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L’acido citrico è uno dei primi additivi naturali ad essere utilizzati nell’autoproduzione dei detersivi fatti in casa.

E’ un acido diffuso in molti organismi viventi, tra cui l’uomo. Essendo un acido, l’acido citrico ha il potere di rimuovere il calcare e di abbassare il ph delle fibre una volta che esse sono state lavate in lavatrice (il detersivo, infatti, essendo alcalino, alza il ph delle fibre rendendole ruvide), fungendo quindi anche da ammorbidente.

C’è poi da sapere che l’aceto e l’acido citrico insieme aumentano l’uno l’efficacia dell’altro. I batteri più comuni vivono in ambienti dal PH neutro, quindi tra 4,5 e il 10, da debolmente acido a debolmente alcalino. Se l’ambiente in cui vivono si sposta da questi valori di riferimento, i batteri non sopravvivono.

Si utilizzano, quindi, acidi forti – inferiori a 4,5 – o alcali superiori a 10 per alterare il PH e sterilizzare gli ambienti dai batteri. Né l’aceto né l’acido citrico, da soli, sono però così forti: ma miscelandoli, si potenziano a vicenda: la soluzione ottimale per detersivi fatti in casa è molto concentrata, mescolando in parti eguali i due ingredienti al 20%.

Tra i detersivi fatti in casa, vi sono diverse ricette a base di acido citrico che potrete divertirvi a provare, come la candeggina delicata fatta in casa, tratta dal bel libro di Elisa Nicoli, Pulizie Creative.

170 gr di acqua ossigenata a 130 volumi;
700 ml di acqua distillata;
50 gr di acido citrico;
80 gr di detersivo ecologico per piatti
Sciogliere l’acido citrico nell’acqua che avrete versato in una bottiglia di plastica, aggiungere quindi l’acqua ossigenata utilizzando guanti e occhialetti per eventuali schizzi, il detersivo per piatti. Si miscela ed è pronta.
Utilizzo: direttamente sulle macchie per pretrattare, o 100 ml nella vaschetta del candeggio in lavatrice.

Ti sei mai chiesta come pulire l’argento?

Tra le pulizie più comuni in casa c’è proprio questa, pulire l’argento ereditato dalla nonna e confidare nei costosi prodotti della grande distribuzione.

Ma non sempre questi prodotti sono efficaci per questo genere di pulizie: pulire l’argento con molto meno e molto più efficacemente si può.

Vediamo come pulire l’argento senza prodotti tossici e costosi.

Cosa ti serve per le pulizie dell’argento?

  • Una grande ciotola di vetro: il contenitore deve essere in gradi di contenere quello che c’è da pulire;
  • Carta di alluminio da cucina;
  • 2 cucchiai di BICARBONATO Pulente Verdevero per litro di acqua;
  • 1 cucchiaio di sale da cucina per litro di acqua.

Procedimento

  1. Riempi per ¾ il contenitore scelto con acqua;
  2. versala in una pentola e portala a ebollizione.
  3. Fodera di alluminio la ciotola con il lato più lucido verso l’interno;
  4. versa BICARBONATO e sale nella ciotola;
  5. unisci l’acqua una volta raggiunta l’ebollizione.
  6. Immergi quindi l’oggetto nella bacinella, accertandoti che almeno una parte tocchi sempre il fondo del recipiente.
  7. Tienilo qualche minuto, il tempo di immergerne tutta la superficie, quindi con un panno pulito asciugalo immediatamente, per evitare che dopo la pulizia, l’argento torni a ossidarsi.

NOTA BENE: Indossa un paio di guanti di gomma, che servono esclusivamente per non scottarti e per immergere gli oggetti nell’acqua bollente.

Questa soluzione, a differenza dei prodotti per le pulizie dell’argento comunemente in commercio, non è tossica.

Curiosità: Reazione chimica messa in atto

Hai appena fatto una pila chimica: l’ossido, che è lo sporco che vediamo sull’argento, viene eliminato grazie alla reazione dell’alluminio, sale e acqua con l’argento che, in contatto con sale e alluminio si riduce e perde l’ossidazione.

 

Ti è piaciuto questo trucchetto?

Se vuoi chiedermi altri consigli su come pulire qualsiasi cosa puoi iscriverti al mio gruppo Facebook:

 

La pulizia del frigorifero è molto importante, perché è il luogo dove più a lungo rimangono i nostri cibi, a volte crudi, a volte cotti. 

Quando si tratta con il cibo, è opportuno assicurarsi una ottimale pulizia per non contaminarlo di muffe e batteri inutili. 

Come pulire il proprio frigorifero, accertandosi che l’igiene sia assicurata

La pulizia del frigorifero è importante affinché, grazie a un’igiene costante e accurata, muffe e batteri patogeni non si fermino sui nostri cibi: vi sono alcuni batteri che resistono anche alle alte temperature, neppure la cottura dei cibi può fare miracoli senza igiene.

Ma la pulizia del frigorifero sì!

Vi sono certamente dei cibi che incidono sull’igiene del frigorifero, veicolando in maniera maggiore batteri: ad esempio le verdure e la frutta messe in frigorifero senza essere state precedentemente deterse. 

O cibi cotti che innescano un processo fermentativo, ma anche formaggi, grandi accumulatori di muffe, le carni o i salumi aperti da molti giorni. 

È importante fare la spesa in modo attento, organizzare i pasti, in modo da non far permanere troppo a lungo cibi freschi e cotti in frigorifero.

Questi accorgimenti che ti proponiamo sono perfetti anche per pulire il frigo nuovo, appena acquistato. 

Le cose da fare per la pulizia e l’igiene del frigorifero 

1. Attenzione al contenuto del frigorifero

Affinché funzioni meglio, e per garantirsi la sua durata nel tempo, occorre non riempire troppo il frigorifero: per evitare che i cibi vi marciscano, è buona cosa fare spese piccole e mirate, utilizzando così tutto. Se avete dei cibi andati a male in frigorifero, buttateli prima che contaminino tutto il resto.

2. Lavare frutta e verdura prima di riporla in frigorifero

Prima di riporre frutta e verdura in frigorifero è consigliabile lavarla e togliere la terra eventualmente rimasta.

3. Riporre i cibi cucinati nei contenitori ermetici appositi

Se devi riporre del cibo cucinato, è opportuno metterlo nei contenitori ermetici chiusi, per evitare contaminazioni.

4. Pulizia e igiene del frigorifero profonda

La prima cosa da fare è, almeno una volta all’anno, meglio due, spegnere il frigorifero per sbrinarlo completamente: curatevi di togliere il ghiaccio dal freezer, lavarlo con una delle soluzioni sotto indicate e asciugarlo accuratamente prima di rimettervi il cibo.

5. Una volta fatto questo si passa alla pulizia interna del frigorifero

– Rimuovere i ripiani e i cassetti del frigorifero per una ottimale igiene e pulizia: lavali con AMANÌ detersivo ecologico per piatti; quindi asciugali in maniera accurata;

  • Prima di riposizionare i ripiani, pulire l’interno: prepara una miscela di acqua (200 ml), acqua ossigenata a 12 volumi (300 ml) e BICARBONATO (1 cucchiaio), trasferiscila in uno spruzzino e lava l’interno aiutandoti con un panno morbido: asciugalo bene prima di rimettere i piani;
  • Per la pulizia interna del frigorifero puoi usare anche USAMIX, il detersivo universale a base di acqua ossigenata che igienizzerà tutta la superficie interna; 
  • Pulisci le guarnizioni del frigo sempre con USAMIX, spruzzandolo e facendolo agire per 15 minuti e risciacquandolo con la spugna MULTIUSO; per questa azione è adatto anche LEMONTRì soprattutto se si sono creati accumuli di calcare: si usa allo stesso modo di Usamix; è importante asciugare tutta la superficie prima di riposizionare i ripiani;
  • Si consiglia di fare questo lavoro a frigorifero spento!

6. Pulizia e igiene del frigorifero quotidiana

Oltre a questi accorgimenti, potete una volta al mese, spostare i cibi dai singoli ripiani, riponendoli in una borsa termica, e spruzzare USAMIX, detergendoli poi con il panno MULTIUSO. Prima di riposizionare i cibi, asciugare accuratamente,

Se notate muffa, ricordate che è sempre opportuno togliere il ripiano e lavarlo con detersivo per piatti AMANì. 

7. Piccoli accorgimenti anti-sporcizia e pro igiene

Per raccogliere l’acqua che sgocciola a volte da frigorifero, posizionate un asciugamano sul fondo del frigorifero.

Per assorbire gli odori e l’eccessiva umidità, posizionate in frigorifero un vasetto con metà bicarbonato e metà sale.

Ricordate di non cambiare continuamente la temperatura del frigorifero, poiché questo potrebbe generare accumuli di acqua, grande conduttrice di muffe e batteri. 

 

I prodotti consigliati da Fabrizio di Verdevero per la pulizia del frigorifero: 

Esistono oli essenziali per pulire che possiedono un potere curativo ormai riconosciuto.

L’olio essenziale per pulire è un ottimo coadiuvante per mantenere pulita la casa ecologica e naturale e la conoscenza dei segreti dell’aromaterapia ci sarà di aiuto.
Ogni olio essenziale, infatti, possiede particolari caratteristiche, per le leggi dell’aromaterapia essi appartengono a tre categorie diverse:
1 – le note di base: collegate alla volontà, emettono vibrazioni basse e lente. Stabilizzano la composizione di un profumo ad esempio, conferiscono quindi, anche all’essere umano, stabilità e fermezza. Fanno parte di questa categoria resine, legni o spezie:
2 – le note di testa: sono la parte più volatile e pungente. Emettono vibrazioni alte e sottili, sono collegate al potenziamento dell’intelletto e della parte neuro-sensiente, facilitando quindi i processi cognitivi. Sono fresche e vivaci;
3 – le note di cuore: sono quelle essenze collegate al sentimento, al ritmo, emozionanti e leggere, solitamente ricavate dai fiori. Hanno il potere di modificare gli stati d’animo.

Compresa questa tripartizione, ognuno di noi potrà scegliere l’olio essenziale che più si avvicina allo stato d’animo di quel preciso momento, lo scioglierà in un diffusore, qualche goccia in vasca da bagno, nelle creme o nei detergenti autoprodotti, direttamente in lavatrice insieme al detersivo.
Riguardo quest’ultimo utilizzo dell’olio essenziale, è importante chiarire che per sciogliere un olio in acqua occorre un solvente: per cui, se decidete di profumare i detersivi naturali autoprodotti, sciogliere l’olio essenziale in un bicchierino in cui avete versato qualche goccia di alcol alimentare o grappa.

Olio essenziale per pulire: quando usarlo

Certamente per la pulizia della casa naturale ci sono degli oli essenziali più adatti rispetto ad altri.

Sapevi che con l’olio essenziale di alcune spezie, infatti, è possibile igienizzare la propria abitazione?
Tornando al nostro olio essenziale, vediamo quale utilizzare per pulire la casa ecologica e naturale.

Olio essenziale di arancio dolce
Nota di cuore e di testa: aiuta ad eliminare le tossine, rilassa combattendo l’insonnia e allevia i dolori muscolari. Porta energia, calore, allegria e pace.
È indicato in inverno, per portare calore e luce durante la stagione invernale.

