico?
Spruzza la soluzione sul vetro della doccia, lascia agire qualche minuto, quindi risciacqua accuratamente.
L’acido citrico e’ ecologico, non inquina e con 8 euro (prezzo medio al chilo) potrai autoprodurre circa 6 litri di anticalcare!
“Mi servirebbe uno sgrassatore da usare per pulire il forno, la cappa della cucina, il barbecue… insomma, quelle cose per cui serve uno sgrassatore più forte. Consigli?”
Come creare un potente sgrassatore in casa
Fabrizio ha risposto:
Ecco una ricetta per creare uno sgrassatore dal forte potere sgrassante:
versare nel flacone di riciclo l’acqua demineralizzata;
sciogliere il CARBONATO DI SODIO nell’acqua versandolo lentamente (assicurati che si sciolga man mano che lo versi);
aggiungere successivamente il detersivo liquido per piatti AMANÌ.
agitare bene il flacone per mischiare bene gli ingredienti.
Il prodotto è molto efficace e adatto dove serve un forte potere sgrassante, forni, cappe cucina, piani cottura e da lavoro, ma è possibile utilizzarlo anche come smacchiatore per il bucato su tessuti più resistenti (parliamo di camici e tute da lavoro) spruzzandolo direttamente sulle macchie, strofinando bene e lasciando agire qualche minuto prima di avviare un normale lavaggio in lavatrice.
Consiglio inoltre su superfici dure di ripassare con un panno umido evitando in questo modo di lasciare residui dovuti al carbonato.
Lavare la lana è sempre un problema, soprattutto quando si tratta di maglioni o intimo in lavatrice: essendo un materiale naturale, potrebbe essere soggetto a cambiamenti, a seconda del tipo di lana utilizzata.
Per questo motivo è fondamentale lavare la lana in modo meticoloso.
La prima cosa da sapere è che tipo di lana abbiamo di fronte, più pregiata è più dovremo fare attenzione a non infeltrirla.
La seconda cosa è utilizzare sempre acqua tiepida, massimo 36 gradi.
La terza regola per lavare la lana, sia in lavatrice che a mano, è di non utilizzare detersivi aggressivi che alterano il ph: occorre un detersivo per bucato che va bene anche per i delicati, come BEIPANNI.
Tutti i prodotti suggeriti sono adatti anche per igienizzare le fibre di lana.
Vediamo nel dettaglio questi tre punti.
Le tre regole fondamentali per lavare maglioni, intimo di lana, sia a mano che in lavatrice, senza infeltrirla
Prima di lavare la lana leggi bene le etichette, come ti abbiamo insegnato nell’articolo dei simboli di lavaggio dei tessuti: una volta compreso il tipo di lavaggio da fare puoi procedere con il resto. Ricorda che, più la lana è pregiata (cachemire, merinos, alpaca…) più dovrai stare attento a lavarla correttamente.
La seconda regola è utilizzare sempre acqua tiepida, a temperatura ambiente, quindi massimo 36 gradi, per lavare la lana e non infeltrirla.
Il grande problema del lavaggio della lana, sia in lavatrice che a mano, è lo shock termico: le fibre infatti patiscono molto gli sbalzi di temperatura e reagiscono un po’ come noi quando abbiamo freddo, ci chiudiamo! Ma la stessa cosa accade con le temperature troppo elevate, la lana si protegge e si restringe!
Quindi, temperatura 36 gradi e non di più!
Il lavaggio ‘lana’ della vostra lavatrice dovrebbe rispettare proprio questo principio.
La terza regola per lavare la lana è il detersivo: posso avere tutti gli accorgimenti del caso, ma se utilizzo un detersivo troppo alcalino, quindi aggressivo per la fibra di lana, lei si chiuderà! La lana vuole delicatezza, essendo un materiale naturale ha le ‘antenne’, un po’ come la nostra pelle, non possiamo certo lavarla con detergenti troppo aggressivi.
Essendo una fibra naturale e molto porosa, raccomandiamo l’uso di detersivi ecologici, che non contengano ingredienti aggressivi e nocivi, oltre ad essere molto più delicati.
