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Maschere e lozioni fai da te per pelli del viso nutrite e sempre belle: ma quanto costa mantenere il passo?
Certamente, mangiare bene è importante per avere una bella pelle, ma se questo non bastasse che si fa?
Prima di acquistare i costosi prodotti farmaceutici, proviamo a fare P.

Maschere e lozioni per il viso fai da te

Maschera per il viso di lattuga fai da te
Le foglie di scarto della lattuga non gettatele, riutilizzatele per fare delle maschere.
Lavare alcune foglie, asciugatele e schiacciatele delicatamente con un mattarello. Applicatele quindi direttamente sulla pelle del collo e della faccia. In alternativa, frullate le foglie e applicate la pappetta direttamente sulle zone da trattare.

Maschera emolliente all’orzo per il viso fai da te
Impastare 1 albume montato a neve, 1 cucchiaino di miele e farina di orzo quanto basta per ottenere una crema morbida: applicatela sul viso in uno strato uniforme e sottile, lasciare agire per venti minuti e sciacquate quindi con acqua tiepida.

Maschera emolliente per pelli secche e arrossate
Portare a ebollizione 2-3 cucchiai di farina di riso in poca acqua e lasciatela sul fuoco fino a quando non si presenta una pastella densa.
Lasciare raffreddare per ½ ora e applicatela sul volto, tenendola per 20-40 minuti; sciacquate con acqua tiepida.

Maschera idratante alla rosa canina
Ideale per pelli stanche e disidratate. Tagliare in due qualche bacca di rosa canina, togliete bene i peli interni e frullate fino a ottenere una crema omogenea da spalmare in una strato sottile sul volto. Far agire per 20 minuti, quindi sciacquate con acqua tiepida.

Lozione idratante ai coni di luppolo
I coni di luppolo si raccolgono in giugno. Metterne quindi in infusione 60 gr in 1 litro di acqua bollente: lasciate riposare fino a completo raffreddamento, quindi filtrare.
Il tea di luppolo si applica con una garza direttamente sulla pelle del viso e del collo ma, vista la sua azione antiseborroica, è utile anche per trattamenti del cuoio capelluto. In quest’ultimo caso, risciacquare i capelli con l’infuso di luppolo o frizionare post shampoo il cuoio capelluto.

Lozione astringente a base di ortica
Questa lozione è indicata per pelli grasse e asfittiche.
Bollire 60 gr di foglie secche e 200 gr di foglie fresche di ortica in 1 litro di acqua per 10 minuti e lasciare riposare per ulteriori 20 minuti.
Filtrare e utilizzare al bisogno: questa lozione si utilizza frizionandola sulla pelle.

Lozione emolliente per viso e collo al papavero
Lasciare in infuso 50 gr di petali di papavero essiccati in 1 litro di acqua bollente per 10 minuti, quindi filtrate e applicate l’infuso tiepido sul viso utilizzando delle compresse di cotone, lasciando agire per 20 minuti.

L’oggetto più ricco di batteri in casa non si trova in bagno.

Hai capito bene, non è il Water e nemmeno il bidet.

L’oggetto più carico di batteri si trova in cucina ed è il tagliere. I recenti studi di EFSA e di NSF International lo dimostrano.

Anche coltelli, affettatrice e mixer non scherzano ma in questo articolo si parla di bagno e quindi bando alle ciance.

Tolto il tagliere i record di batteri si vanno a registrare in bagno.

Igiene in bagno, 3 luoghi da tenere puliti

Si sa quanto è importante l’igiene in bagno: questa è certamente la stanza dove si accumulano più germi rispetto al resto della casa.

In bagno si evacua e ci si lava, liberiamo il nostro corpo dalle tossine; e proprio per questo motivo occorre fare particolare attenzione all’igiene dei sanitari del bagno.

1 – Spugne e pouff per doccia

Se sei amante delle spugne o dei pouff per la doccia, devi sapere che qui rimane intrappolato molto dello sporco che se ne va dalla nostra pelle.

Che cosa fare quindi?

Disinfettale spesso. Lasciale a bagno per qualche minuto in acqua ossigenata a 12 volumi.

In realtà io mi son sempre chiesto se le spugne sono davvero necessarie per lavare il corpo o se possiamo farne tranquillamente a meno. Un posto in meno o una cosa in meno da pulire, male non fa!

2 – La parte inferiore del rubinetto e dei lavandini

Occhio non vede cuore non duole. Ma intanto lo sporco rimane lì annidato.

Ma se ‘butti l’occhio’ ti accorgi dello sporco che si accumula in questi punti.

Sotto ai rubinetti e sotto ai lavandini si deposita di tutto, per cui è molto importante pulire a fondo anche questi punti ogni volta che pulisci il il bagno.

L’ideale è farlo con una spugna abrasiva, soprattutto se lo sporco si è accumulato, e USAMIX il sanificante a base di ossigeno attivo di Verdevero.

3 – La tazza del wc e le pareti circostanti

Lo so che pulisci periodicamente il water.

Ma anche qui vale la stessa regola di sopra. E’ proprio dove non vedi o nei punti in cui non pensi che si a ad annidare lo sporco.

I germi non sono solo dentro la tazza del wc o sulla ciambella, ma anche sulla base del wc e sulle pareti circostanti.

Quindi, quando pulisci il wc è importante pulire non solo dentro l’asse, ma anche sotto e le pareti attorno.

È buona norma anche pulire lo scovolino del gabinetto: mettilo in ammollo nel wc con del Percarbonato finché tu fai il resto delle pulizia. In questo modo lo detergi e lo sanifichi.

Se ti sono piaciuti i miei trucchetti o se vuoi farmi una qualsiasi domanda su “Come pulire qualsiasi cosa“, iscriviti al Gruppo Facebook e potrai chiedermi direttamente li ogni tuo dubbio.

 

 

Il deodorante fai da te è facile e comodo da autoprodurre, uno dei prodotti della cosmesi fai da te più semplici da fare in casa! Le formule dei deodoranti per la persona contengono, infatti, Inci dagli ingredienti decisamente dubbi: vi ricordiamo, prima di acquistare il prodotto, di controllarne la bontà degli ingredienti sul Biodizionario di Fabrizio Zago.
In alternativa a questi prodotti da scaffale, il deodorante lo potete anche autoprodurre.
Ecco a voi quattro ricette semplicissime di deodorante fai da te.

Deodorante fai da te:4 ricette

Deodorante fai da te per il bagno: Decotto di agrumi rilassante
Ingredienti:
– La pelle di tre arance
– La pelle di tre limoni
– 1 litro di acqua
Una tazza di sale marino
– Tre cucchiai di bicarbonato di sodio
Preparazione:
Frullare la scorza degli agrumi molto finemente e falli bollire in 1 litro di acqua per pochi minuti.  Quindi filtrare la preparazione e metterla da parte. Riempi la vasca da bagno, versa il decotto di agrumi, aggiungi bicarbonato e sale e goditi il tuo bagno rilassante!

Deodorante in crema fai da te all’olio di cocco
Ingredienti:
– ½ tazza di bicarbonato di sodio
– ½ tazza di amido di mais
– 10 gocce di olio essenziale antibatterico (tea tree oil, lavanda o eucalipto)
– 10 gocce di olio essenziale antimicotico (tea tree oil, menta, sandalo o eucalipto)
– 2 cucchiai di vitamina E
– 4 cucchiai di olio di cocco
Preparazione
Miscelare bene il bicarbonato di sodio con la ½ tazza di amido di mais. Quindi versate piano piano l’olio di cocco fino ad ottenere una consistenza cremosa. Versate ora la vitamina E e gli oli essenziali.
Conserva l’unguento in un recipiente ermetico dalla bocca larga, in modo che tu possa applicarlo con le dita. Conservare in ambiente fresco per mantenere la consistenza cremosa, poiché rischia di deteriorarsi con il troppo calore.

Deodorante fai da te alla lavanda e aceto
Ingredienti
– 1 tazza di fiori di lavanda
– Aceto di mele, la quantità occorrente
Preparazione
Mettere i fiori di lavanda in un contenitore di vetro provvisto di tappo e coprire con l’aceto. Lasciar macerare per 10 giorni, possibilmente in ambiente assolato.
Trascorsi i 10 giorni si filtra e si invasa in una bottiglia di vetro: ecco pronta la base.
In una bottiglietta piccola e facilmente maneggiabile versare una parte della preparazione alla lavanda con due parti di acqua, miscelare bene ed è pronto per essere utilizzato. Prima di utilizzarlo lavate e asciugate bene le ascelle.

Deodorante fai da te al rosmarino
Ingredienti
– 100 ml di acqua
– 4 cucchiai di foglie essiccate di rosmarino
– 20 ml di alcol a 90 gradi
– Essenza di limone o olio essenziale di bergamotto, lavanda, salvia, timo
Preparazione
Scaldare 100 ml di acqua senza farla bollire. Ritirarla dal fuoco e addizionare le foglie di rosmarino. Fa riposare per dieci minuti. Filtrare e attendere che si raffreddi. Quindi aggiungere 20 ml di alcol e dieci gocce di olio essenziale di limone: miscelare bene e trasferire in una bottiglia di vetro o spruzzino da deodorante recuperato, agitare bene e vaporizzare.
NOTA: Questo preparato dura un mese.

 

Hey ciao!
In questo articolo voglio spiegarti come avere una casa profumatissima usando solo ingredienti e trucchetti naturali.

Profumatori per ambienti naturali fai da te

Esistono già i profumatori per ambiente in commercio ma forse non sai che sono molto dannosi sia per te sia per la natura.

