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Eli chiede come pulire il pavimento laminato:

“Come posso pulire il pavimento in laminato? Ha delle macchie molto chiare in alcuni punti, forse si è rovinato con qualche prodotto…”

Come pulire il pavimento laminato

Fabrizio ha risposto:

Se hai un pavimento il legno laminato potresti trovarti in questa situazione: dopo esserti cadute alcune gocce di limone, o di aceto, oppure dopo aver utilizzato un particolare detersivo sono comparse delle chiazze chiare.

La sensazione è quella che il detersivo abbia rovinato il pavimento.

Ho una buona notizia: non è così.

È praticamente impossibile macchiare il legno laminato con le normali sostanze che abbiamo in casa.

Ma allora cosa sono queste macchie comparse?

Sono macchie di “troppo pulito”.

Mi spiego meglio: le macchie che sono comparse sono il normale aspetto del pavimento ed è la situazione a cui puoi aspirare con le tue pulizie.

Ci sono varie cose che puoi fare per risolvere questo tipo di problema:

  1. Prova a spruzzare un po’ di sgrassatore come GRINTA di Verdevero e strofinare con una spugna abrasiva antigraffio (come Evosponge di Verdevero per lavare i piatti);
  2. puoi fare una pappetta con CARBONATO e acqua tiepida e usarla per strofinare il pavimento con una spugna.

Uniformerà il pulito al livello delle “macchie di troppo pulito”.

Fatto questa procedura fai un lavaggio normale con acqua e Mocio in Microfibra. (Lo trovi >>>QUI)

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

Maurilia ci chiede come pulire il bollitore

“Ciao Fabrizio, hai dei consigli su come pulire il bollitore? Vorrei mantenerlo pulito ed efficiente ed evitare che si continuino a formare dei strani cristalli bianchi al suo interno…”

Fabrizio ha risposto:

Per pulire il bollitore avrai bisogno di un ingrediente naturale che puoi reperire molto facilmente ma che fino a pochi. anni fa era completamente sconosciuto e poche altre cose.

Vediamo nel dettaglio di cosa hai bisogno:

Procedimento:

Puoi utilizzare mezzo cucchiaio di ACIDO CITRICO ogni litro d’acqua – se ad esempio hai un bollitore da 1.5Lt utilizzane poco meno di un cucchiaio.

  1. Riempi il tuo bollitore con l’acqua fino al livello massimo indicato sull’apparecchio;
  2. metti dentro l’ACIDO CITRICO;
  3. aziona il bollitore;
  4. quando ha raggiunto il punto di ebollizione si spegnerà quindi svuotalo e sciacqualo;
  5. con una spugnetta EVOSPONGE  pulisci le parti raggiungibili;
  6. risciacqualo di nuovo, ed è fatta!

Il tuo bollitore è ora pulito e senza calcare!

Soleana chiede:

“La mia moka si è inceppata, il caffè non viene, non sembra rotta ma non filtra il liquido… come posso fare? Non voglio bermi schifezze…”

Fabrizio ha risposto:

A volte può capitare che il filtro della moka si riempia di calcare e non lasci passare l’acqua verso la polvere di caffè.

 

Per pulire la moka senza schifezze chimiche ti servono:

Come fare:

Regolati così per le dosi: all’incirca mezzo cucchiaino da caffè per una moka da due tazzine – quindi se hai una moka da cinque tazzine mettine pure un cucchiaino e così via.

  1. Metti il cucchiaino di ACIDO CITRICO nella parte sottostante il filtro, dove metti solitamente l’acqua;
  2. aggiungi l’acqua sempre nello stesso punto;
  3. chiudi la moka e mettila sul fuoco come se stessi facendo un normalissimo caffè;
  4. una volta “uscito”, spegni il fuoco e sciacquala bene.

NOTA: non lavare mai la tua moka con il detersivo per i piatti! Soprattutto se non vuoi bertelo per i prossimi dieci caffè. 😉

Gloria chiede:

“Come pulire il divano in ecopelle non sfoderabile? Abbiamo anche animali in casa…”

Fabrizio ha risposto:

Per pulire un divano in ecopelle non sfoderabile ti servono:

  • PANNO MULTI in Microfibra;
  • BICARBONATO PULENTE;
  • 2 Lt di acqua tiepida;
  • un secchio o una bacinella capiente;
  • GRINTA (opzionale per le macchie più difficili, magari fatte dagli animali).