Ecco come lavare la lana senza infeltrirla
La soluzione più semplice e che non delude mai è la seguente, e si tratta di un lavaggio a mano:
Sciogli il BICARBONATO nella bacinella d’acqua e immergi i tuoi capi di lana, lasciali dentro in ammollo per una giornata.
Oppure puoi utilizzare il Sapone Vegetale SMACCHIETTA, che è perfetto per la lana. Strofina un po’ di sapone sul tessuto, crea delicatamente della schiuma e poi risciacqua.
Se vuoi lavarli in lavatrice, usa il programma specifico e mezzo misurino scarso di detersivo BEIPANNI.
Come stendere i capi di lana
Una volta lavati, poggia i tuoi capi di lana su un asciugamano, in modo da far assorbire l’acqua in eccesso. Posiziona il capo bello steso, e appoggia capo e asciugamano su uno stendino, senza appenderlo! Mai appendere un capo di lana, soprattutto se bagnato, si rischia di sformarlo e rovinarlo per sempre.
Cosa devi sapere sul lavaggio della lana
Il contatto con l’acqua non infeltrisce la lana: è un dato errato.
I fattori che infeltriscono la lana sono gli sbalzi di PH e gli sbalzi di temperatura.
In altre parole un detersivo troppo aggressivo oppure l’acqua troppo calda o fredda.
Il bicarbonato apre le fibre e, quindi, le fa sentire più morbide e allo stesso tempo ha un PH poco alcalino, che non pregiudica la tenuta della lana.
I metodi infallibili per i maglioni o capi di lana infeltriti
In questo video Fabrizio ci spiega tutti i trucchetti per recuperare i maglioni o capi di lana infeltriti
Bicarbonato e acido citrico sono due ingredienti meravigliosi per recuperare i tuoi maglioni di lana infeltriti.
Puoi trovare metodi infallibili per i tuoi capi di lana infeltriti qui
I prodotti consigliati da Fabrizio di Verdevero per lavare la lana
“Ho i vestiti dei bambini tutti macchiati. Di cosa non saprei! Ci sarà di tutto dai residui di cibo ai pennarelli… li ho lavati anche ad alte temperature ma niente!”
Fabrizio ha risposto:
Se i tessuti hanno resistito alle alte temperature, ti consiglio di procurarti:
una bacinella;
acqua molto calda (almeno 50° se hai un bollitore);ù
Come pulire la lavastoviglie per togliere il cattivo odore e gli accumuli di sporco e batteri.
Non siamo abituati a pensarlo ma questo elettrodomestico è un ricettacolo di sporco e batteri e noi non sappiamo come pulire la lavastoviglie che abbiamo in casa.
Per mantenere la lavastoviglie al meglio delle sue performance e togliere ogni cattivo odore, è necessario avere alcuni accorgimenti per la sua pulizia. E a volte non basta il semplice lavaggio a vuoto con il prodotto specifico (se usi i detersivi ecologici Verdevero a volte non è sufficiente il normale lavaggio a vuoto con SOS LAVASTOVIGLIE)
Se non. sei riuscito a risolvere con il semplice lavaggio a vuoto segui questi passi una volta al mese:
Smonta il filtro che trovi sul fondo della macchina;
sciacqualo con dell’acqua calda e rimuovi, con l’aiuto di un vecchio spazzolino, eventuali residui;
Se seguendo i passi qui sopra il risultato che hai ottenuto non ti soddisfa allora non ti scoraggiare e segui questi ultimi consigli per rimuovere completamente ogni traccia di sporco.
Come pulire la lavastoviglie: ultimi ritocchi per un’igiene ottimale
Il lavaggio avrà sciolto e ammorbidito lo sporco più ostinato, a volte è normale non riuscire a togliere tutto al primo passaggio, specialmente se la pulizia della lavatrice non era una pratica che svolgevi in modo costante.
Alla fine del lavaggio rimonta il filtro, pulisci il bordo dello sportello e in ogni angolo all’interno della lavastoviglie.
