I tessuti naturali come la canapa hanno bisogno di molta cura e attenzione: un cattivo lavaggio può rovinarli irrimediabilmente. Ecco allora come comportarti se sul tuo cardigan di canapa bio trovi un’odiosa macchia di caffè secca…
La soluzione ecologica:
Sale e succo di limone.
⚛ Tipo di macchia:
Macchie di caffè secche.
🕝Tempo necessario:
2 ore.
👚 Tipo di tessuto:
Canapa.
💪 Impegno necessario:
Difficoltà 3 di 10
🍋 Ingredienti che puoi usare:
Sale, succo di limone, Detersivo ecologico per Bucato.
⚗ Tipo di prodotto utile:
✅Procedimento
Crea una pappetta con sale e succo di limone; mettila sulla macchia;
lascia agire per un’oretta.
Trascorso il tempo necessario strofina e risciacqua con acqua; dopodiché metti in lavatrice per un lavaggio normale con Beipanni.
Ho scoperto come pulire la casa risparmiando tempo e soldi.
Ci sono voluti parecchi esperimenti, ma alla fine ho trovato il mio equilibrio.
Prima regola per pulire la casa
Certamente avere poche cose, ciò che ci serve: cianfrusaglie varie ci appesantiscono, non solo la casa, ma anche l’umore, soprattutto se sono legate a momenti passati che, appunto, sono passati! Scegli di fare ordine, quando pulirai ti sentirai più leggera!
Seconda regola: pochi prodotti detergenti e concentrati!
Pulire casa acquistando pochi prodotti e necessari: un detersivo per bucato, uno basta e avanza per lavare, non farti infinocchiare dalla pubblicità, quel detersivo tutto rosa non e’ più potente solo perche’ e’ rosa! Un multiuso all’ossigeno attivo con cui igienizzare le superfici; uno sgrassatore, che va bene per qualsiasi grasso, anche quello dei cerchioni dell’auto! Un detersivo per piatti, ecologico e concentrato per evitare sprechi; l’acido citrico con cui potrai autoprodurre ammorbidente, brillantante, anticalcare e disgorgatore (ma credimi che le ricette sono molte di più); infine getta nel cestino varechina, candeggina e scegli il percarbonato e l’acqua ossigenata. Questi prodotti sono più che sufficienti!
Terza regola: pulire meno
Pulite la casa meno, ma più frequentemente. Senza aspettare le pulizie di Pasqua!
Con il bicarbonato di sodio: è una sostanza debolmente alcalina che impedisce la formazione di funghi; assorbe gli odori legandosi alle sostanze volatili responsabili dei cattivi odori, neutralizzandole; ha un leggero potere igienizzante; grazie alla sua debole alcalinità, in grado di stabilizzare il PH delle soluzioni intorno all’8,1, inibendo la proliferazione di germi e batteri; essendo alcalino, accanto a sostanze acide o se sottoposto a temperature superiori ai 70 gradi, si decompone sviluppando Co2 (e quindi permette una migliore lievitazione, ad esempio, del pane).
Quinta regola: spruzzini pronti all’uso
Tieni pronti all’uso degli spruzzatori riciclati con acqua e aceto, acqua e bicarbonato, acqua – detersivo per piatti ecologico e bicarbonato (ottimo per smacchiare e pretrattare le macchie difficili) e utilizzali frequentemente per passare le superfici! Risparmi tempo, soldi e fatica!
Sesta regola: l’acqua bollente è uno dei detergenti più potenti.
Neanche lo immagini che differenza passa tra pulire con acqua fredda o calda. Addirittura alcune pulizie sono raccomandabili proprio solo con acqua bollente: prova eliminare dell’olio da una superficie. Niente di meglio dell’acqua bollente e di un panno.
Settima regola: acquista attrezzature durature nel tempo.
Per pulire tutto, indicatissimi sono i panni magici; oppure le spugne di luffa, completamente biodegradabili e leggermente abrasive.
Grazie alle caratteristiche fisiche e meccaniche delle fibre del frutto maturo, la Luffa matura diviene una spugna vegetale da utilizzare sia in cucina che in sala da bagno, naturale, ipoallergenica e biodegradabile. Particolarmente indicata, grazie alla sua azione abrasiva, per rimuovere lo sporco incrostato.
Le macchie di uovo sulle maglie bianche sono davvero bruttine, oltre al fatto che potrebbe rimanere un odore non esattamente piacevole. Vediamo come la soluzione ecologica ci risolve anche questo problema.
La soluzione ecologica:
Ammollo in acqua fredda e pretrattare.
⚛ Tipo di macchia:
Macchie di uovo.
🕝Tempo necessario:
2 ore.
👚 Tipo di tessuto:
Cotone.
💪 Impegno necessario:
Difficoltà 3 di 10
🍋 Ingredienti che puoi usare:
Detersivo ecologico per piatti, Bicarbonato.
⚗ Tipo di prodotto utile:
✅Procedimento
Mettei il prima possibile il capo in ammollo in acqua fredda e 1 cucchiaio di Bicarbonato, quindi lascialo per un’ora..
Pretratta la macchia versando qualche goccia di Amanì e strofina.
Quindi procedi al normale lavaggio in lavatrice con Beipanni.
☑ Cosa non fare mai: Non usare mai acqua calda con l’uovo.
Oggi ti parlerò di una cosina che, se la capisci bene, ti permetterà di risparmiare centinaia di euro ogni anno in modo sem-pli-cis-si-mo
Parleremo infatti delle polveri per l’autoproduzione.
Degli ingredienti quasi magici per fare con poche mosse i tuoi detersivi naturali in casa!
Scommetto che anche tu sei confusa quando leggi che per il bucato ecologico esistono un sacco di polveri dai nomi strani….
Percarbonato, bicarbonato, acido citrico, sale da detergenza?!
Che cosa saranno mai?
Io mi immaginavo sempre gli scienziati con le ampolle nel laboratorio che fanno esplodere cose per aria!
Insomma pensavo di dover essere un chimico professionista per poterli usare!
E se invece fossero facili facili?! E intendo ridicolmente facili?
Questo è quello che ho scoperto.
Un esempio?
Percarbonato di sodio: usi e dove trovarlo!
Ecco come farsi il pre-trattante per le macchie in casa! Costo quasi 0, efficacissimo e naturale.
Pretrattante per le macchie col percarboanato:
– riempi una bacinella con acqua molto molto calda e aggiungi 1 cucchiaino di detersivo per bucato,
-spargi del percarbonato direttamente sulla macchia che vuoi eliminare,
-arrotola il capo e immergilo per tutta la notte nell’acqua. Al mattino procedi con il normale lavaggio!
TA DAAN! Semplicissimo no?!
Quasi non ci si crede eppure… Guarda cosa dice chi l’ha provato:
In questo articolo condividerò con te dei trucchetti semplici ed efficaci sulle famigerate polveri per l’autoproduzione
Scoprirai come faccio ad avere sempre una casa sana e con un vero profumo freschissimo di Natura.
Il tutto mentre tengo lontano la mia famiglia da pericolosi agenti chimici e faccio la mia parte per Madre Natura!
Vuoi sapere di più su queste polveri?
Bene, qua sotto ho elencato alcuni usi che mi tornano più utili nelle vita di tutti i giorni.
Iniziamo con il super alleato per il bucato: IL PERCARBONATO! sbiancante naturale alternativo alla candeggina!
In lavatrice: aggiungi 2 cucchiai da minestra insieme al detersivo per bucato ad ogni lavatrice a carico pieno per i bianchi; 1 cucchiaio per i colorati sporadicamente però. Puntare la temperatura a 40 gradi.
Come igienizzante: una volta ogni due mesi circa effettua un lavaggio a vuoto a 90 gradi.
Pretrattante per le macchie:riempi una bacinella con acqua molto molto calda e aggiungi 1 cucchiaino di detersivo per bucato, spargi del percarbonato direttamente sulla macchia che vuoi eliminare, arrotola il capo e immergilo per tutta la notte nell’acqua. Al mattino procedi con il normale lavaggio.
Effetto altamente igienizzante:una volta ogni due mesi circa effettuo un lavaggio a vuoto a 90 gradi, versando il percarbonato direttamente nella vaschetta del detersivo.
Come faccio ad avere pavimenti superbrillanti senza fatica? In un secchio da 5 litri verso 3-4 litri di acqua molto calda e vi sciolgo 2 cucchiai abbondanti di percarbonato e lava poi i pavimenti normalmente.