Olio essenziale di bergamotto
Eccezionale antisettico e antibatterico, l’olio essenziale al bergamotto è perfetto per le pulizie di casa. Contrasta anche le infezioni delle vie respiratorie, combatte acne e foruncoli. Adatto sempre, l’olio essenziale di bergamotto si presta in modo particolare in inverno.

Olio essenziale di betulla
Maestra di equilibrio e purificazione, la betulla è un elemento da introdurre nelle nostre case. Opera a livelli sottili, per questo motivo è indicata per purificare l’organismo anche dalla febbre, oltre a curare i ristagni, favorendo l’eliminazione di acido urico e cloruri.

Olio essenziale di chiodi di garofano
Il chiodo di garofano è un potente antisettico, disinfetta e disinfesta l’ambiente, tenendo lontani insetti molesti, prosciuga le muffe. Ha anche un forte potere riscaldante: per questo motivo se ne consiglia l’uso in inverno, quando la casa rimane più tempo chiusa. Spiritualmente, il chiodo di garofano ci rende più radicati e determinati.

Olio essenziale di lavanda
La lavanda contiene oli essenziali molto attivi che le conferiscono proprietà antisettiche, disinfettanti, vasodilatatrici,  antinevralgiche, cicatrizzanti, diuretiche, per i dolori muscolari e artritici ed è considerata anche un leggero sedativo. Per tutte queste sue proprietà disinfettanti ne consigliamo l’uso per il bucato, due-tre gocce direttamente nella vaschetta dell’ammorbidente, i suoi fiori seccati e posti in sacchettini di cotone nell’armadio come antitarme, come coadiuvante dell’acqua di risciacquo dei pavimenti e superfici varie.
Utilissima anch’essa in inverno, poiché spiritualmente trasporta nelle nostre case leggerezza, sole e spensieratezza.

Olio essenziale di limone
Stimola le difese immunitarie, aumenta la resistenza ai batteri, potente antisettico e antivirale. Ha un grande potere detergente, caratteristica che lo rende indispensabile per le pulizie di casa.
Sul piano sottile, il limone è un frutto vitale e frizzante, aiuta a ritrovare la dinamicità perduta e la lucidità intuitiva: particolarmente indicato, quindi, in inverno anch’esso.

Olio essenziale di Mirra Resinoide
Indicata per riaprire le vie respiratorie con la sua tonalità dolce e calda, sfiamma e disinfetta. Ideale in inverno per purificare e soprattutto scaldare gli ambienti. Aiuta a far fluire le emozioni e dona calma.

Tuttavia gli oli essenziali non sono la soluzione più ecologica per profumare il bucato.

Anzi, l’olio essenziale, essendo essenza pura della pianta, ha un enorme impatto ambientale e non è buona pratica farli finire nell’acqua.

Se ci pensi bene ci guardiamo molto attentamente dal far finire anche l’olio di oliva negli scarichi. E gli oli essenziali sono ancor più inquinanti.

Senza considerare che con tengono per loro natura allergeni che son op irritanti per la nostra pelle.

Con cosa profumare allora il nostro bucato?

Con profuma bucato specifici formulati con profumi ipo allergenici e a basso impatto ambientale.

Se stai leggendo questo articolo significa che qualche tua amica ti ha detto: “Hey, hai provato l’acido citrico come anticalcare?”

Se la tua amica lo ha fatto ti avrà anche già detto che funziona meglio dei tradizionali detersivi chimici inquinanti studiato apposta per sciogliere il calcare.

Solo che quesi prodotti:

-ti irritano le vie respiratorie a causa dell’odore terribile di chimico che hanno;

-ti fanno prudere le mani e te le arrossano ogni volta  che li usi;

-Ti fanno respirare un aerosol chimico ogni volta che usi acqua calda dopo averli utilizzati.

L’acido citrico come anticalcare

Se sei tanca di tutte questi effetti collaterali della chimica allora l’acido citrico fa al caso tuo:

-scioglie il calcare come non hai mai visto;

-senza irritarti le mani;

-senza inquinare te e la tua famiglia.

L’acido citrico è un ingrediente speciale, le sue doti ecologiche sono indiscusse, tanto che è presente anche sul Biodizionario.

L’acido citrico si presenta come una fine polvere bianca ed è uno degli acidi più diffusi negli organismi vegetali.

Il succo di limone ne contiene il 5-7% e l’arancia l’1% circa, è presente in quasi tutta la frutta, nei legni, nei funghi, nel tabacco, nel vino e persino nel latte.

Un tempo l’acido citrico si ricavava dal succo di limone (da qui il nome Citrus).

Usarlo come anticalcare è facilissimo.

Prendi 150 grammi di acido citrico e scioglilo in un litro di acqua demineralizzata, quella che si usa per il ferro da stiro. Agita bene il flacone et voilà, se i pronta a sconfiggere il calcare in modo naturale.

>Se vuoi ordinarlo e riceverlo a casa tua in 24 ore clicca qui:

Acido Citrico 1Kg

*Il Biodizionario
Il Biodizionario è il prezioso strumento ideato da Fabrizio Zago, dove sono segnalati gli ingredienti comunemente utilizzati per la formulazione dei detersivi e cosmetici. Essi sono segnalati attraverso un pallino-semaforo verde, giallo o rosso a seconda dell’impatto ambientale e umano.
Utilizzando il biodizionario, un mezzo veloce e utile, sarà possibile comprendere l’impatto ambientale che hanno gli ingredienti del detersivo che ci si appresta ad acquistare.
Tra essi, anche l’acido citrico, un additivo coadiuvante delle pulizie domestiche utile contro il calcare, come ammorbidente o brillantante.

Come pulire lo schermo del pc pieno di polvere e pelucchi?

Meglio sostanze naturali o costosi prodotti chimici per la pulizia del monitor pc?

Ecco i miei consigli…

Cosa non utilizzare mai per la pulizia pc

Mai utilizzare carta: potrebbe graffiare il monitor.

Non utilizzare neppure prodotti chimici, poiché potrebbero lasciare aloni (almeno che non si tratti di un costoso prodotto specifico).

Per la pulizia del monitor pc non sono indicati neppure i comuni detergenti per vetri, poiché potrebbero contenere sostanze (alcol o ammoniaca) che reagiscono con il monitor del pc, lasciando aloni indelebili.

Ecco cosa puoi fare per pulire lo schermo senza rovinarlo

Per la pulizia del monitor ti consiglio, quindi, di utilizzare costanza (fai questa operazione di tanto in tanto) e un panno in microfibra ecologici.

Scegli panni in microfibra, sceglietene uno di alta qualità, non rilasciano pelucchi, non elettrizzano il monitor pc e rimuovono sporco, polvere e macchie, semplicemente passandoli con delicatezza sul monitor pc, senza mai premere.

Conviene munirsi di due panni differenti in microfibra per la pulizia del pc: uno per la polvere, l’altro per le macchie, questo per evitare che la polvere accumulata sul panno si riversi nuovamente sullo schermo del pc.

Se ti è piaciuto questo consiglio, o se vuoi farmi altre domande, iscriviti al gruppo Facebook COME PULIRE QUALSIASI COSA CON FABRIZIO ZANETTI – L’esperto risponde.

 

Se quando senti parlare di consigli per rimuovere le macchie sui vestiti la prima cosa ti viene in mente é la candeggina allora non hai letto questo articolo.

La candeggina, si sa, sfrutta la sua azione sbiancante come baluardo: sui bianchi è imbattibile e una volta passati il WC e i sanitari del bagno abbiamo la sensazione che germi e batteri siano definitivamente sconfitti. Per non parlare dell’abitudine di mettere in ammollo a sbiancare i vestiti.

Quello di cui non ci rendiamo conto è quanto questi gesti inquinino noi e l’ambiente: la candeggina è un derivato del cloro, sulla cui pericolosità ti invito a leggere questo studio fatto da Greenpeace.

Come togliere le macchie dai tessuti senza candeggina: LA GUIDA COMPLETA IN / PASSI

Esistono, oltre ai detersivi ecologici in commercio, rimedi semplici e non inquinanti per sapere sempre come togliere le macchie dai tessuti senza candeggina.

1 – L’acqua ossigenata

L’acqua ossigenata ha virtù conosciute e altre passate assolutamente in sordina: è ottima utilizzata a come sbiancante, igienizzante, disinfettante ed è biodegradabile.

Per i nostri tessuti e pulizie si utilizza quella a 34 e a 130 volumi, quest’ultima necessita particolare attenzione: entrambe, infatti, sono infiammabili e corrosive. Occorre tenerla in luogo fresco, lontana dai bambini e animali, e maneggiarla con attenzione evitando schizzi. Non toccarla con le nude mani.

Test condotti dal Virginia Polytechnic Institute hanno dimostrato l’eliminazione totale della Salmonella e di E. coli da cucine contaminate con questi batteri se usata in combinazione con l’aceto bianco, in uno spray.

Utilizzi

Disinfetta i vestiti macchiati di sangue o altre secrezioni corporee, macchie di vino e pomodoro, oltre a sbiancare e igienizzare: mettere i capi in ammollo in una soluzione d’acqua ossigenata a 34 volumi e acqua (5 cucchiai di acqua ossigenata in 1/2 litro di acqua) prima del lavaggio normale. Dopodiché, occorre procedere al lavaggio: diluire 1 cucchiaio di acqua ossigenata a 130 volumi in 1 bicchiere di acqua e versarla direttamente nel cestello della lavatrice, facendo molta attenzione a maneggiarla. Affinché l’acqua ossigenata entri in funzione, il lavaggio dovrà avvenire a 60 gradi.

4 – Percarbonato: l’alternativa naturale per rimuovere le macchie senza candeggina

A mano sulle macchie: spargete una piccola quantità di percarbonato direttamente sulla macchia, inumidite con acqua tiepida e fate agire per 10 minuti. Poi procedere al normale lavaggio, aggiungendo 2 cucchiai di percarbonato direttamente nel cestello della lavatrice per i capi bianchi e 1 per i colorati non troppo delicati: si consigliano i 40 gradi per una ottimale funzione in lavatrice.

5 – Sapone naturale per il bucato

Il sapone naturale è ottimo per lavare i capi a mano o per pretrattare le macchie ostinate. Strofinate il sapone sulla macchia energicamente dopo aver inumidito il capo. A questo punto sfregate i lembi di tessuto dove si trova la macchia e mettete in lavatrice.

6 – Carbonato di sodio per le macchie grasse

Per le macchie di unto procedete così: miscelate carbonato di sodio e acqua in parti uguali, spalmate sulla macchia e fate agire 1 ora, poi procedete al normale risciacquo.

7 – Sgrassatore per aloni di sudore

Per gli aloni di sudore sgradevoli spruzzate dello sgrassatore ecologico sulla macchia, strofinate e fate agire 15 minuti. Poi procedete al normale lavaggio.

In casa, per una pulizia veloce ed ecologica, è buona norma tenere sempre pronti all’uso degli spruzzini a base di tre ingredienti magici: acqua e bicarbonato, acqua e acido citrico, acqua e aceto. Detersivi fai da te: ricette pronte all’uso in arrivo, continua a leggere.

Vediamo anche come preparare delle pappette pronte all’uso per lucidare e togliere odori persistenti.

