Ecologia del Risparmio è il nuovo libro di Giulia Landini, giornalista ed eco-blogger , edito da Edizioni La Linea.
Questo libro di 150 pagine è una guida pratica per chi desidera adottare un eco-stile di vita, riducendo l’impatto ambientale senza rinunciare alla qualità della vita. L’obiettivo di Giulia è quello di fornire consigli pratici e semplici per chi vuole iniziare a seguire buone pratiche ecologiche, spiegando come cominciare e perché farlo.
L’ispirazione per il libro è nata dall’effettivo risparmio – sia economico che in termini di salute – che si ottiene applicando trucchetti ecologici e antichi rimedi della nonna. Un modo efficace per convincere anche i più scettici che vivere in modo sostenibile fa bene al pianeta e alle proprie tasche.
Le tre parti del libro
1. Il cambiamento del consumatore moderno
Nella prima parte del libro, Giulia racconta, attraverso le testimonianze del Movimento per la Decrescita Felice e del Movimento di Transizione Italia, come sta cambiando il modo di consumare.
Si passa dalla quantità alla qualità, imparando a comprare meno ma meglio. L’idea è che le cose ben fatte durano di più, e questo non solo riduce lo spreco, ma porta anche un risparmio concreto.
2. La pratica: come rendere la propria giornata ecosostenibile
Questa parte del libro è un vero e proprio manuale pratico: si parte dagli ingredienti base per una vita più sostenibile, come aceto, limone, acido citrico, bicarbonato e pasta madre, per poi scoprire come integrarli nelle attività quotidiane.
Immaginiamo una giornata tipo in cui ogni azione diventa ecosostenibile:
✔ Ci si muove a piedi o in bicicletta invece che in auto.
✔ Si prepara il pane con la pasta madre.
✔ Si pulisce la casa con limone e aceto.
✔ Si realizza un ammorbidente naturale con acido citrico.
✔ Si autoproducono detersivi per bucato e dentifricio.
✔ Si cucina con gli avanzi e si preparano tagliatelle all’uovo fatte in casa.
✔ Si utilizza internet per scambiare abiti usati e barattare viaggi.
Il libro è ricco di spunti e ricette fai da te, tutte semplici, veloci ed economiche.
3. Le esperienze di chi ha scelto la decrescita felice
Nella terza e ultima parte del libro, si trovano le testimonianze di persone che hanno deciso di abbracciare la decrescita felice, trasformando la propria vita in un percorso più sostenibile e consapevole.
Troviamo storie di:
✔ Contadini che hanno scelto di vivere a contatto con la natura.
✔ Mamme che hanno rivoluzionato la gestione della casa e della spesa.
✔ Ex professionisti che hanno abbandonato la carriera per una vita a basso impatto ambientale, ma ricca di esperienze e benessere.
“Ecologia del risparmio” è molto più di un manuale: è una guida che ispira e dimostra che un futuro più sostenibile è possibile, senza sacrifici, ma con una nuova consapevolezza.
Ecologia del risparmio: una guida pratica per uno stile di vita sostenibile
Questo libro di 150 pagine è una guida pratica per chi desidera adottare un eco-stile di vita, riducendo l’impatto ambientale senza rinunciare alla qualità della vita. L’obiettivo di Giulia è quello di fornire consigli pratici e semplici per chi vuole iniziare a seguire buone pratiche ecologiche, spiegando come cominciare e perché farlo.
L’ispirazione per il libro è nata dall’effettivo risparmio – sia economico che in termini di salute – che si ottiene applicando trucchetti ecologici e antichi rimedi della nonna. Un modo efficace per convincere anche i più scettici che vivere in modo sostenibile fa bene al pianeta e alle proprie tasche.
“Andando piano il mio cuore mi disse
A dicembre 2011 la mia vita è cambiata: è stato come prendere una curva a tutta velocità e avere l’impressione di cadere giù nel burrone.
Poi, tutto, come in una scena a rallentatore, si è fermato. Ero lì su quella curva, senza andare né a picco, né svoltare l’angolo. Immobile. Tanti piccoli flash della mia vita, un puzzle che va in frantumi e che ho fatto tanta fatica a rimettere insieme, non che ci sia ancora riuscita.