Magari ti impegni tanto per avere una casa a prova di ninja del bio.
Usi detergenti naturali, mangi cibo sano, stai attenta a non usare schifezzine chimiche…
E poi  quel coso sulla scarpiera che spruzza profumo inquina e fa male a te e alla tua famiglia.

Come risolvere allora il dilemma di avere una casa dal profumo delizioso senza ricorrere a prodotti dannosi?L’autoproduzione è la risposta: puoi fare in casa i tuoi profumatori speciali e scegliere da quale fragranza essere avvolta quando apri la porta di casa. Fantastico no?!

E non solo! Pensa che bello accogliere i tuoi ospiti in un ambiente sano e delizioso (ricordo ancora quando entravo a casa di mia nonna e sapeva di lavanda appesa negli angolini, che sogno!)

Allora ecco qui 4 ricettine facili facili per fare in casa un deodorante per ambienti che darà un profumo paradisiaco alla tua casa:

 

PROFUMATORE SPRAY PER LA CASA

Ti servono:

  • una bottiglia spray (va bene quella di un vecchio detersivo, ben lavata
  • 2 bicchieri di acqua calda (non bollente)
  • 2 cucchiai di bicarbonato
  • 3-4 gocce di olio essenziale a tua scelta (io ti consiglio eucalipto, lavanda o agrumi)

Versa acqua e bicarbonato nella tua bottiglietta e agita bene. Quando il composto sarà ben amalgamato, aggiungi le goccine di olio essenziale e agita ancora.
Spruzzalo nella tua casa ogni volta che vuoi, vedrai che meraviglia!

 

PROFUMATORE ALLA LAVANDA E AGRUMI

Ti servono:

  • una bacinella
  • qualche petalo essiccato di rosa
  • un paio di bastoncini di cannella
  • un paio di fettine d’arancia essiccate
  • qualche rametto di lavanda
  • qualche goccia di olio essenziale agli agrumi

Prendi la tua bacinella e versaci dentro tutti gli ingredienti, facendo attenzione a mischiarli bene (magari puoi aiutarti con un cucchiaio di legno).
Ora procurati dei fazzoletti di cotone, metti al centro un pugno di questo pout pourri celestiale che hai appena preparato e chiudi i 4 angoli per formare un sacchetto che chiuderai con un nastrino.

Puoi mettere i sacchetti negli armadi e nei cassetti oppure appenderli in giro per la casa. Vedrai che i tuoi ospiti non si spiegheranno da dove venga il profumo che sentono nella tua casa 🙂

 

PROFUMATORE PER SCARPIERE, ARMADI, ECC.

Ti servono:

  • 1 contenitore basso e largo
  • fondi di caffè asciutti
  • chiodi di garofano

Mischia bene i fondi del caffè con i chiodi di garofano dentro il tuo bel contenitore e riponilo nell’ambiente che vuoi profumare (io lo uso nella scarpiera e non solo ho risolto il problema delle scarpe puzzolenti ma ogni volta che la apro il mio ingresso ha un delizioso profumino)

 

PROFUMATORE PER DISPENSE

Ti servono:

  • 1 contenitore
  • fondi di caffè
  • aceto

Prendi il tuo contenitore, riempilo con i fondi di caffè e spruzzali con l’aceto fino a formare una pappettina densa che piano piano si asciugherà da sola. Sistema il tuo contenitore nella dispensa per un profumo fresco e pulito ogni volta che la aprirai.

PS. Ho dimenticato di dirti che c’è un BONUS super efficace ed economico che puoi usare per eliminare qualsiasi cattivo odore: il mitico bicarbonato!
Versalo in una vaschetta e mettila dove vuoi per usarlo come eccellente mangia – odori!

 

 

Quando dico che la pulizia dei pavimenti è una delle più grandi frustrazioni di ogni donna spesso la gente ride.

Poi mi trovo la bacheca del gruppo “Come pulire qualsiasi cosa con fabrizio Zanetti” piena di domande su come pulire:

-pavimenti in marmo

-pavimenti in gres

-pavimenti in legno.

Ed è proprio il parquet il cruccio più grande.

(A proposito, se non sei già iscritto al gruppo ti consiglio di farlo subito QUI)

Il legno è bello, caldo d’inverno e fresco d’estate, addirittura vivo.

E se in casa hai scelto i pavimenti in legno, sai già che il parquet è si bello ma conosci bene anche la delicatezza con cui devi trattarlo.

La prima cosa che devi sapere per pulire al meglio il tuo parquet è che ci sono tre cose che non devi mai fare:

-usare sola acqua per il lavaggio;

-usare detersivi petrolchimici ma solo detersivi naturali come SPLENDI di Verdevero;

-usare la macchina a vapore.

O ti ritroverai con un pavimento da buttare.

Parquet, pulire e ravvivare i pavimenti in legno naturalmente

Adesso che sai cosa non fare vediamo cosa invece fare per avere sempre un parquet pulito e lucido.

Consiglio #1

Microfibra a gogò per parquet poco sporchi
Se i pavimenti non sono particolarmente sporchi, allora ti basterà passarli con un semplice panno in microfibra inumidito. Ti consiglio questo panno per pavimenti in microfibra.

Puoi aggiungere all’acqua di lavaggio un prodotto neutro e naturale come SPLENDI di Verdevero che pulisce e non danneggia il legno.

Consiglio #2

Se invece ti senti una maga delle pulizie e vuoi sperimentare una facile ricetta per un detersivo fai da te ecco la ricetta:

*Pulitutto per pavimenti in parquet
50 ml di alcol alimentare a 95 gradi;
400 ml di acqua distillata
10 gocce di olio essenziale a base di eucalipto
Miscelare l’alcol con l’olio essenziale in uno spruzzino, quindi aggiungere l’acqua demineralizzata, scuotere bene: il vostro pulitutto per pavimenti in parquet è pronto all’uso! Spruzzane un po’ sul panno in microfibra e pulisci i pavimenti.

Per le pulizie straordinarie è sempre meglio rivolgersi al proprio posatore e farsi consigliare il prodotto migliore.

Inoltre le pulizie straordinarie variano tanto a seconda che il pavimento sia oliato, cerato o verniciato.

Questo non toglie che di tanto in tanto puoi fare un veloce intervento per tenerlo lucido e protetto nel tempo

Ecco i due rimedi;

Rimedio #1

Olio d’oliva e aceto per lucidare il parquet
Per lucidare il pavimento in parquet che tende naturalmente a perdere l’iniziale lucentezza, ti consiglio l’olio d’oliva misto ad aceto. Miscela un cucchiaio di aceto e uno di olio di oliva, mescola e applica questa soluzione pura in piccole quantità direttamente su un panno in microfibra e strofina fino ad assorbimento dell’olio

Rimedio #2

Anche il succo di limone lucida il parquet e i pavimenti in legno. Miscela 1 cucchiaino di succo di limone con 1 cucchiaio di olio d’oliva, applica questa miscela sul pavimento con un panno in microfibra.

Prima di lucidare il pavimento, indipendentemente dal metodo che scegli, fai una bella pulizia del pavimento.

 

 
 

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

 

Ah le tarme… piccoli insetti che si fatica spesso a vedere, amano moltissimo i nostri armadi e il nostro legno.

Per proteggere gli abiti dagli sgraditi buchetti portati dalle tarme, lane pregiate in particolare modo, occorre adottare piccoli accorgimenti che non piaceranno alle care tarme, ma che aiuteranno i nostri abiti a sopravvivere al loro passaggio!

Tarme, come preparare in casa un antitarme naturale

In commercio vi sono prodotti antitarme dagli Inci improbabili, spesso a base di prodotti tossici per noi e l’ambiente. La natura ci mette a disposizione, però, piccoli grandi rimedi da fare in casa e da utilizzare come antitarme. Vediamoli.

Stecche di cannella e mix di spezie contro le tarme

Le spezie sono davvero una manna dal cielo! Preparate dei sacchettini con cannella sminuzzata, partendo dalle stecche, chiodi di garofano, anice stellato, alloro e riponeteli nei cassetti o appesi all’asta dell’armadio. 

Lavanda per tarme moleste

In balcone o in giardino vi consigliamo di piantare della lavanda. I suoi fiori potrete utilizzarli per fare sacchettini contro le tarme: si raccolgono, si fanno essiccare in un luogo asciutto e all’ombra, si tritano leggermente e si insacchettano.
La lavanda funziona molto bene anche sotto forma di saponetta: potete autoprodurvele partendo dai residui di altre saponette (facendole sciogliere, aggiungendovi olio essenziale di lavanda e riponendole a solidificare per almeno 30 giorni in piccoli stampi), e spargerle in cassetti e armadi!

Negli armadi puoi anche mettere un sacchetto di Lalla, uno dei FloReali Verdevero al profumo di Lavanda!

Agrumi

Alle tarme non piacciono proprio arance e pompelmi! Quando degusterete i frutti principi dell’inverno, non gettatene la buccia: fatela seccare, tritatela e utilizzatela come antitarme naturale, riponendo il trito in sacchettini di stoffa.

Oli essenziali

Vi sono degli oli essenziali che allontanano le tarme e tarli dai vostri mobili: in particolare l’olio di cedro giapponese, l’olio essenziale di lavanda come abbiamo scritto sopra, l’olio di Neem, olio essenziale di patchouli. Si utilizzano così: versate alcune gocce di questi oli essenziali su batuffoli di cotone o di ovatta e riponeteli nei punti dove l’attacco è maggiore.
L’olio essenziale, per il principio dell’aromaterapia, cura te e la tua casa: leggi questo post per sapere quale meglio si addice alla tua abitazione.

