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Il cashmere è un tessuto pregiato, noto per la sua morbidezza e il calore avvolgente che offre, ma anche per la delicatezza che richiede nella cura e nel lavaggio. Un trattamento errato può compromettere le fibre, causando restringimenti o infeltrimenti, ed è per questo che molte persone si chiedono come lavare il cashmere nel modo corretto. In questa guida troverai tutte le indicazioni per preservarne la bellezza e la qualità, scoprendo sia il lavaggio a mano che quello in lavatrice, oltre ai prodotti più adatti e ai consigli per un’asciugatura perfetta.

Meglio lavare il cashmere a mano o in lavatrice?

Quando si tratta di lavare un capo in cashmere, la prima domanda che sorge spontanea è se sia meglio farlo a mano o se sia possibile affidarsi alla lavatrice senza rischiare di rovinarlo. In generale, il lavaggio a mano rimane la soluzione più sicura, poiché permette di controllare meglio la delicatezza del processo ed evitare qualsiasi stress per il tessuto. Tuttavia, con le giuste precauzioni, anche la lavatrice può essere un’opzione valida.

Come lavare cashmere a mano

Se scegli di lavare il cashmere a mano, riempi una bacinella con acqua tiepida, facendo attenzione a non superare i 30°C. Aggiungi una piccola quantità di detersivo delicato, specifico per lana e cashmere, e immergi il capo lasciandolo in ammollo per alcuni minuti. Massaggialo dolcemente senza strofinare troppo, poiché le fibre potrebbero infeltrirsi. Dopo pochi minuti, sciacqua il capo con acqua fredda e rimuovi il sapone senza torcerlo, per evitare che si deformi. Una volta terminato il risciacquo, avvolgilo in un asciugamano per eliminare l’acqua in eccesso senza stressare il tessuto.

Come lavare cashmere in lavatrice

Se invece vuoi lavare il cashmere in lavatrice, è fondamentale impostare il programma corretto. Utilizza sempre il ciclo dedicato alla lana o ai delicati, mantenendo una temperatura non superiore ai 30°C. Inserisci il capo in un sacchetto per il bucato per proteggerlo dagli sfregamenti e utilizza un detersivo delicato. È importante disattivare la centrifuga o impostarla al minimo, non superando i 400 giri al minuto, in modo da evitare restringimenti o danni alla struttura delle fibre.
Se hai già avuto problemi di infeltrimento con i tuoi capi di lana, puoi recuperare il tessuto seguendo questa guida dettagliata su come salvare un maglione di lana infeltrito con il bicarbonato.

Perché il cashmere è così delicato?

Il cashmere è una delle fibre più pregiate al mondo e viene ottenuto dal sottovello della capra del Kashmir, un animale che vive in ambienti caratterizzati da forti escursioni termiche. Questa particolarità rende il filato incredibilmente soffice e leggero, ma allo stesso tempo sensibile ai cambiamenti di temperatura e ai prodotti chimici aggressivi.
A differenza della lana tradizionale, il cashmere ha una struttura più fine e setosa, il che lo rende piacevole al tatto ma anche vulnerabile a lavaggi sbagliati. Se esposto a temperature troppo alte o a detersivi aggressivi, può restringersi, perdere morbidezza o infeltrirsi in modo irreversibile. Per questo motivo, è importante trattarlo con estrema cura, utilizzando detergenti specifici e evitando qualsiasi tipo di stress meccanico che potrebbe comprometterne la qualità.

Quale detersivo usare per il lavaggio del cashmere?

Scegliere il detersivo giusto è fondamentale per mantenere il cashmere in ottime condizioni nel tempo. I migliori prodotti per questo tipo di tessuto sono quelli privi di sostanze aggressive, sbiancanti o enzimi, che potrebbero danneggiare la fibra. Un detersivo ecologico e delicato, come BellaLana & Seta, è l’ideale per lavare il cashmere in modo efficace, senza lasciare residui chimici dannosi e rispettando sia il tessuto che l’ambiente.
Al contrario, è assolutamente sconsigliato l’uso di detersivi industriali con profumi sintetici o agenti sbiancanti, che potrebbero alterare la morbidezza del capo. Anche l’ammorbidente non è necessario, perché il cashmere, se trattato correttamente, mantiene la sua naturale morbidezza senza bisogno di additivi chimici. Un lavaggio delicato, con i prodotti giusti, permette di ottenere un pulito perfetto senza compromettere la qualità della fibra.

Come asciugare il cashmere senza rovinarlo?

Una volta terminato il lavaggio, è fondamentale asciugare il cashmere nel modo giusto per evitare deformazioni o restringimenti. Dopo aver eliminato l’acqua in eccesso tamponando il capo con un asciugamano, stendilo in piano su una superficie asciutta, preferibilmente sopra un altro asciugamano pulito. In questo modo, il tessuto potrà asciugarsi lentamente, mantenendo la sua forma originale senza essere sottoposto a stress.
Non è consigliato appendere il maglione o qualsiasi altro capo in cashmere su una gruccia, perché il peso dell’acqua potrebbe deformarlo, allungando le fibre e compromettendo la vestibilità. È altrettanto importante evitare fonti di calore dirette, come termosifoni o luce solare intensa, poiché il calore eccessivo potrebbe rendere il tessuto rigido e meno soffice al tatto.
Per mantenere il cashmere in ottime condizioni, una volta asciutto puoi riporlo in un luogo fresco e asciutto, evitando sacchetti di plastica che impediscono la traspirazione. Se vuoi conservare i capi a lungo, puoi avvolgerli in un telo di cotone per proteggerli dalla polvere senza soffocare le fibre.

Conclusione

Prendersi cura del cashmere nel modo giusto è essenziale per preservarne la bellezza e la morbidezza nel tempo. Lavarlo a mano è sempre la scelta migliore, ma con le dovute precauzioni è possibile ottenere ottimi risultati anche in lavatrice. La scelta del detersivo giusto e una corretta asciugatura sono fattori determinanti per mantenere il tessuto morbido e soffice come nuovo. Seguendo questi consigli, potrai goderti i tuoi capi in cashmere per anni, senza il timore di rovinarli.
Vuoi un bucato perfetto e naturale? Scopri i detersivi ecologici di Verdevero per prenderti cura dei tuoi capi pregiati senza inquinare!
Quando nasce un bambino, ogni genitore vuole solo il meglio per lui, soprattutto quando si tratta della sua pelle delicata. Il bucato dei neonati non è un dettaglio da trascurare: la scelta del detersivo per neonato gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione di irritazioni, allergie e problemi cutanei. Ma quali detersivi per neonato usare? E perché è importante evitare i prodotti chimici aggressivi? In questa guida scoprirai quali caratteristiche deve avere un detersivo naturale per il bucato del neonato e perché dire addio all’ammorbidente tradizionale è una scelta di benessere per il tuo bambino.

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Perché ho scelto un detersivo per neonato delicato?

Quando è nato mio figlio Angelo, ho iniziato a prestare ancora più attenzione a tutto ciò che entrava in contatto con la sua pelle. Sapevo che la pelle di un neonato è molto più delicata di quella di un adulto, perché nei primi mesi di vita il suo strato protettivo non è ancora completamente formato. Quello che non immaginavo era che i detersivi tradizionali potessero essere una delle cause principali di irritazioni e problemi cutanei.
Tutto è iniziato quando ho notato delle macchioline rosse su ginocchia, gomiti e ascelle sia sulla mia pelle che su quella di Angelo. Non poteva essere una coincidenza. Io convivevo con quelle irritazioni da anni e le tenevo a bada con creme e pomate, ma vederle sulla pelle del mio bambino mi ha spinto a cercare risposte. Ho iniziato un percorso tra visite mediche e dermatologi, finché uno specialista mi ha fatto aprire gli occhi: il problema era nei detersivi che usavamo per lavare i nostri vestiti.
Quella scoperta mi ha cambiato la vita. Ho smesso immediatamente di usare i detersivi convenzionali e ho iniziato a cercare alternative più naturali. In poco tempo la pelle di Angelo è migliorata, le macchie rosse sono sparite e con loro anche il mio senso di impotenza. Ma rimaneva un problema: i detersivi biologici disponibili all’epoca non lavavano bene.
E così è nata Verdevero, una linea di detersivi naturali per neonati, sicuri sulla pelle ma allo stesso tempo efficaci nel pulire. Non volevo più dover scegliere tra salute e pulizia: doveva esserci un modo per avere entrambe le cose. Oggi so che è possibile e voglio che ogni genitore abbia la possibilità di fare la scelta migliore per il proprio bambino, senza compromessi.