 

 

 

 

Ecco come procedere:

  1. Prepara una bacinella/secchio d’acqua con 2Lt di acqua tiepida;
  2. aggiungi due cucchiai di BICARBONATO;
  3. bagna il PANNO MULTI in Microfibra con l’acqua e BICARBONATO e strizzalo meglio che puoi;
  4. strofina il panno sul divano, avendo cura di non coprire grandi superfici ma piccole, dedicandotici con cura prima di passare alla prossima;
  5. sciacqua il panno e ripeti questa operazione per tutto il divano;
  6. nelle parti con macchie più ostinate di sporco puoi spruzzare un po’ di GRINTA direttamente sul PANNO MULTI, e strofinare;
  7. sciacqua con la soluzione di acqua e BICARBONATO il punto dove hai usato GRINTA;
  8. una volta terminato, sciacqua bene il PANNO MULTI con acqua e passalo su tutto il divano, per sciacquare e uniformare la pulizia.

Marisa chiede:

“Ho dei gioielli di mia mamma in oro dentro un cofanetto che non apro mai… nelle catenine sembra che si sia annidato dello sporco e in generale sono tutti molto opachi. Consigli?”

Fabrizio ha risposto:

Quello che ti serve per pulire l’oro:

  • AMANI’ Detersivo;
  • acqua;
  • uno spazzolino (uno per lavare i denti va benissimo);
  • un pentolino di acciaio.

Procedimento:

  1. Riempi il pentolino con l’acqua;
  2. aggiungi un cucchiaino di AMANI’;
  3. metti il pentolino sul fuoco e porta ad ebollizione;
  4. lascia bollire per qualche minuto l’acqua con dentro AMANI’, poi spegni il fuoco;
  5. aspetta che si raffreddi fino a diventare tiepida;
  6. una volta che la soluzione si sarà raffreddata abbastanza da poterci mettere le mani, immergi un gioiello alla volta e strofinalo con lo spazzolino;
  7. una volta puliti tutti i gioielli, sciacquali e mettili ad asciugare sopra un panno.

 

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Nicolina chiede:

“Abbiamo i giochi dei bambini in giardino sotto le piante, che spesso troviamo sporchi di resina… hai consigli su come pulirli?”

Fabrizio ha risposto:

Se hai bisogno di pulire la resina dalla plastica dei giochi dei bambini lasciati all’aperto, ti servono:

  • del cotone;
  • un po’ di benzina.

Procedi così:

  1. Imbevi il cotone con la benzina e poggialo sui residui di resina per qualche secondo;
  2. strofina energicamente;
  3. se necessario puoi ripetere questa operazione.

In alternativa, allo stesso modo, per pulire la resina dalla plastica puoi utilizzare anche l’Olio di Oliva in alternativa alla benzina, e la usi con lo stesso identico procedimento di cui sopra.

Alcune superfici in plastica, in particolare quelle lucide, potrebbero rovinarsi con la benzina.

Ti consiglio di fare una prova su piccole superfici, controlla se la zona si opacizza, e poi utilizza il metodo più sicuro.

 

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Mary ha chiesto:

“Come fare per pulire una borsa in pelle? Si può fare?”

Fabrizio ha risposto:

Siamo sempre terrorizzati quando si tratta di pulire un accessorio in pelle, in realtà l’operazione è molto semplice (a meno che non sia danneggiata con pennarello indelebile e cose del genere).

Ti servono pochi ingredienti:

Come fare la pulizia:

  1. prepara una soluzione con 2Lt di acqua tiepida e BICARBONATO;
  2. immergi il PANNO MULTI nell’acqua e strizzalo superbenissimo, più che puoi (deve rimanere solo leggermente inumidito);
  3. strofina bene la superficie in pelle da pulire.

Il problema della pelle e della sua pulizia è che l’acqua col tempo tende a indurirla col tempo e quindi rovinarla.

Quello che dovrai fare è semplicemente pulirla senza bagnarla troppo, anche asciugarla subito con un panno asciutto ti sarà utile.

Enrico chiede:

“Come posso pulire con prodotti ecologici gli interni della macchina in ecopelle?”

Fabrizio ha risposto:

Ecco gli ingredienti per pulire l’ecopelle di tutta casa:

Procedimento:

Segui queste dosi: all’incirca 1 cucchiaio di BICARBONATO ogni Litro di acqua.

  1. Crea una soluzione di acqua e BICARBONATO PULENTE;
  2. immergi il PANNO MULTI in Microfibra;
  3. strizza il PANNO più forte che puoi;
  4. passa il panno su piccole superfici;
  5. sciacqualo e poi passa alla superficie successiva, (non lavorare su zone estese);
  6. una volta pulito tutto, sciacqua il panno con acqua e a quel punto passalo pure su tutta la superficie in ecopelle pulita a zone, per uniformare il lavoro.