(*mi raccomando non utilizzarlo per lavare pavimenti in legno e pietre naturali!)
Hai domande?
Puoi farmi tutte le domande che vuoi personalmente sul mio gruppo:
Se leggerai questo articolo la tua vita ecologica ed etica avrà una svolta immensa.
Una vera sorpresa.
Madre Natura potrebbe venire direttamente a casa tua a darti un abbraccio enorme.
Gli uccellini intoneranno eleganti melodie in tuo onore…
E gli alberi potrebbero inchinarsi estasiati al tuo passaggio nei boschi.
Ok forse queste ultime erano un po’ esagerate… 😀
Ma quando scoprirai perché mi darai ragione!
Perché mi chiedi?
E’ semplice…
Con UN SOLO SACCHETTO di questo ingrediente segreto puoi preparare in casa più di
10 DETERSIVI DIVERSI!
HAI CAPITO BENE: un solo ingrediente, 10 detersivi!
Chi è questo super-eroe del pulito?
Si chiama Acido Citrico…
E’ un ingrediente comunissimo, presente naturalmente negli agrumi che viene
venduto sotto forma di polvere o granuli.
E, se sei un ecologista sfegatata come me, il tuo migliore amico nelle pulizie di casa.
Acido citrico e i suoi usi:
Sapevi per esempio che puoi prepararci e sostituire per sempre cose come:
Brillantante: Aggiungi acido citrico e acqua distillata nella vaschetta della lavastoviglie e vedrai i tuoi piatti splendenti e bianchissimi.
Ammorbidente: panni morbidi e soffici garantiti da anni di esperienze.
Non avrai più bisogno di comprare l’ammorbidente!
Anticalcare: La lavatrice vive di più con…l’acido citrico!! Ma non finisce qui,
Con l’acido citrico e un po’ di acqua distillata (la trovi al supermercato ad un euro oppure online)
puoi creare un sacco di ricettive ecologiche, ad esempio:
Pulizia dei vetri
QUANTO SONO FRUSTRANTI I VETRI!!!
Li pulisci e li ripulisci e sembra di aver finito, ma ci sono poi sempre gli odiosissimi aloni!
Ma indovina un po’…
1 cucchiaino di acido citrico + detersivo per piatti ecologico + 1 litro d’acqua. Metti in uno spruzzino e agita….
E pulisci i vetri al primo colpo. I miei sembra che siano trasparenti senza sforzo!
Puoi preparare facilmente anche:
–Disincrostante per la lavatrice
-Brillantante per la lavastoviglie
-Dopo-shampoo
Guarda cosa ha da dire una cliente di Verdevero che ha provato l’acido citrico:
“Ottimo! Io ho fatto tre spruzzini con la soluzione all’acido citrico al 15 per cento e
li uso rispettivamente x pulire le tubinetterie e lavandino in acciaio..uno come ammorbidente e uno come brillantante.”
E rendi felice:
– Ambiente: Ingrediente Naturale che non inquina.
– Salute: Niente più vapori chimici quando pulisci la doccia.
– Portafoglio: Risparmi tempo e denaro nel cercare mille prodotti diversi!
Una sola confezione di acido citrico e sarà come la polvere delle streghe, magica e potente!
Puoi trovare l’acido citrico nei supermercati e nei negozi bio, oppure qui.
Per l’occasione noi di Verdevero abbiamo creato una confezione che è pensata apposta per l’autoproduzione casalinga.
E’ richiudibile e contiene le istruzioni su come usarlo nell’etichetta. E’ la migliore formula possibile per le pulizie domestiche.
Arriva il sabato mattina e puntuale come ogni settimana giunge il momento temuto: le pulizie di casa!
Fatica, fastidio e sgomento sono i vostri amici per la pelle in questi momenti?
Pulizia di casa: 5 modi per renderlo divertente
Il solo pensare di indossare guanti per le pulizie di casa naturali vi fa venire la peggiore dermatite?
No problem, abbiamo trovato per voi cinque (e il sesto a sorpresa!) motivi semiseri per convincervi ai giochi di pulire.
Abbiamo preso in esame le pulizie di casa: cucina, pavimenti, piastrelle, acciaierie… Provate questi giochi divertenti per le pulizie della cucina e vedrete che il sabato mattina non sarà più così terribile!
1 – Balla mentre fai le pulizie di casa.
La prima cosa da fare è: scegliere una colonna sonora, alzare a tutto volume e iniziare dai pavimenti come se il mocho fosse il vostro microfono. Lavate a ritmo, saltellando, in questo modo gambe e natiche diventeranno toniche e scolpite.
2 – Movimento circolare, pulito assicurato, giochi divertenti.
Il movimento circolare del braccio mentre pulisci le piastrelle della cucina, tonifica i muscoli dell’avambraccio e degli addominali. Per acciaierie splendenti, oltre a consigliarti l’uso della soluzione ecologica a base di acido citrico e il panno magico, punta sui muscoli del braccio e sulla torsione della mano: i vantaggi sono evidenti, stai facendo palestra gratis, un poco di stretching e tanti giochi divertenti.
3 – Ripeti il mantra.
“Non sto pulendo la cucina, ma sto giocando a fare le pulizie di casa!”, ripetilo continuamente nella tua mente, ma anche ad alta voce, mentre balli, questo potrebbe essere un gioco di parole divertente per una nuova canzone.
4 – Sorridi mentre giochi alle pulizie di casa.
Fare le pulizie di casa con il sorriso sulle labbra è possibile e ti aiuterà a lavorare meglio e più velocemente. Ricorda che sorridere è un esercizio muscolare e respiratorio che permette la purificazione e la liberazione delle vie respiratorie superiori; ridere ha un effetto benefico sul colesterolo in quanto promuove l’aumento degli scambi polmonari e tende ad abbassare il tasso di grasso nel sangue.
Ridere fa rilassare il nostro corpo. Da quando si inizia a ridere, il cuore e la respirazione accelerano i ritmi, la tensione arteriosa cala e i muscoli si rilassano.
Ridere depura l’organismo e, espellendo anidride carbonica, permette un miglioramento delle funzioni intestinali ed epatiche.
Ridere combatte la stitichezza perché provoca una ginnastica addominale che rimesta in profondità l’apparato digestivo.
Ridere, sullo stato generale di salute, combatte la debolezza fisica e mentale: la sua azione infatti causa una riduzione degli effetti nocivi dello stress.
Quindi mentre giochi a pulire la cucina, ridi che ti passa!
5 – In una casa pulita si vive meglio.
Altro piccolo grande escamotage da tener di conto quando si fanno le pulizie di casa (in questo caso vi abbiamo raccontato tanti giochi di pulire la cucina) è il fatto che in una casa pulita si vive meglio.
In tal senso, per le pulizie di casa è bene seguire queste piccole regole ed utilizzare detersivi ecologici con ridotto impatto sulla persona e l’ambiente!
6 – Giochi divertenti per i bambini: ultimo ma non per importanza.
Tenere la casa pulita, se avete dei bambini, significa fare meno lavatrici e farli divertire con giochi divertenti: come quello di ‘strusciarsi a terra’. Grazie ai pavimenti puliti, inoltre, i vostri volti non diverranno cerei risparmiando così anche sulla chirurgia estetica…
Scopri come Pulire i pavimenti in modo naturale. E’ più semplice di quanto pensi!
Puoi acquistare un prodotto ecologico già pronto, oppure fartelo in casa con pochissimi accorgimenti.
Se acquisti un prodotto ecologico per pulire i pavimenti accertati che sia certificato (Icea Eco detergenza o Ecolabel), che non abbia colori strani e profumazioni troppo innaturali. Ricorda anche di cercare l’Inci in etichetta, e non accontentarti della composizione chimica.
Per capire se gli ingredienti dell’Inci sono buoni (vedi qui come leggere l’inci in etichetta), puoi scrivermi ([email protected])!
Q
Come pulire i pavimenti in modo naturale
Preferisci, invece, dedicarti all’autoproduzione? Ecco allora le ricettine che puoi preparare in casa per pulire i pavimenti.
Acqua e aceto
In un secchio da 5 litri, versa 4 litri di acqua, 500 ml di aceto bianco e, se hai piacere, qualche goccia di olio essenziale. Puoi anche preparare l’aceto aromatizzato alla lavanda o agli agrumi, da utilizzare proprio per pulire i pavimenti in modo naturale.
L’aceto non si utilizza sulle pietre naturali non trattate.
Acqua e alcol
Ti sconsiglio di utilizzare l’alcol rosa poiche’ contiene Bitrex, un componente chimico molto dannoso per la flora e la fauna marina. Al suo posto puoi optare per l’alcol alimentare. Basta diluirne 50 ml in un secchio con tre litri di acqua.
Acqua e sapone
Puoi sciogliere, in 1 litro di acqua, 100 gr di sapone vegetale grattugiato. Una volta sciolto, diluisci 100 ml di questo detersivo in un secchio di acqua con almeno 4 litri e lava i pavimenti.
Acqua e… microfibra: pulire i pavimenti non e’ mai stato così veloce
Esistono delle fantastiche microfibre apposite per lavare i pavimenti in modo naturale: in tal caso, ti servirà solamente acqua e olio di gomito!
Quale detersivo scegliere per lavare i pavimenti?
Se preferisci acquistare un prodotto già pronto, assicurati che sia certificato ecologico, come BIOCERTITALIA. Un detersivo ecologico deve avere:
Ingredienti naturali e biodegradabili
Zero profumazioni artificiali e colori innaturali
Un INCI trasparente (consulta l’etichetta per verificare la composizione)
Se hai dubbi sugli ingredienti dei detergenti che utilizzi, puoi sempre scrivermi per un consiglio!
Se invece vuoi preparare da te un detergente naturale per pavimenti, ecco alcune ricette efficaci e facili da realizzare.
Come disinfettare i pavimenti in modo naturale?
Si fa spesso confusione tra disinfettare e igienizzare. Detto che non serve disinfettare i pavimenti di casa, non siamo in una sala operatoria dell’ospedale, vediamo come igienizzare i pavimenti senza l’uso di candeggina o disinfettanti chimici, puoi affidarti a ingredienti come acido citrico e percarbonato di sodio.
Soluzione igienizzante con acido citrico:
Sciogli 100 gr di acido citrico in 1 litro di acqua tiepida.
Usa la soluzione per lavare i pavimenti, soprattutto in ambienti come bagno e cucina.
Percarbonato di sodio per una pulizia profonda:
Sciogli un cucchiaio di percarbonato di sodio in un secchio con 3 litri di acqua calda.
Utilizza la soluzione per rimuovere sporco ostinato e igienizzare le superfici.
Queste alternative sono efficaci contro batteri e germi, senza i rischi di prodotti chimici aggressivi.
Conclusione: pulire i pavimenti in modo naturale è facile e sicuro
Ora sai come lavare i pavimenti e come disinfettarli in modo naturale, senza dover ricorrere a detergenti chimici nocivi. Le soluzioni naturali non solo ti permettono di ottenere un’ottima pulizia, ma rispettano anche la tua salute e l’ambiente.
Scegli il metodo che fa per te e rendi la pulizia dei pavimenti un’abitudine più sana ed ecologica!
Oggi te ne svelo altri 4 da giocarti in cucina che renderanno famoso il Bicarbonato come “l’ingrediente dai 1004 usi”.
Bicarbonato di sodio, 4 metodi per utilizzarlo in cucina
1 – Bicarbonato di sodio per fare il Lievito casalingo
Il bicarbonato, tra le mille altre cose, vi sarà molto utile per rendere soffici e fragranti i prodotti da forno.
Perché? Quando viene riscaldato, o se si trova a contatto con sostanze acide, il bicarbonato di sodio rilascia anidride carbonica: è così che si ottiene l’effetto “lievitante”.
Ecco come ottenere un cucchiaino di lievito casalingo:
mescolate ¼ di cucchiaino (1-2 gr) di bicarbonato con ¾ di cremor tartaro;
oppure, ¼ di cucchiaino di bicarbonato con 125 gr di yogurt;
oppure, ¼ di cucchiaino di bicarbonato con ½ cucchiaino di aceto o succo di limone e 100 g di latte.
La dose per far lievitare 225 gr di farina è 1 cucchiaino (5 gr) di bicarbonato e 2 cucchiaini di cremor tartaro.
2 – Bicarbonato di sodio per Ammollo dei legumi
Per una ottimale cottura dei legumi, metteteli in ammollo dalle 8 alle 12 ore a seconda del legume, in acqua e 1 cucchiaio di bicarbonato.
3 – Bicarbonato di sodio per Piante e fiori
Se avete la passione per piante e fiori, è bene tener presente quanto segue:
– I vasi sono da tenere ben puliti, per far respirare meglio le piante. Acqua calda e bicarbonato vi aiuteranno in questo compito, basta sciacquarli dentro e fuori con la soluzione.
– Le foglie sono i polmoni delle piante: per questo motivo devono sempre essere pulite. Per pulirle, passatele con una spugnetta morbida imbevuta in una soluzione di acqua e bicarbonato.
– Problemi di parassiti? Mescola 5 gr di bicarbonato e 3 cucchiai di olio d’oliva, versate 2 cucchiaini di questa miscela in una tazza d’acqua, 0,3 litri, riempite uno spruzzatore con questa soluzione e spruzzatela sulla pianta, evitando il getto diretto sui fiori. Quest’operazione va ripetuta ogni 20 giorni.
4 – Riutilizza il bicarbonato di sodio come antiodore in cucina!
Quando il prodotto esaurisce il suo potere neutralizzante, usatelo per rivestire il fondo del bidone della spazzatura prima di porre un sacchetto nuovo; oppure, gettatene una manciata direttamente sui rifiuti.
L’acido citrico per la pulizia della lavatrice è una manna dal cielo: pratico, facile da reperire, economico, ecologico e quasi privo di controindicazioni. Proprio per questo negli ultimi anni è diventato un prodotto di uso comune in tantissime famiglie.
Ti capita mai di tirare fuori i vestiti dalla lavatrice, appena lavati, e sentire già da subito un fastidioso odore?
Se ti capita forse non sai che, anche se non lo vedi, nella tua lavatrice si depositano residui di sporco e, l’umidità che normalmente si crea all’interno, peggiora la situazione: un’adeguata pulizia della lavatrice diventa così molto importante.
La causa principale di questo tipo di problema è il calcare che ristagna dentro la macchina e causa non solo problemi di odore ma veri e propri problemi di malfunzionamento della macchina con il passare degli anni.
Q
Lavaggio lavatrice a vuoto: perché è fondamentale
Per mantenere la lavatrice sempre efficiente e garantire un bucato pulito e profumato, è importante eseguire periodicamente un lavaggio a vuoto. Questo processo aiuta a rimuovere i residui di detersivo, il calcare e i batteri che possono accumularsi all’interno della macchina, prevenendo cattivi odori e malfunzionamenti.
Un lavaggio a vuoto con temperature elevate permette di disincrostare il cestello, i tubi e il filtro, eliminando eventuali accumuli di sporco e biofilm. L’ideale è eseguire questo ciclo almeno una volta ogni due mesi, utilizzando ingredienti naturali ed ecologici come acido citrico o percarbonato di sodio.
Per una pulizia efficace, basta versare 500 ml di soluzione di acido citrico nella vaschetta del detersivo e avviare un lavaggio a 90 gradi. Questo trattamento mantiene la lavatrice in ottime condizioni, riducendo l’usura dei componenti interni e migliorando le prestazioni di lavaggio.
Se noti residui scuri sui tuoi vestiti dopo un lavaggio o un fastidioso odore di umidità, potresti avere un accumulo di melma nella lavatrice. Questo problema è causato dalla combinazione di residui di detersivo, calcare, batteri e muffe, che con il tempo si depositano all’interno della vasca e dei tubi della macchina, formando una patina viscosa nota come biofilm.
La melma si accumula soprattutto nelle lavatrici che utilizzano cicli a basse temperature e poco detersivo, creando un ambiente umido perfetto per la proliferazione di batteri. Per eliminarla in modo efficace, è necessario eseguire un lavaggio profondo della lavatrice, rimuovendo i residui incrostati che si staccano durante i cicli di lavaggio e si depositano sui vestiti.
Se hai già effettuato un lavaggio a vuoto per pulire la lavatrice ma continui a trovare residui sui capi, significa che lo sporco è stato smosso ma non completamente eliminato. In questo caso, è importante proseguire con una pulizia più approfondita, sciogliendo il biofilm e rimuovendolo definitivamente dalla macchina.
Per scoprire il metodo corretto per pulire a fondo la lavatrice ed evitare residui di sporco sui vestiti, segui questa guida completa.
Acido citrico per pulire la lavatrice (e non solo)
La pulizia della lavatrice, utilizzando prodotti naturali ed ecologici come l’ACIDO CITRICO , è una pratica sana e ti permette anche di avere sempre un bucato pulito ma anche profumato di sano. Inoltre questo prodotto è anche un anticalcare lavatrice naturale e ti aiuta proprio a decalcificare la lavatrice
Guida completa per la pulizia della lavatrice con l’ACIDO CITRICO
Puoi considerare l’acido citrico un vero e proprio cura lavatrice fatto in casa. Per usarlo procedi in questo modo:
Prepara una soluzione con 150 gr di ACIDO CITRICO sciolto in 1 litro di acqua demineralizzata (quella che si utilizza per il ferro da stiro, va bene anche l’acqua di recupero del condizionatore);
versane 500 ml dentro la vaschetta del detersivo;
avvia il lavaggio a 90 gradi.
Si consiglia questa operazione una volta ogni due mesi.
Per la quotidiana cura della lavatrice, invece, e’ possibile utilizzare questa stessa soluzione nella dose di 40 cc nella vaschetta dell’ammorbidente e ad ogni lavaggio. In questo modo nel ciclo di risciacquo entra in azione l’acido citrico che farà il suo effetto decalcificante andando a rimuovere sia il calcare dalle fibre dopo il risciacquo ma, ancora più importante, da tutti i circuiti della macchina mantenendola pulita e manutentata a ogni lavaggio.
Se compaiono delle “macchie da lavaggio” e il nostro bucato puzza, può essere causato dalle nuove lavatrici che utilizzano poca acqua creando così in alcune parti il biofilm, ovvero presenza di batteri. Qui ti spiego come igienizzare la lavatrice con tanta schiuma affinché raggiunga anche i punti più difficili per pulirla in maniera ottimale:
Altri metodi naturali per la pulizia della lavatrice che puzza
Per l’igienizzazione della lavatrice utilizza il PERCARBONATO di sodio.
Il PERCARBONATO, infatti, è un potente igienizzante, oltre che sbiancante naturale.
Per la pulizia della lavatrice, fai così:
versa nella vaschetta del detersivo 4 cucchiai di PERCARBONATO;
avvia il lavaggio a 90 gradi.
Si consiglia questa operazione una volta ogni due mesi.
Altri passaggi per la pulizia della lavatrice
Pulire e svuotare il filtro;
Togliere la vaschetta della lavatrice, metterla a bagno per qualche ora in acqua e un sanificante ecologico come USAMIX. Quindi pulirla accuratamente all’interno e all’esterno;
Pulire dentro la guarnizione dell’oblò con un sanificante ecologico come USAMIX di Verdevero. Segui questa guida completa sulla pulizia dell’oblò.
La lavanda per pulire casa è facilmente coltivabile sul balcone e in orto o giardino: impariamo insieme a curarla e ad autoprodurre tante cose con i suoi principi attivi! Dall’ammorbidente fino al sale aromatizzato.
Utilizzata fin dall’antichità come pianta per detergere il corpo, il suo nome è infatti già spia di questo suo particolare utilizzo (deriva dal latino lavare). Nell’antichità era usata non solo per il suo profumo e per l’igiene personale ma anche come disinfettante: nel Medioevo e fino al 1700 si cospargevano e si strofinavano i pavimenti utilizzando la lavanda come disinfettante. I primi pout pourrì si preparavano poi proprio a base di lavanda.
Coltivazione della lavanda
Appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, piante tipiche del Mediterraneo. Non ha particolari esigenze di coltivazione, ma essendo di una specie mediterranea necessita di una forte esposizione solare e pochissima acqua.
La sua forma è quella cespugliosa, a seconda come viene potata diviene simile al rosmarino, anch’esso proveniente dal Mediterraneo.
Non sopporta i ristagni di acqua, per cui se la coltiverete in terre argillose e poco ricche dell’elemento minerale, predisponete un’aiuola a forma di cerchio realizzato con dei sassi che potrebbero circondare la lavanda fin nelle vicinanze dei cespugli.
Se la coltivare sul balcone, invece, fate così: in un vaso dalle grandi dimensioni versare del buon terriccio intervallato con dell’argilla espansa, mescolate il tutto e trapiantate la vostra pianta di lavanda. Ponete sul balcone più soleggiato, in modo che possa godere del calore soprattutto d’inverno. La lavanda non ama essere innaffiata, poiché appunto odia i ristagni idrici.
Potatura Si consiglia, dopo la fine della fioritura, quindi in autunno, di potare la lavanda. Si eliminano tutti gli steli fioriferi e si cimano le piante. Alle piante debilitate si fanno potature più drastiche, lasciando solo qualche cm di stelo.
Utilizzi
Oltre a lavare, è un ottimo tranquillizzante del sistema nervoso centrale, calma l’ansia e l’agitazione.
I fiori di lavanda si raccolgono in epoche diverse a seconda del loro utilizzo: per uso erboristico si raccolgono all’inizio della fioritura, mentre per l’industria cosmetica e per la profumeria nel periodo di massima fioritura.
Come usarla per realizzare sacchettini profumati
La raccolta deve essere fatta raccogliendo l’infiorescenza con tutto il fusto, si fanno quindi seccare in mazzi appesi a testa in giù, in luoghi ventilati ed ombrosi in quanto il sole scolorirebbe i fiori. Quando sono secchi si separa la spiga dal gambo e si conservano i fiori preparando dei sacchettini di cotone profumatissimi, aggiungendo anche chiodi di garofano e bucce di arancia essiccate, per profumare cassetti e armadi.
La lavanda per preparare l’acqua profumata e ammorbidente da aggiungere al bucato
Portate a ebollizione dell’acqua, quindi spegnete e mettete in infuso i fiori freschi (200 gr di fiori in 500 ml di acqua). Lasciare raffreddare e utilizzate come profumante del bucato da aggiungere al detersivo oppure nella vaschetta dell’ammorbidente.
In alternativa, tenere i fiori di lavanda in estrazione nell’aceto (500 ml di aceto, 150 gr di fiori di lavanda secchi) per 10 giorni al buio, filtrare e utilizzare come ammorbidente in lavatrice.
La lavanda per preparare un tonico fai da te
Macerare al buio per 10 giorni, in 125 ml di aceto di mele, 30 gr di fiori secchi di lavanda.
Filtrate, aggiungete a 300 ml di acqua distillata un cucchiaio di aceto aromatizzato alla lavanda e conservate in un contenitore chiuso. Si applica sul viso con l’aiuto di un batuffolo di cotone.
Sale aromatizzato alla lavanda
Su 100 gr di sale integrale si consigliano circa 20 gr di fiori di lavanda essiccati: frullare questi ultimi nel mixer insieme al sale e la vostra aromatica preparazione è pronta!
L’olio essenziale come profuma ambiente
Rivitalizza in tuoi sensi in modo sempre naturale: attraverso gli aromi puoi migliorare stato d’animo e umore. Versare nel diffusore un po’ d’acqua, alla quale aggiungere 1-8 gocce di olio essenziale biologico alla lavanda.
L’olio essenziale per un bagno purificante
Un bagno alla lavanda favorisce il benessere, il buono stato d’efficienza e la salute del corpo e della mente.
Riempire la vasca d’acqua calda, aggiungendo da 3 a 20 gocce di olio essenziale di lavanda, immergetevi per una decina di minuti e muovendo delicatamente l’acqua, l’aroma si disperderà nell’ambiente: è il momento di rilassarsi e respirare l’aroma profondamente.
Non sapevo che mangiare una fetta di anguria prima di partire per due giorni di vacanza mi sarebbe costato tanta fatica.
Non sto parlando della fatica di mangiare l’anguria ma della fatica di eliminare dalla mia casa le formiche.
Rimedi naturali per allontanare da casa le formiche
Al mio rientro ho trovato la colonna di formiche che entravano in casa, leccavano i resti dell’anguria che avevo lasciato nel lavabo e se ne uscivano beate.
Per fortuna Giulia conosce alcuni trucchetti naturali con i quali abbiamo risolto il problema senza intossicarci con bombe chimiche scaccia insetti che ti perforano i polmoni.
In più abbiamo due bimbi in casa…
Pensa se ingeriscono quelle schifezze!
Come fare per allontanare le formiche da casa senza utilizzare prodotti dannosi per la propria salute e per l’ambiente?
Ecco la sola regola universale per tenerle lontane da casa tua e alcuni consigli per allontanarle (nel caso siano già ospiti della tua dispensa).
#Regola n°1
Tieni pulita la casa:
-non lasciare briciole o residui di cibo per terra o sotto ai mobili e lava più spesso i pavimenti. Puoi usare SPLENDI, il detersivo pavimenti naturale di Verdevero
-chiudi sempre le confezioni di cibo aperto, facendo particolare attenzione a zuccheri e bevande dolci.
-Pulisci il lavabo e le superfici in cui cucini rimuovendo i residui di lavorazione e cottura con GRINTA, lo sgrassatore naturale di Verdevero
Ma nel caso in cui le formiche siano già ospiti fissi di casa tua, allora ecco cosa fare?
Farina di granoturco
Spargi della farina di granoturco in prossimità del nido facendo sì che le formiche, essendo ghiotte di questo alimento, ne mangino molto ignare del fatto che contenga fibre che non riescono a digerire e che le porteranno a miglior vita.
Foglie di ortica
Far bollire delle foglie di ortica per un quarto d’ora con del peperoncino spargendo il liquido nelle parti della casa interessate dall’infestazione (l’odore forte respinge le formiche);
Chicchi di caffè e cannella
Le formiche sono insetti molto sensibili agli odori forti: per questo motivo, spargete chicchi di caffè lungo il loro percorso insieme a della cannella;
Peperoncino, chiodi di garofano e paprika piccante
Spargete nei punti di accesso delle formiche, o lungo i battiscopa di casa dove solitamente camminano, queste spezie;
Alloro
Ponete delle foglie di alloro spezzettate nella vostra credenza per tenere lontani gli insetti da casa, tra cui anche le formiche;
Borotalco mentolato
Spargete del borotalco lungo il percorso delle formiche, grazie al suo forte odore le formiche staranno lontane!
Spray con olio essenziale
Riempire uno spruzzino riciclato con 20 ml di alcool etilico e 5 ml di olio essenziale di eucalipto e spruzzate vicino a porte e finestre;
Melissa contro le formiche in casa
Mettendo delle foglie di melissa alle fessure d’entrate, le formiche staranno lontane odiando i forti odori.
Trovare il nido delle formiche
Quando avvistate le file indiane di formiche in casa vostra, seguite gli insetti per individuare il nido. Abbiate l’accortezza di chiudere il buco dal quale entrano nella vostra abitazione: probabilmente riusciranno comunque a trovare altre entrate.
A questo punto riempitele di cibo intorno al nido (se possibile), non avranno più voglia di venirselo a prendere in casa.
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È possibile utilizzare l’acqua di riso per il viso, corpo e capelli. Lavare il viso con acqua di riso aiuta ad ammorbidire la pelle e migliorare l’incarnato, rassodandolo e riducendo la dimensione dei pori.
Un’antica pratica orientale è quella delle cinesi, giapponesi e del Sud-Est dell’Asia che hanno usato l’acqua di riso per lavare e risciacquare i loro capelli. Gli splendidi lunghi e luminosi capelli di queste popolazioni, infatti, famose nell’immaginario femminile anche moderno, conservano un segreto affascinante e misterioso, l’acqua di riso fermentata.
Cappelli splendidi con l’acqua di riso
L’acqua di riso fermentato, grazie al processo fermentativo, è un’acqua ricca di antiossidanti, minerali, vitamina E e tracce di pitera, una sostanza prodotta durante il processo di fermentazione. Questi agenti nutrienti nell’acqua di riso aiutano a far guarire le cicatrici e ridurre le rughe, le linee sottili, e le infiammazioni, lasciando la pelle di un colorito sano.
L’acqua di riso fermentata si può utilizzare non solo per la cura dei capelli, ma anche per lavare il corpo e il volto: lavando quest’ultimo con la speciale acqua, la pelle ne esce più morbida, l’incarnato migliora e la pelle si rassoda. Mentre i capelli saranno, non solo più lucidi, ma anche morbidi, forti elastici e sani.
Come fare l’acqua di riso fermentato per la cura dei capelli e del corpo
L’acqua da utilizzare per la fermentazione è quella del lavaggio del riso prima di cucinarlo, quella di ammollo, ma anche quella di cottura se non si utilizza il metodo pilaf: in questo caso mettetene un po’ di più a bollire e prendete quella necessaria prima che il riso sia giunto a cottura.
Per un lavaggio occorre l’acqua che si utilizza per la cottura o risciacquo di una pentola media di riso.
Se questa tecnica porterà beneficio ai vostri capelli, allora potrete chiedere ad amici e parenti di riservarvi quest’acqua.
Lasciare, dunque, l’acqua di riso in un contenitore, meglio se di ceramica o vetro, e lasciarla a temperatura ambiente per circa due giorni, movimentandola con l’aiuto di una frusta da cucina una volta al giorno in modo che la fermentazione si attivi velocemente. La fermentazione avviene quando si presentano bolle e l’acqua si fa sempre più acidognola.
Far quindi bollire l’acqua di riso fermentato a fuoco alto per arrestare il processo di fermentazione. Spegnere il fuoco e aspettare che l’acqua del riso si raffreddi prima di aggiungere due-tre gocce di olio essenziale di tea tree, lavanda, rosmarino.
La vostra acqua di riso fermentato fatta in casa per lavare i capelli è pronta.
Conservare in frigorifero per non più di una settimana.
La giusta consistenza
L’acqua di riso, essendo ricca di amido, potrebbe diventare molto densa e concentrata: in tal caso allungatela con dell’acqua, poiché troppo concentrata vi appiccicherà i capelli invece che curarli e lavarli.
Per capelli lunghi si consiglia un rapporto di 1 tazza e ½ di acqua di riso fermentata per 10-12 tazze di acqua calda.
Agitare il contenitore di acqua di riso refrigerata prima di versarne il contenuto.
Se non volete utilizzarla per i capelli, vi ricordiamo che è ottima anche per la pelle, soprattutto viso e collo.
Utilizzo dell’acqua di riso fermentata per la cura dei capelli
L’acqua di riso fermentata si può utilizzare sia come vero e proprio shampoo che come risciacquo: in entrambi i casi, utilizzare una bacinella di plastica per contenere l’acqua di riso diluito e un contenitore di plastica di circa mezzo litro per raccogliere e versare l’acqua di riso sui capelli, dopo esservi piegati sulla bacinella. In questo modo l’acqua di riso rimane nella bacinella e con essa potrete detergere meglio i capelli e il cuoio capelluto.
Massaggiare delicatamente il cuoio capelluto e continuare a versare l’acqua di riso sui capelli.
Quindi sciacquare i capelli con acqua leggermente più fresca.
Quello del bagno con oli essenziali è un vero e proprio rito: e non viene impiegato solo come mezzo per rilassarsi, ma le sue funzioni sono molte di più e spesso sconosciute.
Il bagno come lo intendiamo in questo articolo, e le nostre nonne potrebbero raccontarlo, è un sistema benefico per combattere le infezioni respiratorie, il raffreddore e l’influenza; è un ottimo sistema contro le affezioni nervose, la stanchezza ma anche la sovraeccitazione; utile per alleviare i fastidiosi sintomi delle gambe pesanti, dolori cervicali e mal di testa.
Bagno rilassante con oli essenziali
Se state cercando le motivazioni giuste per dedicarvi un bagno rilassante e corroborante, dovete sapere che: * Questo sarà un momento vostro e solo vostro!; * Il caldo dell’acqua apre i pori della pelle: per questo motivo sono consigliati oli essenziali ed erbe da aggiungere in modo che i loro principi attivi penetrino; * Se per l’ultimo risciacquo sceglierete l’acqua fredda, allora sappiate che la vostra circolazione ne sarà più che stimolata; * Il bagno fatto alla sera ha un effetto rilassante; al mattino rivitalizzante.
Affinché il bagno soddisfi i nostri bisogni del momento, è importante che sia preparato con cura: ecco come allestire la stanza e quali complementi sono consigliabili per un momento perfetto di assoluto relax.
Luci soffuse Il primo step da fare è quello di procurarsi una lampada dalla luce delicata e soffusa: perfette quelle di sale che rilasciano nell’atmosfera ioni positivi e sali; Temperatura La temperatura dell’acqua consigliata per un bagno ottimale è quella vicina alla nostra; quindi non oltre i 36 gradi, ma non meno di 21; Oli essenzialiQuesti sono assolutamente raccomandati per godere di un bagno rigenerante del corpo e dello spirito; Bagnoschiuma e sapone, no grazie Questa tipologia di bagno non richiede l’utilizzo di sapone, poiché è pensato esclusivamente come rimedio rilassante e rigenerante. Una volta che siamo stati immersi nella vasca da bagno per un tempo a noi necessario, uscire dalla vasca senza sciacquarsi, asciugando la pelle delicatamente.
Oli essenziali: quali, come e quanto
Una delle componenti fondamentali del bagno rigenerante è l’olio essenziale.
Spesso, però, si utilizzano questi doni della natura a sproposito, senza conoscerne le virtù e le quantità di somministrazione. Sapevate, ad esempio, che un quantitativo troppo alto di olio essenziale può essere irritante per la nostra pelle?
In occasione del bagno, si consigliano 10 gocce di olio essenziale da miscelare con 1 cucchiaio di olio vegetale, girasole o riso ad esempio, da versare poi nella vasca da bagno.
In merito, invece, dagli oli essenziali da utilizzare ecco quelli più indicati per un bagno rilassante, corroborante, ma anche energizzante. Per il bagno rilassante: indicati olio essenziale di camomilla romana, geranio rosato, incenso, lavanda officinale, maggiorana, mandarino, neroli. Per un bagno energizzante: vi consigliamo l’utilizzo di olio essenziale di citronella, menta piperita, pompelmo, rosmarino, timo, santoreggia.
Per fare una buona miscela per un dentifricio fatto in casa occorrono, di base, argilla bianca o verde, glicerina, olio essenziale di tea tree, menta piperita, salvia, lavanda, olio di Neem.
Vediamone insieme le proprietà.
Dentifricio fatto in casa
Argilla bianca: ha proprietà antisettiche e disinfettanti, battericide, cicatrizzanti e deodoranti. È una sostanza rimineralizzante, grazie alla presenza di silice, magnesio, ferro, alluminio e calcio. Argilla verde: disinfettante, cicatrizzante, rimineralizzante. Glicerina: La glicerina (o glicerolo) è un liquido viscoso, incolore, solubile in acqua, insolubile in etere, cloroformio e oli grassi. La glicerina si ottiene come sottoprodotto nel processo di saponificazione dei grassi o per idrolisi degli stessi. Serve per preservare il prodotto dalla disidratazione, a dosaggi elevati svolge un’ottima attività idratante e plastificante nei confronti dell’epidermide e, se utilizzata in percentuale elevata all’interno del prodotto (oltre il 40%), svolge un’attività conservante. Tea tree oil: l’olio essenziale di Malaleuca Alternifolia ha proprietà antibatteriche, cicatrizzanti, antimicotiche e antiodoranti. Perché il tea tree sia efficace ne sono infatti sufficienti poche gocce. Menta Piperita: dissetanti, rinfrescanti, antispasmodiche, digestive, antifermentative e decongestionanti. Lavanda: contiene oli essenziali molto attivi che le conferiscono proprietà antisettiche, disinfettanti, vasodilatatrici, antinevralgiche, cicatrizzanti, diuretiche, per i dolori muscolari e artritici ed è considerata anche un leggero sedativo. Olio di Neem: anti microbico e anti fungino.
Ricette per autoprodurre il dentifricio Dentifricio fatto in casa all’argilla verde
Ingredienti: argilla verde, glicerina, sale fino, olio essenziale di menta, un barattolino vuoto e pulito, un cucchiaino (sarebbe da preferire una spatolina di legno, per far sì che i metalli non vengano a contatto con gli ingredienti).
Mettere 3 cucchiaini di glicerina nel barattolino scelto.
Aggiungere 8/9 gocce di olio essenziale. Potete scegliere tra menta, tea tree (ne bastano tre gocce), salvia, lavanda. Anche un mix va bene.
Aggiungere 3 cucchiaini di argilla bianca e mescolare bene.
Aggiungere un cucchiaino di sale fino, anche non colmo, e mischiare bene.
Addizionare argilla finché il composto non risulta liscio e omogeneo, ma non deve colare.
Come utilizzarlo
Per utilizzarlo, intingere lo spazzolino asciutto nel barattolino, prelevare una minima quantità e lavarsi i denti. In alternativa tenere una spatolina insieme al barattolino, prelevare con questa il dentifricio e spalmarlo sullo spazzolino.
Questo dentifricio, oltre ad assicurare una corretta igiene orale, è anche gradevole e fresco, grazie alla glicerina che addolcisce e alla menta che rinfresca. Costo: circa 1 euro.
Dentifricio fatto in casa all’olio di Neem
Per chi ha denti e gengive sensibili, un ottimo aiuto viene dalla natura e si chiama olio di Neem: utilizzato da sempre in India per l’igiene orale, l’olio di Neem è uno straordinario anti microbico e anti fungino.
Miscelate 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio con 2-3 gocce di olio di Neem, 2-3 di olio Tea Tree e 2-3 di olio di menta Piperita. Aggiungete all’impasto della glicerina per creare una pasta densa.
Si utilizza spalmato direttamente sullo spazzolino asciutto in piccole quantità. Costo circa 1,50 euro
Se cerchi un metodo naturale, efficace ed economico per rimuovere grassi e sporco ostinato, lo sgrassatore fai da te è la soluzione perfetta. Con pochi ingredienti, puoi preparare un detergente sgrassatore fai da te potente, ideale per pulire superfici unte, il forno incrostato, i cerchioni della macchina e persino per pretrattare macchie di grasso sui vestiti.
Scopri come preparare uno sgrassatore naturale in due semplici passi e quando utilizzarlo per ottenere i migliori risultati.
Ingredienti da usare
Per realizzare il tuo sgrassatore naturale, ti servono solo tre elementi:
✔ 800 ml di acqua demineralizzata
✔ 4 cucchiai di carbonato di sodio
✔ 1 spruzzino
Il carbonato di sodio è un potente alcalino che scioglie il grasso e rimuove lo sporco più ostinato senza l’utilizzo di sostanze chimiche aggressive.
Come preparare lo sgrassatore in due passi
1. Sciogliere il carbonato di sodio nell’acqua
Versa 800 ml di acqua demineralizzata nello spruzzino. È consigliato utilizzare acqua tiepida, così il carbonato di sodio si scioglierà più facilmente.
Aggiungi 4 cucchiai di carbonato di sodio, chiudi lo spruzzino e agita bene per far sciogliere completamente la polvere nell’acqua.
Il tuo prodotto è pronto! Ora puoi utilizzarlo su tutte le superfici che necessitano di una pulizia profonda.
Dove usare lo sgrassatore fai da te?
Questo potente detergente naturale è perfetto per rimuovere lo sporco ostinato da:
✔ Forno e teglie incrostate – Spruzza il prodotto sulle superfici, lascia agire per qualche minuto e rimuovi con una spugna.
✔ Cappa della cucina – Scioglie il grasso accumulato senza lasciare residui chimici.
✔ Cerchioni della macchina – Rimuove sporco, olio e incrostazioni dalla strada.
✔ Macchie di unto sui vestiti – Perfetto come pretrattante per eliminare residui di olio e grasso.
✔ Catena della bicicletta – Scioglie il grasso accumulato, facilitando la manutenzione.
Attenzione: Non usare il prodotto su tessuti delicati come lana, seta e cotoni leggeri, perché l’alcalinità del carbonato di sodio potrebbe rovinarli.
Vuoi una soluzione già pronta? Scopri lo sgrassatore Verdevero!
Se non hai tempo di preparare lo sgrassatore o vuoi un prodotto naturale e pronto all’uso, prova il Sgrassatore ecologico Verdevero.
Formula ecologica e biodegradabile
Efficace contro grasso e sporco incrostato
Sicuro su tutte le superfici della cucina
Grazie a ingredienti naturali, lo sgrassatore Verdevero è la scelta perfetta per chi cerca efficacia e sostenibilità.
Conclusione
Preparare uno sgrassatore naturale è un’ottima soluzione per risparmiare, ridurre l’uso di sostanze chimiche e ottenere una pulizia profonda ed efficace.
Se preferisci un’alternativa pratica e pronta all’uso, prova il Sgrassatore ecologico Verdevero, ideale per una pulizia sicura e sostenibile.
Scegli la soluzione più adatta alle tue esigenze e scopri il piacere di una casa pulita in modo naturale!
L’uso di materiali naturali è sempre più popolare tra architetti e artisti di tutto il mondo. E sta lentamente diventando una seria alternativa alla costruzione con materiali tradizionali.
La paglia è uno dei materiali più utilizzati per la costruzione essendo un ottimo assorbente dell’umidità ed essendo molto adattabile e malleabile per vari tipi di costruzioni.
Non perdere l’opportunità di avere una piscina gigante personale a basso costo per rinfrescarti durante la prossima estate!
Procedimento generale
1. Dopo aver trovato il luogo adeguato, distribuisci le palle di paglia formando una struttura, l’altezza dipenderà dalla profondità che darai alla tua piscina
2. Ricopri la struttura con un telo impermeabile grande. Assicura poi il perimetro con delle corde che scorreranno lungo i fianchi della struttura.
3. Riempi la piscina di acqua.
Ingegnoso no? Facci sapere se la fai e inviaci le tue foto, ti faremo un regalo!!
Ho compreso veramente quanto inquinamento produciamo con i pannolini usa e getta quando è nata mia figlia Iris.
Un giorno sì e uno no mi ritrovavo con un sacchetto pieno di pannolini da buttare. Senza parlare del problema del cattivo odore da gestire in casa. 🙂
Giulia inoltre aveva la sensazione di mettere un sacchetto di nylon sulla pelle della nostra bimba.
In pochi giorni siamo passati ai pannolini lavabili, così… senza tanti indugi.
Abbiamo scoperto che i pannolini lavabili non sono di così difficile gestione come invece pensavamo.
Se anche tu hai scelto la via del pannolino lavabile ti occorrono alcune informazioni su come come lavare i pannolini lavabili per non incorrere in spiacevoli inconvenienti come:
rovinare il pannolino, se il lavaggio e l’asciugatura sono errati, infatti, gli elastici potrebbero indebolirsi e il pannolino perdere, ma il tessuto potrebbe anche prendere un cattivo odore.
lasciare residui irritanti sulla pelle del tuo bambino, usare i detersivi sbagliati potrebbe lasciare sulle fibre sbiancanti ottici, profumi e allergeni che creano arrossamenti alla pelle delicata del bebè.
Q
Come lavare i pannolini lavabili quindi?
1. La scelta del detersivo giusto per lavare i pannolini
Utilizza solo prodotti ecologici e molto delicati. Prediligi i detersivi certificati e, quindi, con tensioattivi di origine vegetale. I detersivi ecologici sono molto concentrati, per cui attieniti alle quantità indicate nelle etichette che, solitamente, sono molto limitate.
2. La temperatura di lavaggio
Il lavaggio a 40° è sufficiente per lavare BENE il pannolino lavabile. Vi sono degli inserti, in modo particolare quelli in microfibra, che possono essere lavati a 60 gradi, ma non le parti esterne con gli elastici contenitivi che si deteriorano a causa delle temperature troppo alte o del sovraccarico di detersivo. Ogni mese eseguite un lavaggio dei soli folder assorbenti a 60°. Centrifugare al massimo a 1000 giri.
3. Ammorbidente SI, ammorbidente NO
Tutti gli ammorbidenti petrolchimici possono danneggiare gravemente il pannolino: ti consiglio quindi di non utilizzare questo prodotto SE petrolchimico.
Al suo posto puoi optare per una di queste due opzioni:
impiegare l’ Acido Citrico in soluzione al 15% (150gr in un litro di acqua demineralizzata, o 200 gr in acqua del rubinetto). Si utilizza una volta diluito mettendo 100 ml di prodotto nella vaschetta dell’ammorbidente della lavatrice.
La soluzione a base di acido citrico fa sì che il calcare non si depositi negli elastici rovinandoli e non si depositi nelle fibre rendendole dure.
usa un ammorbidente naturale studiato appositamente per non lasciare residui sulle fibre. Io ti consiglio SOFì Di Verdevero.
Se vuoi profumare i tuoi pannolini ti sconsiglio l’uso di oli essenziali, irritanti e pieni di allergeni che possono irritare la pelle del bambino.
La soluzione migliore sono i FLOREALI di Verdevero. I profuma bucato naturali SENZA ALLERGENI.
4. Come igienizzare durante il lavaggio dei pannolini
Non utilizzare prodotti di pulizia e disinfettanti a base di alcool, solventi, sbiancanti o abrasivi (come candeggina, ammoniaca, perborato).
Consigliato invece l’utilizzo del bicarbonato per aumentare il potere lavante del vostro detersivo, mentre per sbiancare e igienizzare gli assorbenti interni perfetto da utilizzare è il percarbonato.
In lavatrice: aggiungere un cucchiaio di percarbonato al detersivo ecologico in vaschetta.
A mano: fate una pappetta con acqua e percarbonato e passatela sulle macchie ostinate dei vostri folder (non utilizzare su materiale sintetico) di cotone o microfibra, lasciare agire, quindi procedere al normale lavaggio.
Per pannolini colorati e particolarmente delicati ti consiglio di usare BIOBIANCO di Verdevero, attivo già a basse temperature.
5. Come lavare i pannolini lavabili in caso di popò?
Se il tuo piccolo ha fatto la popò, togli il grosso buttandolo nel gabinetto aiutandoti con una spazzola da bucato, poi con l’aiuto di acqua fredda risciacqua velocemente e strofina direttamente sopra l’assorbente il sapone naturale vegetale SMACCHIETTA, riponi nel bidone porta pannolini fino al momento del bucato (consigliamo di lavarli ogni due giorni al massimo).
Per allungare la vita dei tuoi pannolini:
* appena usciti dall’asciugatrice non distendere gli elastici finché il pannolino non è tornato “freddo”.
* appena usciti dall’asciugatrice evita di allacciare e slacciare i bottoni finché il pannolino non è tornato “freddo”
* non asciugare gli inserti di bambù direttamente sul calorifero per evitare che si irrigidisca troppo: è preferibile utilizzare uno stendino ponendolo in prossimità del calorifero o della stufa, ma non direttamente su di esso.
La Pasqua deve essere una festa anche per gli animali.
E così Lav – Lega Antivivisezione – sostiene la campagna #SalvaUnAgnello promossa da Thegreenplace, un rifugio per animali liberati creato dal fotografo Marco Biondi a cui due anni fa, proprio LAV, ha affidato un gregge di pecore e capre provenienti da un sequestro.
La campagna ha l’obiettivo di fermare la strage di agnelli e capretti che si consuma ogni anno in coincidenza con la Pasqua: obiettivo che quest’anno e’ stato suggellato da una campagna sostenuta da personaggi famosi. Daniela Poggi, Claudia Zanella, Anna Ammirati, Daniela Martani, Loredana Cannata, Diana Del Bufalo, Maria Grazia Capulli, Giovanni Baglioni, Lodovica Mairè Rogati, Alessandra Celletti, Nunzio Fabrizio, Nora Lux, Cristian Stelluti ci hanno, infatti, messo la faccia.
“A Pasqua fai un sacrificio, non uccidermi“, così recita la campagna sostenuta tra gli altri anche da Animal Equality, che ha già prodotto risultati davvero non trascurabili: alla vigilia della Pasqua 2013 si e’ registrata una flessione del 40%, dato che arrivava a – 48% nel 2014.
Sempre meno italiani mettono in tavola cuccioli di pecora e capra per festeggiare la Pasqua.
Gli attivisti di Animal Equality avevano esposto i retroscena sulla vita vissuta da agnelli e capretti in prossimità della Pasqua, per conoscere e far conoscere cosa accade durante la produzione di carne. Potete vedere il video a questo link
Vuoi scoprire tre ricette facili facili? Eccole qui!
Lavare i piatti
Se i piatti li lavi a mano è buona norma: a- riciclare i limoni spremuti e metterli nell’acqua dove si laveranno i piatti; b- versarvi anche 1 cucchiaio di bicarbonato per una detersione sicura.
È altrettanto importante lavare bene frutta e verdura: immergete i vostri frutti della terra in una soluzione di acqua e bicarbonato per 10 minuti, poi sciacquate. E non dimenticate di pulire bene utensili, lavelli e piani di appoggio: passate una pasta di acqua e bicarbonato, 3 parti di prodotto e 1 di acqua, sulla superficie da pulire, sugli utensili utilizzati.
Via le macchie di cibo dal forno (anche a microonde)
Prodotti da forno addio! Per eliminare le tenaci tracce di cibo e unto nel forno, anche in quello a microonde, impastate tre parti di bicarbonato e una d’acqua e, a forno freddo, sfregatela sulle superfici interne, sulle pareti e sulle griglie con l’aiuto di una spugnetta, meglio se in microfibra.