Quali ingredienti evitare nei detersivi per neonato?

Non tutti i detersivi per bucato neonato sono davvero sicuri. Alcuni prodotti venduti come “delicati” contengono comunque sostanze potenzialmente irritanti. Quando scegli un detersivo per lavare i vestiti del neonato, leggi attentamente l’etichetta e fai attenzione alla presenza di:
  • Sbiancanti ottici, che si depositano sui tessuti e possono causare reazioni allergiche.
  • Profumi sintetici, responsabili di molte irritazioni cutanee e allergie respiratorie.
  • Tensioattivi petrolchimici, come SLES e SLS, che alterano il naturale equilibrio della pelle.
  • Fosfati e parabeni, altamente inquinanti e potenzialmente tossici per l’organismo.
Il detersivo lavatrice per neonati ideale dovrebbe essere ecologico, senza profumazioni artificiali e con tensioattivi di origine vegetale, così da pulire a fondo rispettando la pelle delicata del bambino.

Ammorbidente per neonati: perché evitarlo?

Molti genitori, abituati all’uso dell’ammorbidente per il proprio bucato, si chiedono se sia sicuro utilizzarlo anche per i vestiti del bambino. La risposta è no. Gli ammorbidenti convenzionali contengono sostanze chimiche che lasciano un residuo chimico sui tessuti, che può entrare in contatto con la pelle del neonato e provocare irritazioni.
Ma allora, come rendere il bucato morbido senza usare ammorbidenti chimici? Esistono alternative naturali come l’acido citrico, che può essere usato al posto dell’ammorbidente, ammorbidendo le fibre senza lasciare residui tossici. Basta sciogliere 150g di acido citrico in un litro d’acqua e versarne un misurino nella vaschetta dell’ammorbidente ad ogni lavaggio.

Quali detersivi per neonato usare?

Per garantire un bucato sicuro e delicato, i detersivi per bambini dovrebbero essere formulati con ingredienti naturali, biodegradabili ed efficaci contro lo sporco senza risultare aggressivi. Verdevero ha sviluppato una linea di detersivi naturali per il bucato dei neonati, pensati per offrire una pulizia profonda senza mettere a rischio la pelle dei più piccoli.
Ecco alcune alternative sicure per il bucato del tuo bambino:
  • Beipanni: un detersivo naturale per neonati, privo di sbiancanti ottici e profumi sintetici, ideale per lavare a fondo senza irritare la pelle.
  • BioBianco: un igienizzante ecologico a base di ossigeno attivo, perfetto per disinfettare i capi senza usare additivi chimici aggressivi.
  • Acido citrico: l’alternativa naturale all’ammorbidente, ideale per mantenere i tessuti morbidi senza lasciare residui chimici.
Quando scegli un detersivo lavatrice per neonati, assicurati che sia certificato ecologico, senza derivati del petrolio e con una formula studiata per rispettare la pelle delicata dei bambini.

Come lavare i vestiti dei neonati in modo sicuro?

Oltre alla scelta del detersivo, è importante seguire alcune buone pratiche per il lavaggio del bucato neonato. Ecco i passaggi fondamentali per un bucato sicuro:
  1. Separare i capi del neonato da quelli del resto della famiglia, per evitare il contatto con residui di detersivi aggressivi.
  2. Evitare l’uso di alte temperature, che potrebbero alterare la struttura delle fibre naturali dei vestitini. Un lavaggio a 30-40°C è più che sufficiente per garantire pulizia e igiene.
  3. Utilizzare una quantità moderata di detersivo, evitando gli sprechi e riducendo il rischio di residui sui capi.
  4. Sciacquare bene i vestiti, assicurandosi che non rimangano tracce di detersivo sui tessuti.
  5. Evitare l’asciugatrice per i tessuti più delicati e stendere i capi all’aria aperta, preferibilmente al sole, che ha un naturale effetto igienizzante.
Seguendo questi consigli, potrai garantire al tuo bambino un bucato pulito, sicuro e privo di sostanze nocive.

Conclusione

Scegliere il detersivo per bucato neonato giusto è un passo fondamentale per proteggere la pelle sensibile del tuo bambino. Evitare ingredienti chimici aggressivi, dire addio all’ammorbidente e affidarsi a prodotti naturali ed ecologici sono le migliori strategie per un bucato sano e sicuro.
La mia storia dimostra quanto sia importante prestare attenzione ai prodotti che usiamo ogni giorno: piccoli gesti, come cambiare detersivo, possono fare una grande differenza per la salute della nostra famiglia.
Vuoi un bucato sicuro per il tuo bambino? Scopri i detersivi ecologici di Verdevero, formulati per pulire davvero senza irritare la pelle!
La lavastoviglie è uno degli elettrodomestici più utilizzati in casa e, per mantenerla efficiente nel tempo, è fondamentale prendersene cura nel modo giusto. Qui entra in gioco il cura lavastoviglie, un prodotto pensato per pulire e igienizzare l’interno della macchina, prevenire accumuli di calcare e residui di cibo e garantire lavaggi sempre efficaci.
Ma tutti i cura lavastoviglie sono uguali? La risposta è no. Non solo differiscono nella composizione, ma alcuni possono addirittura risultare dannosi per l’ambiente e per la stessa lavastoviglie. In questa guida scoprirai a cosa serve la manutenzione della lavastoviglie, quali sono i problemi legati ai prodotti chimici convenzionali e come scegliere alternative più naturali ed ecologiche.

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Cos’è un cura lavastoviglie e a cosa serve?

Un cura lavastoviglie è un prodotto specifico per la pulizia interna dell’elettrodomestico. Nonostante l’uso quotidiano di detersivi e brillantanti, con il tempo grassi, calcare e residui di cibo possono depositarsi sulle pareti, nei tubi e nei filtri della lavastoviglie, riducendone l’efficacia e causando cattivi odori.
Una corretta manutenzione della lavastoviglie aiuta a:
  • Eliminare il calcare, che può compromettere il funzionamento dei componenti interni.
  • Sciogliere i residui di grasso e detersivo, responsabili di lavaggi poco efficaci.
  • Prevenire la formazione di muffe e cattivi odori, garantendo un bucato sempre fresco e igienizzato.
  • Prolungare la vita della lavastoviglie, evitando guasti dovuti all’accumulo di sporco.
Molti sottovalutano l’importanza della manutenzione della lavastoviglie fai da te, ma basta poco per evitare problemi e ridurre il consumo di energia e detersivo.

Da cosa sono composti i cura lavastoviglie più comuni?

I prodotti per la cura della lavastoviglie in commercio sono spesso formulati con ingredienti chimici molto aggressivi. Tra i più comuni troviamo:
  • Tensioattivi sintetici, derivati del petrolio che agiscono sul grasso ma lasciano residui chimici.
  • Fosfati, dannosi per l’ambiente perché favoriscono l’eutrofizzazione delle acque, causando la proliferazione di alghe nocive negli ecosistemi acquatici.
  • Sbiancanti ottici e conservanti, che garantiscono un aspetto brillante ma possono accumularsi nei tubi e rilasciare composti nocivi.
  • Profumi artificiali, utilizzati per mascherare gli odori sgradevoli ma spesso responsabili di allergie e irritazioni.
Questi ingredienti possono essere aggressivi per le guarnizioni e i componenti interni della lavastoviglie, riducendone la durata nel tempo. Inoltre, i residui chimici finiscono inevitabilmente nelle acque di scarico, contribuendo all’inquinamento ambientale.

Perché scegliere una cura lavastoviglie ecologica?