Detersivi fai da te: ricette per spruzzini e pastelle ecologiche pronte all’uso

Detersivi fai da te: ricette peer Lucidare l’acciaio

Sgrassa le superfici lavabili della cucina, rendendo lucido l’acciaio. Preparate una pappetta di limone, ne basta mezzo, e sale, strofinando bene sui ripiani interessati. Il limone non va utilizzato sul marmo o su materiali particolarmente delicati: essendo acido, corrode.

Detergente universale (½ litro di prodotto)

Versa in uno spruzzino recuperato 100 ml di alcool etilico denaturato, 200 ml di acqua ossigenata a 10 volumi e 200 ml di acqua demineralizzata.
Profuma a piacere con olio essenziale: i più indicati sono olio essenziale di lavanda, purificante, o agli agrumi, disinfettante.
Non utilizzare su marmo e pietre naturali.

Soluzione ANTICALCARE a base di acido citrico

In un flacone vuoto versate una soluzione al 15% di acido citrico, dissolvendo 150 grammi di acido citrico in 1 litro d’acqua distillata e tiepida.
Profumatelo con l’aggiunta di alcune gocce di olio essenziale biologico balsamico o agli agrumi. Prima dell’uso agitare bene.
Anticalcare: spruzzare sulla superficie incrostata, lasciare agire qualche minuto e poi passare con la spugna. Evitate di utilizzare l’acido citrico su marmo, pietra, legno ed in generale sulle superfici non adatte a soluzioni acide.

Spruzzino a base di acqua e aceto

Preparate degli spruzzini, che avrete riciclato, con una soluzione al 20 – 30 o 40% di aceto e acqua, meglio se distillata, visto che le acque casalinghe sono ricche di calcare. La percentuale di aceto dipende dalla tolleranza che si ha dell’aceto stesso, più ce n’è più la soluzione sarà efficace.
Questa soluzione deterge i rubinetti, togliendo il calcare e lucidandoli; se il calcare ha ostruito le griglie rompigetto dei rubinetti e della doccia, svitateli e poneteli a bagno in un bicchiere d’aceto per una notte; pulisce i vetri senza bisogno di aggiungere altro; se avete pentole particolarmente incrostate, spruzzatevi, sul fondo, la soluzione e fate agire 10 minuti prima di lavarle; insieme al limone renderà il vostro forno uno splendore!; potrete pulire poi porte della doccia, acciaio inossidabile, piani di lavoro; igienizza il frigorifero, il piano cottura.

Spruzzino e pappetta a base di acqua e bicarbonato

Grazie alla sua debole alcalinità, in grado di stabilizzare il PH delle soluzioni intorno all’8,1, il bicarbonato inibisce la proliferazione di germi e batteri; riduce la durezza dell’acqua;
Sciogliere 40 gr di bicarbonato in 500 ml di acqua.
Si utilizza per pulire il frigorifero, da spruzzare sui tappeti dei nostri amici animali, pretrattare pentole particolarmente incrostate, ottimo per pulire la doccia e per combattere la muffa,

Pappetta

Impastate tre parti di bicarbonato e una d’acqua e, a forno freddo, sfregatela sulle superfici interne, sulle pareti e sulle griglie con l’aiuto di una spugnetta.
Quindi risciacqua e asciuga. Ottimo escamotage anche per eliminare i cattivi odori.
La pappetta si utilizza anche per pulire l’argenteria.

Spruzzino acqua, detersivo per piatti ecologico e bicarbonato

Sciogliere 40 gr di bicarbonato in 500 ml di acqua e versarvi 10 ml di detersivo per piatti ecologico. Questa soluzione è particolarmente indicata per pretrattare le macchie difficili: spruzzare la soluzione direttamente sulla macchia, fare agire per 15 minuti e mettere in lavatrice.

A Schio, in via Maraschin 79, il sogno di Nicola e Laura si è avverato: da marzo 2013 è aperto un negozio speciale che parla una lingua diversa.
Si chiama La Buona Terra e già il nome la dice lunga: un negozio dove acquistare prodotti sfusi e a chilometro zero (fin dove questo è possibile), alimentare, prodotti per la cura della casa e della persona, oggettistica e tanto altro, un negozio diverso che si è posto obiettivi etici e molto alti.

Perché è nata la Buona Terra?
Innanzitutto per offrire alle persone la possibilità di avere comodamente vicino a casa, ogni giorno, prodotti di qualità freschi e sani del territorio ad un prezzo accessibile; per ridurre l’impatto ambientale dovuto al trasporto delle merci adottando la filiera corta; per valorizzare e sostenere i piccoli produttori con le loro produzioni di qualità e se possibile biologiche; per organizzare momenti conviviali per degustazioni, presentazioni, incontri formativi sul consumo critico e l’economia solidale, l’educazione ambientale e alimentare; per aiutare l’ecologia: con i prodotti sfusi si limitano sprechi di prodotti e una buona quantità di rifiuti eliminando gli imballaggi.

Da La Buona Terra potrete trovare  una gamma di prodotti naturali che privilegiano le piccole aziende che lavorano in modo etico, sostenibile ed ecologico, nel rispetto dell’ambiente e della salute dei nostri clienti.
Sono disponibili i detersivi ecologici VerdeVero.it, in vendita principalmente sfusi ma anche nei pratici contenitori da 1 litro, prodotti per la coltivazione dell’orto biologico, artigianato locale e alimenti naturali non trattati chimicamente.
I prodotti spaziano dalla pasta, al caffè, pane cotto a legna, birra artigianale, salse, prodotti da forno, cereali, farine, frutta e verdura.
La Buona Terra non è solo un negozio ma anche un luogo dove leggere, degustare tisane, e dove poter creare occasioni di incontro e di scambio.

SE VUOI:
-Ripartire dalla terra
-Ridurre gli imballaggi
-Scegliere un’alimentazione sana
-Contribuire ad un’economia etica
-Creare un luogo d’incontro e di scambio…
… Allora vai a visitare la Buona Terra!

La Buona Terra
via Maraschin 79, Schio (VI)
Tel. 3311421988
[email protected]

 

I panni in microfibra per le pulizie di casa hanno sostituito i vecchi canovacci delle nonne.

E’ capitato anche a te di usare un vecchio canovaccio per pulire i vetri e dopo aver strofinato con fatica ti sei ritrovato con:

  • pelucchi sui vetri
  • aloni come se non avessi nemmeno fatto una passata
  • il colore dello strofinaccio trasferito sulla superficie che pulivi, specie se pulisci un tessuto.

E allora i Panni in Microfibra fanno al caso tuo.

Strofini la metà e addio a peluche, aloni e danni collaterali

Che cos’è il panno in microfibra

Fino a 10 anni fa, “il panno” era visto come semplice supporto al detergente.  Poi, l’avvento delle MICROFIBRE ha modificato i sistemi di pulizia a favore di una  maggior efficacia ed ecologia.

La microfibra è un mix di 2 fibre sintetiche: Poliestere e Poliammide (detto anche Nylon) che ,
con un processo chimico-meccanico, si separano dando origine a microfilamenti.

Se  l’etichetta non riporta le 2 componenti (es. 70% Pes, 30% Pa) non può essere microfibra.

Poi ci sono le fibre POLIATTIVE® che hanno ottenuto la certificazione  ANTIBACT, che certifica il potere meccanico antibatterico, e la certificazione ambientale di prodotto ISO 14021 per la dimostrata efficacia in uso nel ridurre l’acqua, il detergente e i  materiali di scarto.

Utilizzare un PANNO IN MICROFIBRA vi garantirà, oltre alla sua lunga durata, anche una pulizia profonda e sicura delle superficie.

Perché usare la microfibra per pulire

Usare microfibre rispetto a metodi tradizionali e obsoleti, come i panni in cotone, viscosa o ancor peggio carta, significa risparmiare denaro con evidenti  vantaggi per l’ambiente e per la salute umana:

• Riduzione tempi di lavoro
• Riduzione degli scarti (lunga vita dei prodotti)
• Riduzione dell’uso di detergenti ed acqua.

Come pulire la lavatrice è un dilemma che affligge tutte le donne alle prese con il bucato che puzza.

Uno dei problemi più frequenti legati alla lavatrice è il calcare: insieme ad esso, possiamo spesso riscontrare che, una volta terminato il bucato, i nostri indumenti, la nostra biancheria appena uscita dalla lavatrice è impregnata di strani odori non proprio piacevoli.

Perché accade questo?

Il calcare, di cui spesso le nostre acque sono ricche, si accumula sia nei filtri e in tutte le tubature in modo particolare nella serpentina della lavatrice.
Oltre al calcare, nella lavatrice si accumulano anche i residui di sporco, batteri, piccole parti di tessuti e fibre: l’insieme di tutta questa sporcizia può portare alla rottura della nostra lavatrice, ma anche a bucati maleodoranti.
Affinché ciò non accada, occorre tenerla sempre pulita e libera dal CALCARE.
Vediamo come fare per avere, quindi, una lavatrice pulita senza faticare troppo!

1 – Controllare il filtro
Periodicamente, almeno una volta ogni tre mesi, estraete il filtro, controllatelo e pulitelo con dovizia.

2 – Lavaggio a vuoto
Una volta al mese appuntarsi di fare un lavaggio a vuoto alla lavatrice.
Per fare questo si può scegliere una soluzione a base di ACIDO CITRICO.

Dosi per la soluzione di ACIDO CITRICO, versate 100 ml di soluzione sempre nella vaschetta della lavatrice e azionate il lavaggio a 60 gradi.

3 – Attenzione alle guarnizioni e alle vaschette
Una volta ogni due mesi si consiglia di pulire le guarnizioni e le vaschette del DETERSIVO e ammorbidente.
Versare 50 cc di prodotto USAMIX, il detergente multiuso ecologico all’interno della guarnizione e far agire per 30 minuti: prendere quindi una spugna bagnata e pulire bene all’interno. Versare qualche goccia di USAMIX, il detergente multiuso ecologico sulla spugnetta e detergere le vaschette.

4 – L’acqua che rimane nel cestello
Di tanto in tanto togliete i residui di acqua di accumulo nella lavatrice: azionare il programma ‘scarico acqua’ e l’acqua di troppo confluirà nel tubo di scarico.

Vi ricordiamo, poi, che l’uso dei detersivi ecologici garantisce una pulizia dei vostri abiti, biancheria ed indumenti etica, vera e buona per la vostra pelle e per quella dell’ambiente.

Ecco a voi un detersivo fai da te per bucato, crea to da Giulia.

Questo detersivo è a base di CARBONATO DI SODIO e SAPONE VEGETALE grattugiato: vista la sua formulazione, questa polvere è piuttosto alcalina.

Ingredienti del detersivo bucato fai da te

300 gr di sapone vegetale grattugiato finemente
150 gr di bicarbonato di sodio
100 gr di carbonato di sodio
100 gr. amido di mais o fecola di patate
50/100 gocce di oli essenziali a piacere

Preparazione del Detersivo Fai-da-Te

Strumenti Necessari:

  • Grattugia Manuale: Per ridurre il sapone solido in scaglie fini.
  • Insalatiera Capiente: Per mescolare tutti gli ingredienti in modo omogeneo.
  • Contenitore per Conservazione: Vasi di vetro, scatole di cartone o contenitori di plastica a bocca larga facilitano l’accesso al detersivo.
  • Misurino Graduato o Vasetto di Yogurt: Per dosare la quantità di detersivo in modo preciso.
  • Cuoco o Cucchiaio Grande: Per mescolare gli ingredienti.
  • Etichette (Opzionale): Per identificare i contenitori e le date di preparazione.