Fino a dicembre 2011 lavoravo in una casa editrice di Milano, contratto giornalistico, ottimo stipendio, contributi e bonus di categoria. Mi sentivo in gabbia però, percepivo ogni giorno il paradosso della mia vita che non era più la mia vita: mi sono data una spiegazione più o meno razionale, stavo evolvendo, un po’ come una farfalla che non è più crisalide, ma non riesce a uscire dal bozzo. Mi sentivo così.
Poi il 27 dicembre 2011, in perfetta congiunzione con la profezia Maya, ci chiamano d’urgenza in azienda e ci comunicano che dal 2 gennaio 2012, 34 persone avrebbero perso il lavoro, ossia tutti i dipendenti, perché l’azienda sarebbe stata messa in liquidazione.
Nello stesso mese, la mia storia d’amore durata 8 anni finisce. E finisce dopo una lunga agonia. Per lo stesso motivo, anche qui c’è di mezzo quella crisalide che vuole diventare una farfalla.
Non era più la mia vita. E con tutto l’amore e l’onestà con cui ci siamo sempre parlati, abbiamo compreso che eravamo evoluti, io per una strada, lui per un’altra.
Marzo 2012 è stato il mese peggiore. La rabbia scema e lascia il posto alla tristezza mista a disperazione per non avere più un lavoro e un amore.
Nella mente tante paure, pensieri, ansie, dubbi, desideri e speranze che non avevano un filo rosso. Pianti quotidiani. Compensazioni. Incontri assurdi animati dal rifiuto degli altri verso me stessa, perché così mi sentivo: rifiutata dal mondo.
Un trasloco sul groppone non ha facilitato il tutto.
Ma in quei mesi dove, nonostante la primavera fosse alle porte, sentivo e vedevo solo l’inverno, ho iniziato ad andare piano.
A camminare lentamente.
A sentirmi.
A sentire la voce del mio cuore.
Ho iniziato ad alzarmi presto, a fare colazione con cura, la cura che così spesso dimentichiamo nel fare le cose e soprattutto verso noi stessi; a cucinare con amore, dedizione e attenzione; a camminare senza fretta e vedere, non solo guardare, ciò che mi stava intorno; a sentire il terribile vuoto che mi porto dentro, a compatirlo e amarlo.
Andando piano ho imparato, per continuare a disimparare e imparare di nuovo, che dentro di noi abbiamo la verità di ciò che siamo e che l’unica cosa che importa è sentirla, anche se fa soffrire (dopo l’inverno c’è la primavera, SEMPRE), perché è solo tramite l’accettazione più profonda della nostra sofferenza e solitudine interiore che possiamo vivere e sentire il nostro cuore, il nostro Io.
Andando piano ho rifiutato un posto di lavoro a tempo indeterminato che mi avrebbe costretta a tornare ad andare veloce.
Andando piano il puzzle ha iniziato a ricomporsi un po’ e le mie idee oggi sono molto più chiare.
Andando piano ho deciso che avrei fatto la tanta desiderata esperienza di woofing in un’azienda agricola, dove sono riuscita a sentire ancora di più.
Andando piano ho coronato uno dei miei sogni da quando ero adolescente: scrivere questo libro.
Andando piano ho conosciuto un nuovo grande Amore.
Andando piano ho capito che la verità ce l’abbiamo dentro.
La lezione più grande è stata imparare ad aspettare con il cuore fermo, nella certezza, ed era lui che me lo diceva, che tutto sarebbe andato a posto.
A quel punto, ho girato la curva. Dietro la quale ho visto un meraviglioso prato verde, papaveri rossi e tanti alberi. Ancora non vedo dove finisce, ma spero di non vederlo mai. E so anche che arriveranno altri temporali: ora li attendo con consapevolezza.
Poi c’è un amico molto speciale che un giorno mi ha detto: “Se la strada che hai intrapreso è quella giusta, tutto andrà liscio. Esattamente come deve andare”.