Se vuoi una lavastoviglie pulita ed efficiente senza ricorrere a prodotti chimici dannosi, la soluzione migliore è utilizzare prodotti ecologici e naturali, che rispettano sia l’elettrodomestico che l’ambiente.
Esistono diversi ingredienti naturali che possono essere utilizzati per una cura lavastoviglie fai da te, efficaci e sicuri:

1. Acido citrico: l’alleato contro il calcare

L’acido citrico è una delle alternative più efficaci ai classici anticalcare chimici. È naturale, biodegradabile e rimuove in modo efficace i depositi di calcare senza aggredire le componenti della lavastoviglie.
Come usarlo?
Sciogli 150g di acido citrico in un litro d’acqua, versalo nella vaschetta del detersivo e avvia un lavaggio a vuoto a 60°C. Questo metodo è perfetto per eliminare i residui di calcare e igienizzare l’elettrodomestico in modo naturale. Scopri di più nella guida completa su come pulire la lavastoviglie con l’acido citrico.

2. Percarbonato di sodio: il miglior igienizzante naturale

Il percarbonato di sodio è un ottimo alleato per la pulizia della lavastoviglie. A contatto con l’acqua calda, libera ossigeno attivo, che aiuta a sciogliere grasso e residui di cibo in modo naturale.
Come usarlo?
Aggiungi 2 cucchiai di percarbonato di sodio nel cestello e avvia un ciclo a 60°C per rimuovere residui organici e batteri senza utilizzare sostanze chimiche aggressive.

3. Bicarbonato di sodio: il deodorante naturale

Il bicarbonato di sodio è un ottimo rimedio per eliminare i cattivi odori e neutralizzare i residui acidi. Basta cospargerne un po’ sul fondo della lavastoviglie e avviare un lavaggio a vuoto per ottenere un effetto igienizzante e deodorante.
Scopri altre soluzioni naturali nella guida su detersivi fatti in casa per la lavastoviglie.

Come curare la lavastoviglie in modo naturale: la manutenzione periodica

Oltre all’uso di prodotti ecologici, è importante eseguire una corretta manutenzione della lavastoviglie per garantirne il buon funzionamento nel tempo. Alcuni accorgimenti da seguire:
  1. Pulire regolarmente il filtro, eliminando residui di cibo e detersivo accumulati. Scopri come farlo correttamente qui.
  2. Rimuovere i depositi di calcare con un lavaggio periodico a vuoto con acido citrico o percarbonato di sodio.
  3. Eliminare i cattivi odori con bicarbonato di sodio o limone.
  4. Controllare i bracci spruzzatori, assicurandosi che non siano ostruiti da residui di cibo o calcare.
Seguendo queste semplici pratiche, la tua lavastoviglie durerà più a lungo e i tuoi piatti saranno sempre perfettamente puliti!

Conclusione

Non tutti i cura lavastoviglie sono uguali e scegliere un prodotto ecologico è fondamentale per proteggere l’elettrodomestico, la salute e l’ambiente. Le alternative naturali come acido citrico, percarbonato e bicarbonato di sodio sono altrettanto efficaci dei prodotti convenzionali, ma senza gli effetti negativi delle sostanze chimiche aggressive.
Per ottenere una lavastoviglie sempre pulita e funzionante, ricorda di eseguire una manutenzione periodica, seguendo i consigli di questa guida e scegliendo solo ingredienti naturali ed ecologici.
Vuoi scoprire come pulire la tua lavastoviglie in modo sicuro e naturale? Leggi la guida completa su come pulire la lavastoviglie con l’acido citrico e inizia a prendertene cura nel modo giusto!
Mantenere la lavatrice pulita e il bucato igienizzato è essenziale per garantire la massima freschezza e prevenire la proliferazione di batteri e cattivi odori. Tuttavia, non tutti i prodotti utilizzati a questo scopo sono davvero efficaci e sicuri per l’ambiente. Se ti stai chiedendo quali igienizzanti per la lavatrice usare, quali sono le alternative naturali e perché evitare alcuni rimedi fai-da-te, in questa guida troverai tutte le risposte.
Q

Perché è importante usare igienizzanti naturali per la lavatrice e il bucato?

Molti detersivi e additivi igienizzanti presenti in commercio contengono sostanze chimiche aggressive che possono avere un impatto negativo sull’ambiente. Sbiancanti ottici, derivati del cloro e altri composti chimici finiscono inevitabilmente nelle acque reflue, contribuendo all’inquinamento delle falde acquifere e mettendo a rischio gli ecosistemi acquatici.
Inoltre, alcuni di questi prodotti possono lasciare residui sui tessuti, con il rischio di irritazioni cutanee, allergie e problemi respiratori. Per questo motivo, sempre più persone scelgono igienizzanti naturali per bucato, che assicurano un’azione efficace senza compromettere la salute e l’ambiente.
Utilizzare ingredienti come il percarbonato di sodio, l’acido citrico e BioBianco permette di ottenere un bucato perfettamente igienizzato in modo ecologico, senza rinunciare all’efficacia.

I migliori igienizzanti naturali per lavatrice e bucato

BioBianco: il detersivo sbiancante e igienizzante naturale

BioBianco è un additivo naturale che svolge una doppia funzione: igienizza e sbianca il bucato grazie all’azione dell’ossigeno attivo. Attivo già a 30°C, è perfetto per eliminare batteri e cattivi odori senza bisogno di alte temperature o di prodotti chimici aggressivi.
Come si usa?
  • Per il bucato in lavatrice, aggiungi 1 misurino per i capi bianchi e ½ misurino per i capi colorati insieme al detersivo abituale.
  • Per un pretrattamento efficace, mescola BioBianco con un po’ d’acqua fino a ottenere una pasta, applicala sulla macchia e lascia agire per alcuni minuti prima del lavaggio.
  • Per igienizzare la lavatrice, versa 2 misurini nel cestello e avvia un lavaggio a vuoto a 90°C una volta al mese.

Percarbonato di sodio: l’alternativa ecologica alla candeggina

Il percarbonato di sodio è un potente igienizzante e sbiancante naturale, perfetto per eliminare batteri e macchie senza danneggiare i tessuti o inquinare l’ambiente. Quando si scioglie in acqua calda, libera ossigeno attivo, che igienizza in profondità e rimuove lo sporco più ostinato.
Per ottenere un bucato impeccabile, aggiungi 2 cucchiai di percarbonato per i bianchi e 1 cucchiaio per i colorati direttamente nella vaschetta del detersivo. Per un’azione igienizzante sulla lavatrice, puoi utilizzarlo nello stesso modo di BioBianco.

Acido citrico: il miglior alleato per la pulizia della lavatrice

L’acido citrico è uno degli igienizzanti naturali più efficaci per la lavatrice. A differenza dell’aceto, che può rovinare le guarnizioni e i componenti in gomma, l’acido citrico scioglie il calcare senza danneggiare la macchina.
Per una pulizia profonda della lavatrice, sciogli 150g di acido citrico in un litro d’acqua, versa la soluzione nel cestello e avvia un lavaggio a vuoto a 60°C. Questo metodo è ideale per rimuovere residui di detersivo, eliminare batteri e prevenire la formazione di muffe. Scopri tutti i dettagli su come igienizzare la lavatrice in modo naturale nella guida completa di Verdevero.

Falsi miti sugli igienizzanti per lavatrice

L’aceto è davvero un buon igienizzante?

Uno dei rimedi più diffusi per la pulizia della lavatrice è l’uso dell’aceto, ma la verità è che può essere più dannoso che utile. L’acido acetico, presente nell’aceto, a lungo andare rovina le guarnizioni in gomma e i tubi della lavatrice, riducendone la durata. Inoltre, non ha un reale potere igienizzante pari a quello del percarbonato o dell’acido citrico.

La candeggina è la soluzione migliore per igienizzare il bucato?

Molte persone credono che la candeggina sia indispensabile per disinfettare il bucato, ma in realtà esistono alternative più sicure ed ecologiche. Oltre a essere molto aggressiva sui tessuti, la candeggina rilascia sostanze inquinanti nell’ambiente e può lasciare residui potenzialmente irritanti sulla pelle. Per un’igienizzazione profonda e naturale, il percarbonato di sodio e BioBianco sono scelte più efficaci e sostenibili.

Perché è importante igienizzare periodicamente la lavatrice?