Procedura Passo-Passo:

1. Grattugiare il Sapone:

  • Descrizione: Utilizza una grattugia manuale per ridurre il sapone solido in scaglie molto fini. Questo facilita la dissoluzione del sapone durante il lavaggio.
  • Consiglio: Grattugia il sapone direttamente nella insalatiera capiente per evitare perdite e semplificare il trasferimento successivo degli ingredienti.

2. Aggiungere gli Altri Ingredienti Secchi:

  • Ingredienti da Aggiungere:
    • Bicarbonato di Sodio: 1 tazza
    • Soda da Bucato: 1 tazza
    • Amido di Mais: 1 tazza
  • Procedura: Una volta che il sapone è finemente grattugiato, aggiungi il bicarbonato di sodio, la soda da bucato e l’amido di mais nella stessa insalatiera. Mescola bene con il cucchiaio grande fino a ottenere una miscela omogenea.
  • Benefici:
    • Bicarbonato di Sodio: Neutralizza gli odori e aiuta a rimuovere le macchie.
    • Soda da Bucato: Aumenta il potere detergente del sapone, migliorando la rimozione dello sporco e delle macchie.
    • Amido di Mais: Previene la formazione di grumi, mantenendo la polvere leggera e facile da dosare.

3. Aggiungere gli Oli Essenziali (Opzionale):

  • Scelta degli Oli Essenziali: Se desideri una fragranza piacevole o proprietà aggiuntive, puoi aggiungere circa 20-30 gocce di oli essenziali. Le opzioni popolari includono:
    • Lavanda: Ha proprietà rilassanti e antibatteriche.
    • Tea Tree: Conosciuto per le sue proprietà antimicrobiche e antifungine.
    • Limone: Offre una fragranza fresca e potenzia le proprietà sbiancanti.
  • Procedura: Versa alcune gocce di olio essenziale nella miscela e mescola accuratamente per distribuire uniformemente l’aroma.
  • Consiglio: Non esagerare con la quantità di oli essenziali per evitare di rendere il detersivo troppo liquido o di provocare irritazioni cutanee.

4. Trasferire il Detersivo nel Contenitore:

  • Scelta del Contenitore: Opta per un contenitore a bocca larga che facilita l’accesso al detersivo. Le opzioni includono:
    • Vasi di Vetro: Reutilizzabili e ecologici, ideali per mantenere il detersivo fresco.
    • Scatole di Cartone: Economiche e facilmente riciclabili, ma meno resistenti all’umidità.
    • Contenitori di Plastica: Leggeri e durevoli, ma assicurati che siano di grado alimentare se vuoi evitare contaminazioni.
  • Procedura: Versa la miscela di detersivo nel contenitore scelto, premendo leggermente per eliminare eventuali bolle d’aria. Chiudi bene il contenitore con un coperchio ermetico per mantenere il detersivo asciutto.
  • Etichettatura: Per una migliore organizzazione, etichetta il contenitore con il nome del prodotto e la data di preparazione. Questo ti aiuterà a monitorare la freschezza del detersivo.

Consigli Aggiuntivi:

  • Conservazione: Conserva il detersivo in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e umidità per prevenire la formazione di grumi.
  • Durata: Il detersivo fatto in casa ha una lunga durata se conservato correttamente, generalmente fino a un anno.

Uso del Detersivo Fai-da-Te

Quantità di Detersivo da Utilizzare:

  • Dosaggio Standard: Utilizza 2 o 3 cucchiai di detersivo per ogni lavaggio. La quantità può variare in base alla dimensione del carico e al livello di sporco dei capi.
  • Contenitore per il Dosaggio: Per evitare di misurare il detersivo ogni volta, puoi trasferire la quantità necessaria in uno dei seguenti contenitori:
    • Vasetto di Yogurt: Pulito e riutilizzabile, ideale per misurare porzioni fisse.
    • Misurino Graduato: Per una misurazione precisa, soprattutto per carichi più grandi.
    • Tappo di un Flacone: Se preferisci un metodo rapido e semplice, usa il tappo di un flacone come riferimento di misurazione.

Procedura di Dosaggio:

  1. Preparazione: Prendi il misurino graduato o il vasetto di yogurt che hai precedentemente etichettato con la quantità di detersivo necessaria.
  2. Misurazione: Riempi il contenitore scelto con 2 o 3 cucchiai di detersivo. Questo ti aiuterà a mantenere una consistenza nei lavaggi senza dover misurare ogni volta.
  3. Conservazione: Tieni il misurino o il vasetto sempre a portata di mano vicino alla lavatrice per un accesso rapido e pratico.

Come Aggiungere il Detersivo alla Lavatrice:

  • Metodo Tradizionale: Versa i 2 o 3 cucchiai di detersivo direttamente nella vaschetta della lavatrice destinata al detersivo.
  • Metodo Alternativo: Inserisci una pallina di detersivo (come una pallina di lana impregnata di detersivo) direttamente nel cestello insieme ai capi. Questo metodo può essere particolarmente utile per lavaggi delicati.

Consigli per un Uso Efficace:

  • Distribuzione Uniforme: Assicurati che il detersivo sia distribuito uniformemente nella lavatrice per evitare residui sui capi.
  • Programma di Lavaggio: Utilizza un ciclo di lavaggio adeguato al tipo di tessuto e al livello di sporco. I capi delicati richiedono cicli più delicati e a basse temperature.
  • Pre-Trattamento: Per macchie particolarmente ostinate, pre-tratta le zone interessate con un po’ di detersivo prima di avviare il ciclo di lavaggio.

Vantaggi dell’Uso di Detersivo Fai-da-Te:

  • Economico: Riduce i costi rispetto all’acquisto di detersivi commerciali.
  • Ecologico: Utilizza ingredienti naturali e riduce l’impatto ambientale grazie a una produzione locale e meno imballaggi.
  • Personalizzabile: Puoi scegliere fragranze naturali e ingredienti che meglio si adattano alle tue esigenze e preferenze.

Precauzioni e Suggerimenti di Sicurezza:

  • Conservazione Sicura: Tieni il detersivo fuori dalla portata dei bambini e degli animali domestici per evitare ingestione accidentale.
  • Uso Corretto degli Oli Essenziali: Non eccedere con gli oli essenziali, poiché potrebbero irritare la pelle o danneggiare i tessuti. Mantieni le dosi raccomandate.

Conclusione

Preparare il tuo detersivo fai-da-te è un modo efficace per risparmiare denaro, ridurre l’impatto ambientale e avere un maggiore controllo sugli ingredienti che utilizzi per la pulizia dei tuoi capi. Seguendo attentamente questi passaggi dettagliati, potrai ottenere un detersivo naturale, sicuro ed efficiente, adatto a tutti i tipi di tessuti, inclusi i capi delicati.

Ricorda di conservare il detersivo in modo appropriato, dosarlo correttamente e mantenere una buona manutenzione della tua lavatrice per prolungarne la vita e garantirne l’efficacia. Buon bucato!

Preparare detersivi fatti in casa è un’ottima soluzione per avere una casa pulita senza utilizzare prodotti chimici aggressivi e inquinanti. Bastano ingredienti semplici e naturali, facili da reperire e dal costo contenuto, per sostituire i classici detersivi della grande distribuzione.

Alcuni di questi prodotti li abbiamo già in casa, altri sono meno comuni ma facilmente acquistabili online o nei negozi di prodotti naturali. Scopriamo insieme i migliori ingredienti per creare detersivi ecologici fai da te.


Bicarbonato di sodio: un alleato per mille usi

Il bicarbonato di sodio è un prodotto estremamente versatile: si può usare in cucina, nel bucato, per la cura della persona e per il pretrattamento delle macchie più ostinate.

Scopri tutti i suoi utilizzi e come impiegarlo nei detersivi fai da te qui.


Sale per le pulizie: un ingrediente multiuso

Il sale marino per la detergenza è un ottimo rimedio naturale per:
Ravvivare i colori dei tessuti
Sbiancare lino e cotone
Eliminare i cattivi odori, anche dalle scarpe

Ecco tutti i modi per usare il sale nelle pulizie domestiche qui.


Acido citrico: l’additivo naturale indispensabile per i detersivi fatti in casa

Derivato dagli agrumi attraverso un processo industriale, l’acido citrico è un eccellente sostituto di molti prodotti chimici. Può essere usato come:
Ammorbidente naturale per il bucato
Anticalcare ecologico per elettrodomestici e superfici
Brillantante per lavastoviglie

Scopri la ricetta per preparare una soluzione efficace con acido citrico e acqua demineralizzata qui.


Percarbonato sbiancante: l’alternativa naturale alla candeggina

Il percarbonato di sodio è un ingrediente indispensabile per chi cerca un metodo naturale per sbiancare il bucato e rimuovere macchie difficili. È perfetto per:
Pretrattare tessuti macchiati
Ossigenare e igienizzare il bucato
Eliminare lo sporco più resistente

Scopri come usare al meglio il percarbonato per un bucato impeccabile qui.


Carbonato di sodio: il miglior sgrassante naturale

Conosciuto anche come soda da bucato, il carbonato di sodio è un potente additivo che aiuta a sbiancare e pulire in profondità. È ideale per:
Potenziare il bucato rendendolo più pulito e brillante
Pretrattare macchie di grasso ostinate
Pulire superfici particolarmente unte o sporche

Scopri tutti gli usi del carbonato di sodio nelle pulizie domestiche qui.


Sapone vegetale: il rimedio naturale delle nonne

Il sapone vegetale naturale è stato a lungo utilizzato per la preparazione di detersivi ecologici e per la pulizia quotidiana della casa. Oggi sta tornando in voga per la sua efficacia e il suo basso impatto ambientale. È perfetto per:
Lavare piastrelle e superfici in modo naturale
Pretrattare macchie sui tessuti
Preparare saponi e detersivi fai da te

Scopri come usare il sapone vegetale nelle pulizie di casa qui.


Trova tutti gli additivi naturali per i tuoi detersivi fatti in casa

Se vuoi acquistare ingredienti di qualità per autoprodurre i tuoi detersivi fatti in casa, trovi tutto ciò di cui hai bisogno nella selezione di additivi naturali di Verdevero.

Scegli la soluzione più ecologica ed efficace per una casa pulita e rispettosa dell’ambiente!

L’uso del sapone naturale in pezzi è antico nel tempo.

Le nostre nonne erano abituate a lavare a mano nei lavatoio di pietra con olio di gomito e una saponetta in mano.

Per abitudine viene spesso chiamato sapone di Marsiglia, quest’ultimo costituito solo da ingredienti naturali ossia soda e olio d’oliva, ma in commercio esistono diversi saponi naturali, non ultimo quello di Aleppo.

Prima di acquistare un sapone vegetale, verificatene la composizione: il ‘sodium tallowate’ indica che il prodotto contiene un ingrediente derivato dalla macellazione animale.

Un buon sapone naturale richiede la presenza di tensioattivi derivati da piante, come il ‘sodium olivate’ (con olio d’oliva), il Cocos Nucifera (olio di cocco) o l’Olea Europea (olio di oliva europeo). Ricordiamo sempre di controllare bene l’INCI prima di acquistare un prodotto cosmetico o per la pulizia: un ottimo strumento rimane il BIODIZIONARIO.