 

 

L’acido citrico è uno dei primi additivi naturali ad essere utilizzati nell’autoproduzione dei detersivi fatti in casa.

E’ un acido diffuso in molti organismi viventi, tra cui l’uomo. Essendo un acido, l’acido citrico ha il potere di rimuovere il calcare e di abbassare il ph delle fibre una volta che esse sono state lavate in lavatrice (il detersivo, infatti, essendo alcalino, alza il ph delle fibre rendendole ruvide), fungendo quindi anche da ammorbidente.

C’è poi da sapere che l’aceto e l’acido citrico insieme aumentano l’uno l’efficacia dell’altro. I batteri più comuni vivono in ambienti dal PH neutro, quindi tra 4,5 e il 10, da debolmente acido a debolmente alcalino. Se l’ambiente in cui vivono si sposta da questi valori di riferimento, i batteri non sopravvivono.

Si utilizzano, quindi, acidi forti – inferiori a 4,5 – o alcali superiori a 10 per alterare il PH e sterilizzare gli ambienti dai batteri. Né l’aceto né l’acido citrico, da soli, sono però così forti: ma miscelandoli, si potenziano a vicenda: la soluzione ottimale per detersivi fatti in casa è molto concentrata, mescolando in parti eguali i due ingredienti al 20%.

Tra i detersivi fatti in casa, vi sono diverse ricette a base di acido citrico che potrete divertirvi a provare, come la candeggina delicata fatta in casa, tratta dal bel libro di Elisa Nicoli, Pulizie Creative.

170 gr di acqua ossigenata a 130 volumi;
700 ml di acqua distillata;
50 gr di acido citrico;
80 gr di detersivo ecologico per piatti
Sciogliere l’acido citrico nell’acqua che avrete versato in una bottiglia di plastica, aggiungere quindi l’acqua ossigenata utilizzando guanti e occhialetti per eventuali schizzi, il detersivo per piatti. Si miscela ed è pronta.
Utilizzo: direttamente sulle macchie per pretrattare, o 100 ml nella vaschetta del candeggio in lavatrice.

Ti sei mai chiesta come pulire l’argento?

Tra le pulizie più comuni in casa c’è proprio questa, pulire l’argento ereditato dalla nonna e confidare nei costosi prodotti della grande distribuzione.

Ma non sempre questi prodotti sono efficaci per questo genere di pulizie: pulire l’argento con molto meno e molto più efficacemente si può.

Vediamo come pulire l’argento senza prodotti tossici e costosi.

Cosa ti serve per le pulizie dell’argento?

  • Una grande ciotola di vetro: il contenitore deve essere in gradi di contenere quello che c’è da pulire;
  • Carta di alluminio da cucina;
  • 2 cucchiai di BICARBONATO Pulente Verdevero per litro di acqua;
  • 1 cucchiaio di sale da cucina per litro di acqua.

Procedimento

  1. Riempi per ¾ il contenitore scelto con acqua;
  2. versala in una pentola e portala a ebollizione.
  3. Fodera di alluminio la ciotola con il lato più lucido verso l’interno;
  4. versa BICARBONATO e sale nella ciotola;
  5. unisci l’acqua una volta raggiunta l’ebollizione.
  6. Immergi quindi l’oggetto nella bacinella, accertandoti che almeno una parte tocchi sempre il fondo del recipiente.
  7. Tienilo qualche minuto, il tempo di immergerne tutta la superficie, quindi con un panno pulito asciugalo immediatamente, per evitare che dopo la pulizia, l’argento torni a ossidarsi.

NOTA BENE: Indossa un paio di guanti di gomma, che servono esclusivamente per non scottarti e per immergere gli oggetti nell’acqua bollente.

Questa soluzione, a differenza dei prodotti per le pulizie dell’argento comunemente in commercio, non è tossica.

Curiosità: Reazione chimica messa in atto

Hai appena fatto una pila chimica: l’ossido, che è lo sporco che vediamo sull’argento, viene eliminato grazie alla reazione dell’alluminio, sale e acqua con l’argento che, in contatto con sale e alluminio si riduce e perde l’ossidazione.

 

Ti è piaciuto questo trucchetto?

Se vuoi chiedermi altri consigli su come pulire qualsiasi cosa puoi iscriverti al mio gruppo Facebook:

 

La pulizia del frigorifero è molto importante, perché è il luogo dove più a lungo rimangono i nostri cibi, a volte crudi, a volte cotti. 

Quando si tratta con il cibo, è opportuno assicurarsi una ottimale pulizia per non contaminarlo di muffe e batteri inutili. 

Come pulire il proprio frigorifero, accertandosi che l’igiene sia assicurata

La pulizia del frigorifero è importante affinché, grazie a un’igiene costante e accurata, muffe e batteri patogeni non si fermino sui nostri cibi: vi sono alcuni batteri che resistono anche alle alte temperature, neppure la cottura dei cibi può fare miracoli senza igiene.

Ma la pulizia del frigorifero sì!

Vi sono certamente dei cibi che incidono sull’igiene del frigorifero, veicolando in maniera maggiore batteri: ad esempio le verdure e la frutta messe in frigorifero senza essere state precedentemente deterse. 

O cibi cotti che innescano un processo fermentativo, ma anche formaggi, grandi accumulatori di muffe, le carni o i salumi aperti da molti giorni. 

È importante fare la spesa in modo attento, organizzare i pasti, in modo da non far permanere troppo a lungo cibi freschi e cotti in frigorifero.

Questi accorgimenti che ti proponiamo sono perfetti anche per pulire il frigo nuovo, appena acquistato. 

Le cose da fare per la pulizia e l’igiene del frigorifero 

1. Attenzione al contenuto del frigorifero

Affinché funzioni meglio, e per garantirsi la sua durata nel tempo, occorre non riempire troppo il frigorifero: per evitare che i cibi vi marciscano, è buona cosa fare spese piccole e mirate, utilizzando così tutto. Se avete dei cibi andati a male in frigorifero, buttateli prima che contaminino tutto il resto.

2. Lavare frutta e verdura prima di riporla in frigorifero

Prima di riporre frutta e verdura in frigorifero è consigliabile lavarla e togliere la terra eventualmente rimasta.

3. Riporre i cibi cucinati nei contenitori ermetici appositi

Se devi riporre del cibo cucinato, è opportuno metterlo nei contenitori ermetici chiusi, per evitare contaminazioni.

4. Pulizia e igiene del frigorifero profonda

La prima cosa da fare è, almeno una volta all’anno, meglio due, spegnere il frigorifero per sbrinarlo completamente: curatevi di togliere il ghiaccio dal freezer, lavarlo con una delle soluzioni sotto indicate e asciugarlo accuratamente prima di rimettervi il cibo.

5. Una volta fatto questo si passa alla pulizia interna del frigorifero

– Rimuovere i ripiani e i cassetti del frigorifero per una ottimale igiene e pulizia: lavali con AMANÌ detersivo ecologico per piatti; quindi asciugali in maniera accurata;

  • Prima di riposizionare i ripiani, pulire l’interno: prepara una miscela di acqua (200 ml), acqua ossigenata a 12 volumi (300 ml) e BICARBONATO (1 cucchiaio), trasferiscila in uno spruzzino e lava l’interno aiutandoti con un panno morbido: asciugalo bene prima di rimettere i piani;
  • Per la pulizia interna del frigorifero puoi usare anche USAMIX, il detersivo universale a base di acqua ossigenata che igienizzerà tutta la superficie interna; 
  • Pulisci le guarnizioni del frigo sempre con USAMIX, spruzzandolo e facendolo agire per 15 minuti e risciacquandolo con la spugna MULTIUSO; per questa azione è adatto anche LEMONTRì soprattutto se si sono creati accumuli di calcare: si usa allo stesso modo di Usamix; è importante asciugare tutta la superficie prima di riposizionare i ripiani;
  • Si consiglia di fare questo lavoro a frigorifero spento!

6. Pulizia e igiene del frigorifero quotidiana

Oltre a questi accorgimenti, potete una volta al mese, spostare i cibi dai singoli ripiani, riponendoli in una borsa termica, e spruzzare USAMIX, detergendoli poi con il panno MULTIUSO. Prima di riposizionare i cibi, asciugare accuratamente,

Se notate muffa, ricordate che è sempre opportuno togliere il ripiano e lavarlo con detersivo per piatti AMANì. 

7. Piccoli accorgimenti anti-sporcizia e pro igiene

Per raccogliere l’acqua che sgocciola a volte da frigorifero, posizionate un asciugamano sul fondo del frigorifero.

Per assorbire gli odori e l’eccessiva umidità, posizionate in frigorifero un vasetto con metà bicarbonato e metà sale.

Ricordate di non cambiare continuamente la temperatura del frigorifero, poiché questo potrebbe generare accumuli di acqua, grande conduttrice di muffe e batteri. 

 

I prodotti consigliati da Fabrizio di Verdevero per la pulizia del frigorifero: 

Esistono oli essenziali per pulire che possiedono un potere curativo ormai riconosciuto.

L’olio essenziale per pulire è un ottimo coadiuvante per mantenere pulita la casa ecologica e naturale e la conoscenza dei segreti dell’aromaterapia ci sarà di aiuto.
Ogni olio essenziale, infatti, possiede particolari caratteristiche, per le leggi dell’aromaterapia essi appartengono a tre categorie diverse:
1 – le note di base: collegate alla volontà, emettono vibrazioni basse e lente. Stabilizzano la composizione di un profumo ad esempio, conferiscono quindi, anche all’essere umano, stabilità e fermezza. Fanno parte di questa categoria resine, legni o spezie:
2 – le note di testa: sono la parte più volatile e pungente. Emettono vibrazioni alte e sottili, sono collegate al potenziamento dell’intelletto e della parte neuro-sensiente, facilitando quindi i processi cognitivi. Sono fresche e vivaci;
3 – le note di cuore: sono quelle essenze collegate al sentimento, al ritmo, emozionanti e leggere, solitamente ricavate dai fiori. Hanno il potere di modificare gli stati d’animo.