 

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Rolanda ha chiesto come pulire il piatto doccia:

“Il piatto della doccia, nonostante lo pulisca con regolarità, ha come uno strato di calcare in alcuni punti specialmente nei bordi.”

Fabrizio ha risposto:

Capisco bene questo problema, a volte queste formazioni di calcare rendono le zone ruvide che a volte si colorano di giallino e sono davvero brutte e antiestetiche.

Per pulire il piatto della doccia ti servono:

Procedimento:

  1. Spruzza il LEMONTRI’ direttamente sulle zone da trattare;
  2. strofina leggermente con la EVOSPONGE per iniziare a dare una grattatina allo sporco e uniformare il prodotto sulla superficie;
  3. lascia agire per cinque minuti;
  4. strofina nuovamente con la EVOSPONGE;
  5. ripeti queste operazioni se necessario;
  6. una volta rimosso tutto lo sporco e il calcare, risciacqua con il getto della doccia, e asciuga con un panno.

Se ti ritrovi con qualche oggetto di rame ossidato nel tempo, niente paura, c’è un metodo molto semplice ed efficace per pulire il rame ossidato senza fatica: in più puoi farlo con un sistema ecologico che non impatta sull’ambiente.

Solitamente le superfici di rame ossidate da pulire presentano quel tipico colore marroncino e/o verdino, e ciò di cui hanno bisogno è una sostanza acida: hai mai notato che, nel caso dei braccialetti di rame, a contatto con la pelle tornano brillanti?

Spesso il ph della nostra pelle tende all’acido, motivo per cui il rame ossidato torna a splendere a contatto con essa!

Procedimenti per pulire il rame ossidato con l’acido citrico

Per pulire le superfici in rame ossidate hai, quindi, bisogno di queste cose:

  • LEMONTRÌ, la soluzione già pronta a base di acido citrico: in alternativa va benissimo anche la soluzione a base di acido citrico fai da te;
  • gomitolo di lana d’acciaio;
  • acqua.

Come procedere:

1- Crea una soluzione con 1Lt di acqua e 100ml di LEMONTRÌ;

2- Immergi un batuffolino di lana d’acciaio nella soluzione bagnandola bene;

3- Se le dimensioni lo permettono, inserisci l’oggetto nella soluzione e lascialo a bagno per 5-6 minuti: altrimenti passa direttamente al prossimo passaggio

 

Spugna per pulire il rame ossidato

 

4- Inzuppa la paglietta nella soluzione di acqua e LEMONTRÌ, e passa strofinando su tutta la superficie in rame, eliminando i residui dell’ossidazione;

5- Finisci con un panno leggermente inumidito e poi uno asciutto.

 

Pulire il rame ossidato con il bicarbonato o sale fino

Se non avete a disposizione in casa Lemontrì, allora potrete utilizzare del comune bicarbonato o sale fino e dell’aceto o succo di limone. Questo metodo richiederà, però, più pazienza e olio di gomito!

Si procede così:

amalgamare 1 cucchiaio di sale fino con 1 cucchiaio di succo di limone o di aceto; con l’aiuto di un panno in microfibra, applicarla strofinando sull’oggetto di rame. Risciacqua e passa al prossimo trucchetto.

 

Come conservare il rame affinché non si ossidi

Per evitare che i tuoi oggetti di rame si ossidino molto velocemente, puoi procedere in questo modo:

strofina la superficie in rame con qualcosa di oleoso, che sia Olio di Oliva o Glicerina, in modo che protegga il rame più a lungo.

 

I prodotti Verdevero consigliati da Fabrizio per la pulizia del rame:

 

 

 

 

Manuel chiede come pulire la resina:

“Vado in vacanza in Sardegna tutti gli anni con la famiglia, e dopo aver parcheggiato sotto le bellissime piante vicino alle spiagge la macchina è sempre coperta di resina… come faccio a rimuoverla? Non va via con niente!”

Fabrizio ha risposto:

Come pulire la resina dalla macchina è una richiesta che moltissime persone mi fanno al rientro dalle vacanze… il modo per pulirlo è semplice anche se un po’ antipatico perché è necessario togliere la resina quando è ancora fresca.

Se la resina si secca, nel processo di indurirsi può rovinare la vernice della

Ti servono:

  • un batuffolo di cotone;
  • un po’ di benzina.