Gli usi del sapone naturale sono i più svariati in casa.

Partiamo da quelli che ci riguardano più da vicino, le PULIZIE ECOLOGICHE.

Sapone naturale per l’igiene della casa

Strofinate una spugna con sapone naturale e inumiditela: potrete in questo modo sgrassare molte superfici, le piastrelle della cucina, il bagno e anche il marmo.

Sapone naturale per il bucato

Il sapone naturale è un ottimo ingrediente per lavare i capi a mano o per pretrattare le macchie ostinate. Strofinate il sapone sulla macchia energicamente dopo aver inumidito il capo. A questo punto sfregate i lembi di tessuto dove si trova la macchia e mettete in lavatrice.

Per un lavaggio ottimale, al DETERSIVO per bucato aggiungete del PERCARBONATO sbiancante e, nel caso dei bianchi, mezzo limone spremuto. Non dimenticate di versare 100 cc di soluzione a base di ACIDO CITRICO nella vaschetta dell’ammorbidente.

Sapone naturale per l’autoproduzione

Se siete soliti autoprodurvi i detersivi, allora sapete che il sapone vegetale è un ingrediente base per tante ricette. È più conveniente acquistare delle saponette da grattugiare, piuttosto che le scaglie già pronte: quei 10 minuti di lavoro in più certamente vi faranno risparmiare un bel po’!
Qui potrete leggere una RICETTA a base di sapone naturale a scaglie per autoprodurre il detersivo per bucato.

Quante volte ti è successo di trovarti a pulire una macchia di grasso, come quella della catena della bici. O una macchia di unto in un grembiule.

O hai trovato del grasso del motore nel pavimento del garage o nel vialetto di casa.

E se hai una stufa in casa sai quanto è dura pulire il vetro sporco di fuliggine.

La prima reazione che ti è venuta in mente la conosco: “prendo una superbombachimicasgrassante e la spruzzo sullo sporco. Bang, tolgo tutto.

E poco importa di quei segni orribili che ci sono sul retro dell’etichetta: teschi, pesci morti, alberi stecchiti ammazzati...

E non conta se per usarlo ti devi fare un aerosol chimico che ti entra nei polmoni e ti lascia senza fiato.

Eppure esiste una soluzione ecologica che scioglie il grasso e lo sporco in pochi istanti e senza farti respirare robaccia chimica.

Si chiama Carbonato Sgrassante Verdevero ed è un detergente ecologico dai mille usi.

 

La sua versatilità, e il suo basso costo, lo rende protagonista di molti usi domestici.

In piu:

  • non contiene tensioattivi,
  • non contiene profumi irritanti;
  • non contiene sostanze aggressive per l’ambiente.

Ecco i principali impieghi del carbonato sgrassante.

Puoi usarlo per:

  • Rimuovere lo sporco più resistente, griglie del forno o fornelli. Da usare pura direttamente sulla superficie da trattare;
  • Pulire bottiglie di olio e vino da riutilizzare. Versa mezzo cucchiaino di Carbonato nella bottiglia, aggiungi un po’ d’acqua e agita dopo aver messo un tappo. Risciacqua con  cura e la bottiglia torna come nuova;
  • Per togliere vecchie macchie di olio e grasso dai pavimenti in cemento o del garage;
  • Pretrattare il bucato:  versa 2 cucchiai di Carbonato e 2 cucchiai di sale grosso per ogni litro d’acqua calda. Meglio ancora se aggiungi del detersivo da bucato ecologico. Per i tessuti più delicati fai un teste di resistenza del colore in un angolo nascosto.
  • Lavaggio in lavatrice: se i capi sono molto sporchi, nella vaschetta del detersivo aggiungi al detersivo 1 cucchiaio di Carbonato e 1 cucchiaio di sale grosso e aziona il prelavaggio. Se non hai l’opzione prelavaggio, fai un ciclo di risciacquo, mettendo direttamente nel cestello la stessa miscela. Dopo il risciacquo, procedi al normale lavaggio.
  • Per neutralizzare i cattivi odori, igenizzare i capi e aumentare il potere pulente del detersivo, aggiungi 1 cucchiaio di Carbonato al detersivo ad ogni lavaggio.

Il carbonato di sodio o soda da bucato quindi:

  • è ecologica e conveniente;
  • DETERGE e NEUTRALIZZA gli odori;
  • SGRASSA le superfici in modo efficace;

>>>Lo trovi QUI!

Avvertenze: come detersivo è bene non utilizzare il carbonato di sodio su tessuti troppo delicati e leggeri; ottimo sull’unto dei pavimenti di garage o officine, fuliggine di cappe e aspiratori, residui di olio. Non si utilizza su superfici di legno, cotto, pavimenti non cerati, vasche, tubi o piastrelle in fibra di vetro.

Curiosità: Già nell’antichità, la soda – chiamata natron – veniva estratta da giacimenti naturali e utilizzata per la fabbricazione di saponi e la pulizia dei tessuti; presso gli antichi Egizi era l’ingrediente fondamentale per l’imbalsamazione, grazie alla sua capacità di assorbire acqua.

 

In ogni casa si nasconde un tesoro, anzi, quattro! E vediamo perché il bicarbonato in lavatrice è un ottimo alleato.

Questi tesori sono:

E sono l’indispensabile per pulire casa in modo sano e naturale.

Q

Bucato con aceto, bicarbonato, acido citrico e limone

Sono ingredienti a basso costo con i quali, senza inquinare, potrai fare tantissime ricette dagli usi svariati: oggi ti racconto come usarli per fare il tuo bucato ecologico.

IL BICARBONATO in lavatrice ne allunga la vita

Tra i vari trucchi suggeriti qua e la on line c’è quello di utilizzare regolarmente BICARBONATO per contrastare la formazione del calcare nella lavatrice.

Purtroppo non è vero che basta aggiungere ad ogni lavaggio 1 cucchiaio di questa magica polvere per eliminare il calcare ma…

Se fai una volta al mese un lavaggio a vuoto con mezza tazza (150g) di bicarbonato allora ti aiuterà a mantenere l’apparecchio pulito.

Trucchetti salva bucato: bicarbonato in lavatrice

Capi e tessuti sempre morbidi? Con il bicarbonato in lavatrice sì.

Puoi versare 25 gr di BICARBONATO direttamente nell’acqua di ammollo del bucato. Dopo qualche ora procedi a un normale lavaggio in lavatrice. Alla fine i tuoi capi saranno più morbidi.

Il Bicarbonato ha un effetto ammorbidente “meccanico”. Significa che dilata le fibre e le rende più gonfie e morbide.

In questo video ti svelo un trucco con il Bicarbonato per eliminare i cattivi odori di sudore dai tuoi capi:

 

Mai utilizzare il bicarbonato sulla seta.

Come rimuovere macchie dai vestiti con il Bicarbonato

Se la macchia è fresca, è sufficiente bagnarla con acqua fredda, aspettare qualche minuto e cospargerla di polvere, lasciando agire per almeno un’ora prima di lavare l’indumento in lavatrice.

Se invece la macchia è secca, procedete così: stendete l’indumento sul tavolo, bagnate la macchia con acqua fredda e lasciate agire per qualche minuto.

Nel frattempo, formate una pasta di bicarbonato e acqua fredda che spalmerete sulla macchia: lasciate asciugare e spazzolate via i residui prima di lavare in lavatrice.

L’ ACIDO CITRICO

Ammorbidente e anticalcare

Prepara una soluzione al 15% – 20% – la scelta dipende dalla durezza dell’acqua di casa tua, più è dura più la concentrazione della soluzione dovrà essere alta – di ACIDO CITRICO, dissolvendo 150 – 200 grammi di ACIDO CITRICO in un litro d’acqua meglio se distillata e tiepida.

Mixa bene i due ingredienti e versali in dei contenitori riciclati che, per una maggiore sicurezza domestica, vi consigliamo di etichettare.

Prima dell’uso agitare sempre bene la bottiglia.

Se utilizzi la soluzione come ammorbidente, ti consigliamo 100cc direttamente nella vaschetta dell’ammorbidente e con lavatrice a carico pieno.

Ogni mese è, poi, buona abitudine disincrostare la lavatrice, per cui versa 1 litro della soluzione nel cestello vuoto e avvia un programma ad alte temperature.

Come brillantante, invece, versa la soluzione a base di acido citrico nella vaschetta apposita nella lavatrice.

A piacere, potrai profumare il tuo ammorbidente e anticalcare con alcune gocce di olio essenziale biologico balsamico o agli agrumi.

L’ACETO

Materassi freschi e puliti
Questo rimedio era molto utilizzato dalle nostre nonne: per mantenere puliti e freschi i materassi: bagnateli leggermente e strofinateli energicamente con un poco di aceto e bicarbonato.

Fate una pappetta 70% bicarbonato – 30% aceto e applicatela sulla superficie del materasso.

IL LIMONE

Lavare la lana

Per capi di lana morbidi e delicati, lasciate i vostri indumenti in ammollo per 1 giorno in una soluzione di acqua e il succo di limone (2 limoni per ogni litro d’acqua).

Lavare la seta 

Per ravvivare la vostra seta, insaponatela, sciacquatela e lasciatela a bagno per qualche ora in acqua e succo di limone

 

Il miglior alleato del tuo detersivo ecologico per sbiancare i capi è il percarbonato di sodio.

Il 95% dei detersivi, sia liquidi che in polvere, contengono sbiancanti ottici, delle sostanze allergizzanti, possibili responsabili dell’insorgenza di eczemi e dermatosi. Sostanza che si degradano molto lentamente e che tendono ad accumularsi negli organi degli animali e nelle radici delle piante, oltre che sulla nostra pelle.
Gli sbiancanti ottici si depositano nelle fibre dei tessuti che, per un effetto esclusivamente ottico/coprente, sono percepiti come bianchissimi dai nostri occhi. Il percarbonato sbiancante ci permette di sostituire tutti questi ingredienti dannosi.

Il percarbonato di sodio come detersivo ecologico

In realtà queste sostanze coprono soltanto la macchia e non la lavano via.
Per eliminare lo sbiancante ottico da un tessuto occorrono almeno quattro lavaggi: il tanto agognato “bianco che più bianco non si può”, in realtà, è solo una furbata di marketing.
Ma il marketing si combatte a suon di smarketing: ossia, trovare soluzioni, non solo ecocompatibili, ma anche qualitativamente migliori e, vuoi vedere?, anche più economiche (non a caso la radice della parola è la medesima).
Nel caso dello sbiancante ottico, il primo passo per disfarsene è quello di acquistare DETERSIVI ECOLOGICI che non lo contengono; poi, se siete amanti del bianco che più bianco non si può, allora quello che fa per voi è il percarbonato di sodio.

Il PERCARBONATO DI SODIO, un derivato della lavorazione del sale al quale viene aggiunta la molecola dell’acqua ossigenata, si presenta come una polvere bianca piuttosto spessa.
La sua azione sbiancante viene esercitata soprattutto grazie alla molecola di acqua ossigenata che, dinamizzata dal movimento dell’acqua nella lavatrice, aiuta il tensioattivo presente nel detersivo a togliere la macchia.
Il PERCARBONATO DI SODIO non contiene sostanze definite come allergizzanti, non contiene fosforo, candeggianti ottici o azzurranti, e non ha nessun problema di bioaccumulazione, ossia si biodegrada molto facilmente.