Compresa questa tripartizione, ognuno di noi potrà scegliere l’olio essenziale che più si avvicina allo stato d’animo di quel preciso momento, lo scioglierà in un diffusore, qualche goccia in vasca da bagno, nelle creme o nei detergenti autoprodotti, direttamente in lavatrice insieme al detersivo.
Riguardo quest’ultimo utilizzo dell’olio essenziale, è importante chiarire che per sciogliere un olio in acqua occorre un solvente: per cui, se decidete di profumare i detersivi naturali autoprodotti, sciogliere l’olio essenziale in un bicchierino in cui avete versato qualche goccia di alcol alimentare o grappa.

Olio essenziale per pulire: quando usarlo

Certamente per la pulizia della casa naturale ci sono degli oli essenziali più adatti rispetto ad altri.

Sapevi che con l’olio essenziale di alcune spezie, infatti, è possibile igienizzare la propria abitazione?
Tornando al nostro olio essenziale, vediamo quale utilizzare per pulire la casa ecologica e naturale.

Olio essenziale di arancio dolce
Nota di cuore e di testa: aiuta ad eliminare le tossine, rilassa combattendo l’insonnia e allevia i dolori muscolari. Porta energia, calore, allegria e pace.
È indicato in inverno, per portare calore e luce durante la stagione invernale.

Olio essenziale di bergamotto
Eccezionale antisettico e antibatterico, l’olio essenziale al bergamotto è perfetto per le pulizie di casa. Contrasta anche le infezioni delle vie respiratorie, combatte acne e foruncoli. Adatto sempre, l’olio essenziale di bergamotto si presta in modo particolare in inverno.

Olio essenziale di betulla
Maestra di equilibrio e purificazione, la betulla è un elemento da introdurre nelle nostre case. Opera a livelli sottili, per questo motivo è indicata per purificare l’organismo anche dalla febbre, oltre a curare i ristagni, favorendo l’eliminazione di acido urico e cloruri.

Olio essenziale di chiodi di garofano
Il chiodo di garofano è un potente antisettico, disinfetta e disinfesta l’ambiente, tenendo lontani insetti molesti, prosciuga le muffe. Ha anche un forte potere riscaldante: per questo motivo se ne consiglia l’uso in inverno, quando la casa rimane più tempo chiusa. Spiritualmente, il chiodo di garofano ci rende più radicati e determinati.

Olio essenziale di lavanda
La lavanda contiene oli essenziali molto attivi che le conferiscono proprietà antisettiche, disinfettanti, vasodilatatrici,  antinevralgiche, cicatrizzanti, diuretiche, per i dolori muscolari e artritici ed è considerata anche un leggero sedativo. Per tutte queste sue proprietà disinfettanti ne consigliamo l’uso per il bucato, due-tre gocce direttamente nella vaschetta dell’ammorbidente, i suoi fiori seccati e posti in sacchettini di cotone nell’armadio come antitarme, come coadiuvante dell’acqua di risciacquo dei pavimenti e superfici varie.
Utilissima anch’essa in inverno, poiché spiritualmente trasporta nelle nostre case leggerezza, sole e spensieratezza.

Olio essenziale di limone
Stimola le difese immunitarie, aumenta la resistenza ai batteri, potente antisettico e antivirale. Ha un grande potere detergente, caratteristica che lo rende indispensabile per le pulizie di casa.
Sul piano sottile, il limone è un frutto vitale e frizzante, aiuta a ritrovare la dinamicità perduta e la lucidità intuitiva: particolarmente indicato, quindi, in inverno anch’esso.

Olio essenziale di Mirra Resinoide
Indicata per riaprire le vie respiratorie con la sua tonalità dolce e calda, sfiamma e disinfetta. Ideale in inverno per purificare e soprattutto scaldare gli ambienti. Aiuta a far fluire le emozioni e dona calma.

Tuttavia gli oli essenziali non sono la soluzione più ecologica per profumare il bucato.

Anzi, l’olio essenziale, essendo essenza pura della pianta, ha un enorme impatto ambientale e non è buona pratica farli finire nell’acqua.

Se ci pensi bene ci guardiamo molto attentamente dal far finire anche l’olio di oliva negli scarichi. E gli oli essenziali sono ancor più inquinanti.

Senza considerare che con tengono per loro natura allergeni che son op irritanti per la nostra pelle.

Con cosa profumare allora il nostro bucato?

Con profuma bucato specifici formulati con profumi ipo allergenici e a basso impatto ambientale.

Se stai leggendo questo articolo significa che qualche tua amica ti ha detto: “Hey, hai provato l’acido citrico come anticalcare?”

Se la tua amica lo ha fatto ti avrà anche già detto che funziona meglio dei tradizionali detersivi chimici inquinanti studiato apposta per sciogliere il calcare.

Solo che quesi prodotti:

-ti irritano le vie respiratorie a causa dell’odore terribile di chimico che hanno;

-ti fanno prudere le mani e te le arrossano ogni volta  che li usi;

-Ti fanno respirare un aerosol chimico ogni volta che usi acqua calda dopo averli utilizzati.

L’acido citrico come anticalcare

Se sei tanca di tutte questi effetti collaterali della chimica allora l’acido citrico fa al caso tuo:

-scioglie il calcare come non hai mai visto;

-senza irritarti le mani;

-senza inquinare te e la tua famiglia.

L’acido citrico è un ingrediente speciale, le sue doti ecologiche sono indiscusse, tanto che è presente anche sul Biodizionario.

L’acido citrico si presenta come una fine polvere bianca ed è uno degli acidi più diffusi negli organismi vegetali.

Il succo di limone ne contiene il 5-7% e l’arancia l’1% circa, è presente in quasi tutta la frutta, nei legni, nei funghi, nel tabacco, nel vino e persino nel latte.

Un tempo l’acido citrico si ricavava dal succo di limone (da qui il nome Citrus).

Usarlo come anticalcare è facilissimo.

Prendi 150 grammi di acido citrico e scioglilo in un litro di acqua demineralizzata, quella che si usa per il ferro da stiro. Agita bene il flacone et voilà, se i pronta a sconfiggere il calcare in modo naturale.

>Se vuoi ordinarlo e riceverlo a casa tua in 24 ore clicca qui:

Acido Citrico 1Kg

*Il Biodizionario
Il Biodizionario è il prezioso strumento ideato da Fabrizio Zago, dove sono segnalati gli ingredienti comunemente utilizzati per la formulazione dei detersivi e cosmetici. Essi sono segnalati attraverso un pallino-semaforo verde, giallo o rosso a seconda dell’impatto ambientale e umano.
Utilizzando il biodizionario, un mezzo veloce e utile, sarà possibile comprendere l’impatto ambientale che hanno gli ingredienti del detersivo che ci si appresta ad acquistare.
Tra essi, anche l’acido citrico, un additivo coadiuvante delle pulizie domestiche utile contro il calcare, come ammorbidente o brillantante.

Come pulire lo schermo del pc pieno di polvere e pelucchi?

Meglio sostanze naturali o costosi prodotti chimici per la pulizia del monitor pc?

Ecco i miei consigli…

Cosa non utilizzare mai per la pulizia pc

Mai utilizzare carta: potrebbe graffiare il monitor.

Non utilizzare neppure prodotti chimici, poiché potrebbero lasciare aloni (almeno che non si tratti di un costoso prodotto specifico).

Per la pulizia del monitor pc non sono indicati neppure i comuni detergenti per vetri, poiché potrebbero contenere sostanze (alcol o ammoniaca) che reagiscono con il monitor del pc, lasciando aloni indelebili.

Ecco cosa puoi fare per pulire lo schermo senza rovinarlo

Per la pulizia del monitor ti consiglio, quindi, di utilizzare costanza (fai questa operazione di tanto in tanto) e un panno in microfibra ecologici.

Scegli panni in microfibra, sceglietene uno di alta qualità, non rilasciano pelucchi, non elettrizzano il monitor pc e rimuovono sporco, polvere e macchie, semplicemente passandoli con delicatezza sul monitor pc, senza mai premere.

Conviene munirsi di due panni differenti in microfibra per la pulizia del pc: uno per la polvere, l’altro per le macchie, questo per evitare che la polvere accumulata sul panno si riversi nuovamente sullo schermo del pc.

Se ti è piaciuto questo consiglio, o se vuoi farmi altre domande, iscriviti al gruppo Facebook COME PULIRE QUALSIASI COSA CON FABRIZIO ZANETTI – L’esperto risponde.

 

Se quando senti parlare di consigli per rimuovere le macchie sui vestiti la prima cosa ti viene in mente é la candeggina allora non hai letto questo articolo.

La candeggina, si sa, sfrutta la sua azione sbiancante come baluardo: sui bianchi è imbattibile e una volta passati il WC e i sanitari del bagno abbiamo la sensazione che germi e batteri siano definitivamente sconfitti. Per non parlare dell’abitudine di mettere in ammollo a sbiancare i vestiti.

Quello di cui non ci rendiamo conto è quanto questi gesti inquinino noi e l’ambiente: la candeggina è un derivato del cloro, sulla cui pericolosità ti invito a leggere questo studio fatto da Greenpeace.