Come procedere:

  1. imbevi il batuffolo di cotone nella benzina;
  2. appoggialo sopra le macchie di resina per qualche secondo;
  3. strofina energicamente;
  4. ripeti l’operazione se necessario per rimuovere completamente tutti i residui di resina.

 

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

Marina chiede:

“Una settimana in campeggio e i panni stesi sotto le piante si sono coperti di resina! Ti prego dimmi che c’è una soluzione per pulire la resina anche dai vestiti…”

Fabrizio ha risposto:

La soluzione per pulire la resina dai vestiti è molto simile come per la macchina e altri oggetti…

Ti serviranno:

  • qualche batuffolo di cotone;
  • un po’ di benzina.

Come procedere:

  1. imbevi il batuffolo di cotone nella benzina;
  2. strofina energicamente sui residui;
  3. ripeti l’operazione se necessario per rimuovere completamente tutti i residui di resina;
  4. cambia il batuffolo di cotone ogni volta che ti sembra necessario, altrimenti non fai altro che spostare la resina da un punto all’altro… meglio cambiarlo prima che dopo!

 

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

 

Gian Marco scrive:

“Ciao Fabrizio! Posso chiederti come posso lavare dei cuscini in lattice e memory foam?”

Fabrizio ha risposto:

Pulire i cuscini in lattice è molto semplice.

Ti occorrono:

Come procedere:

Se puoi sfoderarli, fai un ammollo in acqua e BIOBIANCO per circa un’ora.

Poi lava le fodere con BEIPANNI direttamente in lavatrice.

I cuscini lavali in coppia in lavatrice: serve lavarne due per bilanciare il carico della macchina.

Se non ne hai due bilancia il carico con degli asciugamani.

ATTENZIONE: Usa un programma per delicati o comunque al massimo 30 gradi.

Per l’asciugatura mettilo all’aria aperta, NON ESPOSTO al sole, in un piano orizzontale e ogni oretta giralo sottosopra.

In un giorno dovrebbe asciugare.

Ps: questa è la norma, ti consiglio sempre di controllare l’etichetta con le istruzioni di lavaggio del tuo cuscino prima!

 

 

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

Luca chiede come pulire il forno dalle incrostazioni:

“Ho delle incrostazioni nel forno e vorrei porre rimedio con dei prodotti poco inquinanti… consigli?”

Fabrizio ha risposto:

Ci sono vari rimedi per pulire il forno rimuovendo le incrostazioni, prova con questo.

Ti serviranno:

  • BICARBONATO PULENTE;
  • due limoni (belli grandi e non trattati);
  • una teglia/casseruola da forno;
  • acqua tiepida;
  • una ciotola;
  • una paglietta;
  • la EVOSPONGE di Verdevero.

Procedi in questo modo:

  1. taglia a metà due limoni;
  2. spremi il succo e versalo in una casseruola da forno;
  3. inforna e fai cuocere il succo a 250 gradi per circa 30 minuti (i vapori del limone scioglieranno lo sporco);
  4. lascia raffreddare il forno;
  5. prendi una ciotola e fai una soluzione con ½ litro di acqua e due cucchiai di BICARBONATO;
  6. rimuovi le incrostazioni aiutandoti con una paglietta imbevuta di questa soluzione;
  7. rimuovi i residui e sciacqua con la EVOSPONGE umida.

  • Serena chiede:

“La mia lavatrice non lava bene, i capi puzzano. Ho pulito come hai consigliato, ma mi sono accorta che tra il cestello e la guarnizione c’è uno sporco incrostato e duro impossibile da eliminare, hai un consiglio su come pulire meglio l’oblò?”

Fabrizio ha risposto:

Quello sporco è calcare misto a residui di sporco, fibre dei vestiti, colori dei capi, ancora calcare, misto a sabbia, a residui di grasso della pelle e così via.

Per pulire l’oblò della lavatrice adesso puoi farlo con lo scalpello oppure con qualche giorno di pazienza. 😉

 

Procurati queste cose:


Procedi in questo modo:

  1. Prepara nel flacone una soluzione di CARBONATO al 20% con acqua;
  2. versa il LEMONTRI‘ sulla superficie e lascialo agire per un ora;
  3. sciacqua e versa la soluzione di acqua e carbonato al 20%;
  4. sciacqua nuovamente;
  5. con una spugna abrasiva come EVOSPONGE strofina energicamente lo sporco.

Ripeti questi passi fino a quando avrai rimosso tutto lo sporco incrostato.

Ps: se se ti ancora odore devi considerare di rifare da capo tutta la procedura di pulizia della macchina.