Come si utilizzarlo per il bucato

Il PERCARBONATO di sodio si può utilizzare sia in lavatrice che come pretrattante.

In lavatrice: aggiungere due cucchiai da minestra di percarbonato nella vaschetta insieme al detersivo per bucato, oppure direttamente nel cestello della lavatrice.
La temperatura del lavaggio deve essere impostata sui 30-40 gradi; se si lava a 50 gradi si ottiene, invece, un’azione

Igienizzante: perfetta quindi per il lavaggio di sporchi ostinati come grasso o cacca dei bambini.

A mano sulle macchie: spargete una piccola quantità di percarbonato direttamente sulla macchia, inumidite con acqua tiepida e fate agire per 10 minuti. Poi procedere al normale lavaggio.

 

Conservare in luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce.
Non usare su capi delicati (lana, seta, pelle).
Accertatevi di acquistare PERCARBONATO puro, senza l’aggiunta di alcun additivo: questo lo potrete scoprire leggendo l’Inci Name, se tra gli ingredienti compare qualche altro nome oltre al percarbonato – indicato in etichetta come Sodium Percarbonate Peroxide – significa che siete davanti a un additivo sbiancante A BASE DI PERCARBONATO, e non al PERCARBONATO puro.
Nel caso in cui sceglieste un additivo a base di percarbonato, ricordate che le dosi consigliate aumentano. 

 

Smacchiatori, sbiancanti, antimuffa, e soldi che escono dal portafoglio.
Ci chiediamo spesso come facessero le nostre nonne a lavare senza tutti questi prodotti, smacchiare e ammorbidire considerando che il loro sporco era sporco davvero, macchie di terra, di sudore del lavoro dei campi, lo sporco del lavoro duro di uomini che badavano a tutto.
Quello di oggi, se paragonato, è uno sporco leggerissimo ma, nonostante questo, i prodotti in commercio sono tanti tanti di più: com’è possibile?
Semplicemente, serve vendere. E per vendere è necessario dimostrare l’utilità di tutti quei prodotti in commercio.

Sale per le pulizie di casa: come usarlo

In realtà la soluzione è davvero più semplice di quello che si crede.
Ci sono ingredienti che in tutte le nostre case non mancano mai, ingredienti low cost e che svolgono una miriade di funzioni diverse.
Anche per le pulizie di casa.
Per esempio, sapevate che il sale marino è un ingrediente di fondamentale importanza per pulire ecologicamente e a basso costo?

Con il sale potrete, infatti:
1 – Ravvivare i colori
Un metodo della nonna semplice per ravvivare i colori scuri è quello che prevede l’utilizzo di un  bicchiere di the, un bicchiere di aceto e 2 cucchiai di sale grosso miscelati in acqua fredda. I capi sbiaditi vengono immersi in questa soluzione per un’oretta e poi vengono lavati normalmente in lavatrice o a mano con il classico detersivo per bucato.
2 – Deodorare le scarpe
Miscelate due parti di bicarbonato e una di sale e spargetela nelle scarpe: fate riposare per una notte, scuotete e vedrete che gli odori saranno solo un ricordo.
3 – Sbiancare il cotone o il lino
Prima di lavare il lino o il cotone, mettete i vostri indumenti o tessuti in una bacinella, considerando che su 1 litro di acqua andrà aggiunto 1 cucchiaino di sale grosso. Tenete in ammollo per una notte, poi procedete con il vostro bucato.
4 – Rimuovere le macchie di vino
Preparate una pappetta con metà sale e metà bicarbonato, impastate con acqua e spalmatela sulla macchia. Fate agire per un’oretta, poi lavate.
5 – Togliere le macchie di sudore
Aloni gialli di sudore che non se ne vanno? Per togliere queste orride macchie vi consigliamo due procedimenti: prima versate dell’aceto di vino bianco direttamente sulla macchia e a capo asciutto; poi, e questo trucco è particolarmente indicato per togliere il cattivo odore, immergete il tessuto in una bacinella con acqua, 2 cucchiai di sale grosso e aceto (1 bicchiere d’aceto per 2 litri d’acqua calda) e lasciate per 30 minuti in ammollo. Infine, procedete al normale lavaggio in lavatrice.”
6 – Rimuovere macchie di muffa o ruggine Preparare un composto di sale e succo di limone da applicare sulla zona interessata. Si lascia asciugare al sole, sciacquando e asciugando nuovamente.
7 – Bicchieri nuovi
Prima di usare dei nuovi bicchieri, mettili a bagno per una mezz’ora in acqua tiepida salata.

La scelta di un ingrediente è il primo passo per garantire l’alta qualità dei DETERSIVI ECOLOGICI: per fare questo occorre una scelta consapevole.

Gli ingredienti dei prodotti VERDEVERO.IT sono ecologici: cosa significa quindi prodotto ecologico?

Un detersivo può dirsi ecologico solo quando i suoi ingredienti, in particolar modo i tensioattivi, sono di origine vegetale e se rispettano le risorse ambientali, non ledono e compromettono la terra.

Un detersivo ecologico non può dirsi tale se non rispetta questo: spesso vengono definiti ecologici i detersivi alla spina solo perché limitano l’uso della plastica. Se poi però andiamo a vedere la loro formulazione, non è affatto così.

Come capire se l’ingrediente è buono oppure no

Per orientarvi nella scelta vi consigliamo quindi di controllare bene gli ingredienti: per farlo, usate il BIODIZIONARIO, un mezzo veloce e utile per capire l’impatto ambientale che hanno gli ingredienti del detersivo che vi apprestate ad acquistare.

Altro aspetto molto importante da considerare è anche la provenienza degli ingredienti stessi: se i miei ingredienti vengono da paesi lontani, come posso dire che il mio è detersivo ecologico?
Bisogna considerare molte cose, tra cui la sostenibilità stessa della materia prima e della sua coltivazione: l’olio di cocco proviene dall’Asia perché le piantagioni di cocco in Italia non ci sono.

Privilegiare nella scelta degli ingredienti a chilometro Zero

Di seguito una tabella completa che presenta i singoli ingredienti dei DETERSIVI ECOLOGICI VERDEVERO e le rispettive aree di provenienza.

È di immediata evidenza come la gran parte delle materie prime, il 60%, sia prodotta in Italia, un piccolo numero in Paesi confinanti, come Francia e Germania, e solo poche giungano da altri Continenti (Messico, Asia…): queste ultime possono essere reperite solo in questi luoghi, per ora.

Ingrediente + Provenienza  dei detersivi ecologici Verdevero

ALCOHOL DENAT ITALIA
AMMONIUM LAURYL SULFATE ITALIA
DISODIUM ETHYLHEXYL IMINODIPROPIONATE ITALIA
HYDROGEN PEROXIDE ITALIA
OLIVAMIDOPROPYL BETAINE ITALIA
POTASSIUM HYDROXIDE ITALIA
POTASSIUM OLEATE ITALIA
POTASSIUM OLIVATE ITALIA
POTASSIUM RAPESEEDATE ITALIA
PROTEASE ITALIA
SODIUM BENZOATE ITALIA
SODIUM BENZOATE SODIUM CAPRYLYL/CAPRYL SULFATE (SODIUM C8-10 ALKYL SULFATE) ITALIA
SODIUM DISILICATE ITALIA
SODIUM CARBONATE ITALIA
CAPRYLYL/CAPRYL GLUCOSIDE FRANCIA
DICHLOROBENZYLIC ALCOHOL GERMANIA
POTASSIUM SORBATE GERMANIA
SODIUM LAURYL SULFATE GERMANIA
TRISODIUM METHYLGLYCINEDIACETATE GERMANIA
COCAMIDOPROPYL BETAINE COCCO PROVENIENTE DALL’ASIA;  TENSIOATTIVO REALIZZATO IN ITALIA
POTASSIUM COCOATE COCCO PROVENIENTE DALL’ASIA; TENSIOATTIVO REALIZZATO IN ITALIA
LAURYL/MIRYSTYL GLUCOSIDE COCCO PROVENIENTE DALL’ASIA; TENSIOATTIVO REALIZZATO IN GERMANIA
TETRASODIUM ETIDRONATE ASIA
XANTHAN GUM ASIA
AMYLASE MESSICO

Altro aspetto sul quale portare attenzione è la comunicazione degli ingredienti: se in etichetta leggete “Con ingrediente di origine vegetale”, “Con ingredienti a chilometri zero”, “Con ingredienti naturali”, ciò non significa che quel prodotto sia completamente ecologico.

Significa che quel prodotto ha alcuni ingredienti di origine vegetale o a chilometro zero, ma non è detto che lo siano tutti gli altri.

Attenzione anche alla comunicazione “Non contiene + il nome dell’ingrediente inquinante o di origine petrolchimica”, poiché la domanda è “Che cosa contiene al suo posto?”. Quale ingrediente è stato utilizzato in alternativa?

Per rispondere a queste domande è, quindi, buona cosa consultare il BIODIZIONARIO e capire bene la formulazione chimica del detersivo che ci apprestiamo ad acquistare.

Inauguriamo questa nuova sezione del nostro PORTALE PER PULIRE CASA dedicata all’autoproduzione di detersivi naturali con la produzione home made di detersivo piatti fai da te.

Ci piace l’idea di riportare, in questa sezione, le esperienze di blogger che hanno deciso di sperimentare la via dell’autoproduzione, non solo mangereccia, ma anche per tutto quello che riguarda il fai da te casalingo.

Detersivo piatti fai da te: la ricetta

Partiamo, oggi, con la ricetta di Giulia per il DETERSIVO PER PIATTI FAI DA TE, con il quale però pare non si sia trovata molto bene.

Leggiamo perché.

I miei esperimenti anche in questo campo continuano: mi sono intestardita nel voler trovare una ricetta di detersivo per piatti fai da te abbastanza valido. Con quello classico limone-sale-aceto non mi sono trovata bene, lo uso solo per pretrattare; girovagando in internet ho trovato allora questa ricetta (la terza, ‘sapone in scaglie’) e mi è sembrata valida.
Si scrive che questo detersivo è molto valido per il lavaggio a mano delle stoviglie.
Questo è il procedimento.

“Materiali: 1 flacone con dosatore, 1 pentola, 1 imbuto, 1 bacchetta di legno
Ingredienti: 200 gr di sapone naturale in scaglie, 1 litro d’acqua, 10 gocce di olio essenziale di limone
Procedimento: dopo aver grattugiato il sapone, versate le scaglie in una pentola e ricopritelo con 1 litro di acqua bollente. Mescolate con l’aiuto di una bacchetta di legno o di un cucchiaio di legno e lasciate riposare per tutto il giorno o per tutta la notte. Quando sarà trascorso il tempo necessario, il vostro detersivo si sarà raffreddato ed avrà magicamente raggiunto la consistenza desiderata. Nel caso dovesse apparire troppo denso, aggiungete poca acqua tiepida, un cucchiaino alla volta, e mescolate. Aggiungete l’olio essenziale di limone soltanto quando il detersivo sarà completamente freddo, mescolate con la bacchetta di legno e trasferite in un flacone”.