Come togliere le macchie dai tessuti senza candeggina: LA GUIDA COMPLETA IN / PASSI

Esistono, oltre ai detersivi ecologici in commercio, rimedi semplici e non inquinanti per sapere sempre come togliere le macchie dai tessuti senza candeggina.

1 – L’acqua ossigenata

L’acqua ossigenata ha virtù conosciute e altre passate assolutamente in sordina: è ottima utilizzata a come sbiancante, igienizzante, disinfettante ed è biodegradabile.

Per i nostri tessuti e pulizie si utilizza quella a 34 e a 130 volumi, quest’ultima necessita particolare attenzione: entrambe, infatti, sono infiammabili e corrosive. Occorre tenerla in luogo fresco, lontana dai bambini e animali, e maneggiarla con attenzione evitando schizzi. Non toccarla con le nude mani.

Test condotti dal Virginia Polytechnic Institute hanno dimostrato l’eliminazione totale della Salmonella e di E. coli da cucine contaminate con questi batteri se usata in combinazione con l’aceto bianco, in uno spray.

Utilizzi

Disinfetta i vestiti macchiati di sangue o altre secrezioni corporee, macchie di vino e pomodoro, oltre a sbiancare e igienizzare: mettere i capi in ammollo in una soluzione d’acqua ossigenata a 34 volumi e acqua (5 cucchiai di acqua ossigenata in 1/2 litro di acqua) prima del lavaggio normale. Dopodiché, occorre procedere al lavaggio: diluire 1 cucchiaio di acqua ossigenata a 130 volumi in 1 bicchiere di acqua e versarla direttamente nel cestello della lavatrice, facendo molta attenzione a maneggiarla. Affinché l’acqua ossigenata entri in funzione, il lavaggio dovrà avvenire a 60 gradi.

4 – Percarbonato: l’alternativa naturale per rimuovere le macchie senza candeggina

A mano sulle macchie: spargete una piccola quantità di percarbonato direttamente sulla macchia, inumidite con acqua tiepida e fate agire per 10 minuti. Poi procedere al normale lavaggio, aggiungendo 2 cucchiai di percarbonato direttamente nel cestello della lavatrice per i capi bianchi e 1 per i colorati non troppo delicati: si consigliano i 40 gradi per una ottimale funzione in lavatrice.

5 – Sapone naturale per il bucato

Il sapone naturale è ottimo per lavare i capi a mano o per pretrattare le macchie ostinate. Strofinate il sapone sulla macchia energicamente dopo aver inumidito il capo. A questo punto sfregate i lembi di tessuto dove si trova la macchia e mettete in lavatrice.

6 – Carbonato di sodio per le macchie grasse

Per le macchie di unto procedete così: miscelate carbonato di sodio e acqua in parti uguali, spalmate sulla macchia e fate agire 1 ora, poi procedete al normale risciacquo.

7 – Sgrassatore per aloni di sudore

Per gli aloni di sudore sgradevoli spruzzate dello sgrassatore ecologico sulla macchia, strofinate e fate agire 15 minuti. Poi procedete al normale lavaggio.

In casa, per una pulizie veloce ed ecologica, è buona norma tenere sempre pronti all’uso degli spruzzini a base di tre ingredienti magici: acqua e bicarbonato, acqua e acido citrico, acqua e aceto.
Vediamo anche come preparare delle pappette pronte all’uso per lucidare e togliere odori persistenti.

Spruzzini e pastelle ecologiche pronte all’uso

** Lucida acciaio
Sgrassa le superfici lavabili della cucina, rendendo lucido l’acciaio. Preparate una pappetta di limone, ne basta mezzo, e sale, strofinando bene sui ripiani interessati. Il limone non va utilizzato sul marmo o su materiali particolarmente delicati: essendo acido, corrode.

** Detergente universale (½ litro di prodotto)
Versa in uno spruzzino recuperato 100 ml di alcool etilico denaturato, 200 ml di acqua ossigenata a 10 volumi e 200 ml di acqua demineralizzata.
Profuma a piacere con olio essenziale: i più indicati sono olio essenziale di lavanda, purificante, o agli agrumi, disinfettante.
Non utilizzare su marmo e pietre naturali.

** Soluzione ANTICALCARE a base di acido citrico
In un flacone vuoto versate una soluzione al 15% di acido citrico, dissolvendo 150 grammi di acido citrico in 1 litro d’acqua distillata e tiepida.
Profumatelo con l’aggiunta di alcune gocce di olio essenziale biologico balsamico o agli agrumi. Prima dell’uso agitare bene.
Anticalcare: spruzzare sulla superficie incrostata, lasciare agire qualche minuto e poi passare con la spugna. Evitate di utilizzare l’acido citrico su marmo, pietra, legno ed in generale sulle superfici non adatte a soluzioni acide.

** Spruzzino a base di acqua e aceto
Preparate degli spruzzini, che avrete riciclato, con una soluzione al 20 – 30 o 40% di aceto e acqua, meglio se distillata, visto che le acque casalinghe sono ricche di calcare. La percentuale di aceto dipende dalla tolleranza che si ha dell’aceto stesso, più ce n’è più la soluzione sarà efficace.
Questa soluzione deterge i rubinetti, togliendo il calcare e lucidandoli; se il calcare ha ostruito le griglie rompigetto dei rubinetti e della doccia, svitateli e poneteli a bagno in un bicchiere d’aceto per una notte; pulisce i vetri senza bisogno di aggiungere altro; se avete pentole particolarmente incrostate, spruzzatevi, sul fondo, la soluzione e fate agire 10 minuti prima di lavarle; insieme al limone renderà il vostro forno uno splendore!; potrete pulire poi porte della doccia, acciaio inossidabile, piani di lavoro; igienizza il frigorifero, il piano cottura.

** Spruzzino e pappetta a base di acqua e bicarbonato
Grazie alla sua debole alcalinità, in grado di stabilizzare il PH delle soluzioni intorno all’8,1, il bicarbonato inibisce la proliferazione di germi e batteri; riduce la durezza dell’acqua;
Sciogliere 40 gr di bicarbonato in 500 ml di acqua.
Si utilizza per pulire il frigorifero, da spruzzare sui tappeti dei nostri amici animali, pretrattare pentole particolarmente incrostate, ottimo per pulire la doccia e per combattere la muffa,

Pappetta: impastate tre parti di bicarbonato e una d’acqua e, a forno freddo, sfregatela sulle superfici interne, sulle pareti e sulle griglie con l’aiuto di una spugnetta.
Quindi risciacqua e asciuga. Ottimo escamotage anche per eliminare i cattivi odori.
La pappetta si utilizza anche per pulire l’argenteria.

** Spruzzino acqua, detersivo per piatti ecologico e bicarbonato
Sciogliere 40 gr di bicarbonato in 500 ml di acqua e versarvi 10 ml di detersivo per piatti ecologico. Questa soluzione è particolarmente indicata per pretrattare le macchie difficili: spruzzare la soluzione direttamente sulla macchia, fare agire per 15 minuti e mettere in lavatrice.

 

 
 

 

A Schio, in via Maraschin 79, il sogno di Nicola e Laura si è avverato: da marzo 2013 è aperto un negozio speciale che parla una lingua diversa.
Si chiama La Buona Terra e già il nome la dice lunga: un negozio dove acquistare prodotti sfusi e a chilometro zero (fin dove questo è possibile), alimentare, prodotti per la cura della casa e della persona, oggettistica e tanto altro, un negozio diverso che si è posto obiettivi etici e molto alti.

Perché è nata la Buona Terra?
Innanzitutto per offrire alle persone la possibilità di avere comodamente vicino a casa, ogni giorno, prodotti di qualità freschi e sani del territorio ad un prezzo accessibile; per ridurre l’impatto ambientale dovuto al trasporto delle merci adottando la filiera corta; per valorizzare e sostenere i piccoli produttori con le loro produzioni di qualità e se possibile biologiche; per organizzare momenti conviviali per degustazioni, presentazioni, incontri formativi sul consumo critico e l’economia solidale, l’educazione ambientale e alimentare; per aiutare l’ecologia: con i prodotti sfusi si limitano sprechi di prodotti e una buona quantità di rifiuti eliminando gli imballaggi.

Da La Buona Terra potrete trovare  una gamma di prodotti naturali che privilegiano le piccole aziende che lavorano in modo etico, sostenibile ed ecologico, nel rispetto dell’ambiente e della salute dei nostri clienti.
Sono disponibili i detersivi ecologici VerdeVero.it, in vendita principalmente sfusi ma anche nei pratici contenitori da 1 litro, prodotti per la coltivazione dell’orto biologico, artigianato locale e alimenti naturali non trattati chimicamente.
I prodotti spaziano dalla pasta, al caffè, pane cotto a legna, birra artigianale, salse, prodotti da forno, cereali, farine, frutta e verdura.
La Buona Terra non è solo un negozio ma anche un luogo dove leggere, degustare tisane, e dove poter creare occasioni di incontro e di scambio.

SE VUOI:
-Ripartire dalla terra
-Ridurre gli imballaggi
-Scegliere un’alimentazione sana
-Contribuire ad un’economia etica
-Creare un luogo d’incontro e di scambio…
… Allora vai a visitare la Buona Terra!

La Buona Terra
via Maraschin 79, Schio (VI)
Tel. 3311421988
[email protected]

I panni in microfibra per le pulizie di casa hanno sostituito i vecchi canovacci delle nonne.