Mi viene da pensare che sporco simile a questo che vediamo nell’oblò sia presente anche in altri punti della macchina e da qui l’odore.

Maria chiede:

“Ho un problema con il piano cottura in acciaio, premetto che lo pulisco sempre o con un mix di aceto, acqua e sapone per piatti o con un prodotto specifico da supermercato. Dopo l’ultima pulizia sono apparse in tutto il piano delle striature color ruggine che non riesco ad eliminare, cosa posso fare?”

Come pulire il piano cottura in acciaio

Fabrizio ha risposto:

L’acciaio è una lega di metalli e contiene al suo interno anche ferro.

A seconda del tipo di acciaio, della qualità, flessibilità e dell’utilizzo che ne viene fatto, viene impiegata una mescola oppure un altra.

Nel tuo caso è successo questo: hai pulito il tuo acciaio con aceto e poi, con il prodotto specifico da te utilizzato hai pulito nuovamente con: acido acetico, acido citrico e acido glicolico.

In sostanza troppo acido per il tuo acciaio.

Le macchioline che vedi sono macchie di ruggine.

In quei punti la concentrazione di ferro nella lega del tuo acciaio, è maggiore e gli acido fanno emergere quella ruggine e si dice che il tuo acciaio è imbrunito.

Il mio consiglio è pulirlo con solo ACIDO CITRICO, che è un acido debole e ha anche un leggero effetto lucidante che l’aceto non ha.

Rispetto alle macchie presenti prevedo che riuscirai ad affievolirle leggermente ma difficilmente riuscirai a rimuoverle.

Liliana chiede:

“Ho utilizzato una pentola in alluminio per bollire i vasetti ripieni di marmellata… e ho combinato un disastro! C’è modo di recuperarla?”

Fabrizio ha risposto:

Per pulire la tua pentola in alluminio puoi utilizzare LEMONTRI’ di Verdevero.

Fai così:

  • versa mezzo flacone di LEMONTRI’ (250ml);
  • lascia riposare per qualche ora;
  • strofina con una paglietta in metallo e risciacqua.

Risultato garantito!

 

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

Ileana ha chiesto:

“Vorrei un consiglio per pulire e disinfettare l’imbottitura di un divano urinato dai gatti e ormai asciutto. Il divano è sfoderabile, l’imbottitura in spugna è estraibile dalla struttura.”

Fabrizio ha risposto:

Le procedure per pulire il divano sono essenzialmente due:

1. lavare tutte le parti sfoderabili;

2. lavare la gommapiuma.

Per lavare le parti sfoderabili ti servono:

Il procedimento è molto semplice, ti basta mettere in lavatrice le coperture del divano e avviare un normale lavaggio con BEIPANNI e in aggiunta uno dei FLOREALI per profumare.

Aggiungi un misurino di BIOBIANCO per un’azione igienizzante.

Per quanto riguarda la gommapiuma quello che puoi fare è questa operazione:

  1. imbevi più che puoi la gommapiuma con acqua e strizzala meglio che puoi;
  2. ripeti questa operazione diverse volte, fino a che non scomparirà l’odore di pipì;
  3. puoi utilizzare anche del BICARBONATO che igienizza ed è un ottimo alleato contro gli odori;
  4. una volta scomparso l’odore metti al sole la gommapiuma e cambiala di posizione più volte durante la giornata.

Significa che prima metti il cuscino in piedi, poi lo ruoti di 90 gradi, poi altri 90 che lo fa arrivare in una posizione sottosopra rispetto alla prima e continui così fino a che non è completamente asciutto.

Fatto questo lo rifoderi e sarà come nuovo.

 

Danilo ci chiede come pulire l’acciaio:

“Ciao Fabrizio, volevo un consiglio su come pulire l’acciaio, in particolare mi servirebbe per la cucina.”

Fabrizio ha risposto:

Per pulire l’acciaio, un ottimo alleato è l’ACIDO CITRICO.

Cosa ti serve:

Mischia l’ACIDO CITRICO con l’acqua demineralizzata per creare una soluzione multiuso, ottima anche come anticalcare.

Puoi utilizzare la soluzione per togliere il calcare dai rubinetti, dalla caffettiera, da bollitore, per pulire il piano cottura in acciaio.

Come fare:

  • Versa alcune gocce di soluzione multiuso direttamente su un panno umido (ti consiglio di utilizzare il PANNO ACCIAIO in Microfibra) o su una spugna e strofina la superficie da pulire.
    se la superficie è molto grande, puoi direttamente spruzzarla con il nebulizzatore;
  • lascia agire per qualche minuto;
  • risciacqua con acqua o con un panno inumidito.