Detersivo per piatti fai da te: la versione definitiva

Con le dosi consigliate nell’articolo mi era venuto troppo denso, quindi ho aggiunto acqua.
Praticamente diventa una crema spumosa e piuttosto densa.
L’ho trasferito in un secchiello di plastica dalla bocca larga e utilizzato per lavare i piatti: fa abbastanza schiuma, ma non sono rimasta affatto contenta del risultato. Questa pasta, infatti, è molto difficile da sciacquare, serve tantissima acqua e questa cosa mi ha dato molto fastidio.
Come sapone ho utilizzato quello della Ecor in scaglie, potrebbe anche darsi che non sia adatto: tenterò quindi nuovamente quando mi sarò autoprodotta del sapone per bucato.”

Se sei ssolo curioso e non hai il tempo di auto produrti il detersivo e vuoi scoprire un vero detersivo ecologico per piatti, prova AMANì di Verdevero, il detersivo ecologico per piatti votato 5 stelle dai clienti.

Ogni casa italiana contiene più di 20 detersivi diversi. Spesso esposti in bella mostra in posti pericolosi perché accessibili dai bambini.

Questa ‘abbondanza’ è causa di forte INQUINAMENTO.

Un buon modo per evitare questa enorme fonte di inquinamento, sono i DETERSIVI BIO.

Il risultato dell’ “abbondanza” di detersivi convenzionali nelle nostre case è l’inquinamento capillare: come gli scarichi pieni di tensioattivi di origine petrolchimica, ossia quei componenti aggiunti ai detergenti liquidi che servono per fare schiuma, difficilmente biodegradabili e aggressivi nei confronti soprattutto dei fiumi.

Il 24% delle malattie che oggi affliggono l’essere umano, secondo i dati 2010 della quinta Conferenza ministeriale su salute e ambiente, sono ambientali: traffico urbano, inquinamento indoor, malattie respiratorie, asma.

I DETERSIVI BIO hanno un impatto ambientale e personale ridotto, che si misura attraverso il VCDTOX, indice del volume critico di tossicità della dose prodotto.

Come funziona l’indice VCDOTX?

Ogni dose di prodotto necessita di una certa quantità di litri di acqua per diventare “innocua”.
Supponiamo di utilizzare una dose prodotto di detersivo per bucato standard: serviranno 300.000 litri di acqua per far sì che quella dose prodotto diventi innocua per gli organismi viventi.

Per azzerare la tossicità di un DETERGENTE BIO, invece, ne bastano solo 56.000 litri.

In particolare, i detersivi ecologici:

– Sono efficaci e assicurano il minor impatto ambientale possibile;

– Si basano su formulazioni ecologiche, secondo i più stringenti standard europei (quelli certificati Icea Eco Detergenza;

– Impiegano ingredienti scelti: quando possibile,gli ingredienti vengono scelti di produzione locale, così da ridurre anche l’impatto ambientale derivante dal trasporto a lungo raggio. I più utilizzati sono l’olio di oliva biologico nazionale e l’olio di colza locale;

– Molti di questi si presentano senza profumo: gli oli essenziali, infatti, rilasciano allergeni che possono provocare irritazioni alla pelle;

– Sono contenuti in flaconi muniti di misurino o di spruzzatore per ridurre al minimo lo spreco da sovradosaggio;

– Sono molto concentrati, durano quindi di più inquinando meno;

– Sono disponibili in taniche-ricarica per il rifornimento alla spina: in questo modo si limita l’impiego di oggetti in plastica;

– Sono contrassegnati da certificazione ICEA, una delle più severe in materia;

– Alcuni di essi hanno ottenuto anche la certificazione LAV: nessun ingrediente è stato testato su animali e nessun detergente contiene ingredienti di origine animale;

– Non contengono alcun tensioattivo etossilato, colorante o profumo sintetico, sbiancante ottico, perlanti o conservanti.

 

Ecologia del Risparmio è il nuovo libro di Giulia Landini, giornalista ed eco-blogger , edito da Edizioni La Linea.

Questo libro di 150 pagine è una guida pratica per chi desidera adottare un eco-stile di vita, riducendo l’impatto ambientale senza rinunciare alla qualità della vita. L’obiettivo di Giulia è quello di fornire consigli pratici e semplici per chi vuole iniziare a seguire buone pratiche ecologiche, spiegando come cominciare e perché farlo.

L’ispirazione per il libro è nata dall’effettivo risparmio – sia economico che in termini di salute – che si ottiene applicando trucchetti ecologici e antichi rimedi della nonna. Un modo efficace per convincere anche i più scettici che vivere in modo sostenibile fa bene al pianeta e alle proprie tasche.


Le tre parti del libro

1. Il cambiamento del consumatore moderno

Nella prima parte del libro, Giulia racconta, attraverso le testimonianze del Movimento per la Decrescita Felice e del Movimento di Transizione Italia, come sta cambiando il modo di consumare.

Si passa dalla quantità alla qualità, imparando a comprare meno ma meglio. L’idea è che le cose ben fatte durano di più, e questo non solo riduce lo spreco, ma porta anche un risparmio concreto.


2. La pratica: come rendere la propria giornata ecosostenibile

Questa parte del libro è un vero e proprio manuale pratico: si parte dagli ingredienti base per una vita più sostenibile, come aceto, limone, acido citrico, bicarbonato e pasta madre, per poi scoprire come integrarli nelle attività quotidiane.

Immaginiamo una giornata tipo in cui ogni azione diventa ecosostenibile:
✔ Ci si muove a piedi o in bicicletta invece che in auto.
✔ Si prepara il pane con la pasta madre.
✔ Si pulisce la casa con limone e aceto.
✔ Si realizza un ammorbidente naturale con acido citrico.
✔ Si autoproducono detersivi per bucato e dentifricio.
✔ Si cucina con gli avanzi e si preparano tagliatelle all’uovo fatte in casa.
✔ Si utilizza internet per scambiare abiti usati e barattare viaggi.

Il libro è ricco di spunti e ricette fai da te, tutte semplici, veloci ed economiche.


3. Le esperienze di chi ha scelto la decrescita felice

Nella terza e ultima parte del libro, si trovano le testimonianze di persone che hanno deciso di abbracciare la decrescita felice, trasformando la propria vita in un percorso più sostenibile e consapevole.

Troviamo storie di:
Contadini che hanno scelto di vivere a contatto con la natura.
Mamme che hanno rivoluzionato la gestione della casa e della spesa.
Ex professionisti che hanno abbandonato la carriera per una vita a basso impatto ambientale, ma ricca di esperienze e benessere.

“Ecologia del risparmio” è molto più di un manuale: è una guida che ispira e dimostra che un futuro più sostenibile è possibile, senza sacrifici, ma con una nuova consapevolezza.

Ecologia del risparmio: una guida pratica per uno stile di vita sostenibile

Questo libro di 150 pagine è una guida pratica per chi desidera adottare un eco-stile di vita, riducendo l’impatto ambientale senza rinunciare alla qualità della vita. L’obiettivo di Giulia è quello di fornire consigli pratici e semplici per chi vuole iniziare a seguire buone pratiche ecologiche, spiegando come cominciare e perché farlo.

L’ispirazione per il libro è nata dall’effettivo risparmio – sia economico che in termini di salute – che si ottiene applicando trucchetti ecologici e antichi rimedi della nonna. Un modo efficace per convincere anche i più scettici che vivere in modo sostenibile fa bene al pianeta e alle proprie tasche.


 

“Andando piano il mio cuore mi disse
A dicembre 2011 la mia vita è cambiata: è stato come prendere una curva a tutta velocità e avere l’impressione di cadere giù nel burrone.
Poi, tutto, come in una scena a rallentatore, si è fermato. Ero lì su quella curva, senza andare né a picco, né svoltare l’angolo. Immobile. Tanti piccoli flash della mia vita, un puzzle che va in frantumi e che ho fatto tanta fatica a rimettere insieme, non che ci sia ancora riuscita.

Fino a dicembre 2011 lavoravo in una casa editrice di Milano, contratto giornalistico, ottimo stipendio, contributi e bonus di categoria. Mi sentivo in gabbia però, percepivo ogni giorno il paradosso della mia vita che non era più la mia vita: mi sono data una spiegazione più o meno razionale, stavo evolvendo, un po’ come una farfalla che non è più crisalide, ma non riesce a uscire dal bozzo. Mi sentivo così.
Poi il 27 dicembre 2011, in perfetta congiunzione con la profezia Maya, ci chiamano d’urgenza in azienda e ci comunicano che dal 2 gennaio 2012, 34 persone avrebbero perso il lavoro, ossia tutti i dipendenti, perché l’azienda sarebbe stata messa in liquidazione.

Nello stesso mese, la mia storia d’amore durata 8 anni finisce. E finisce dopo una lunga agonia. Per lo stesso motivo, anche qui c’è di mezzo quella crisalide che vuole diventare una farfalla.
Non era più la mia vita. E con tutto l’amore e l’onestà con cui ci siamo sempre parlati, abbiamo compreso che eravamo evoluti, io per una strada, lui per un’altra.

Marzo 2012 è stato il mese peggiore. La rabbia scema e lascia il posto alla tristezza mista a disperazione per non avere più un lavoro e un amore.
Nella mente tante paure, pensieri, ansie, dubbi, desideri e speranze che non avevano un filo rosso. Pianti quotidiani. Compensazioni. Incontri assurdi animati dal rifiuto degli altri verso me stessa, perché così mi sentivo: rifiutata dal mondo.
Un trasloco sul groppone non ha facilitato il tutto.

Ma in quei mesi dove, nonostante la primavera fosse alle porte, sentivo e vedevo solo l’inverno, ho iniziato ad andare piano.
A camminare lentamente.
A sentirmi.
A sentire la voce del mio cuore.
Ho iniziato ad alzarmi presto, a fare colazione con cura, la cura che così spesso dimentichiamo nel fare le cose e soprattutto verso noi stessi; a cucinare con amore, dedizione e attenzione; a camminare senza fretta e vedere, non solo guardare, ciò che mi stava intorno; a sentire il terribile vuoto che mi porto dentro, a compatirlo e amarlo.
Andando piano ho imparato, per continuare a disimparare e imparare di nuovo, che dentro di noi abbiamo la verità di ciò che siamo e che l’unica cosa che importa è sentirla, anche se fa soffrire (dopo l’inverno c’è la primavera, SEMPRE), perché è solo tramite l’accettazione più profonda della nostra sofferenza e solitudine interiore che possiamo vivere e sentire il nostro cuore, il nostro Io.

Andando piano ho rifiutato un posto di lavoro a tempo indeterminato che mi avrebbe costretta a tornare ad andare veloce.
Andando piano il puzzle ha iniziato a ricomporsi un po’ e le mie idee oggi sono molto più chiare.
Andando piano ho deciso che avrei fatto la tanta desiderata esperienza di woofing in un’azienda agricola, dove sono riuscita a sentire ancora di più.
Andando piano ho coronato uno dei miei sogni da quando ero adolescente: scrivere questo libro.
Andando piano ho conosciuto un nuovo grande Amore.

Andando piano ho capito che la verità ce l’abbiamo dentro.
La lezione più grande è stata imparare ad aspettare con il cuore fermo, nella certezza, ed era lui che me lo diceva, che tutto sarebbe andato a posto.

A quel punto, ho girato la curva. Dietro la quale ho visto un meraviglioso prato verde, papaveri rossi e tanti alberi. Ancora non vedo dove finisce, ma spero di non vederlo mai. E so anche che arriveranno altri temporali: ora li attendo con consapevolezza. 