Ti puoi aiutare anche con un vecchio spazzolino da denti per raggiungere gli angoli più complicati.
Alla fine di queste operazioni fai scorrere dell’acqua per risciacquare lo sporco che hai smosso. Puoi versare dell’acqua da una caraffa senza correre alcun rischio, quando sarà arrivata sul fondo della macchina scenderà giù per il filtro e alla ripartenza successiva verrà scaricata in automatico.
È consigliato fare questo tipo di trattamento almeno 1 volta al mese, per evitare il formarsi di una patina grassa di colore rosso-marroncino sulle superfici interne della lavastoviglie, un accumulo di batteri dannosi (il serratia marcescens) per la nostra salute.
Per fa sì che questo batterio non si accumuli nella nostra lavastoviglie è necessario non pulire troppo le stoviglie prima di metterle in lavastoviglie. Questo perché se sono troppo pulite, la macchina non rileva lo sporco e abbassa la temperatura alla quale deve pulire.
Ultimi consigli per un risultato ottimale…
Per avere la tua lavastoviglie sempre pulita e igienizzata è importante che i lavaggi non siano troppo brevi o a basse temperature: meglio farne uno in meno, ma farlo più lungo e a temperature un pochino più alte per evitare questo fastidioso problema!
Questi qui sotto sono i prodotti che non possono mancare in casa tua per pulire la lavastoviglie come un professionista e mantenerla pulita ed efficiente ed evitare per anni di dover chiamare il tecnico per la manutenzione:
Il parquet è sicuramente uno dei pavimenti più belli, caldi e accoglienti: ma la domanda che spesso ci viene fatta è “Come lavarlo adeguatamente per non rovinarlo, e renderlo lucido senza sostanze inquinanti?”.
Lavare il parquet e renderlo lucido sono due azioni diverse: se riusciamo a conoscere bene il nostro parquet, probabilmente riusciremo a non opacizzarlo, e quindi a farlo rimanere lucido, in primis utilizzando detergenti e attrezzature consone a questo tipo di pavimento.
Infatti, il primo problema dei pavimenti opachi, non solo del parquet, ma anche del gres ad esempio (come ti spieghiamo in questo articolo), sono proprio i detersivi e le sostanze troppo aggressive con i quali viene pulito.
Pulire il parquet: come farlo settimanalmente
Le nostre nonne erano sagge e sconsigliavano di lavare il pavimento di legno troppo spesso: la prima cosa che rovina e usura eccessivamente il parquet è proprio l’acqua, oltre che a sostanze acide e schiumogene.
Pulire il parquet è un’azione che puoi fare anche quotidianamente, ma in un modo e con tempistiche specifiche, per non rovinarlo: quello che consigliamo è pulirlo semplicemente con l’aspirapolvere o passando un panno pavimenti in microfibra o cattura-polvere, poiché lavarlo ogni giorno con acqua e detersivo aumenta il rischio di opacizzarlo e rovinarlo.
Quando e quanto lavare il parquet?
Per quanto riguarda la pulizia, il nostro consiglio è questo: passa il tuo parquet, anche ogni giorno, con l’aspirapolvere o con un panno in microfibra raccogli polvere per rimuovere polvere, capelli, sporco eventualmente accumulato.
Passa poi al lavaggio con acqua tiepida (mai fredda, né troppo calda) e poche gocce di detersivo, da effettuare una sola volta a settimana: per questo utilizza un detergente a PH neutro, specifico per pavimenti, come SPLENDI di Verdevero, e un panno in microfibra appositamente studiato come il PANNO PAVIMENTI in Microfibra.
In alternativa, per lavare il tuo parquet, puoi utilizzare anche il mocio in microfibra, strizzato molto molto bene: sia nel caso del mocio, che del panno, la cosa più importante è che sia strizzato accuratamente per non lasciare residui di acqua troppo a lungo sul parquet.
L’asciugatura deve essere rapida, motivo per cui consigliamo di aprire le finestre per far circolare l’aria.