E’ capitato anche a te di usare un vecchio canovaccio per pulire i vetri e dopo aver strofinato con fatica ti sei ritrovato con:

  • pelucchi sui vetri
  • aloni come se non avessi nemmeno fatto una passata
  • il colore dello strofinaccio trasferito sulla superficie che pulivi, specie se pulisci un tessuto.

E allora i Panni in Microfibra fanno al caso tuo.

Strofini la metà e addio a peluche, aloni e danni collaterali

Che cos’è il panno in microfibra

Fino a 10 anni fa, “il panno” era visto come semplice supporto al detergente.  Poi, l’avvento delle MICROFIBRE ha modificato i sistemi di pulizia a favore di una  maggior efficacia ed ecologia.

La microfibra è un mix di 2 fibre sintetiche: Poliestere e Poliammide (detto anche Nylon) che ,
con un processo chimico-meccanico, si separano dando origine a microfilamenti.

Se  l’etichetta non riporta le 2 componenti (es. 70% Pes, 30% Pa) non può essere microfibra.

Poi ci sono le fibre POLIATTIVE® che hanno ottenuto la certificazione  ANTIBACT, che certifica il potere meccanico antibatterico, e la certificazione ambientale di prodotto ISO 14021 per la dimostrata efficacia in uso nel ridurre l’acqua, il detergente e i  materiali di scarto.

Utilizzare un PANNO IN MICROFIBRA vi garantirà, oltre alla sua lunga durata, anche una pulizia profonda e sicura delle superficie.

Perché usare la microfibra per pulire

Usare microfibre rispetto a metodi tradizionali e obsoleti, come i panni in cotone, viscosa o ancor peggio carta, significa risparmiare denaro con evidenti  vantaggi per l’ambiente e per la salute umana:

• Riduzione tempi di lavoro
• Riduzione degli scarti (lunga vita dei prodotti)
• Riduzione dell’uso di detergenti ed acqua.

Come pulire la lavatrice è un dilemma che affligge tutte le donne alle prese con il bucato che puzza.

Uno dei problemi più frequenti legati alla lavatrice è il calcare: insieme ad esso, possiamo spesso riscontrare che, una volta terminato il bucato, i nostri indumenti, la nostra biancheria appena uscita dalla lavatrice è impregnata di strani odori non proprio piacevoli.

Perché accade questo?

Il calcare, di cui spesso le nostre acque sono ricche, si accumula sia nei filtri e in tutte le tubature in modo particolare nella serpentina della lavatrice.
Oltre al calcare, nella lavatrice si accumulano anche i residui di sporco, batteri, piccole parti di tessuti e fibre: l’insieme di tutta questa sporcizia può portare alla rottura della nostra lavatrice, ma anche a bucati maleodoranti.
Affinché ciò non accada, occorre tenerla sempre pulita e libera dal CALCARE.
Vediamo come fare per avere, quindi, una lavatrice pulita senza faticare troppo!

1 – Controllare il filtro
Periodicamente, almeno una volta ogni tre mesi, estraete il filtro, controllatelo e pulitelo con dovizia.

2 – Lavaggio a vuoto
Una volta al mese appuntarsi di fare un lavaggio a vuoto alla lavatrice.
Per fare questo si può scegliere una soluzione a base di ACIDO CITRICO.

Dosi per la soluzione di ACIDO CITRICO, versate 100 ml di soluzione sempre nella vaschetta della lavatrice e azionate il lavaggio a 60 gradi.

3 – Attenzione alle guarnizioni e alle vaschette
Una volta ogni due mesi si consiglia di pulire le guarnizioni e le vaschette del DETERSIVO e ammorbidente.
Versare 50 cc di prodotto USAMIX, il detergente multiuso ecologico all’interno della guarnizione e far agire per 30 minuti: prendere quindi una spugna bagnata e pulire bene all’interno. Versare qualche goccia di USAMIX, il detergente multiuso ecologico sulla spugnetta e detergere le vaschette.

4 – L’acqua che rimane nel cestello
Di tanto in tanto togliete i residui di acqua di accumulo nella lavatrice: azionare il programma ‘scarico acqua’ e l’acqua di troppo confluirà nel tubo di scarico.

Vi ricordiamo, poi, che l’uso dei detersivi ecologici garantisce una pulizia dei vostri abiti, biancheria ed indumenti etica, vera e buona per la vostra pelle e per quella dell’ambiente.

Ecco a voi un detersivo fatto in casa per bucato, estratto dal blog seminterra.com

Questo detersivo è a base di CARBONATO DI SODIO e SAPONE VEGETALE grattugiato: vista la sua formulazione, questa polvere è piuttosto alcalina.

Ingredienti
300 gr di sapone vegetale grattugiato finemente
150 gr di bicarbonato di sodio
100 gr di carbonato di sodio
100 gr. amido di mais o fecola di patate
50/100 gocce di oli essenziali a piacere

Preparazione

Grattugiare finemente il sapone con una grattugia manuale in una insalatiera capiente.
Aggiungere al sapone il bicarbonato, la soda da bucato, l’amido e mescolare.
A questo punto distribuire qua e la gli oli essenziali (se si è scelto di metterne) e trasferire il sapone in un contenitore adeguato, un vaso di vetro, di cartone o di plastica a bocca larga.

Uso

Mettere 2 o 3 cucchiai di detersivo nella vaschetta della lavatrice o in una pallina direttamente nel cestello.
Per non misurare ogni volta la quantità di detersivo che occorre, si possono mettere i 2 o 3 cucchiai in un vasetto dello yogurt o un misurino graduato o il tappo di un flacone e prendere nota del livello.
Questa polvere lavante va bene su tutti i capi, sui chiari in modo particolare.

Detersivi fatti in casa: per aiutarsi nelle pulizie domestiche occorrono INGREDIENTI semplici dal costo contenuto che possono sopperire a tutti quegli additivi inquinanti della grande distribuzione.

Molti già sono presenti nelle nostre case, altri non sono ancora di uso comune, ma sono ormai facilmente reperibili sia in rete, che nei negozi di prodotti naturali.

Vediamoli insieme:

BICARBONATO DI SODIO

II bicarbonato di sodio si può impiegare in moltissimi modi, dalla cucina al bucato, dalla cura della persona al pretrattaggio di macchie ostinati. Andate e leggere qui tutti i modi per utilizzare il bicarbonato di sodio.

SALE PER DETERGENZA

Ravviva i colori, sbianca il lino e il cotone, deodora le scarpe. Il sale marino è un ingrediente fenomenale per le vostre pulizie. Scopritene QUI gli usi!

ACIDO CITRICO

Ricavato dagli agrumi tramite un processo industriale, l’acido citrico è un additivo naturale che vi risolverà molti problemi. Provatelo come ammorbidente, anticalcare e brillantante in una soluzione con acqua demineralizzata. Ecco come fare QUI.

PERCARBONATO SBIANCANTE

Sbianca il bucato, utile per pretrattare o per ossigenare sporco resistente. Questo additivo naturale vi stupirà per l’efficacia lavante. Tutto sul percarbonato QUI.

CARBONATO DI SODIO

Anche detto soda da bucato, il carbonato di sodio si aggiunge al bucato per sbiancare o come additivo pulente. Ottimo per pretrattare o pulire macchie di grasso persistenti. QUI tutti i suoi impieghi.

SAPONE VEGETALE

Usatissimo dalle nostre nonne e caduto spesso in disuso, il sapone vegetale naturale si impiega per l’autoproduzione di detersivi ecologici, per pulire piastrelle o pretrattare le macchie. Economico ed ecologico, ecco i suoi impieghi QUI.

Trovi tutti gli additivi di Verdevero QUI!

 

L’uso del sapone naturale in pezzi è antico nel tempo.

Le nostre nonne erano abituate a lavare a mano nei lavatoio di pietra con olio di gomito e una saponetta in mano.

Per abitudine viene spesso chiamato sapone di Marsiglia, quest’ultimo costituito solo da ingredienti naturali ossia soda e olio d’oliva, ma in commercio esistono diversi saponi naturali, non ultimo quello di Aleppo.

Prima di acquistare un sapone vegetale, verificatene la composizione: il ‘sodium tallowate’ indica che il prodotto contiene un ingrediente derivato dalla macellazione animale.

Un buon sapone naturale richiede la presenza di tensioattivi derivati da piante, come il ‘sodium olivate’ (con olio d’oliva), il Cocos Nucifera (olio di cocco) o l’Olea Europea (olio di oliva europeo). Ricordiamo sempre di controllare bene l’INCI prima di acquistare un prodotto cosmetico o per la pulizia: un ottimo strumento rimane il BIODIZIONARIO.

Gli usi del sapone naturale sono i più svariati in casa.

Partiamo da quelli che ci riguardano più da vicino, le PULIZIE ECOLOGICHE.

Sapone naturale per l’igiene della casa

Strofinate una spugna con sapone naturale e inumiditela: potrete in questo modo sgrassare molte superfici, le piastrelle della cucina, il bagno e anche il marmo.

Sapone naturale per il bucato

Il sapone naturale è un ottimo ingrediente per lavare i capi a mano o per pretrattare le macchie ostinate. Strofinate il sapone sulla macchia energicamente dopo aver inumidito il capo. A questo punto sfregate i lembi di tessuto dove si trova la macchia e mettete in lavatrice.

Per un lavaggio ottimale, al DETERSIVO per bucato aggiungete del PERCARBONATO sbiancante e, nel caso dei bianchi, mezzo limone spremuto. Non dimenticate di versare 100 cc di soluzione a base di ACIDO CITRICO nella vaschetta dell’ammorbidente.