In alternativa puoi usare LEMONTRI’ di Verdevero pronto all’uso, che ha anche un gradevole profumo di limone.

*Piccola nota: il prodotto è a base acida, quindi lo spruzzino dopo un po’ potrebbe smettere di funzionare, ti consiglio quindi di mettere dentro poco prodotto, svuotare il resto e lavarlo bene per preservarlo in vista di un nuovo utilizzo! 😉

Per averne sempre a portata di mano puoi utilizzare LEMONTRIRICARICA, in modo da auto-produrlo nuovamente una volta che lo avrai terminato!

Non conto più le volte che una cliente mi ha chiesto come pulire il vetro doccia:

“Fabrizio, come faccio a togliere tutti quei segni di calcare dal vetro della doccia?”

Come pulire il vetro della doccia

Semplicissimo. Lo trovi scritto qui sotto.

Di cosa hai bisogno:

-1 litro di acqua demineralizzata (quella che si utilizza per il ferro da stiro, ma se in casa hai un deumidificatore o condizionatore, puoi usare quella);
– 200 gr di acido citrico
– 1 spruzzino
– 1 etichetta e una penna
olio essenziale bio a piacere

Preparazione:

  1. Sciogli, mescolando accuratamente, l’acido citrico nell’acqua e travasa il tutto nello spruzzino;
  2. se vuoi aggiungi alla soluzione dell’olio essenziale biologico;
  3. etichetta il flacone scrivendo ‘anticalcare a base di acido citrico’.

Sì perche’ quello che hai appena autoprodotto e’ un potente anticalcare che non ti farà affatto rimpiangere i peggiori prodotti chimici della grande distribuzione!

Come si utilizza l’anticalcare a base di acido citrico?

Spruzza la soluzione sul vetro della doccia, lascia agire qualche minuto, quindi risciacqua accuratamente.

L’acido citrico e’ ecologico, non inquina e con 8 euro (prezzo medio al chilo) potrai autoprodurre circa 6 litri di anticalcare! 

 

Acido Citrico 1Kg – Il detersivo più venduto sul web

Simone chiede:

“Mi servirebbe uno sgrassatore da usare per pulire il forno, la cappa della cucina, il barbecue… insomma, quelle cose per cui serve uno sgrassatore più forte. Consigli?”

Come creare un potente sgrassatore in casa

Fabrizio ha risposto:

Ecco una ricetta per creare uno sgrassatore dal forte potere sgrassante:

  • 100g di CARBONATO DI SODIO;
  • 50ml di Detersivo per piatti AMANÌ;
  • 500ml di acqua demineralizzata;
  • un vecchio flacone con nebulizzatore;
  • un imbuto.

 

 

 

Preparazione:

  1. versare nel flacone di riciclo l’acqua demineralizzata;
  2. sciogliere il CARBONATO DI SODIO nell’acqua versandolo lentamente (assicurati che si sciolga man mano che lo versi);
  3. aggiungere successivamente il detersivo liquido per piatti AMANÌ.
  4. agitare bene il flacone per mischiare bene gli ingredienti.

Il prodotto è molto efficace e adatto dove serve un forte potere sgrassante, forni, cappe cucina, piani cottura e da lavoro, ma è possibile utilizzarlo anche come smacchiatore per il bucato su tessuti più resistenti (parliamo di camici e tute da lavoro) spruzzandolo direttamente sulle macchie, strofinando bene e lasciando agire qualche minuto prima di avviare un normale lavaggio in lavatrice.

Consiglio inoltre su superfici dure di ripassare con un panno umido evitando in questo modo di lasciare residui dovuti al carbonato.

 

Miranda chiede:

“Vorrei sapere come lavare e sbiancare delle tende in pizzo senza rovinarle, sono in filato sintetico. Consigli?”

Fabrizio ha risposto:

Per pulire a fondo e sbiancare delle tende in pizzo ti servono:

Procedi così:

  1. scalda dell’acqua e riempi la bacinella;
  2. sciogli nell’acqua il PERCARBONATO;
  3. metti le tende in ammollo per qualche ora.

Dopodiché metti tutto in lavatrice con BEIPANNI e due cucchiai di PERCARBONATO e procedi con un normale lavaggio. 🙂

 

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

Lavare la lana è sempre un problema, soprattutto quando si tratta di maglioni o intimo in lavatrice: essendo un materiale naturale, potrebbe essere soggetto a cambiamenti, a seconda del tipo di lana utilizzata. 