Con questi accorgimenti di sicuro aumenterai anche l’effetto lucido del pavimento: molto spesso l’effetto opaco è dato dal detergente e dallo strumento che utilizzi per pulire.
Che cosa evitare assolutamente per pulire il parquet
Sconsigliamo l’utilizzo della vaporella per lavare e pulire il parquet.
Altre sostanze da evitare sul parquet sono, oltre ai liquidi, i prodotti aggressivi come alcool o candeggina, ma anche sostanze impiegate quotidianamente in cucina, come olio, latte o vino.
Evitare anche l’uso di sostanze schiumose, abrasive, acide, corrosive, sia chimiche che naturali, che possano intaccare la superficie.
Per rendere lucido il tuo parquet rovinato, invece, è richiesto l’intervento di un professionista
Se vorrai ottenere un effetto a “specchio” il nostro consiglio è quello di chiamare un parquettista.
Non sempre i consigli “green” che troviamo sul web sono perfettamente attuabili nelle nostre case senza l’aiuto di attrezzatura specifica, soprattutto per materiali delicati (e costosi) è bene affidarsi ai professionisti di settore e farsi consigliare per ottenere il miglior risultato.
I prodotti consigliati da Fabrizio di Verdevero per la pulizia del tuo parquet:
Nel nostro gruppo Facebook Assunta chiede: “Come pulire il gres porcellanato? Ha delle macchie molto chiare in alcuni punti, forse si è rovinato con qualche prodotto…”
Fabrizio ha risposto:
La prima cosa da sapere quando hai un pavimento di Gres Porcellanato è che potresti trovarti in questa situazione in cui, dopo esserti cadute alcune gocce di limone, o di aceto, oppure dopo aver utilizzato un particolare detersivo sono comparse delle chiazze chiare.
La sensazione è quella che il detersivo abbia rovinato il pavimento.
Ho una buona notizia: non è così.
5 ingredienti naturali per rivoluzionare le tue pulizie
Scopri come creare in casa detersivi ecologici efficaci ed economici con soli 5 ingredienti.
È praticamente impossibile macchiare il Gres con le normali sostanze che abbiamo in casa.
Ma allora cosa sono queste macchie comparse?
Io le chiamo macchie di “troppo pulito”.
Mi spiego meglio: le macchie che sono comparse sono il normale aspetto del pavimento ed è la situazione di pulito a cui puoi arrivare con le tue pulizie.
Ci sono varie cose che puoi fare per risolvere questo tipo di problema:
Prova a spruzzare un po’ di sgrassatore ecologico come GRINTA di Verdevero e strofinare con una spugna abrasiva (come quelle che si utilizzano per lavare i piatti);
puoi fare una pappetta con CARBONATO e acqua tiepida e usarla per strofinare il pavimento con una spugna.
Uniformerà il pulito al livello delle “macchie di troppo pulito”.
Come pulire il gres porcellanato. Ecco gli altri rimedi:
Se sul bordo dei sanitari, in prossimità del pavimento, è comparsa una striscia bianca, si tratta il più delle volta di calcare che deriva dal lento gocciolio sui bordi dei sanitari.
Per rimuoverlo ti basterà spruzzare una soluzione di ACIDO CITRICO al 15% e strofinare con un panno in microfibra, io ti consiglio di usare MULTI di Verdevero.
Se lo sporco persiste prova ad utilizzare una spugna abrasiva (sempre quella gialla e verde che spesso si usa per i piatti – dal lato verde).
2. Come pulire il gres porcellanato in cucina
Se sono comparsi dei segni simili a macchie, spruzzi o strisce nei pressi della lavastoviglie, ti trovi di fronte ad un’altra situazione in cui le macchie corrispondono a “troppo pulito”.
L’acqua di fine lavaggio della lavastoviglie è leggermente alcalina e spesso calda e questo fa si che se sgocciola fuori dalla macchina, in quel punto il pavimento si pulisce per effetto dell’alcalinità dell’acqua.
Per riportare la situazione alla normalità spruzza un po’ di GRINTA e lascialo agire per qualche minuto, poi passa il pavimento nei pressi della lavastoviglie con un panno magico MULTI umido.