Sapone naturale per l’autoproduzione

Se siete soliti autoprodurvi i detersivi, allora sapete che il sapone vegetale è un ingrediente base per tante ricette. È più conveniente acquistare delle saponette da grattugiare, piuttosto che le scaglie già pronte: quei 10 minuti di lavoro in più certamente vi faranno risparmiare un bel po’!
Qui potrete leggere una RICETTA a base di sapone naturale a scaglie per autoprodurre il detersivo per bucato.

Quante volte ti è successo di trovarti a pulire una macchia di grasso, come quella della catena della bici. O una macchia di unto in un grembiule.

O hai trovato del grasso del motore nel pavimento del garage o nel vialetto di casa.

E se hai una stufa in casa sai quanto è dura pulire il vetro sporco di fuliggine.

La prima reazione che ti è venuta in mente la conosco: “prendo una superbombachimicasgrassante e la spruzzo sullo sporco. Bang, tolgo tutto.

E poco importa di quei segni orribili che ci sono sul retro dell’etichetta: teschi, pesci morti, alberi stecchiti ammazzati...

E non conta se per usarlo ti devi fare un aerosol chimico che ti entra nei polmoni e ti lascia senza fiato.

Eppure esiste una soluzione ecologica che scioglie il grasso e lo sporco in pochi istanti e senza farti respirare robaccia chimica.

Si chiama Carbonato Sgrassante Verdevero ed è un detergente ecologico dai mille usi.

 

La sua versatilità, e il suo basso costo, lo rende protagonista di molti usi domestici.

In piu:

  • non contiene tensioattivi,
  • non contiene profumi irritanti;
  • non contiene sostanze aggressive per l’ambiente.

Ecco i principali impieghi del carbonato sgrassante.

Puoi usarlo per:

  • Rimuovere lo sporco più resistente, griglie del forno o fornelli. Da usare pura direttamente sulla superficie da trattare;
  • Pulire bottiglie di olio e vino da riutilizzare. Versa mezzo cucchiaino di Carbonato nella bottiglia, aggiungi un po’ d’acqua e agita dopo aver messo un tappo. Risciacqua con  cura e la bottiglia torna come nuova;
  • Per togliere vecchie macchie di olio e grasso dai pavimenti in cemento o del garage;
  • Pretrattare il bucato:  versa 2 cucchiai di Carbonato e 2 cucchiai di sale grosso per ogni litro d’acqua calda. Meglio ancora se aggiungi del detersivo da bucato ecologico. Per i tessuti più delicati fai un teste di resistenza del colore in un angolo nascosto.
  • Lavaggio in lavatrice: se i capi sono molto sporchi, nella vaschetta del detersivo aggiungi al detersivo 1 cucchiaio di Carbonato e 1 cucchiaio di sale grosso e aziona il prelavaggio. Se non hai l’opzione prelavaggio, fai un ciclo di risciacquo, mettendo direttamente nel cestello la stessa miscela. Dopo il risciacquo, procedi al normale lavaggio.
  • Per neutralizzare i cattivi odori, igenizzare i capi e aumentare il potere pulente del detersivo, aggiungi 1 cucchiaio di Carbonato al detersivo ad ogni lavaggio.

Il carbonato di sodio o soda da bucato quindi:

  • è ecologica e conveniente;
  • DETERGE e NEUTRALIZZA gli odori;
  • SGRASSA le superfici in modo efficace;

>>>Lo trovi QUI!

Avvertenze: come detersivo è bene non utilizzare il carbonato di sodio su tessuti troppo delicati e leggeri; ottimo sull’unto dei pavimenti di garage o officine, fuliggine di cappe e aspiratori, residui di olio. Non si utilizza su superfici di legno, cotto, pavimenti non cerati, vasche, tubi o piastrelle in fibra di vetro.

Curiosità: Già nell’antichità, la soda – chiamata natron – veniva estratta da giacimenti naturali e utilizzata per la fabbricazione di saponi e la pulizia dei tessuti; presso gli antichi Egizi era l’ingrediente fondamentale per l’imbalsamazione, grazie alla sua capacità di assorbire acqua.

 

In ogni casa si nasconde un tesoro, anzi, quattro!

Questi tesori sono:

E sono l’indispensabile per pulire casa in modo sano e naturale.

Bucato con aceto, bicarbonato, acido citrico e limone

Sono ingredienti a basso costo con i quali, senza inquinare, potrai fare tantissime ricette dagli usi svariati: oggi ti racconto come usarli per fare il tuo bucato ecologico.

IL BICARBONATO in lavatrice ne allunga la vita

Tra i vari trucchi suggeriti qua e la on line c’è quello di utilizzare regolarmente BICARBONATO per contrastare la formazione del calcare nella lavatrice.

Purtroppo non è vero che basta aggiungere ad ogni lavaggio 1 cucchiaio di questa magica polvere per eliminare il calcare me…

Se fai una volta al mese un lavaggio a vuoto con mezza tazza (150g) di bicarbonato allora ti aiuterà a mantenere l’apparecchio pulito.

Trucchetti salva bucato

Capi e tessuti sempre morbidi?

Puoi versare 25 gr di BICARBONATO direttamente nell’acqua di ammollo del bucato. Dopo qualche ora procedi a un normale lavaggio in lavatrice. Alla fine i tuoi capi saranno più morbidi.

Il Bicarbonato ha un effetto ammorbidente “meccanico”. Significa che dilata le fibre e le rende più gonfie e morbide.

In questo video ti svelo un trucco con il Bicarbonato per eliminare i cattivi odori di sudore dai tuoi capi:

Mai utilizzare il bicarbonato sulla seta.

Come rimuovere macchie dai vestiti con il Bicarbonato

Se la macchia è fresca, è sufficiente bagnarla con acqua fredda, aspettare qualche minuto e cospargerla di polvere, lasciando agire per almeno un’ora prima di lavare l’indumento in lavatrice.

Se invece la macchia è secca, procedete così: stendete l’indumento sul tavolo, bagnate la macchia con acqua fredda e lasciate agire per qualche minuto.

Nel frattempo, formate una pasta di bicarbonato e acqua fredda che spalmerete sulla macchia: lasciate asciugare e spazzolate via i residui prima di lavare in lavatrice.

 

 

L’ ACIDO CITRICO 

Ammorbidente e anticalcare

Prepara una soluzione al 15% – 20% – la scelta dipende dalla durezza dell’acqua di casa tua, più è dura più la concentrazione della soluzione dovrà essere alta – di ACIDO CITRICO, dissolvendo 150 – 200 grammi di ACIDO CITRICO in un litro d’acqua meglio se distillata e tiepida.

Mixa bene i due ingredienti e versali in dei contenitori riciclati che, per una maggiore sicurezza domestica, vi consigliamo di etichettare.

Prima dell’uso agitare sempre bene la bottiglia.

Se utilizzi la soluzione come ammorbidente, ti consigliamo 100cc direttamente nella vaschetta dell’ammorbidente e con lavatrice a carico pieno.

Ogni mese è, poi, buona abitudine disincrostare la lavatrice, per cui versa 1 litro della soluzione nel cestello vuoto e avvia un programma ad alte temperature.

Come brillantante, invece, versa la soluzione a base di acido citrico nella vaschetta apposita nella lavatrice.

A piacere, potrai profumare il tuo ammorbidente e anticalcare con alcune gocce di olio essenziale biologico balsamico o agli agrumi.

L’ACETO

Materassi freschi e puliti
Questo rimedio era molto utilizzato dalle nostre nonne: per mantenere puliti e freschi i materassi: bagnateli leggermente e strofinateli energicamente con un poco di aceto e bicarbonato.

Fate una pappetta 70% bicarbonato – 30% aceto e applicatela sulla superficie del materasso.

IL LIMONE

Lavare la lana
Per capi di lana morbidi e delicati, lasciate i vostri indumenti in ammollo per 1 giorno in una soluzione di acqua e il succo di limone (2 limoni per ogni litro d’acqua).

Lavare la seta
Per ravvivare la vostra seta, insaponatela, sciacquatela e lasciatela a bagno per qualche ora in acqua e succo di limone

 

Il miglior alleato del tuo detersivo ecologico per sbiancare i capi è il percarbonato di sodio.

Il 95% dei detersivi, sia liquidi che in polvere, contengono sbiancanti ottici, delle sostanze allergizzanti, possibili responsabili dell’insorgenza di eczemi e dermatosi. Sostanza che si degradano molto lentamente e che tendono ad accumularsi negli organi degli animali e nelle radici delle piante, oltre che sulla nostra pelle.
Gli sbiancanti ottici si depositano nelle fibre dei tessuti che, per un effetto esclusivamente ottico/coprente, sono percepiti come bianchissimi dai nostri occhi. Il percarbonato sbiancante ci permette di sostituire tutti questi ingredienti dannosi.

Il percarbonato di sodio come detersivo ecologico

In realtà queste sostanze coprono soltanto la macchia e non la lavano via.
Per eliminare lo sbiancante ottico da un tessuto occorrono almeno quattro lavaggi: il tanto agognato “bianco che più bianco non si può”, in realtà, è solo una furbata di marketing.
Ma il marketing si combatte a suon di smarketing: ossia, trovare soluzioni, non solo ecocompatibili, ma anche qualitativamente migliori e, vuoi vedere?, anche più economiche (non a caso la radice della parola è la medesima).
Nel caso dello sbiancante ottico, il primo passo per disfarsene è quello di acquistare DETERSIVI ECOLOGICI che non lo contengono; poi, se siete amanti del bianco che più bianco non si può, allora quello che fa per voi è il percarbonato di sodio.