Per questo motivo è fondamentale lavare la lana in modo meticoloso.

La prima cosa da sapere è che tipo di lana abbiamo di fronte, più pregiata è più dovremo fare attenzione a non infeltrirla. 

La seconda cosa è utilizzare sempre acqua tiepida, massimo 36 gradi.

La terza regola per lavare la lana, sia in lavatrice che a mano, è di non utilizzare detersivi aggressivi che alterano il ph: occorre un detersivo per bucato che va bene anche per i delicati, come BEIPANNI. 

Tutti i prodotti suggeriti sono adatti anche per igienizzare le fibre di lana.

Vediamo nel dettaglio questi tre punti.

Le tre regole fondamentali per lavare maglioni, intimo di lana, sia a mano che in lavatrice, senza infeltrirla

Prima di lavare la lana leggi bene le etichette, come ti abbiamo insegnato nell’articolo dei simboli di lavaggio dei tessuti: una volta compreso il tipo di lavaggio da fare puoi procedere con il resto. Ricorda che, più la lana è pregiata (cachemire, merinos, alpaca…) più dovrai stare attento a lavarla correttamente. 

La seconda regola è utilizzare sempre acqua tiepida, a temperatura ambiente, quindi massimo 36 gradi, per lavare la lana e non infeltrirla. 

Il grande problema del lavaggio della lana, sia in lavatrice che a mano, è lo shock termico: le fibre infatti patiscono molto gli sbalzi di temperatura e reagiscono un po’ come noi quando abbiamo freddo, ci chiudiamo! Ma la stessa cosa accade con le temperature troppo elevate, la lana si protegge e si restringe! 

Quindi, temperatura 36 gradi e non di più! 

Il lavaggio ‘lana’ della vostra lavatrice dovrebbe rispettare proprio questo principio. 

La terza regola per lavare la lana è il detersivo: posso avere tutti gli accorgimenti del caso, ma se utilizzo un detersivo troppo alcalino, quindi aggressivo per la fibra di lana, lei si chiuderà! La lana vuole delicatezza, essendo un materiale naturale ha le ‘antenne’, un po’ come la nostra pelle, non possiamo certo lavarla con detergenti troppo aggressivi.

Essendo una fibra naturale e molto porosa, raccomandiamo l’uso di detersivi ecologici, che non contengano ingredienti aggressivi e nocivi, oltre ad essere molto più delicati.

Ecco come lavare la lana senza infeltrirla 

La soluzione più semplice e che non delude mai è la seguente, e si tratta di un lavaggio a mano:

Sciogli il BICARBONATO nella bacinella d’acqua e immergi i tuoi capi di lana, lasciali dentro in ammollo per una giornata.

Oppure puoi utilizzare il Sapone Vegetale SMACCHIETTA, che è perfetto per la lana. Strofina un po’ di sapone sul tessuto, crea delicatamente della schiuma e poi risciacqua. 

Se vuoi lavarli in lavatrice, usa il programma specifico e mezzo misurino scarso di detersivo BEIPANNI.

Come stendere i capi di lana

Una volta lavati, poggia i tuoi capi di lana su un asciugamano, in modo da far assorbire l’acqua in eccesso. Posiziona il capo bello steso, e appoggia capo e asciugamano su uno stendino, senza appenderlo! Mai appendere un capo di lana, soprattutto se bagnato, si rischia di sformarlo e rovinarlo per sempre. 

Cosa devi sapere sul lavaggio della lana

Il contatto con l’acqua non infeltrisce la lana: è un dato errato.

I fattori che infeltriscono la lana sono gli sbalzi di PH e gli sbalzi di temperatura.

In altre parole un detersivo troppo aggressivo oppure l’acqua troppo calda o fredda.

Il bicarbonato apre le fibre e, quindi, le fa sentire più morbide e allo stesso tempo ha un PH poco alcalino, che non pregiudica la tenuta della lana.

I metodi infallibili per i maglioni o capi di lana infeltriti 

In questo video Fabrizio ci spiega tutti i trucchetti per recuperare i maglioni o capi di lana infeltriti 

Bicarbonato e acido citrico sono due ingredienti meravigliosi per recuperare i tuoi maglioni di lana infeltriti.

Puoi trovare metodi infallibili per i tuoi capi di lana infeltriti qui 

I prodotti consigliati da Fabrizio di Verdevero per lavare la lana

Renata chiede:

“Ho i vestiti dei bambini tutti macchiati. Di cosa non saprei! Ci sarà di tutto dai residui di cibo ai pennarelli… li ho lavati anche ad alte temperature ma niente!”