Poi c’è un amico molto speciale che un giorno mi ha detto: “Se la strada che hai intrapreso è quella giusta, tutto andrà liscio. Esattamente come deve andare”.

Il metodo perfetto per RISPARMIARE sulle faccende di casa, e perdipiù ecologico, è pulire i piatti a mano.

Ci sono però tanti piccoli trucchetti da tenere in considerazione.

Innanzi tutto è buona cosa riempire una bacinella o un lavello di acqua calda a cui aggiungere la giusta quantità di detersivo ecologico per piatti. Lasciate in ammollo per qualche minuto nell’acqua calda i piatti sporchi, detergeteli quindi con la spugna, possibilmente vegetale, strofinateli accuratamente per eliminare residui e unto.

Sciacquate, quindi, i piatti e le stoviglie pulite utilizzando un getto d’acqua a media o bassa intensità, per evitare inutili sprechi d’acqua e per risparmiare su essa.

Non lasciate aperto il getto dell’acqua nei momenti in cui non viene utilizzato, anche solo pochi secondi corrispondono ad uno spreco di preziose risorse idriche e di soldi.

Un altro accorgimento è quello di scegliere detersivi ecologici e biologici, che sono più concentrati.

Potrete comportarvi in due modi:

  1. mettere qualche goccia di detersivo direttamente sulla spugnetta;
  2. riempire un flacone usato con metà detersivo e metà acqua: versare qualche goccia direttamente nel lavello o sulla spugna.

E poi:

Raccogliete l’acqua della pasta e usatela per lavare i piatti, l’amido rilasciato aiuta ad eliminare l’unto dei piatti.
Prima di metterli in ammollo, raccogliete sporco e unto in eccesso da piatti e pentole.
Pretrattate le stoviglie o le pentole molto incrostate con acqua e bicarbonato.
Applicate ai rubinetti i rompi getto che permettono di limitare i consumi di acqua.
Pulite il lavello con uno spruzzino con acqua e bicarbonato o acqua e aceto bianco.

Anche la successione è importante: partite sempre dalla pulizia dei bicchieri, poi le stoviglie meno unte e infine le pentole più incrostate.

Il risparmio sarà assicurato!

Un ottimo modo per risparmiare in casa è fare da sè i detersivi naturali.
Ci sono tantissime ricette per farli in casa, da quelli per il bucato agli anticalcare fino ai detergenti multiuso disinfettanti. Ma diversamente da quanto spesso si legge sul web, l’unico detersivo naturale difficile da fare in casa è quello per i piatti. O meglio, autoprodurre il detersivo naturale per piatti si può, ma tra tutti è quello con minore potere lavante: motivo per cui ha necessità di essere coadiuvato, nella sua azione sgrassante, da un detersivo per piatti biologico ed ecologico.
Ciò che lava in un detersivo è il tensioattivo, quell’elemento che crea la schiuma: il tensioattivo ha un ph basico (o alcalino) il quale attacca la macchia che solitamente è acida e la trasporta via coadiuvata dalla forza motrice della molecola dell’acqua. Come il sapone, le sue molecole sono costruite da 2 parti, una lipofila (si lega allo sporco grasso) e una idrofila (che si fa sciacquare via dall’acqua).
Nel caso dei detersivi per piatti, il loro ph è più neutro rispetto a un detersivo per bucato, in quanto rimane costantemente a contatto con le nostre mani: ma il tensioattivo c’è ed è, come spiegavamo sopra, quella importante parte che permette di togliere l’unto dalle stoviglie.
Nei detersivi convenzionali il tensioattivo è derivato da elementi di origine petrolchimica o mista (petrolchimica e vegetale): questi elementi, insieme a una serie di altri additivi aggiunti, inquinano sia il nostro organismo che l’ambiente a causa sia degli scarichi industriali della produzione di detersivi, che dei tensioattivi stessi: vi siete mai chiesti dove va la bella schiuma una volta che è stata risucchiata nel lavabo? Nelle falde acquifere dei nostri fiumi, mari, laghi. Avendo scarsa biodegradabilità, se non addirittura nulla nel caso di quelli di origine petrolchimica, queste sostanze tossiche si adagiano sul fondo delle acque e soffocano letteralmente la fauna e flora marina.

Detersivo naturale per piatti fai da te: funziona?

Tornando quindi al nostro detersivo per piatti fai da te, quella che vi stiamo per consigliare è una valida pasta sgrassante e disinfettante a base di limone, sale e aceto che, però, da sola non è sufficientemente forte per lavare. Quindi la potrete utilizzare:
1 – Per pretrattare le stoviglie: versate un po’ di pasta sulla spugnetta e passate le stoviglie che poi laverete. Questa pasta sgrassa leggermente, disinfetta e profuma di limone!
2 – In lavastoviglie (2 cucchiai in vaschetta) per lavare piatti e bicchieri poco sporchi;
3 – Aggiungere (1-2 cucchiai a seconda di quante stoviglie avrete da lavare) nella vasca di lavaggio a mano;
4 – Direttamente sullo sporco ostinato insieme a una goccia di detersivo per piatti ecologico e acqua q.b: ponete la pentola con l’incrostazione sul fuoco e fate sobbollire per 10 minuti.

Ricetta: pasta lavante a base di limone, aceto e sale
Ingredienti per circa 250 ml di prodotto
1 limone
80 gr di sale meglio se fino
½ bicchiere di aceto di vino bianco
200 ml di acqua

Triturare gli ingredienti
In un mixer da cucina triturare il limone che avrete affettato minuziosamente. La buccia si dovrà polverizzare. Aggiungete al limone triturato il sale e l’aceto e amalgamate bene il vostro composto.
Cuocere il composto
A questo punto trasferire il composto in una casseruola, aggiungere l’acqua e cuocere a fuoco lento. Quando il composto inizia a compattarsi, versatevi un cucchiaino da caffè di detersivo per piatti ecologico ed è pronto. Non vi resta che trasferirlo in un contenitore di vetro o plastica e chiudere.
E se…
Se la vostra pasta non dovesse addensarsi, aggiungete un poco di sale per volta (il sale ha la funzione di addensante);
Se il limone non è stato triturato perfettamente, poco importa. L’importante è che non siano rimasti pezzi troppo vistosi.
Questo detersivo si conserva per un mese.

 

Gli usi domestici dell’acido citrico sono tra i più svariati. Scopriamoli insieme.

Gli usi domestici dell’acido citrico più noti lo vedono impiegato come anticalcare se diluito in acqua distillata, come ammorbidente eco-sostenibile per il lavaggio in lavatrice e disincrostante per la lavatrice, come brillantante per superfici. Importante è sapere che l’acido citrico non rovina la lavatrice, ma la cura.

Nei detersivi viene impiegato per ridurre la durezza dell’acqua.

Ma l’acido citrico non è solo ammorbidente e anticalcare! (Le ricette per quasi due prodotti fai da te le trovi qui.)

Esso non deve essere utilizzato puro sui tessuti e impiegato per la pulizia di superfici quali legno, marmo e pietra, oltre che su tutti quei materiali sui quali sono sconsigliate sostanze acide.

Rispetto all’aceto, un acido anch’esso, è più debole: per garantirne l’efficacia, quindi, occorre usarlo a una concentrazione maggiore, che va dal 15% al 20%.

Il costo medio di 1 kg di acido citrico è circa 10-12 euro: con 1 kg di acido citrico farete circa 6 litri di prodotti, tra anticalcare, ammorbidente e brillantante. Avrete quindi risparmiato 2,70 euro di 1 litro di ammorbidente; 3,32 euro di 1 litro di brillantante; 1,99 di 1 litro di disincrostante; 2,50 di 1 litro di anticalcare: per un totale di 10,51 euro e stiamo parlando di 4 litri di prodotto contro i 6 litri e mezzo di soluzione a base di acido citrico.

 

Q

L’acido citrico non rovina la lavatrice. O è vero che la rovina?

No, l’acido citrico non rovina la lavatrice, anzi, la aiuta a mantenersi efficiente nel tempo.

Essendo un potente anticalcare naturale, l’acido citrico scioglie i depositi di calcare che si formano all’interno della lavatrice, specialmente nelle resistenze e nelle tubature.

Questo permette alla lavatrice di funzionare meglio, riducendo il consumo energetico e prevenendo guasti dovuti all’accumulo di incrostazioni. Inoltre, rispetto all’aceto, è meno aggressivo sulle parti in gomma, preservando le guarnizioni e prolungando la vita dell’elettrodomestico.

Utilizzato regolarmente, mantiene la lavatrice pulita e senza residui di detersivo, evitando anche i cattivi odori che possono formarsi nel cestello.

 

Acido citrico per le pulizie: ecco tutti gli usi

L’acido citrico è un vero alleato nelle pulizie domestiche grazie alla sua capacità di sciogliere il calcare e migliorare l’efficacia di altri prodotti. Ecco alcuni dei suoi utilizzi più comuni:

Acido citrico: come usarlo come ammorbidente per lavatrice

Mescolare 200 g di acido citrico con 1 litro d’acqua e versare nella vaschetta dell’ammorbidente per un bucato morbido ed ecologico.

Acido citrico: usi domestici come igienizzante per il bagno

In uno spruzzatore diluire 75 gr di acido citrico in 250 ml di acqua tiepida e aggiungere un cucchiaino di detersivo piatti ecologico e possibilmente biologico. Miscelare il tutto, spruzzare direttamente sulla superficie da pulire.

Acido citrico: usi domestici per la pulizia degli scarichi

Questa soluzione è ottimale non solo in caso di scarichi intasati, ma anche per la loro normale manutenzione. Preparate una soluzione con 30 gr di acido citrico disciolti in 200 ml di acqua e versatela nello scarico.

Acido citrico: usi domestici per la pulizia dei vetri

Per la pulizia di vetri e specchi disciogliete un cucchiaino di acido citrico e uno di detersivo ecologico per piatti in un litro d’acqua. Travasate la soluzione in un contenitore spray, agitate bene prima dell’uso e il gioco è fatto.

Rimozione del calcare

Perfetto per rubinetti, docce e bollitori, basta sciogliere 150 g di acido citrico in 1 litro d’acqua e spruzzare sulle superfici calcaree, lasciando agire prima di risciacquare.

Brillantante per lavastoviglie

Sostituire il brillantante chimico con una soluzione di 150 g di acido citrico in 1 litro d’acqua per stoviglie brillanti e senza aloni.

Dopo-shampoo

Per risolvere il problema dei capelli crespi, l’acido citrico è un ottimo ‘amico’: diluite in 1 litro d’acqua, uno o due cucchiai di aceto di mele o un pizzico di acido citrico. Risciacquate i capelli con questa soluzione una volta lavati con lo shampoo: ne gioveranno in corposità e lucentezza.

Gallette da bagno frizzanti

Unite in una ciotola 100 gr di bicarbonato, 50 gr di amido di mais e 50 gr di acido citrico, spruzzate con dell’acqua e lavorate l’impasto fino a quando non avrete ottenuto un composto piuttosto compatto, tanto da poterlo versare in stampini di plastica (potrete riciclare i barattoli dello yogurt o similari): comprimetelo strato dopo strato con l’aiuto di un cucchiaino. Lasciate riposare le gallette per due-tre ore prima di estrarle dai contenitori, e lasciatele asciugare all’aria fin quando saranno secche al punto giusto.