Molte persone si concentrano solo sull’igiene del bucato, dimenticando che anche la lavatrice ha bisogno di essere pulita regolarmente. Con il tempo, infatti, residui di detersivo, calcare e muffe possono accumularsi, compromettendo la qualità del lavaggio e causando cattivi odori.
Per mantenere la lavatrice sempre pulita e funzionante, è consigliabile effettuare un lavaggio igienizzante ogni 1-2 mesi utilizzando BioBianco, percarbonato di sodio o acido citrico. Oltre a migliorare le prestazioni della lavatrice, questa pratica prolunga la durata dell’elettrodomestico e garantisce un bucato più fresco e igienizzato.

Conclusione

Scegliere igienizzanti naturali per la lavatrice è una soluzione intelligente per mantenere il bucato pulito, proteggere la pelle e ridurre l’inquinamento ambientale. Prodotti come BioBianco, percarbonato di sodio e acido citrico offrono un’efficace azione igienizzante senza gli effetti nocivi di candeggina e aceto. Inoltre, igienizzare periodicamente la lavatrice è essenziale per ottenere lavaggi sempre perfetti e prolungare la vita dell’elettrodomestico.
Vuoi un bucato e una lavatrice sempre puliti in modo naturale? Scopri i prodotti ecologici di Verdevero e scegli l’alternativa più sicura ed efficace per la tua casa!
L’acqua è una risorsa preziosa e limitata, eppure spesso ne sprechiamo più di quanto pensiamo. Ogni giorno, con piccole accortezze, possiamo ridurre il consumo idrico e allo stesso tempo abbassare i costi della bolletta. In questo articolo scoprirai 6 consigli pratici per non sprecare acqua in casa, suddivisi tra interventi sull’impianto e semplici azioni quotidiane.

Piccole modifiche all’impianto per risparmiare acqua

(Interventi semplici che fanno la differenza)
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Non serve fare grandi lavori per ottimizzare il consumo idrico: bastano piccoli accorgimenti sugli impianti di casa per ridurre sensibilmente lo spreco d’acqua.
  • Installa riduttori di flusso sui rubinetti
  • I riduttori di flusso sono dispositivi economici che limitano la quantità d’acqua erogata senza compromettere la pressione, permettendoti di risparmiare fino al 50% dell’acqua consumata.
  • Ripara le perdite d’acqua
  • Un rubinetto che gocciola può sprecare fino a 5.000 litri d’acqua all’anno. Controllare e riparare eventuali perdite è un’azione semplice che aiuta a evitare inutili sprechi.
  • Installa un doppio pulsante di scarico nel WC
  • Il WC è uno dei maggiori responsabili dello spreco d’acqua domestico. Un sistema di scarico con doppio pulsante consente di scegliere quanta acqua utilizzare, riducendo il consumo fino al 50% rispetto a un WC tradizionale.

Azioni quotidiane per non sprecare acqua

(Abitudini semplici che fanno la differenza)
Oltre a migliorare gli impianti, adottare buone abitudini nella vita di tutti i giorni aiuta a ridurre lo spreco d’acqua senza rinunciare al comfort.
  • Chiudi il rubinetto mentre ti lavi i denti
  • Lasciare l’acqua aperta mentre ti spazzoli i denti può sprecare fino a 30 litri al giorno. Chiudere il rubinetto mentre non è necessario è un gesto semplice che fa una grande differenza.
  • Preferisci la doccia al bagno
  • Fare una doccia di pochi minuti al posto del bagno in vasca consente di risparmiare oltre 100 litri d’acqua. Se riduci anche il tempo sotto la doccia, il risparmio sarà ancora maggiore.
  • Usa la lavastoviglie e la lavatrice solo a pieno carico
  • Avviare lavaggi parziali significa sprecare inutilmente acqua ed energia. Aspettare di riempire completamente la lavatrice e la lavastoviglie riduce significativamente il consumo d’acqua domestico.

Un altro modo per non sprecare acqua: scegliere detersivi ecologici

Sapevi che ad ogni lavaggio in lavatrice puoi salvare dall’inquinamento l’88% di acqua? La maggior parte delle persone si concentra solo sul ridurre il consumo d’acqua, ma c’è un altro aspetto fondamentale: l’acqua che utilizziamo viene poi scaricata nell’ambiente. Se usiamo detersivi convenzionali, questa acqua è carica di sostanze inquinanti come tensioattivi petrolchimici e microplastiche, che contaminano enormi quantità di risorse idriche.
I detersivi ecologici, invece, sono formulati con ingredienti di origine vegetale e hanno un impatto ambientale molto più basso. Passando ai detersivi naturali, puoi contribuire a ridurre drasticamente l’inquinamento dell’acqua e fare una scelta sostenibile per il pianeta. Se vuoi approfondire questo argomento e scoprire come ridurre il tuo impatto, leggi il nostro articolo su come evitare l’inquinamento dell’acqua con il bucato ecologico.

Conclusione

Ridurre lo spreco d’acqua in casa è più semplice di quanto pensi. Basta adottare qualche piccola modifica agli impianti e introdurre nuove abitudini nella routine quotidiana per ottenere un risparmio significativo. Oltre a ridurre i consumi, fare attenzione all’acqua significa anche inquinare di meno e proteggere il nostro pianeta.
Inizia oggi stesso a mettere in pratica questi consigli e scopri quanto puoi fare la differenza!

Le macchie di sangue sul materasso sono tra le più difficili da rimuovere, soprattutto se non trattate immediatamente. Fortunatamente, esistono diversi rimedi naturali ed efficaci per smacchiare il materasso dal sangue senza rovinarlo e senza utilizzare prodotti chimici aggressivi.

In questa guida scoprirai come togliere le macchie di sangue dal materasso con metodi semplici, sicuri ed ecologici. Segui i nostri consigli passo passo per ottenere un materasso pulito e fresco come nuovo!

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Perché il sangue è difficile da rimuovere?

Il sangue contiene proteine che, a contatto con il calore, si coagulano e si fissano alle fibre del tessuto. Questo rende le macchie di sangue sul materasso particolarmente ostinate, soprattutto se si prova a lavarle con acqua calda, che rischia di fissarle ancora di più.

Per questo motivo, la regola fondamentale per togliere macchie di sangue dal materasso è agire rapidamente e utilizzare solo acqua fredda con prodotti naturali che sciolgono il sangue senza danneggiare il tessuto.

Se hai bisogno di pulire anche altre superfici in tessuto, scopri la nostra guida su come pulire un divano non sfoderabile, perfetta per rimuovere macchie di pipì e sporco ostinato in modo ecologico.

Rimedi naturali per togliere macchie di sangue dal materasso

Esistono diversi metodi per smacchiare il materasso dal sangue, a seconda che la macchia sia fresca o secca. Vediamo quali sono i più efficaci.

Acqua fredda e sapone naturale

Se la macchia di sangue è fresca, il metodo più semplice è l’uso di acqua fredda e sapone naturale.

Come fare:

  • Tampona la macchia di sangue sul materasso con un panno inumidito con acqua fredda.
  • Applica Smacchietta, il sapone vegetale naturale di Verdevero, direttamente sulla macchia.
  • Strofina delicatamente con un panno pulito o una spugna.
  • Sciacqua con acqua fredda e tampona per asciugare.

Acqua ossigenata per macchie persistenti

L’acqua ossigenata è ideale per smacchiare il materasso dal sangue, ma va usata con attenzione, soprattutto su tessuti delicati.

Passaggi:

  • Versa qualche goccia di acqua ossigenata sulla macchia.
  • Attendi che si formi una leggera schiuma.
  • Tampona con un panno asciutto fino alla completa rimozione.
  • Ripeti se necessario, poi asciuga bene la zona trattata.

Percarbonato di sodio: l’alternativa ecologica

Per una pulizia più profonda, puoi usare il Percarbonato di Verdevero, uno sbiancante ecologico che agisce contro le macchie organiche.

Modo d’uso:

  1. Sciogli un cucchiaio di percarbonato in 500 ml di acqua fredda.
  2. Immergi un panno nella soluzione e strizzalo bene.
  3. Tampona la macchia senza strofinare.
  4. Lascia agire per 15-20 minuti, poi asciuga con un panno asciutto.