Fabrizio ha risposto:

Se i tessuti hanno resistito alle alte temperature, ti consiglio di procurarti:

  1. una bacinella;
  2. acqua molto calda (almeno 50° se hai un bollitore);ù
  3. due cucchiai di PERCARBONATO;
  4. un misurino di BEIPANNI;
  5. se necessario pretrattare, SMACCHIETTA.

Metti i capi in ammollo nella bacinella con acqua caldissima e il PERCARBONATO sciolto dentro, lascia i capi per una notte.

Se vuoi puoi anche pretrattare con la Saponetta Vegetale di Verdevero, la super alleata dei panni puliti: SMACCHIETTA.

Dopo aver lasciato i capi in ammollo procedi ad un lavaggio in lavatrice ad almeno 50°-60° con un misurino di BEIPANNI e due cucchiai di PERCARBONATO.

 

Se hai trovato utile questo consiglio o se vuoi farmi personalmente la tua domanda entra a far parte del gruppo:

Come pulire la lavastoviglie per togliere il cattivo odore e gli accumuli di sporco e batteri.

Non siamo abituati a pensarlo ma questo elettrodomestico è un ricettacolo di sporco e batteri e noi non sappiamo come pulire la lavastoviglie che abbiamo in casa. 

Per mantenere la lavastoviglie al meglio delle sue performance e togliere ogni cattivo odore, è necessario avere alcuni accorgimenti per la sua pulizia. E a volte non basta il semplice lavaggio a vuoto con il prodotto specifico (se usi i detersivi ecologici Verdevero a volte non è sufficiente il normale lavaggio a vuoto con SOS LAVASTOVIGLIE)

Se non. sei riuscito a risolvere con il semplice lavaggio a vuoto segui questi passi una volta al mese:

  1. Smonta il filtro che trovi sul fondo della macchina;
  2. sciacqualo con dell’acqua calda e rimuovi, con l’aiuto di un vecchio spazzolino, eventuali residui;
  3. riponilo in un cestello della macchina;
  4. carica la vaschetta del detersivo con SOS LAVASTOVIGLIE;
  5. aziona un lavaggio ad alte temperature;

Se seguendo i passi qui sopra il risultato che hai ottenuto non ti soddisfa allora non ti scoraggiare e segui questi ultimi consigli per rimuovere completamente ogni traccia di sporco.

Come pulire la lavastoviglie: ultimi ritocchi per un’igiene ottimale

Il lavaggio avrà sciolto e ammorbidito lo sporco più ostinato, a volte è normale non riuscire a togliere tutto al primo passaggio, specialmente se la pulizia della lavatrice non era una pratica che svolgevi in modo costante.

Alla fine del lavaggio rimonta il filtro, pulisci il bordo dello sportello e in ogni angolo all’interno della lavastoviglie.

Puoi fare questa operazione con un Panno in Microfibra MULTI e il Detergente USAMIX.

Ti puoi aiutare anche con un vecchio spazzolino da denti per raggiungere gli angoli più complicati.

Alla fine di queste operazioni fai scorrere dell’acqua per risciacquare lo sporco che hai smosso. Puoi versare dell’acqua da una caraffa senza correre alcun rischio, quando sarà arrivata sul fondo della macchina scenderà giù per il filtro e alla ripartenza successiva verrà scaricata in automatico.

È consigliato fare questo tipo di trattamento almeno 1 volta al mese, per evitare il formarsi di una patina grassa di colore rosso-marroncino sulle superfici interne della lavastoviglie, un accumulo di batteri dannosi (il serratia marcescens) per la nostra salute.

Per fa sì che questo batterio non si accumuli nella nostra lavastoviglie è necessario non pulire troppo le stoviglie prima di metterle in lavastoviglie. Questo perché se sono troppo pulite, la macchina non rileva lo sporco e abbassa la temperatura alla quale deve pulire.

Ultimi consigli per un risultato ottimale…

Per avere la tua lavastoviglie sempre pulita e igienizzata è importante che i lavaggi non siano troppo brevi o a basse temperature: meglio farne uno in meno, ma farlo più lungo e a temperature un pochino più alte per evitare questo fastidioso problema! 

Questi qui sotto sono i prodotti che non possono mancare in casa tua per pulire la lavastoviglie come un professionista e mantenerla pulita ed efficiente ed evitare per anni di dover chiamare il tecnico per la manutenzione: