Blog Cleaning

Blog Beauty

Smakki app

Edit Content

ACQUISTA 2 PRODOTTI UGUALI
IL SECONDO LO PAGHI LA METÀ

Detersivi biologici Verdevero: il Blog

Più di 1000 articoli per sapere sempre come pulire casa in modo sano e naturale

Come togliere le macchie e fare il bucato bio

Detersivi Fai da Te: tutte le ricette per farli in cas

Come pulire la cucina con prodotti naturali

Come pulire il bagno con detersivi ecologici

Come pulire casa con i detersivi Verdevero

Come profumare casa e il bucato con prodotti sani

Scorri e scopri gli altri articoli del Blog dei detersivi ecologici Verdevero:

Oppure scrivi qui sotto quello che cerchi:

Problema:

Hai lasciato dei capi di cotone chiusi in un armadio, magari per tutto l’inverno o addirittura per qualche anno, e scopri che sono tutti pieni di muffa.

La muffa sui vestiti di cotone è una vera scocciatura.

La soluzione ecologica:

Pretrattare, mettere in ammollo, smacchiare con prodotti sicuri per te e che non mettono a repentaglio la salute del pianeta.

⚛️ Tipo di macchia:

Muffa sui vestiti.

🕝Tempo necessario:

2 ore di ammollo + 10 minuti di pulizia
manuale.

👚 Tipo di tessuto:

Cotone.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10.

🍋 Ingredienti che puoi usare:

BioBianco (a base di Percarbonato) o in alternativa del Sapone Vegetale.

⚗️ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Spazzola la macchia di muffa con una spazzola apposita o con uno spazzolino da denti.

Riempi una bacinella di acqua molto calda; prepara una pappetta miscelando 2 cucchiai di BioBianco e 1 di acqua tiepida e spalmala sui tuoi capi sporchi di muffa.

Adesso arrotola il tuo capo e lascia in ammollo per almeno due ore.

Con l’aiuto di Smacchietta strofina energicamente i punti dove la muffa si è annidata.

Risciacqua con acqua calda e stendi al sole pieno.

☑ Cosa non fare mai:

Aspettare troppo a pulire la macchia.

Non utilizzare candeggianti, ammoniaca o prodotti troppo aggressivi che possono rovinare i capi.

Problema:

Ti è mai capitato di pensare che il bianco attiri lo sporco? Non è solo una sensazione, ti assicuro che è vero.

La soluzione ecologica:

Detersivo per piatti.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di cioccolato.

🕝Tempo necessario:

10 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Camicia di cotone bianca.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 1 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico per piatti, detersivo per lavatrice ecologico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Bagna subito il tessuto con acqua fredda, versaci sopra qualche goccia di detersivo per piatti ecologico e strofina.

Poi procedi con il classico lavaggio in lavatrice con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare acqua calda che fissa la macchia.

 

I detersivi cruenti free ti garantiscono che nessun animale è stato toccato o sfruttato per realizzarlo.

Se non ci hai mai pensato prova a fare questo:

Prendi in braccio il tuo cane o il tuo gatto, guardalo bene in faccia, e pensa come potrebbe sentirsi se un signore col camice bianco gli iniettasse una qualche sostanza con una enorme siringa nella pancia, o direttamente nell’occhio, o se gli cucisse le palpebre una all’altra in nome di una nuova sperimentazione, magari una crema cicatrizzante, oppure come ti sentiresti a vederlo completamente depilato con un una signora in camice che gli spalma una qualche nuova crema sulla pelle. In nome di cosa, di una medicina, un cosmetico o cure che forse un giorno o l’altro potrebbe tornare utili anche per un essere umano?

Detersivi cruelty free

Ogni anno, rileva la Lega Anti Vivisezione in una nota, nei laboratori italiani muoiono circa 900mila animali, vittime di test fatti in nome della sperimentazione.

I morti salgono a 12 milioni se consideriamo l’intera Europa.

Pratiche cruente – afferma in una nota la biologa Michela Kuan, responsabile Lav settore Vivisezione – in conflitto con gli obiettivi di salute, sicurezza ed efficacia che la ricerca dovrebbe sempre garantire e che i cittadini devono esigere.

MA c’è una cosa che ogni persona, anche tu, può fare per non sostenere queste pratiche cruente: usare detersivi e cosmetici non testati su animali.

Come questi:

 

Basta cercare il coniglietto della campagna “Leaping Bunny” sulle etichette dei prodotti.

Problema:

Dimmi se ti è mai successo: stai mangiando una bella insalatona fresca, un pomodorino bello impregnato di olio ti scappa dalla forchetta e va ad atterrare proprio sulla tua bella maglietta.

La soluzione ecologica:

Borotalco o farina e poi spazzolare.

⚛️ Tipo di macchia:

Olio fresco.

🕝Tempo necessario:

15 minuti di posa.

👚 Tipo di tessuto:

Tutti i tipi di tessuto.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 1 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Borotalco o farina, Panno in Microfibra.

⚗️ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

 Versa subito del borotalco o della farina sulla macchia di olio fresca, lascia in posa 15/20 minuti. Prendi il Panno Multiuso in Microfibra e spazzola via la polvere.

 

☑ Cosa non fare mai:

Lasciare che la macchia si asciughi, Mettere la macchia sotto acqua calda. 

A volte il cattivo odore dei tuoi capi è dovuto dal fatto che nella lavatrice si accumulano residui di sporco, batteri, piccole parti di tessuti e fibre che alla lunga fanno puzzare la tua biancheria di acqua stagnante e stantio.

Come eliminare il cattivo odore dalla lavatrice e dai tuoi vestiti

1 – Controlla e pulisci il filtro

Periodicamente, almeno una volta ogni tre mesi, estrai il filtro della lavatrice e puliscilo con USAMIX VERDEVERO e acqua calda. (Il filtro si trova nello sportellino in basso a sinistra o a destra dell’oblò).

2 – Fai dei lavaggi a vuoto per sanificare e rimuovere il calcare

Una volta al mese segnati di fare dei lavaggi a vuoto alla lavatrice.
Per igienizzarla usa due cucchiai di BIOBIANCO e seleziona un lavaggio ad almeno 60 gradi.
Per rimuovere il calcare usa LEMONTRI’. Versa 100 ml di prodotto nella vaschetta del detersivo e aziona il lavaggio a 60 gradi.

Occhio però: se sei alle prime esperienze con la pulizia della lavatrice allora sarà necessario un ulteriore lavaggio dell macchina con USAMIX, versa 100 ml di prodotto nella vaschetta del detersivo e aziona un lavaggio a 60 gradi.

Questo ulteriore passaggio è importante per rimuovere il biofilm che si forma nella vasca di lavaggio nel corso dei mesi e dell’utilizzo

3 – Pulisci la guarnizione dell’oblò e la vaschetta del detersivo

Una volta ogni due mesi pulisci le guarnizioni e la vaschetta del detersivo e ammorbidente.
Versa qualche goccia di detergente USAMIX VERDEVERO all’interno della guarnizione e lascia agire per qualche minuto, con un panno multiuso bagnato pulisci bene all’interno.

Versa qualche goccia di USAMIX VERDEVERO sulla spugnetta e pulisci la vaschetta.

In questo video Fabrizio Zanetti spiega passo passo come avere una lavatrice perfettamente pulita in modo naturale e risolvere il problema del cattivo odore sul tuo bucato

Problema:

Forse anche tu sei stata “punita” per la tua golosità con una bella macchia di cioccolato su una maglietta.

Leggi come pulire la macchia prima che asciughi sul tessuto.

La soluzione ecologica:

Acqua calda e bicarbonato.

⚛️ Tipo di macchia:

Cioccolato fresco.

🕝Tempo necessario:

10 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Cotone.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 1 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Bicarbonato.

⚗️ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Cospargi di Bicarbonato la macchia di cioccolato, quindi passa sotto l’acqua calda strofinando.

Procedi al normale lavaggio.

☑ Cosa non fare mai:

Aspettare troppo e lavarla con acqua fredda.

Problema:

Se anche tu hai invitato amici maldestri a casa per cena, questo articolo fa per te!

La soluzione ecologica:

Assorbire il vino con amido di mais e pretrattare.

⚛ Tipo di macchia:

Vino.

🕝Tempo necessario:

10 minuti + 2 ore di ammollo.

👚 Tipo di tessuto:

Cotone.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Amido di mais o riso, percarbonato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Assorbi subito il vino con l’amido di riso o mais, procedi quindi all’ammollo:

cospargi la macchia di Biobianco, forma un salsicciotto e mettilo in una bacinella di acqua calda per almeno due ore.

Procedi al lavaggio normale in lavatrice con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:

Aspettare che la macchia si asciughi.

Problema:

Hai una divisa o una tuta da lavoro macchiata di olio e non sai come risolvere… se questo è il tuo problema, ho la soluzione per te!

La soluzione ecologica:

Carbonato di sodio, strofinare e lavatrice.

⚛ Tipo di macchia:

Olio su capi resistenti.

🕝Tempo necessario:

10 minuti per pretrattare + tempo del programma scelto.

👚 Tipo di tessuto:

Capi resistenti, jeans, cotone, tute.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Carbonato di sodio, panno microfibra, detersivo per lavatrice ecologico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Fare una pappetta con 2 cucchiai di Carbonato di sodio e 1 di acqua, quindi applicarla sulla macchia di olio: fare agire 10 minuti.

Con il Panno Multiuso in Microfibra rimuovere energicamente la pappetta e procedere al normale programma di lavaggio. 

 

☑ Cosa non fare mai:

lasciar passare più di un giorno per agire.

 

Problema:

Sembra impossibile ma può capitare, e mi è successo di dover trovare rimedio.

Eccomi allora a condividerlo con te.

La soluzione ecologica:

Crema detergente per viso, aceto.

⚛️ Tipo di macchia:

Erba.

🕝Tempo necessario:

20 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Pelle.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Panno in Microfibra.

⚗️ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Prepara una soluzione di crema detergente per il viso e qualche goccia di aceto, che aiuta l’assorbimento della crema.

Strofina con un Panno in Microfibra.

Inizialmente esercita poca pressione per evitare di rovinare o scolorire la pelle, quindi aumenta la pressione se necessario.

☑ Cosa non fare mai:

Usare prodotti aggressivi.

Problema:

Forse è capitato anche a te di trovarti con una bella macchia d’olio sui vestiti.

E se sono dei capi delicati, come fai a rimediare senza rovinarli?

La soluzione ecologica:

: Strofinare a mano la macchia secca e lavare con acqua tiepida.

⚛ Tipo di macchia:

Cioccolato secco.

🕝Tempo necessario:

30 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Lana.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detergente ecologico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Prendi il tuo capo di lana, bagnalo con acqua tiepida e strofina a mano la macchia di cioccolato secca;

procedi al lavaggio a mano con acqua tiepida e Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:

Usare acqua fredda.

Problema:

Allora, se già la lana è una gatta da pelare quando devi lavarla normalmente…

…se poi ci si mette di mezzo una macchia di sangue che fai?

La soluzione ecologica:

Strofinare con acqua e amido di riso o di mais.

⚛ Tipo di macchia:

Sangue.

🕝Tempo necessario:

20 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Lana.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Amido di riso o mais, acqua, detersivo per bucato ecologico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Strofina la macchia con una pappetta di acqua e amido di riso o mais, quindi risciacqua e procedi al normale lavaggio con detergente ecologico Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:

Usare acqua calda.

Problema:

Non solo i bambini fanno danni con gli spaghetti, ammettilo che ogni tanto riesci a sporcarti in autonomia! 😉

La soluzione ecologica:

Detersivo ecologico direttamente sulla macchia e ammollo.

⚛ Tipo di macchia:

Sugo di pomodoro.

Tempo necessario:

2 ore.

Tipo di tessuto:

Seta e lino.

Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

 Ingredienti che puoi usare:

Sapone naturale vegetale e detersivo ecologico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Usa Smacchietta a secco oppure versa Beipanni direttamente sulla macchia (in questo caso, aggiungi acqua e strofina).

Procedi quindi con l’ammollo in acqua calda per 2 ore, e poi al lavaggio normale per biancheria.

 

Problema:

Problema: sei al bar tranquillo e… il tuo caffè finisce direttamente sui tuoi nuovissimi pantaloni bianchi! E adesso? Continua a leggere e lo scoprirai…

La soluzione ecologica:

Acqua fredda e pretrattare.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di caffè fresche.

🕝Tempo necessario:

30 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Seta.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico per piatti, Bicarbonato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Metti subito il capo sotto l’acqua fredda corrente, quindi applica qualche goccia di Amanì e strofina energicamente.

Quindi procedi al normale lavaggio in lavatrice con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina.

 

I detersivi biodegradabili non per forza sono ecologici.

Sembra un controsenso ma non lo è.

Hai mai letto sull’etichetta di un detersivo “biodegradabile oltre il 90%”?

Di certo si. Ma ti sei mai chiesto cosa voglia dire?

Potrebbe far pensare che il prodotto con riportata questa dicitura sia ecologico.

MA NON E’ PER FORZA COSI’.

La biodegradabilità è una proprietà delle sostanze organiche e di alcuni composti sintetici, di essere decomposti dalla natura. Ma esistono diversi tipi di biodegradabilità:

  1. biodegradabilità aerobica primaria. Si tratta della trasformazione di un tensioattivo da parte di microrganismi in condizioni aerobiche, ossia in presenza di ossigeno. Si tratta di una prima “rottura” delle molecole ma non della loro completa degradazione. Questa è anche  la biodegradabilità considerata nel DL 136 del 26/4/1983, ormai non più in vigore, a cui faceva riferimento la dichiarazione “Biodegradabile oltre il 90%”riportata in etichetta dai detersivi. Un detersivo che soddisfi questo criterio non può essere considerato “ecologico”
  2. biodegradabilità aerobica totale. E’ il livello di biodegradazione ottenuto quando un tensioattivo viene eliminato completamente dai microrganismi in presenza di ossigeno che ne provocano la scomposizione in biossido di carbonio, acqua e sali minerali di qualsiasi altro elemento presente. E’ considerata soddisfacente “se il livello di biodegradabilità (mineralizzazione) misurato …  è almeno del 60 % entro un termine di ventotto giorni…”  (Reg.CEE 648/04). I detersivi che soddisfino questo criterio non possono ancora essere considerati “ecologici”
  3. biodegradabilità anaerobica. Un detergente che voglia andare oltre i criteri di biodegradabilità previsti dalla normativa generale e che voglia seguire le prescrizioni previste in materia da  Ecolabel (marchio europeo di qualità ecologica) dovrà  soddisfare anche questo criterio di biodegradabilità. “Tutte le sostanze tensioattive utilizzate nel prodotto devono essere biodegradabili in condizioni anaerobiche…” In sostanza un detersivo deve essere in grado di biodegradarsi anche una volte raggiunti i fanghi del letto di un  fiume o di un lago. Appunto ambienti anaerobici, dove non c’è ossigeno. A questo punto un prodotto può essere considerato ecologico per la normativa  europea Ecolabel.

 

 

 

Questo criterio è stato fatto proprio anche dal disciplinare ICEA sulla detergenza  Eco Biologica. Ma non basta, ICEA considera anche altri fattori come quello del calcolo della tossicità di un prodotto per gli organismi acquatici (VCDTOX). Ma questo è un altro argomento.

Capito allora? Un prodotto biodegradabile non è per forza ecologico!

Se vuoi provare dei detersivi ecologici e biodegradabili parti da qui:

GREENBOX – Migliora la tua vita con le pulizie naturali

Con la GreenBox di Verdevero pulisci in modo naturale senza pesare sul pianeta.

La natura ti sarà grata!

Problema:

Se temi che non esista la soluzione naturale, ti dovrai ricredere!

La soluzione ecologica:

Ammollo con percarbonato e lavaggio.

⚛ Tipo di macchia:

Sudore.

🕝Tempo necessario:

2 ore di ammollo.

👚 Tipo di tessuto:

Cotone o sintetico.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 1 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

BioBianco (a base di Percarbonato), detergente ecologico per lavatrice.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Riempi una bacinella di acqua calda, versaci tre cucchiai di BioBianco e immergi il capo.

Procedere al normale lavaggio con detergente ecologico Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:

Lasciare i panni troppo tempo nel cesto.

I detergenti chimici industriali utilizzano senza risparmio metalli pesanti, parabeni, profumanti, alla base di allergie e dermatiti.

I detersivi ecologici, prodotti con ingredienti di origine biologica, rappresentano oggi una risposta ottima e completa alle richiesta d’igiene della casa, sul piano della riduzione dell’impatto ambientale. Si tratta di un fatto certo.

Ma come si pongono sul fronte del rischio dermatologico per chi li utilizza?

Fanno meglio, peggio o provocano gli stessi effetti dei concorrenti industriali sulla pelle?

Per rispondere, occorre affrontare in breve l’argomento legato alla pericolosità dei secondi.

È comprovato come i detergenti per superfici casalinghe e i detersivi per bucato di origine industriale, realizzati ricorrendo a ingredienti chimici di sintesi, presentino profili diffusi e allarmanti di tossicità, soprattutto – anche se non solo – per i bambini, le cui difese naturali sono più basse.

Irritazioni, dermatiti da contatto e atopiche, allergie e prurito. Sono questi i principali sintomi che affliggono le persone particolarmente sensibili ad alcuni tipi di prodotti per l’igiene della casa e dei capi d’abbigliamento, ma la diffusione delle patologie anche tra i soggetti non particolarmente esposti appare piuttosto ampia: “Il problema interessa un terzo degli italiani, soprattutto donne, e i più a rischio sono i soggetti con una predisposizione allergica […].” (http://magazine.paginemediche.it ).

Sul banco degli imputati siedono in primo luogo i metalli pesanti, che restano depositati dopo il lavaggio nelle fibre dei capi trattati.

Citati per esempio, tra le cause di diverse dermatiti da contatto: “ […] fra esse ricordiamo il nichel, il cobalto, il cromo, i tiurami, i profumi, la colofonia ecc.” e ancora: “Allergeni ed irritanti da contatto: le anomalie della funzione barriera epidermica nella dermatite atopica possono favorire la penetrazione di allergeni da contatto e di irritanti capaci di scatenare la dermatite. I principali indiziati sono il nichel, il latex, le profumazioni, i preservanti, gli emulsionanti.” (www.dermaclub.it).

Fanno la comparsa negli articoli citati anche altre sostanze molto comuni nei detergenti commerciali tradizionali, le quali a giudizio dei dermatologi sono alla base di frequenti e diffusi disturbi della pelle: i “mix di profumi […] i parabeni” (www.gaslini.org).

Detersivi Ipoallergenici

La conclusione è semplice: i detersivi ecologici, realizzati solo con ingredienti di origine biologica, non contengono queste sostanze, e la loro assenza è spesso certificata dagli enti di controllo come Icea, BiocertItalia, Ecolabel, ecc.

Sceglierli per l’utilizzo in casa contribuisce quindi – senza tema di smentita a minimizzare – il rischio di disturbi dermatologici in famiglia.

 

Problema:

Conosco una signora che ama le tute in velluto tutte colorate e quando va al mercato ne compra sempre due o tre per l’inverno.

E sai un’altra cosa che piace alla signora, d’inverno? La cioccolata calda… che puntualmente va a finire sui vestiti!

La soluzione ecologica:

Aceto e acqua al 50%, strofinare, risciacquare e mettere in lavatrice.

⚛ Tipo di macchia:

Cioccolato secco.

🕝Tempo necessario:

10 minuti per pretrattare + normale lavaggio in lavatrice.

👚 Tipo di tessuto:

Velluto.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Aceto, acqua, detersivo ecologico per bucato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

In una bacinella prepara una soluzione al 50% di aceto e acqua, immergi il tuo capo di velluto, strofina bene, risciacqua e metti in lavatrice con detergente ecologico.

☑ Cosa non fare mai:

Usare candeggianti.

Problema:

Il velluto è un tessuto che sembra delicato, in realtà è abbastanza resistente e tollera bene prodotti anti macchia. Ma per togliere le antipatiche macchie di erba dal velluto noi vi proponiamo una soluzione decisamente eco-compatibile.

La soluzione ecologica:

Aceto, bicarbonato, detersivo per bucato.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di erba.

🕝Tempo necessario:

2 ore.

👚 Tipo di tessuto:

Velluto.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Aceto, bicarbonato, panno in microfibra, detersivo ecologico per bucato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Metti in ammollo per 2 ore il capo. Quindi tampona delicatamente la macchia con il Panno Multiuso in Microfibra imbevuto di aceto misto a bicarbonato. Puoi anche spolverare la macchia con bicarbonato, per poi spruzzare dell’aceto e tamponare, sempre molto delicatamente per non rovinare il velluto, con il panno.

Procedi infine con il classico lavaggio con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina!

 

Problema:

Quanta felicità negli occhi dei tuoi bambini quando gli prepari una bella cioccolata calda!

Se dovessero sporcare i bei maglioncini di lana della nonna, fai così…

La soluzione ecologica:

Acqua tiepida.

⚛ Tipo di macchia:

Cioccolato fresco.

🕝Tempo necessario:

10 minutie.

👚 Tipo di tessuto:

Lana.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 1 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Acqua.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Prendi il tuo capo di lana e passa la macchia di cioccolato fresco sotto l’acqua tiepida, strofinando leggermente con un Panno Multiuso in Microfibra.

☑ Cosa non fare mai:

Usare l’acqua fredda.

Problema:

La seta, si sa, è un tessuto delicato e pregiato e quando la troviamo macchiata è sempre un colpo al cuore! Ma con i rimedi ecologici anche quella odiosa macchia di caffè secco sulla tua camicetta di seta preferita sparirà.

La soluzione ecologica:

Sale e succo di limone.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie di caffè secche.

🕝Tempo necessario:

2 ore.

👚 Tipo di tessuto:

Seta.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Sale, succo di limone, Detersivo ecologico per Bucato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Crea una pappetta con sale e succo di limone; mettila sulla macchia;
lascia agire per un’oretta.

Trascorso il tempo necessario strofina e risciacqua con acqua; dopodiché metti in lavatrice per un lavaggio normale con Beipanni.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare la candeggina!

 

Problema:

Gli incidenti con il sugo di pomodoro sono un grande classico… ma come rimuovere le macchie dalla lana?

La soluzione ecologica:

Detersivo ecologico direttamente sulla macchia e conseguente ammollo.

⚛️ Tipo di macchia:

Sugo di pomodoro sui capi in lana.

🕝Tempo necessario:

2 ore.

👚 Tipo di tessuto:

Lana.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico, Bicarbonato.

⚗️ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Versa Beipanni direttamente sulla macchia, aggiungi acqua e strofina molto delicatamente.

Procedi quindi con l’ammollo in acqua a temperatura ambiente per due ore, nella quale avrai aggiunto un cucchiaio di Bicarbonato.

Procedi col normale lavaggio per la lana.

☑ Cosa non fare mai:

La lana non sopporta le alte temperature che la infeltriscono e rovinano.

Problema:

Ti è mai capitato di trovare dei vecchi capi originariamente bianchi, con un colore grigiastro o inspiegabili aloni di vecchie macchie che credevi di aver tolto?

La soluzione ecologica:

Ammollo e lavaggio.

⚛️ Tipo di macchia:

Macchie vecchie e aloni.

Tempo necessario:

2 ore.

Tipo di tessuto:

Cotone.

Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico, Percarbonato.

⚗️ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Riempi una bacinella di acqua calda (dai 40 gradi in su) e versaci 2 cucchiai di BioBianco, quindi immergi i capi da candeggiare.

Lascia in ammollo almeno 1 ora.

Quindi procedi al normale lavaggio in lavatrice con BioBianco.

 

Problema:

Hai mai avuto un problema di muffa così grave da trovare anche le scarpe ammuffite nella scarpiera?

Credimi, succede… ed è un bel rompicapo!

Specialmente se la muffa va ad intaccare scarpe e borse in pelle… e allora che fare?

La soluzione ecologica:

Detergere con latte detergente, rimuovere la sostanza.

⚛ Tipo di macchia:

Muffa su vestiti di pelle.

🕝Tempo necessario:

10 minuti. 

👚 Tipo di tessuto:

Pelle.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 1 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Latte detergente, Panno Multiuso in Microfibra.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Su un panno di microfibra versa un po’ di latte detergente, a seconda della grandezza della macchia, quindi applicalo direttamente sulla zona dove c’è la muffa e strofina fino a togliere la macchia.

☑ Cosa non fare mai:

Bagnare la pelle con acqua e utilizzare prodotti troppo aggressivi che possono rovinarla.

Ti è capitato di avere in casa dell’acido citrico e non sapere a cosa serve?

Stai per scoprirne tutti gli usi, consigli e trucchetti per usarlo al meglio.

Sapevi infatti  che puoi usarlo per creare una  soluzione multiuso 3 in 1 che serve da:

  • Ammorbidente
  • Anticalcare
  • Brillantante

tutto in un solo prodotto?

E il bello è che bastano solo due ingredienti: l’acido citrico e l’acqua demineralizzata.

Acido citrico, a cosa serve?

Magari lo usi solo come ammorbidente per il tuo bucato e sei contentissima dei tuoi asciugamani sofficissimi ma non sai che invece ha molti altri usi, in questa sede, esploriamo quali sono gli utilizzi dell’acido citrico come detergente ecologico in grado di agire come antiossidante.

La versatilità dell’acido citrico lo rendono anche un eccellente disinfettante contro molti virus, batteri e muffe. Per questo è molto usato nei prodotti della pulizia. Nel dettaglio, è stata scoperta la sua efficacia nell’eliminare la presenza di virus stagionali particolari che causano la comunemente chiamata gastroenterite non batterica.

I virus si trasmettono attraverso le mani o il cibo contaminato e proliferano in ambienti quali le cucine e ambienti pubblici, diffondendosi in luoghi affollati come scuole, ospedali e navi. Una piccola dose di acido citrico, insieme ad altri composti per profumare, sono sufficienti per la pulizia delle superfici e la rimozione dello sporco.

Dove trovo l’acido citrico?

L’acido citrico è una sostanza solida che si trova negli agrumi. È la causa del tipico sapore aspro presente nei limoni. L’acido è stato isolato per la prima volta dal chimico di origini svedesi Carl Wilhelm Scheele nel 1784 che lo ha estratto dal succo di limone. Il composto è inodore e incolore.

Alcune precauzioni per l’uso

Prima di scoprire l’acido citrico a cosa serve per pulire, si raccomanda un utilizzo attento della sostanza. L’acido infatti, può essere pericoloso se entra in contatto con gli occhi. È molto irritate e può causare danni alla cornea e nei casi più gravi portare alla cecità. Un acido pericoloso anche in caso di inalazione, essendo irritante per i polmoni. In caso di contatto con la pelle può provocare infiammazioni e la formazione di vesciche. Un contatto prolungato con il corpo può causare ipersensibilità.  Se distrattamente si dovesse entrare in contatto con l’acido citrico si raccomanda di usare le seguenti precauzioni per un efficace primo soccorso.