3. Macchie sul gres porcellanato sotto ai mobili
Se compaiono macchie e ombreggiature nel pavimento dopo aver spostato mobili oppure tappeti ti trovi di fronte a una situazione particolare.
Sotto al mobile o al tappeto è rimasto inalterato il colore del tuo pavimento e nelle superfici calpestate invece il pavimento ha assorbito lo sporco lentamente e inesorabilmente.
In questo caso puoi agire in questo modo: procurati un MOCIO IN MICROFIBRA e prepara nel secchio una soluzione di CARBONATO e acqua calda (5 cucchiai da cucina per 5 litri di acqua).
Lava il pavimento ripetutamente fino ad ottenere un pulito omogeneo pari a quello che compariva sotto al mobilio o al tappeto.
Per le pulizie ordinarie del pavimento in Gres ti consiglio di utilizzare un MOCIO IN MICROFIBRA, acqua calda e CARBONATO; in questo caso ti basterà 1 cucchiaio in 5 litri di acqua.
In questo video ti spiego passo passo cosa fare per avere sempre un pavimento in gres pulito:
“Sapresti consigliarmi un modo naturale per eliminare quello strato nero un po’ viscidino che si forma nella doccia?”
Fabrizio ha risposto:
Quel nero è formato da muffe; pulire con una soluzione molto acida crea un ambiente in cui le muffe resistono difficilmente.
Ci sono due metodi utilizzabili per risolvere questo problema:
spruzza una soluzione di anticalcare a base di ACIDO CITRICO al 15%, lascia agire un paio di minuti e strofina con il Panno Magico MULTI per poi risciacquare;
prepara una crema a base di BICARBONATO e cospargi la superficie da pulire.
Poi spruzza l’anticalcare a base di ACIDO CITRICO e stai a vedere come inizia a “frizzare” e a portarsi via lo sporco.
Ti basterà poi sciacquare con il getto d’acqua della doccia. 🙂
“Ho letto su internet dei consigli per pulire il marmo con aceto, ma ho trovato anche pareri discordanti… che fare?”
Fabrizio risponde:
Il marmo è una pietra naturale e come molte pietre naturali non ama le sostanze o le soluzioni acide.
Ti sconsiglio di pulire il marmo con acido citrico o aceto. Se trovi consigli per pulire il marmo che prevedono l’uso di acido citrico e aceto: diffida da quel consiglio!
Vanno bene anche la maggior parte degli sgrassatori che trovi in commercio, per vari motivi meglio usare quelli naturali come GRINTAdi Verdevero.
~ Mi raccomando: prima di pulire una superficie ampia, fai una prova di tenuta su una piccola superficie e accertati che il prodotto che stai per utilizzare non rovini, segni o opacizzi il tuo marmo.
Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:
“Sul parquet di casa è rimasto appiccicato un foglio bagnato da acqua e tempera mentre mia figlia dipingeva. Come levarlo senza graffiare o rovinare il legno?”
Fabrizio risponde:
La tempera è ad acqua e quindi si solubilizza con acqua e non con un solvente.
Su un’altra superficie basterebbe lasciare tutto in ammollo in acqua ma il tuo pavimento è in parquet quindi dovrai usarne molto poca.
Procedi così:
riempi una bacinella di acqua;
procurati una spugna antigraffio come la EVOSPONGE;
imbevi la spugna di acqua e tampona la carta che è rimasta appiccicata al pavimento;
continua questa operazione senza riempire troppo di acqua il pavimento ma lasciando sempre leggermente umida la carta rimasta incollata;
rimuovi a mano (in modo grossolano) la carta che man a mano si stacca;
rimuovi la carta che non riesci a rimuovere a mano con l’aiuto della EVOSPONGE.
La EVOSPONGEè antigraffio e non rovinerà il parquet.
Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:
“Ho comprato un vestito a righe bianche e rosse tempo fa.. come buona norma l’ho lavato a mano con un po’ di detersivo liquido prima di indossarlo. Purtroppo quando si è asciugato nelle righe bianche si era trasmesso il colore. Ho provato a rilavarlo con candeggina gentile ma non è più bianco sulle spalline, che son rimaste di un rosa macchiato dall’altro colore. Mentre lavavo ne ha scaricato parecchio ma non sono soddisfatta. C’è rimedio?”
Fabrizio ha risposto:
È ahimè veramente difficile rimediare a questo problema.
Il fatto è che le soluzioni disponibili per rimuovere il colore dalle parti bianche danneggiano il tessuto colorato rendendo il rosso meno vivo.
Se il risultato a cui sei arrivata non ti soddisfa, puoi provare a mettere in ammollo il vestito a 40 gradi con del PERCARBONATO DI SODIO.
Lascia agire la soluzione per un paio d’ore e poi lavalo con un programma per colorati.
Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:
“Ho un pavimento in PVC effetto legno. Come tenerlo pulito al meglio senza rischiare che nel tempo opacizzi o si rovini? L’aceto va bene?”
Pulire il pavimento in PVC con metodi naturali
Fabrizio ha risposto:
L’aceto può andare bene ma non puro e semplice.
Una buona soluzione potrebbe essere 1 bicchiere in un secchio con 10 litri di acqua.
Un’alternativa naturale più ecologica può essere il BICARBONATO.
La funzione di questi due ingredienti è quella di rendere più acida o più basica l’acqua di lavaggio.
L’acidità o la basicità della soluzione rompono la tensione di superficie o in altre parole permettono all’acqua di fare una leggera azione detergente.
Io comunque preferisco usare un detergente neutro naturale, preserva meglio e più a lungo le caratteristiche del pavimento che in ogni caso è composto anche da un supporto (il più delle volte in yuta) che tende a ingiallire la superficie con il tempo e con il continuo uso di sostanze non neutre.
In questo caso, il Detergente a PH neutro SPLENDIè perfetto per la pulizia ordinaria.
Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:
“Ho acquistato casa col pavimento in granito e in alcune stanze (grandi spazi forse dove c’è più calpestio) mi sembra meno lucido… c’è qualcosa da poter fare per renderlo più lucido? E poi come lavarlo per mantenere la lucentezza?”
COME RENDERE LUCIDO UN PAVIMENTO IN GRANITO
Fabrizio ha risposto:
In questo caso la soluzione è chiamare una impresa di pulizie e chiedere loro di cristallizzare il pavimento.
Se è appena opaco, il che è dovuto dal calpestio e dall’usura, una buona impresa può intervenire con questo metodo: la cristallizzazione.
In pratica utilizzano una mono-spazzola dotata di un disco in paglietta, stendono un leggero strato di cristallizzante e strofinano la superficie con questo macchinario.
Il risultato è assicurato se il pavimento non è troppo danneggiato.
Non puoi fare nulla tu direttamente in quanto il trattamento lucido che c’era in superficie è stato consumato e non puoi ripristinarlo se non con questo metodo. 🙂
Per quanto riguarda la pulizia ordinaria, un ottimo prodotto per non rovinarlo in futuro è un Detergente per Pavimenti a PH neutro come SPLENDIdi Verdevero.
Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:
Nel gruppo Facebook COME PULIRE QUALSIASI COSA una cliente ci chiede: “È vero che l’aceto bianco si può usare come ammorbidente ecologico? Se sì perché? Ma poi gli indumenti avranno l’odore non proprio gradevole dell’aceto?”
Ecco svelato come scegliere il giusto ammorbidente ecologico o come auto produrlo in casa con un solo ingrediente magico:
È vero, si può usare al posto dell’ammorbidente e una volta sciacquati e asciugati non avranno nessun odore specifico. È diventata pratica comune utilizzare l’aceto per le pulizie di casa.
L’aceto è di sicuro una soluzione molto ecologica e di sicuro molto meno impattante rispetto ad un classico anticalcare o ad un classico ammorbidente.
Ma si può fare meglio?