Il PERCARBONATO DI SODIO, un derivato della lavorazione del sale al quale viene aggiunta la molecola dell’acqua ossigenata, si presenta come una polvere bianca piuttosto spessa.
La sua azione sbiancante viene esercitata soprattutto grazie alla molecola di acqua ossigenata che, dinamizzata dal movimento dell’acqua nella lavatrice, aiuta il tensioattivo presente nel detersivo a togliere la macchia.
Il PERCARBONATO DI SODIO non contiene sostanze definite come allergizzanti, non contiene fosforo, candeggianti ottici o azzurranti, e non ha nessun problema di bioaccumulazione, ossia si biodegrada molto facilmente.

Come si utilizzarlo per il bucato

Il PERCARBONATO di sodio si può utilizzare sia in lavatrice che come pretrattante.

In lavatrice: aggiungere due cucchiai da minestra di percarbonato nella vaschetta insieme al detersivo per bucato, oppure direttamente nel cestello della lavatrice.
La temperatura del lavaggio deve essere impostata sui 30-40 gradi; se si lava a 50 gradi si ottiene, invece, un’azione

Igienizzante: perfetta quindi per il lavaggio di sporchi ostinati come grasso o cacca dei bambini.

A mano sulle macchie: spargete una piccola quantità di percarbonato direttamente sulla macchia, inumidite con acqua tiepida e fate agire per 10 minuti. Poi procedere al normale lavaggio.

 

Conservare in luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce.
Non usare su capi delicati (lana, seta, pelle).
Accertatevi di acquistare PERCARBONATO puro, senza l’aggiunta di alcun additivo: questo lo potrete scoprire leggendo l’Inci Name, se tra gli ingredienti compare qualche altro nome oltre al percarbonato – indicato in etichetta come Sodium Percarbonate Peroxide – significa che siete davanti a un additivo sbiancante A BASE DI PERCARBONATO, e non al PERCARBONATO puro.
Nel caso in cui sceglieste un additivo a base di percarbonato, ricordate che le dosi consigliate aumentano. 

 

Smacchiatori, sbiancanti, antimuffa, e soldi che escono dal portafoglio.
Ci chiediamo spesso come facessero le nostre nonne a lavare senza tutti questi prodotti, smacchiare e ammorbidire considerando che il loro sporco era sporco davvero, macchie di terra, di sudore del lavoro dei campi, lo sporco del lavoro duro di uomini che badavano a tutto.
Quello di oggi, se paragonato, è uno sporco leggerissimo ma, nonostante questo, i prodotti in commercio sono tanti tanti di più: com’è possibile?
Semplicemente, serve vendere. E per vendere è necessario dimostrare l’utilità di tutti quei prodotti in commercio.

Sale per le pulizie di casa: come usarlo

In realtà la soluzione è davvero più semplice di quello che si crede.
Ci sono ingredienti che in tutte le nostre case non mancano mai, ingredienti low cost e che svolgono una miriade di funzioni diverse.
Anche per le pulizie di casa.
Per esempio, sapevate che il sale marino è un ingrediente di fondamentale importanza per pulire ecologicamente e a basso costo?

Con il sale potrete, infatti:
1 – Ravvivare i colori
Un metodo della nonna semplice per ravvivare i colori scuri è quello che prevede l’utilizzo di un  bicchiere di the, un bicchiere di aceto e 2 cucchiai di sale grosso miscelati in acqua fredda. I capi sbiaditi vengono immersi in questa soluzione per un’oretta e poi vengono lavati normalmente in lavatrice o a mano con il classico detersivo per bucato.
2 – Deodorare le scarpe
Miscelate due parti di bicarbonato e una di sale e spargetela nelle scarpe: fate riposare per una notte, scuotete e vedrete che gli odori saranno solo un ricordo.
3 – Sbiancare il cotone o il lino
Prima di lavare il lino o il cotone, mettete i vostri indumenti o tessuti in una bacinella, considerando che su 1 litro di acqua andrà aggiunto 1 cucchiaino di sale grosso. Tenete in ammollo per una notte, poi procedete con il vostro bucato.
4 – Rimuovere le macchie di vino
Preparate una pappetta con metà sale e metà bicarbonato, impastate con acqua e spalmatela sulla macchia. Fate agire per un’oretta, poi lavate.
5 – Togliere le macchie di sudore
Aloni gialli di sudore che non se ne vanno? Per togliere queste orride macchie vi consigliamo due procedimenti: prima versate dell’aceto di vino bianco direttamente sulla macchia e a capo asciutto; poi, e questo trucco è particolarmente indicato per togliere il cattivo odore, immergete il tessuto in una bacinella con acqua, 2 cucchiai di sale grosso e aceto (1 bicchiere d’aceto per 2 litri d’acqua calda) e lasciate per 30 minuti in ammollo. Infine, procedete al normale lavaggio in lavatrice.”
6 – Rimuovere macchie di muffa o ruggine Preparare un composto di sale e succo di limone da applicare sulla zona interessata. Si lascia asciugare al sole, sciacquando e asciugando nuovamente.
7 – Bicchieri nuovi
Prima di usare dei nuovi bicchieri, mettili a bagno per una mezz’ora in acqua tiepida salata.

La scelta di un ingrediente è il primo passo per garantire l’alta qualità di un DETERSIVO ECOLOGICO: per fare questo occorre una scelta consapevole.

Gli ingredienti dei prodotti VERDEVERO.IT sono ecologici: cosa significa quindi prodotto ecologico?

Un detersivo può dirsi ecologico solo quando i suoi ingredienti, in particolar modo i tensioattivi, sono di origine vegetale e se rispettano le risorse ambientali, non ledono e compromettono la terra.

Un detersivo ecologico non può dirsi tale se non rispetta questo: spesso vengono definiti ecologici i detersivi alla spina solo perché limitano l’uso della plastica. Se poi però andiamo a vedere la loro formulazione, non è affatto così.

Per orientarvi nella scelta vi consigliamo quindi di controllare bene gli ingredienti: per farlo, usate il BIODIZIONARIO, un mezzo veloce e utile per capire l’impatto ambientale che hanno gli ingredienti del detersivo che vi apprestate ad acquistare.

Altro aspetto molto importante da considerare è anche la provenienza degli ingredienti stessi: se i miei ingredienti vengono da paesi lontani, come posso dire che il mio è detersivo ecologico?
Bisogna considerare molte cose, tra cui la sostenibilità stessa della materia prima e della sua coltivazione: l’olio di cocco proviene dall’Asia perché le piantagioni di cocco in Italia non ci sono.

È comunque importante privilegiare nella scelta degli ingredienti il chilometro Zero e il localismo .
Di seguito una tabella completa che presenta i singoli ingredienti dei DETERSIVI ECOLOGICI VERDEVERO e le rispettive aree di provenienza.

È di immediata evidenza come la gran parte delle materie prime, il 60%, sia prodotta in Italia, un piccolo numero in Paesi confinanti, come Francia e Germania, e solo poche giungano da altri Continenti (Messico, Asia…): queste ultime possono essere reperite solo in questi luoghi, per ora.

Ingrediente + Provenienza
ALCOHOL DENAT ITALIA
AMMONIUM LAURYL SULFATE ITALIA
DISODIUM ETHYLHEXYL IMINODIPROPIONATE ITALIA
HYDROGEN PEROXIDE ITALIA
OLIVAMIDOPROPYL BETAINE ITALIA
POTASSIUM HYDROXIDE ITALIA
POTASSIUM OLEATE ITALIA
POTASSIUM OLIVATE ITALIA
POTASSIUM RAPESEEDATE ITALIA
PROTEASE ITALIA
SODIUM BENZOATE ITALIA
SODIUM BENZOATE SODIUM CAPRYLYL/CAPRYL SULFATE (SODIUM C8-10 ALKYL SULFATE) ITALIA
SODIUM DISILICATE ITALIA
SODIUM CARBONATE ITALIA
CAPRYLYL/CAPRYL GLUCOSIDE FRANCIA
DICHLOROBENZYLIC ALCOHOL GERMANIA
POTASSIUM SORBATE GERMANIA
SODIUM LAURYL SULFATE GERMANIA
TRISODIUM METHYLGLYCINEDIACETATE GERMANIA
COCAMIDOPROPYL BETAINE COCCO PROVENIENTE DALL’ASIA;  TENSIOATTIVO REALIZZATO IN ITALIA
POTASSIUM COCOATE COCCO PROVENIENTE DALL’ASIA; TENSIOATTIVO REALIZZATO IN ITALIA
LAURYL/MIRYSTYL GLUCOSIDE COCCO PROVENIENTE DALL’ASIA; TENSIOATTIVO REALIZZATO IN GERMANIA
TETRASODIUM ETIDRONATE ASIA
XANTHAN GUM ASIA
AMYLASE MESSICO

Altro aspetto sul quale portare attenzione è la comunicazione degli ingredienti: se in etichetta leggete “Con ingrediente di origine vegetale”, “Con ingredienti a chilometri zero”, “Con ingredienti naturali”, ciò non significa che quel prodotto sia completamente ecologico.
Significa che quel prodotto ha alcuni ingredienti di origine vegetale o a chilometro zero, ma non è detto che lo siano tutti gli altri.
Attenzione anche alla comunicazione “Non contiene + il nome dell’ingrediente inquinante o di origine petrolchimica”, poiché la domanda è “Che cosa contiene al suo posto?”. Quale ingrediente è stato utilizzato in alternativa?
Per rispondere a queste domande è, quindi, buona cosa consultare il BIODIZIONARIO e capire bene la formulazione chimica del detersivo che ci apprestiamo ad acquistare.

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