In caso di contatto con gli occhi:

  • rimuovere eventuali lenti a contatto, sciacquare gli occhi con abbondante acqua fredda per almeno 15 minuti e contattare il medico.
  • lavare immediatamente la zona interessata con acqua fredda e successivamente coprire la zona interessata con un emolliente.
  • rimuovere i vestiti contaminati e lavarli a fondo prima di utilizzarli nuovamente.
  • allentare le parti strette degli indumenti (cravatta, cintura, colletto) non somministrare alcun medicinale via orale e recarsi al pronto soccorso.

Dopo queste doverose premesse vediamo come creare una soluzione multiuso 3 in 1 che serve da:

  • Ammorbidente
  • Anticalcare
  • Brillantante

Ti servono:

  • 1 bottiglia da 1L vuota
  • 150 g di acido citrico
  • 1L di acqua demineralizzata
    *Facoltativo: 30 gocce di olio essenziale a tua scelta

Versa l’acido citrico nella bottiglia con l’aiuto di un imbuto.
Aggiungi l’acqua (e le gocce di olio essenziale se preferisci dargli un profumo delizioso).
Chiudi con il tappo, agita ed ecco fatto. Soluzione multiuso pronta!

—> Scopri gli altri usi dell’acido citrico e scarica gratuitamente una pratica guida sulle pulizie naturali.

Ed ecco dove trovare tutto il necessario:

1. Acido citrico come ammorbidente

Molti ammorbidenti in commercio lasciano sui tessuti sostanze nocive che vengono a contatto con la pelle e possono causare irritazioni.
Però è brutto rinunciare ad avere un bell’accappatoio soffice dopo una doccia calda…

Per fortuna la soluzione multiuso a base di acido citrico VERDEVERO (150 g di acido citrico + 1L di acqua demineralizzata) rende i tuoi capi morbidi morbidi in modo del tutto naturale.
E se aggiungi il tuo olio essenziale preferito il tuo bucato avrà anche un profumo fantastico!

Come usare l’ammorbidente naturale:
Versa 100 ml di soluzione nella vaschetta dell’ammorbidente e fai partire il programma di lavaggio che preferisci.

—> Scopri gli altri usi dell’acido citrico e scarica gratuitamente una pratica guida sulle pulizie naturali.

2. Acido citrico come anti-calcare

Puoi usare la soluzione multiuso (150 g di acido citrico + 1L di acqua demineralizzata) per eliminare il fastidioso calcare che spesso si forma in bagno e in cucina.

Va benissimo infatti per togliere il calcare dai rubinetti, dalla caffettiera, da bollitore, per pulire il piano cottura in acciaio… (io lo uso anche sulle pareti della doccia e finalmente non si formano più quelle goccioline bianche anti estetiche)

Come usare l’anti-calcare naturale:
Versa alcune gocce di soluzione multiuso  direttamente su un panno umido o su una spugna e strofina la superficie da pulire.

Se la superficie è molto grande, ti conviene mettere uno spruzzino al posto del tappo del flacone.
Spruzza la soluzione e lascia agire.
Poi strofina con un panno umido e risciacqua.
Attenzione: non utilizzarla su marmo, pietre e legno, li rovinerebbe.

3. Acido citrico come brillantante

Quanto è fastidioso quando i bicchieri escono puliti puliti dalla lavastoviglie e hanno quell’alone bianco che li fa sembrare sporchi…
Puoi strofinare quanto vuoi ma se non usi un anti-calcare non torneranno mai a brillare.
Usando questo brillantante naturale non solo avrai stoviglie brillanti ma eliminerai anche eventuali cattivi odori. Non male eh!?

Come usare il brillantante naturale:
Versa la soluzione (150 g di acido citrico + 1L di acqua demineralizzata) nella vaschetta del brillantante della lavastoviglie fino a riempirla.
Avvia il ciclo di lavaggio normale per avere bicchieri e piatti super brillanti.

E se ti dicessi che non finisce qui?
Oltre alla soluzione multiuso, puoi usare l’acido citrico per le pulizie in altri modi.
Puoi:

4. Fare in casa le pastiglie scrostanti per il WC

Per eliminare gli aloni scuri che spesso si formano sul fondo e sulle pareti del water

Ti servono:

  • 100 gr di carbonato di sodio
  • 50 gr di amido di mais
  • 130 gr di acido citrico
  • Uno spruzzino con acqua
  • 50 gocce di olio essenziale di tea tree

Unisci in una ciotola il carbonato e l’acido citrico.
In un’altra ciotola versa l’amido di mais e l’olio essenziale.
Unisci i due composti in un’unica ciotola e spruzza con dell’acqua.
Lavora l’impasto fino ad ottenere un composto liscio e lavorabile.
Prendi uno stampino (vanno bene vasetti di yogurt vuoti o gli stampini in silicone dei muffin)
e versaci dentro un paio di cucchiai di composto.
Schiaccia bene in modo che sia ben compatto.
Lascia riposare per 2-3 ore, togli dagli stampini e lascia le pastiglie asciugare all’aria fin quando saranno secche al punto giusto.