Quindi risciacqua e asciuga. Ottimo escamotage anche per eliminare i cattivi odori.
Pentole incrostate
Per rimuovere le incrostazioni leggere da pentole e padelle, una volta raffreddate, versate del bicarbonato direttamente sulla loro superficie. Aggiungete acqua calda e lasciate agire per una quindici minuti, quindi procedete al lavaggio. Se invece le incrostazioni sono più tenaci, miscelate tre parti di bicarbonato e una d’acqua, sfregate questa crema sui residui di cibo con l’aiuto di una spugnetta, lavate come d’abitudine.
Le cose semplici sono davvero le più efficaci: ma spesso sono anche quelle che passano inosservate. Avreste mai pensato che la fuliggine della stufa si può pulire con un ingrediente semplicissimo e low cost?
In commercio esiste, infatti, un prodotto straordinario, il carbonato di sodio, altresì chiamato soda da bucato, un sale alcalino, perfetto per igienizzare e sgrassare il bucato, ma non solo!
Il carbonato di sodio, rimuove il grasso e, in genere, lo sporco molto difficile proprio come la fuliggine dalle superfici.
Ha un ph 9, quindi si consiglia di maneggiarlo con cura e non mischiarlo con ingredienti acidi, come acido citrico o aceto.
Per pulire il vetro esterno della stufa di casa ad accumulo di calore (qua vogliamo essere ecologici al 100%), abbiamo autoprodotto un detersivo sgrassante eccezionale, in questo modo:
in un secchio abbiamo versato 3 litri di acqua… … e vi abbiamo aggiunto 2 cucchiai da minestra di carbonato di sodio. Abbiamo mescolato accuratamente; con un panno in microfibra appositamente dedicato alla pulizia della stufa, abbiamo pulito il vetro e la fuliggine accumulata e’ ‘scomparsa’ in un batter d’occhio!
Un giorno parlando con un’amica mi ha confidato un segreto del quale un po’ si vergognava: non riusciva a pulire adeguatamente il box doccia.
Diceva che sui vetri, ma anche negli angoli della doccia, rimanevano quegli orribili aloni di calcare! Le aveva provate proprio tutte, mi disse (almeno così credeva!): prodotti inquinanti per noi e l’ambiente.
Il mio primo pensiero e’ stato per quel poveretto/a che si e’ fatto la doccia subito dopo la pulizia con tali prodotti: chissà quali e quanti fumi non troppo salutari si sarà respirato mentre si coccolava sotto il ticchettio dell’acqua bollente…
Q
Acido citrico: pulire il calcare del box doccia
Non ci crederete, ma la mia amica non conosceva l’acido citrico, nonostante lei sia una persona molto attenta all’ambiente e soprattutto alla scelta di prodotti alimentari bio ed eco.
Ma l’acido citrico le era sconosciuto! Così, quando le ho comunicato che poteva risolvere i suoi problemi di calcare nel box doccia con l’acido citrico, il suo volto si e’ illuminato!
Ecco che cosa le ho consigliato:
– Prendere 1 litro di acqua demineralizzata (quella che si utilizza per il ferro da stiro, ma se in casa hai un deumidificatore o condizionatore, puoi usare quella);
– 200 gr di acido citrico
– 1 etichetta e una penna
– flacone per autoproduzione con spruzzino
Sciogli, mescolando accuratamente, l’acido citrico nell’acqua e travasa il tutto nello spruzzino: etichetta il flacone scrivendo “anticalcare a base di acido citrico“.
Sì perché quello che hai appena autoprodotto è un potente anticalcare che non ti farà affatto rimpiangere i peggiori prodotti chimici della grande distribuzione!
Come si utilizza l’anticalcare a base di acido citrico
Spruzzare la soluzione sul box doccia, lasciare agire qualche minuto, quindi risciacquare accuratamente. L’acido citrico e’ ecologico, non inquina e con 8 euro (prezzo medio al chilo) potrai autoprodurre circa 6 litri di anticalcare!
Ti chiedi spesso come sbiancare il bucato senza usare sbiancanti ottici pericolosi e usando uno sbiancante naturale per bucato?
La soluzione per avere sempre un bucato pulito e bianco c’è ed è davvero facile solo se conosci questi 4 trucchetti:
Q
Percarbonato: lo sbiancante naturale numero 1 per sbiancare il bucato
Il primo e più pratico consiglio è quello di procurarti del percarbonato sbiancante, è ottimo sia come igienizzante che come sbiancante.
Puoi metterlo direttamente sulla macchia, inumidendo il tessuto e arrotolandolo su se stesso; oppure in ammollo in acqua calda versando 2 cucchiai in una bacinella da 5 litri.
IMPORTANTE: il massimo del suo effetto è attivo sopra i 50°, usa acqua bollente per ottenere il massimo del suo potere sbiancante
Sbiancante naturale attivo già a 30 gradi: Biobianco
Se cerchi una soluzione efficace per sbiancare il bucato anche a basse temperature, Biobianco è la risposta. Questo sbiancante naturale agisce già a 30°C, rendendolo perfetto per i capi delicati e per ridurre il consumo energetico senza rinunciare a un bucato impeccabile.
Biobianco è una formula innovativa basata su ingredienti biodegradabili e privi di sbiancanti ottici aggressivi. Rispetto al percarbonato, che attiva il suo massimo potere sopra i 50°C, Biobianco garantisce un’azione efficace anche con lavaggi più delicati.
Come usare Biobianco per sbiancare il bucato
In lavatrice: Aggiungi un misurino direttamente nel cestello o nel comparto del detersivo per potenziare l’effetto sbiancante.
In ammollo: Versa un cucchiaio in una bacinella con acqua tiepida e lascia i capi immersi per almeno un’ora prima di procedere con il lavaggio.
Pretrattamento macchie: Per macchie ostinate, crea una pasta mescolando Biobianco con un po’ d’acqua e applicala direttamente sulla zona interessata prima del lavaggio.
Perché scegliere Biobianco?
Efficace anche a basse temperature
Formula naturale senza sbiancanti ottici
Sicuro su tutti i tessuti bianchi e resistenti
Perfetto per bucato delicato e lavaggi frequenti
Grazie a Biobianco sbiancante naturale, puoi ottenere un bucato brillante senza compromettere la qualità dei tuoi capi e nel rispetto dell’ambiente.
Sgrassatore e pretrattante macchie fai da te
Se sei una maga delle produzioni fai date, prova questa ricetta homemade per realizzare un ottimo pretrattante per le macchie.
Lo potrai usare spruzzato direttamente sulle macchie più persistenti.
Di cosa hai bisogno per sbiancare il bucato con prodotti naturali:
100 gr di gel base di sapone vegetale SMACCHIETTA (sciogli 80 gr di sapone vegetale in 800 ml di acqua demineralizzata calda)
500 gr di acqua per pasta o 1000 gr se si preferisce lo spruzzino
Scalda bene l’acqua, quindi inserisci il gel e fallo sciogliere;
aggiungi il bicarbonato;
mescola tutto molto bene;
fai raffreddare;
trasferisci il tutto nel contenitore scelto: uno spruzzino se si è scelto la ricetta liquida, in un contenitore di plastica dalla bocca larga se avete preferito la versione in pasta.
Il Sole, un alleato naturale
Il potere della luce del sole arriva fino a sbiancare la fibra!
Se, infatti, metti un tessuto con macchie ‘giovani’ e leggere esposto ai raggi del sole, avrai ottime probabilità di non ritrovarle dopo qualche ora!
PS: ho detto qualche ora, non di dimenticarlo al sole tutto il giorno o corri il rischio che si ingiallisca.
Acqua ossigenata a 130 volumi
A mali estremi estremi rimedi.
Puoi utilizzare l’acqua ossigenata a 130 volumi, e non quella a 12 che tradizionalmente si trova nei supermercati e che serve per disinfettare le ferite, come candeggina naturale e per disinfettare e sbiancare il bucato.
Questo prodotto non va usato sui capi colorati.
Usala così per sbiancare i panni:
versane 1 cucchiaio direttamente nel cestello della lavatrice.
In ammollo mettere 1 cucchiaino di acqua ossigenata, consigliata sui capi bianchi e anche per i pannolini lavabili.
ATTENZIONE: L’acqua ossigenata a 130 volumi provoca la combustione, provoca ustioni, va maneggiata con guanti, tenuta in luogo fresco e lontano da bambini e animali domestici.