Come togliere macchie di sangue dal materasso: il procedimento passo passo

Se vuoi una soluzione veloce ed efficace per togliere macchie di sangue dal materasso, segui questa procedura:

Materiali necessari

✅ Panno in microfibra
✅ Acqua fredda
Smacchietta o un sapone naturale
✅ Bicarbonato di sodio o Percarbonato
✅ Una spazzola morbida

Procedura dettagliata

1️⃣ Tampona la macchia con un panno imbevuto di acqua fredda (non strofinare per evitare che il sangue penetri più in profondità).
2️⃣ Applica il prodotto scelto (bicarbonato, sapone naturale o percarbonato) e lascialo agire per 15-30 minuti.
3️⃣ Usa una spazzola morbida per rimuovere delicatamente il prodotto in eccesso.
4️⃣ Risciacqua con un panno pulito e umido per rimuovere eventuali residui.
5️⃣ Lascia asciugare all’aria, preferibilmente in una stanza ben ventilata.

Trucco extra: Per velocizzare l’asciugatura, usa il phon a bassa temperatura oppure lascia il materasso al sole per qualche ora.

Cosa NON fare per togliere le macchie di sangue dal materasso

Non usare acqua calda, perché fissa la macchia sulle fibre.
Non strofinare troppo forte, rischi di espandere la macchia.
Evita prodotti chimici aggressivi, potrebbero rovinare il tessuto.
Non lasciare il materasso umido, perché potrebbe sviluppare muffe.

Conclusione: il metodo Verdevero per un materasso sempre pulito

Ora sai come togliere le macchie di sangue dal materasso in modo semplice ed ecologico!

Grazie ai rimedi naturali e ai prodotti Verdevero come Smacchietta e Percarbonato, puoi smacchiare il materasso dal sangue senza rovinarlo e senza rischi per la salute.

Hai provato uno di questi metodi? Scrivici nei commenti e condividi la tua esperienza!

 

Ti è mai capitato di bruciare qualcosa in pentola e poi impazzire perché non sai come togliere il bruciato dalle pentole? In internet trovi mille soluzioni a base di ingredienti naturali come aceto o cenere ma lascia che te lo dica, sono poco pratici e difficili da realizzare. Sono sempre meno le persone che hanno sottomano la cenere, diciamoci la verità…
Ma tranquillo, non sei solo! Ma niente panico: puoi far tornare le tue pentole come nuove senza usare prodotti chimici aggressivi.
Bastano pochi ingredienti naturali che probabilmente hai già in casa.

Cos’è il bruciato sulle pentole e perché è un problema

Quando il cibo si attacca al fondo e si carbonizza, si crea quella fastidiosa crosta che sembra impossibile da rimuovere. Oltre a rovinare l’aspetto delle pentole, può influire sul sapore dei tuoi piatti e, peggio ancora, rilasciare sostanze nocive se riscaldato.
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Il problema colpisce tutti i tipi di pentole, dall’acciaio alla ghisa, fino alle antiaderenti. E spesso, per disperazione, si ricorre a detergenti chimici aggressivi, che però possono lasciare residui tossici e danneggiare le superfici. Per fortuna, ci sono metodi naturali super efficaci per risolvere la situazione e togliere il bruciato dalle pentole e dalle padelle!

Tipi di materiali delle pentole

Non tutte le pentole sono uguali! Ecco i materiali più comuni e come trattarli al meglio:
  • Pentola acciaio bruciata: resistente e durevole, ma può macchiarsi facilmente con il calore elevato. Meglio usare bicarbonato e aceto per la pulizia.
  • Ghisa: trattiene bene il calore, ma richiede cure particolari. Evita il sapone aggressivo e prediligi la pulizia con sale grosso.
  • Alluminio: leggero e a buon mercato, ma si rovina facilmente con prodotti acidi. Meglio il bicarbonato per rimuovere il bruciato.
  • Rivestimento antiaderente: comodo, ma delicato! Non usare spugnette abrasive e opta per una pulizia con acqua calda e sapone neutro.
  • Rame: ottimo conduttore di calore, ma richiede lucidature frequenti. Il succo di limone e il sale sono perfetti per mantenerlo brillante.

Perché evitare i prodotti chimici

Molti detergenti per incrostazioni contengono sostanze tossiche che possono rimanere sulle pentole e finire nei tuoi piatti. Inoltre, possono rovinare il rivestimento antiaderente e inquinare l’ambiente. Usare soluzioni naturali non solo è più sicuro per la salute, ma anche per il pianeta!

Detersivi Verdevero per togliere il bruciato dalle padelle

Metodi naturali per togliere il bruciato dalle pentole

Dimentica le spugnette metalliche che graffiano e i detergenti aggressivi. Con questi metodi, la tua pentola tornerà splendente senza fatica.
Li puoi usare per tutti i tipi di padelle descritti in precedenza.

Bicarbonato di sodio

Il BICARBONATO è un vero alleato in cucina! Mescola 3 cucchiai di BICARBONATO con un po’ d’acqua fino a creare una pasta. Spalmala sulla zona bruciata e lasciala agire per un’ora. Poi strofina con una spugna morbida e risciacqua. Se il bruciato è ostinato, aggiungi un po’ di aceto: la reazione effervescente aiuterà a sciogliere tutto. Perfetto per pulire pentole bruciate.

Fornobello di Verdevero

Se vuoi un prodotto naturale già pronto all’uso, FORNOBELLO di Verdevero è perfetto! Riscalda leggermente la pentola, applica il prodotto e lascialo agire per 15-20 minuti. Poi strofina delicatamente e risciacqua. È efficace e sicuro per l’ambiente.

Detersivo per piatti

Se il bruciato è leggero, riempi la pentola con acqua calda e un po’ di detersivo ecologico AMANì. Lascia in ammollo per un’ora, poi strofina con una spugna. Un metodo semplice ma efficace per pulire una pentola bruciata.

Sale grosso per disincrostare una pentola bruciata

Il SALE grosso è ottimo per rimuovere il bruciato senza graffiare le superfici. Spargilo sul fondo della pentola, aggiungi un po’ d’acqua e lascia riposare per 30 minuti. Poi strofina con una spugna. Funziona bene anche per pulire una padella bruciata!

Consigli per prevenire il bruciato dalle pentole

Meglio prevenire che pulire, giusto? Ecco alcuni trucchi:
  • Cuoci a temperatura moderata per evitare bruciature.
  • Mescola spesso i cibi, specialmente quelli densi come salse e creme.
  • Usa pentole di qualità, come quelle in acciaio o ghisa, che distribuiscono meglio il calore.
  • Aggiungi sempre un filo d’olio o burro per creare una barriera tra il cibo e la pentola.
Seguendo questi consigli, dirai addio alle pentole bruciate e avrai una cucina più sana e pulita senza il minimo sforzo!

Extra consiglio per il forno incrostato

Se non sai come fare per rimediare al problema dello sporco incrostato nel forno abbiamo la soluzione che fa per te: vai subito Come pulire le macchie di bruciato dal forno

 

Le borracce sono una scelta ecologica e salutare per ridurre l’uso della plastica monouso, ma spesso vengono trascurate nella pulizia quotidiana.

Una borraccia sporca può diventare un ricettacolo di batteri, muffe e residui che possono contaminare l’acqua e avere effetti negativi sulla salute.

Ecco una guida passo passo su come pulire la borraccia per evitare di bere batteri nel modo più efficace e sicuro!

 

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Perché è importante igienizzare la borraccia?

Ogni volta che beviamo dalla borraccia, residui di saliva e microorganismi possono accumularsi all’interno e nei componenti come tappo, beccuccio o cannuccia. L’umidità crea l’ambiente ideale per la proliferazione di batteri e muffe, aumentando il rischio di contaminazione dell’acqua. Bere da una borraccia non igienizzata può portare a infezioni intestinali, mal di stomaco e altri problemi di salute. Ecco perché è fondamentale lavarla regolarmente con un metodo efficace.

Procedimento per una pulizia profonda della borraccia

Cosa ti serve:

  • Acqua calda
  • BioBianco di Verdevero
  • Una ciotola per gli accessori

Passaggi:

  1. Scalda l’acqua
    • Porta a ebollizione l’acqua utilizzando un bollitore.
  2. Aggiungi BioBianco alla borraccia
    • Versa un cucchiaio di BioBianco direttamente nella borraccia.
  3. Versa l’acqua calda nella borraccia
    • Riempi la borraccia con l’acqua bollente, lasciando un po’ di spazio per poter agitare il contenuto.
    • Lascia agire la soluzione per almeno 30 minuti. IMPORTANTE: non chiudere la borraccia, durante la reazione chimica viene prodotta anidride carbonica che rischia di mandare in pressione e danneggiare la borraccia.
  4. Pulisci tappo, beccuccio e cannuccia
    • Metti gli accessori della borraccia in una ciotola con acqua calda (ma non bollente per evitare danni ai componenti in gomma o plastica morbida).
    • Aggiungi un cucchiaio di BioBianco e lascia agire per almeno 30 minuti.
  5. Risciacqua bene
    • Svuota la borraccia e sciacquala abbondantemente con acqua corrente.
    • Sciacqua anche tutti gli accessori e asciugali completamente prima di rimontarli.

Perché scegliere BioBianco di Verdevero per la pulizia della borraccia?

BioBianco è un detersivo sbiancante naturale a base di percarbonato di sodio e TAED, due ingredienti che garantiscono un’azione igienizzante.
Grazie all’ossigeno attivo, BioBianco rimuove batteri, muffe e residui organici senza lasciare tracce di sostanze chimiche nocive.
Oltre alla pulizia delle borracce, BioBianco è ideale anche per:
  • Lavaggi in lavatrice come sbiancante naturale
  • Pretrattare macchie ostinate sui tessuti
  • Igienizzare lavatrici e lavastoviglie
  • Pulire oggetti come coppette mestruali, lettiere per gatti e taglieri

Ogni quanto pulire la borraccia?

Per garantire un utilizzo sicuro della tua borraccia:
  • Lavala ogni giorno con acqua e sapone.
  • Effettua una pulizia profonda con BioBianco almeno una volta a settimana.
  • Se noti odori sgradevoli o residui all’interno, procedi subito con l’igienizzazione.
Seguendo questi semplici passaggi, potrai goderti la tua borraccia sempre pulita, senza rischi per la salute e nel pieno rispetto dell’ambiente!

E se devo pulire delle bottiglie, come faccio?

Abbiamo la guida completa anche per pulire le bottiglie dell’acqua, non te la perdere, il procedimento è simile ma non del tutto identico.
Hai appena finito di cucinare un delizioso pasto fritto in casa, ma il suo irresistibile profumo ha lasciato il segno nell’aria della tua cucina? Non c’è niente di più fastidioso della persistente puzza di fritto che si diffonde per tutta la casa.
Fortunatamente, esistono rimedi efficaci per eliminare questo odore sgradevole e ripristinare una fragranza fresca e pulita.
In questo articolo, ti sveleremo tre trucchi semplici ma efficaci per liberare la tua casa dall’odore persistente del fritto.
Non importa se hai cucinato le frittelle di carnevale o le classiche patatine, questi rimedi ti saranno utili per eliminare la puzza di fritto in modo naturale e senza dover ricorrere a prodotti chimici aggressivi.
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Perché la puzza di fritto è fastidiosa in casa

L’odore di fritto è spesso considerato sgradevole per diversi motivi.
  1. Prima di tutto, la puzza tende a permanere a lungo, penetrando nei tessuti, nei mobili e persino nei muri, rendendo difficile eliminarla.
  2. Questa persistenza può rendere l’ambiente domestico poco accogliente e sgradevole, influenzando l’umore e la qualità della vita di chi vive in casa.
Pertanto, è fondamentale affrontare la questione della puzza di fritto con strategie efficaci e naturali per garantire che la tua casa rimanga un luogo gradevole per te e per i tuoi ospiti.

Come prevenire la puzza di fritto in casa

Prevenire l’odore di fritto è sempre meglio che combatterlo dopo che si è insediato.
Ci sono alcuni accorgimenti che puoi adottare durante la preparazione dei tuoi piatti fritti.
  • Innanzitutto, assicurati di utilizzare una buona cappa aspirante. Questo dispositivo è fondamentale per aspirare i fumi e gli odori durante la cottura, evitando che si diffondano in tutta la casa. Accendila sempre prima di iniziare a friggere e lasciala funzionare anche per un po’ dopo aver finito di cucinare.
  • In secondo luogo, la scelta dell’olio giusto può fare la differenza. Alcuni oli, come l’olio d’oliva, tendono a produrre più fumi e odori rispetto ad altri. Optare per oli con un punto di fumo più alto, come l’olio di arachidi o l’olio di girasole, può ridurre la quantità di odori sgradevoli rilasciati durante la frittura. Inoltre, non dimenticare di mantenere la temperatura dell’olio adeguata, poiché un olio troppo freddo può contribuire a una maggiore produzione di fumi.
  • Ultimo ma non meno importante, cerca di limitare la quantità di cibo che friggi contemporaneamente. Friggere in piccole quantità consente di controllare meglio l’odore e di ridurre la formazione di fumi.

Prodotti naturali Verdevero per combattere la puzza di fritto

Come eliminare l’odore di fritto in casa

Rimedio 1: profumatore fai da te in casa

Una soluzione eccellente per combattere l’odore di fritto in casa è la creazione di un profumatore fai da te. Questa opzione non solo è economica, ma ti consente anche di utilizzare ingredienti naturali che garantiscono un’aria fresca senza l’uso di sostanze chimiche aggressive.
Bicarbonato frontePer realizzare un profumatore naturale, puoi utilizzare olio essenziale di limone, arancia o lavanda, che sono noti per le loro proprietà deodoranti e rinfrescanti.
Per preparare il profumatore, ti basterà avere in casa del bicarbonato da miscelare con acqua e gli oli. Qui lascio la ricetta per il profumatore fai da te naturale.

 

Una volta pronto, spruzza il composto in cucina e nelle stanze vicine dopo aver cucinato. L’aria si riempirà di un profumo gradevole, mentre gli odori di fritto verranno progressivamente mascherati e neutralizzati.

Rimedio 2: aspirare l’odore e i Floreali di Verdevero con l’aspirapolvere

Un metodo innovativo e sorprendentemente efficace per eliminare la puzza di fritto è l’uso dell’aspirapolvere, ma non nel modo tradizionale. Molti non sanno che esistono dei profumatori naturali in polvere, come i Floreali di Verdevero, che possono essere utilizzati per assorbire gli odori sgradevoli.
Ti basta versare un pò di polvere di Floreale per terra e fare un passaggio con la tua aspirapolvere in giro per la casa, oltre ad aspirare l’odore di fritto profumerai la casa con un meraviglioso profumo naturale.
È importante aspirare non solo il pavimento, ma anche i tessuti e le superfici dove l’odore potrebbe essersi depositato.
Infine, dopo aver aspirato, è consigliabile arieggiare gli ambienti. Aprire finestre e porte per far circolare l’aria fresca aiuta a smaltire ulteriormente gli odori residui.
Questo rimedio rappresenta una soluzione rapida e naturale per chi desidera eliminare in modo efficace la puzza di fritto da casa.

Rimedio 3: Utilizzare ODORBELLO l’elimina odore specifico per eliminare la puzza

L’elimina odore spray ODORBELLO è un prodotto specificamente formulato per combattere gli odori sgradevoli, tra cui quello di fritto. Si tratta di una soluzione pratica e veloce, particolarmente efficace per chi ha poco tempo da dedicare alla pulizia e alla deodorazione degli ambienti. Questo prodotto agisce neutralizzando le molecole odorose, anziché semplicemente mascherarle, garantendo risultati duraturi.
Per utilizzare ODORBELLO, basta spruzzare il prodotto nell’aria o sulle superfici dove l’odore è più intenso. La sua formula penetra nei materiali, assorbendo e neutralizzando gli odori. È ideale per l’uso in cucina, ma può essere applicato anche in altri ambienti, come soggiorni o camere da letto, per una freschezza immediata. Inoltre, ODORBELLO è realizzato con ingredienti sicuri e non tossici, rendendolo una scelta responsabile per le famiglie con bambini e animali domestici.
Se utilizzato regolarmente, questo prodotto può diventare un alleato prezioso nella lotta contro gli odori sgradevoli, contribuendo a mantenere la tua casa profumata e invitante.

Cosa fare se la puzza di fritto persiste nonostante i rimedi

Se, nonostante le tue migliori intenzioni e l’uso di diversi rimedi, la puzza di fritto persiste, non disperare. Ci sono ulteriori passi che puoi prendere per affrontare la situazione. In primo luogo, è consigliabile effettuare una pulizia approfondita della cucina. Gli odori di fritto tendono ad accumularsi non solo nell’aria, ma anche su superfici e oggetti.
Assicurati di pulire a fondo i fornelli, il forno, le pareti e qualsiasi altra superficie che possa aver assorbito l’odore.
Inoltre, considera di lavare i tessuti presenti in cucina, come tende, strofinacci e copritavolo. Questi materiali possono trattenere gli odori e, anche dopo aver utilizzato rimedi deodoranti, potrebbero continuare a rilasciarli. Un lavaggio accurato con detersivi profumati può aiutare a rimuovere le tracce persistenti di odore di fritto. Se hai tappeti o moquette in cucina, una pulizia a vapore potrebbe essere necessaria per eliminare gli odori intrappolati.

Consigli utili per gestire gli odori di fritto in cucina

Oltre ai rimedi già menzionati, esistono ulteriori consigli pratici che possono aiutarti a gestire gli odori di fritto in cucina. Uno dei più semplici è quello di utilizzare una friggitrice ad aria. Questi strumenti non solo riducono il consumo di olio, ma limitano anche la dispersione di fumi e odori durante la cottura. Grazie al loro design, possono contribuire a mantenere l’ambiente più pulito e profumato.

Conclusioni e suggerimenti finali per eliminare la puzza di fritto in casa

In conclusione, la puzza di fritto è un problema comune che può essere affrontato con una serie di rimedi efficaci e strategie preventive.
Dall’utilizzo dell’aspirapolvere con i Floreali di Verdevero a soluzioni fai da te come profumatori naturali, ci sono molteplici modi per mantenere l’aria della tua casa fresca e pulita. È importante essere proattivi e adottare misure preventive per evitare che l’odore si diffonda e si insinui in ogni angolo.
Infine, se i rimedi fai da te non bastano, non esitare a ricorrere a prodotti specifici come ODORBELLO o a richiedere l’intervento di professionisti per una pulizia approfondita. Con un po’ di sforzo e le giuste strategie, potrai trasformare la tua cucina in un ambiente piacevole e profumato, rendendo la tua esperienza culinaria ancora più gratificante.
La lana è un materiale pregiato che richiede cure specifiche per mantenerne la bellezza e la morbidezza nel tempo. Se hai sempre avuto dubbi su come lavare i tuoi capi di lana in lavatrice senza danneggiarli, sei nel posto giusto. In questa guida completa, scoprirai tutti i segreti per lavare la lana in lavatrice nel modo corretto, garantendo risultati ottimali e una durata più lunga dei tuoi capi preferiti.
Seguendo alcuni semplici consigli e utilizzando i giusti prodotti, riuscirai a rimuovere le macchie e a mantenere la lana morbida e delicata. Scoprirai quali sono i programmi di lavaggio e i detergenti più adatti, evitando errori che potrebbero rovinare i tuoi capi più preziosi.
Con questa guida completa al lavaggio della lana in lavatrice, avrai tutte le informazioni di cui hai bisogno per prenderti cura al meglio dei tuoi capi in lana, perché meriti solo il meglio.

Introduzione al lavaggio della lana in lavatrice

Il lavaggio della lana in lavatrice può sembrare un’operazione rischiosa, soprattutto se si considera la delicatezza di questo materiale. Tuttavia, con le giuste precauzioni e conoscenze, è possibile lavare i capi in lana in modo sicuro ed efficace. La lana, essendo un tessuto naturale, richiede un’attenzione particolare, ma i moderni elettrodomestici sono progettati per gestire anche i materiali più delicati.
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Innanzitutto, è importante comprendere le caratteristiche della lana. Questo materiale è noto per le sue proprietà isolanti e traspiranti, rendendolo ideale per diverse condizioni climatiche. Tuttavia, se non trattato correttamente, può infeltrirsi o perdere la sua forma originale. Pertanto, conoscere i metodi di lavaggio appropriati è fondamentale per preservare la bellezza e la funzionalità dei capi in lana.
In questa sezione introduttiva, esploreremo perché è essenziale lavare la lana in modo adeguato e quali sono le basi da considerare prima di procedere con il lavaggio in lavatrice. Sarà un viaggio che ti porterà a scoprire i segreti per mantenere i tuoi indumenti in lana come nuovi, evitando errori comuni.

I vantaggi del lavaggio della lana in lavatrice

Lavare i capi in lana in lavatrice offre numerosi vantaggi rispetto al lavaggio a mano. Prima di tutto, il lavaggio in lavatrice è decisamente più veloce e comodo. Non tutti hanno il tempo o la pazienza di lavare a mano pezzi pesanti come maglioni o coperte in lana. Utilizzando la lavatrice, puoi semplicemente caricare i tuoi capi, selezionare il programma giusto e lasciare che l’elettrodomestico faccia il lavoro per te.
In secondo luogo, le lavatrici moderne sono dotate di programmi specifici per tessuti delicati, inclusa la lana. Questi programmi utilizzano cicli di lavaggio più gentili e temperature controllate, riducendo il rischio di infeltrimento. Le tecnologie odierne hanno reso il lavaggio della lana più sicuro, consentendo di mantenere la qualità dei capi nel tempo.
Infine, lavare la lana in lavatrice permette di risparmiare acqua e detersivo, rispetto al lavaggio a mano. Le lavatrici moderne sono progettate per utilizzare solo la quantità necessaria di risorse per ogni ciclo di lavaggio, rendendo questa opzione non solo più ecologica, ma anche più economica. Con questi vantaggi, è chiaro che lavare la lana in lavatrice può essere una scelta intelligente e pratica.

Preparazione per il lavaggio della lana in lavatrice

Prima di mettere i capi in lana nella lavatrice, è fondamentale preparare i vestiti in modo adeguato.
  1. Inizia controllando i simboli di lavaggio delle etichette dei tuoi indumenti: qui troverai le istruzioni specifiche del produttore riguardanti il lavaggio. Alcuni capi possono richiedere un trattamento particolare o potrebbero non essere adatti al lavaggio in lavatrice. Assicurati di seguire queste indicazioni per evitare danni.
  2. Un altro passo importante è separare i capi in lana dagli altri indumenti. La lana tende a perdere pelucchi e fibre durante il lavaggio, quindi è consigliabile lavare i capi in lana insieme ad altri indumenti delicati e di colori simili. Questo non solo proteggerà i tuoi capi, ma contribuirà anche a mantenere la lavatrice pulita e priva di residui di lanugine.
  3. Infine, prima di procedere al lavaggio, controlla eventuali macchie sui tuoi capi in lana. Se noti delle macchie, è consigliabile trattarle con un prodotto specifico per la lana prima di inserirli in lavatrice. Un pre-trattamento può aiutare a garantire una pulizia più profonda e a mantenere l’aspetto originale dei tuoi indumenti.

Programmi di lavaggio consigliati per la lana in lavatrice

Quando si tratta di lavare la lana in lavatrice, è cruciale scegliere il programma di lavaggio corretto. La maggior parte delle lavatrici moderne è dotata di un ciclo specifico per la lana, spesso contrassegnato con un simbolo di un gomitolo di lana. Questo programma è progettato per offrire un lavaggio delicato, con un ciclo di centrifuga ridotto per prevenire l’infeltrimento.
Se la tua lavatrice non ha un programma specifico per la lana, puoi utilizzare il ciclo per tessuti delicati. Questo ciclo offre una rotazione più lenta e una minore intensità, riducendo il rischio di danneggiare i tuoi capi. Inoltre, è importante impostare una temperatura bassa, idealmente intorno ai 30°C, per garantire la massima protezione dei materiali.
In generale, evita di sovraccaricare la lavatrice durante il lavaggio della lana. Caricare troppo l’elettrodomestico può impedire un lavaggio efficace e aumentare il rischio di danneggiare i capi. Assicurati di lasciare spazio sufficiente affinché i vestiti possano muoversi liberamente, garantendo così un lavaggio uniforme e delicato.