Per usarle, dopo aver pulito bene il water: buttaci dentro una pastiglia disincrostante e strofina bene con lo scopino il fondo e le pareti.
Lascia che si sciolga e il tuo water sarà di nuovo bianco come prima.

5. Per pulire la lavatrice (non la rovina)

Ti capita mai di sentire un cattivo odore provenire dalla lavatrice?
o che i tuoi capi appena lavati non siano proprio freschi e profumati?

Potrebbe essere perchè la tua lavatrice ha bisogno di essere pulita.
Molti infatti pensano che la lavatrice si autopulisca con i vari lavaggi del bucato.
Invece ogni tanto ha bisogno di un aiutino da parte nostra e l’acido citrico a che cosa serve in questi casi? Ora lo scopriamo.

Ti servono:

  • 150 g di acido citrico
  • 1L  di acqua demineralizzata

Sciogli l’acido citrico nell’acqua mescolando bene.
Versa metà composto nella vaschetta del detersivo.
Avvia il lavaggio a 90 gradi.
Puoi usare l’altra metà del composto come normale ammorbidente oppure per il prossimo lavaggio della lavatrice (ti consigliamo di ripetere questa operazione una volta ogni due mesi).

—> Scopri gli altri usi dell’acido citrico e scarica gratuitamente una pratica guida sulle pulizie naturali.

VUOI SALTARE DIRETTAMENTE ALLA GUIDA IN 3 PASSI PER PULIRE IL TUO GRES?
>>> CLICCA QUI! <<<

Hai appena finito di lavare il tuo bellissimo pavimento in gres, comincia ad asciugare e noti subito che qualcosa non va: il pavimento è di nuovo sporco. Ma come? L’hai appena lavato!

Ok, ti armi di pazienza e volontà e ripeti l’operazione.

Niente, il pavimento comincia ad asciugare e compare uno strato di sporco simile a un sottile velo grigio.

Non ti dai per vinta, vai al market, acquisti un nuovo prodotto, sull’etichetta c’è scritto “effetto lucidante” (vuoi che non sia quello giusto?) e torni a casa armata del nuovo prodotto e del tuo proverbiale olio di gomito.

Giù a strofinare il tuo bel pavimento ma niente. Appena si asciuga torna bello sporco.

Se ti sei rivista in quello che ho scritto qui sopra hai quasi sicuramente un pavimento in gres.

Ti metto qui sotto alcune immagini di pavimenti in gres prese in internet così puoi verificare se assomiglia al tuo:

Pulizia-Gres-Porcellanato

Pulizia-Gres-Porcellanato-3

Ora che sai con chi abbiamo a che fare non ti resta che capire cosa fare.

 

Il primo obiettivo è quello di portare il pavimento alla normalità, alla situazione in cui era prima di tutti i lavaggi che lo hanno opacizzato.

Precisazione: ogni operazione che ti propongo va prima testata in una superficie limitata di pavimento, 1 o 2 piastrelle e poi estesa a tutto il pavimento.

Di cosa hai bisogno:

 

 

Procedura da seguire:

Eccoci finalmente alla soluzione per il tuo gres.
Segui accuratamente questi 3 passaggi e il tuo gres ti ringrazierà:

1. lavaggio del pavimento con carbonato.

Versa in un secchio di acqua calda (circa 10 litri di acqua) 100 grammi di carbonato. Fallo sciogliere bene e lava il pavimento con il panno in microfibra o con il mocio in microfibra. Usa i guanti.

2. risciacquo con panno in microfibra

Versa in un secchio acqua calda (circa 8 litri) e 50 ml di Lemontrì. Rilava il pavimento con il mocio o il panno in microfibra.

L’obiettivo del risciaquo è quello di annullare l’effetto del carbonato dal pavimento e renderlo meno assorbente allo sporco.

3. Mantenimento con detergente neutro

Lava quotidianamente il pavimento con un detergente neutro (ti consiglio SPLENDI il detersivo Pavimenti Verdevero) e la microfibra, che sia il panno o il mocio non ha importanza, è fondamentale usare la microfibra.

Il gres ha una superficie microporosa che può essere pulita a fondo solo con una buona microfibra.

NOTA: Ti consiglio di seguire questa procedura ed eventualmente ripeterla 3 o 4 volte all’anno o appena ti accorgi che dopo aver lavato per terra il pavimento comincia a ingrigire e lasciare la patina opaca.