Certo che sì, usando l’acido citrico’
Ci sono tre buoni motivi per preferire l’ACIDO CITRICO all’aceto:
l’aceto, se utilizzato per pulire l’acciaio in cucina, sprigiona metalli pesanti che a lungo andare possono dare problemi di intolleranza a chi lo usa per questo tipo di pulizia;
l’aceto è più inquinante dell’acido citrico, perché è più difficilmente biodegradabile;
l’aceto, a differenza dell’acido citrico, non è dosabile, è difficile infatti stabilire, a seconda della marca e del tipo di aceto, quanto usarne.
Di conseguenza se ne fa sempre un uso approssimativo che può determinarne uno spreco e quindi maggiore inquinamento.
Come utilizzare l’acido citrico come ammorbidente:
Metti 150g di ACIDO CITRICO in 1Lt di acqua demineralizzata;
la soluzione che ottieni va usata esattamente come l’ammorbidente: per una lavatrice da 8Kg a pieno carico ne serve da 80 a 150ml a secondo della durezza dell’acqua.
La soluzione ammorbidente a base di acido citrico ha un effetto chimico nell’acqua di lavaggio e va cioè a togliere il calcare dall’acqua di risciacquo. In questo modo quando l’acqua evaporerà durante l’asciugatura, sulle fibre non rimarranno residui di calcare e il capo risulterà più morbido.
Ma se non hai voglia di fare intrugli in casa e cerchi una vera soluzione ecologica all’ammorbidente tradizionale e che cioè non lasci residui irritanti per la pelle sulle fibre e non inquini inutilmente le falde allora trovi la soluzione nel nostro catalogo di detersivi bucato e si chiama SOFì, l’ammorbidente naturale di Verdevero.
“Ciao Fabrizio, ho acquistato una vecchia casa con una scala interna in pietra naturale. È bella e caratteristica ma vorrei darle una bella pulita, come posso fare?”
Fabrizio risponde:
Per pulire un pavimento in pietra naturale puoi procedere con del CARBONATO DI SODIO.
una spugnetta abrasiva (va benissimo anche quella che si usa per lavare i piatti);
una bacinella;
2 litri d’acqua tiepida;
carta assorbente;
guanti in gomma (come quelli che si usano per lavare i piatti).
Procedimento:
Raccogli l’acqua tiepida nella bacinella;
sciogli bene nell’acqua i due cucchiai di CARBONATO;
immergi la spugna e inizia a strofinare su un gradino; Consiglio di pulire un gradino alla voltastrofinando bene con la spugnetta, fino ad ottenere una schiumetta su tutta la superficie del gradino;
asporta la schiumetta (che sarà marroncina o comunque piena di sporco) con la carta assorbente;
ripeti l’operazione finché la schiumetta risulterà incolore, segno che lo sporco è affiorato ed è stato rimosso completamente.
Ricorda di indossare i guanti quando effettui queste operazioni, per proteggere le mani.
Una volta eseguita questa operazione, potrai risciacquare la tua scala semplicemente lavando le superfici con un mocio o uno strofinaccio ed acqua.
Ecco come procedere per il lavaggio a mano dei capi di uso quotidiano e poco sporchi:
Non mischiare i colori e le tipologie di tessuto;
Prepara una bacinella contenente del BEIPANNI, il detersivo ecologico per bucato, due cucchiai di bicarbonato di sodio e acqua tiepida; se usi l’acqua fredda sai che danneggia meno i tessuti e li fa rimanere più belli nel tempo;
Immergi i capi per un tempo che va da un quarto d’ora a un’ora: la durata dell’ammollo dipende da quanto e dal tipo di sporco che rimane sui tessuti;
Terminata l’immersione, sciacqua i capi senza strizzarli;
Riempi ancora la bacinella con acqua e 100 ml di soluzione a base di ACIDO CITRICO;
Risciacqua con cura i capi e strizzali delicatamente prima di stenderli.
Ecco come procedere per lavare i capi macchiati
Strofina SMACCHIETTA, la saponetta solida per bucato di Verdevero, direttamente sulla macchia;
bagna leggermente la macchia e il sapone che si è depositato con un po’ di acqua;