Dosaggi di detersivo e ammorbidente per il lavaggio della lana in lavatrice

La scelta del detergente giusto è fondamentale per un corretto lavaggio della lana in lavatrice. È preferibile utilizzare un detersivo specifico per la lana, che è formulato per proteggere le fibre delicate di questo materiale. Questi detergenti contengono ingredienti che aiutano a mantenere la morbidezza della lana, evitando che si infeltrisca. Il prodotto ideale è il detersivo ecologico BellaLana & Seta di Verdevero.
detersivo naturale per lana e delicati
Per quanto riguarda i dosaggi, è importante seguire le istruzioni riportate sulla confezione del detersivo. In generale, per un carico di lana di dimensioni medie, una dose di 20-30 ml dovrebbe essere sufficiente. Ricorda che l’uso di troppo detersivo può lasciare residui sui capi, rendendoli ruvidi e sgradevoli al tatto.
Inoltre, se desideri utilizzare un ammorbidente, assicurati che sia naturale oppure specifico per la lana. Gli ammorbidenti standard possono contenere sostanze chimiche aggressive che danneggiano le fibre. Usa solo una piccola quantità, seguendo le istruzioni del produttore, per garantire che i tuoi capi rimangano morbidi e piacevoli al tatto senza compromettere la loro integrità.

Consigli per il lavaggio della lana in lavatrice

Durante il lavaggio della lana in lavatrice, ci sono alcuni consigli pratici che possono aiutarti a ottenere i migliori risultati. Prima di tutto, è sempre consigliabile girare i capi al rovescio prima di inserirli nella lavatrice. Questo riduce l’attrito e protegge l’esterno dei tuoi capi, evitando pilling e altri danni superficiali.
In secondo luogo, evita di utilizzare la funzione di centrifuga alta. Una centrifuga eccessivamente intensa può stressare le fibre della lana, portando a deformazioni e infeltrimenti. Se possibile, impostare la centrifuga al livello più basso o, se la tua lavatrice lo consente, disattivarla completamente per un ciclo di lavaggio più delicato.
Infine, non dimenticare di controllare il filtro della lavatrice dopo il lavaggio. La lana tende a perdere pelucchi, quindi è possibile che il filtro si riempia rapidamente. Pulire il filtro dopo ogni ciclo di lavaggio non solo aiuterà a mantenere l’efficienza della lavatrice, ma garantirà anche che i tuoi capi in lana siano trattati in un ambiente pulito e privo di residui.

Cosa fare in caso di macchie sulla lana in lavatrice

Le macchie sui capi in lana possono essere un vero incubo, ma non disperare! La prima cosa da fare è identificare il tipo di macchia. Le macchie di cibo, olio o vino richiedono trattamenti diversi rispetto a quelle di sporco o sudore. Una volta identificata la macchia, puoi procedere con un trattamento adeguato.
Per le macchie più leggere, come quelle di sporco, un semplice risciacquo con acqua fredda potrebbe essere sufficiente. Per macchie più persistenti, puoi utilizzare un pre-trattante specifico per la lana come SMACCHIETTO di Verdevero. Applica il prodotto direttamente sulla macchia, lasciandolo agire per alcuni minuti prima di procedere con il lavaggio in lavatrice.
Un’altra opzione è il sapone solido SMACCHIETTA di Verdevero, applicala direttamente sulla zona interessata. Lascia agire per un po’ prima di risciacquare con acqua fredda e procedere al lavaggio in lavatrice. Ricorda che è sempre meglio agire prontamente sulle macchie per evitare che si fissino nel tessuto.

Asciugatura e conservazione della lana dopo il lavaggio in lavatrice

Una volta completato il ciclo di lavaggio, il modo in cui asciughi i tuoi capi in lana è fondamentale per preservarli. Evita di utilizzare l’asciugatrice, poiché il calore e il movimento possono causare infeltrimento e deformazione. La cosa migliore da fare è asciugare i capi in lana all’aria aperta, su una superficie piana, per mantenere la loro forma originale.
Stendere i capi su un asciugamano asciutto e arrotolarlo per assorbire l’acqua in eccesso è un ottimo metodo per rimuovere l’umidità. Dopo aver fatto ciò, posiziona i capi su un piano di lavoro o su uno stendibiancheria, evitando la luce diretta del sole che potrebbe scolorire i colori e danneggiare le fibre.
Infine, per quanto riguarda la conservazione, assicurati di riporre i capi in lana in un luogo fresco e asciutto. Se li riponi in un armadio, utilizza sacchetti di cotone o scatole per mantenerli protetti dalla polvere. Evita di appendere i capi in lana, poiché il peso può deformarli. Segui questi semplici passaggi per garantire che i tuoi indumenti in lana rimangano belli e in ottimo stato nel tempo.

Prodotti Verdevero specifici per il lavaggio della lana in lavatrice

Per garantire che i tuoi capi in lana siano trattati nel modo migliore possibile, è importante utilizzare prodotti specifici per il lavaggio della lana. Ci sono diversi tipi di detersivi formulati appositamente per la lana, progettati per proteggere le fibre e mantenerne la morbidezza. Questi detergenti sono privi di sostanze chimiche aggressive, rendendoli ideali per i tessuti delicati.

Conclusione e raccomandazioni finali

In conclusione, il lavaggio della lana in lavatrice può essere un processo semplice e sicuro se eseguito con le giuste precauzioni e conoscenze. Seguendo i consigli e le linee guida presentate in questa guida, puoi garantire che i tuoi capi in lana rimangano in ottime condizioni per lungo tempo.
Ricorda sempre di controllare le etichette dei tuoi indumenti, selezionare il programma di lavaggio adatto e utilizzare i prodotti giusti. La preparazione è fondamentale per ottenere risultati ottimali e per evitare danni ai materiali delicati. Non dimenticare di asciugare i capi correttamente e di conservarli in modo adeguato per preservarne la bellezza.
Infine, non esitare a investire nel miglior detergente e ammorbidente per la lana, poiché la qualità dei prodotti che utilizzi avrà un impatto diretto sulla longevità dei tuoi capi. Con un po’ di attenzione e cura, i tuoi indumenti in lana possono continuare a offrirti comfort e stile per molti anni a venire.
E se il lavaggio in lavatrice ti spaventa nonostante le indicazioni di questo articolo ti abbiano rasserenato rispetto al fatto che si può lavare la lana allora segui i consigli su come lavare un maglione di lana a mano della nostra guida completa.

Quando si tratta di scegliere il detersivo giusto per il tuo bucato, è fondamentale considerare non solo l’efficacia nella pulizia, ma anche la sicurezza per la tua pelle e la delicatezza verso i tuoi capi. Verdevero offre due soluzioni di altissima qualità, ognuna con caratteristiche uniche: Beipanni, il detersivo ecologico universale, e BellaLana & Seta, il detersivo pensato per i capi più delicati. Scopriamo insieme le differenze principali e quale scegliere per le tue esigenze specifiche.

 

Beipanni: il detersivo per bucato ecologico universale

Beipanni è il detersivo ecologico perfetto per lavare tutti i tipi di tessuti, inclusi capi bianchi, colorati e vestiti dei bambini. Dermatologicamente testato e con Ha un pH neutro a fine lavaggio, il ph del prodotto pronto all’uso è 9, è ideale per le pelli sensibili e garantisce una pulizia efficace rispettando sia i tuoi capi che l’ambiente.

Caratteristiche principali di Beipanni, detersivo per bucato eco bio

  • Adatto a tutti i tessuti : Può essere usato su capi bianchi, colorati e vestiti per bambini senza preoccupazioni.
  • Efficiente e concentrato : Grazie alla sua formula concentrata, ne basta una piccola quantità per ogni lavaggio (30 ml per un cestello da 5 kg).
  • Certificazioni di qualità : Prodotto in Italia, è certificato BIOCERTITALIA e supporta progetti sociali come Verdevero Buy Social.
  • Ecologico e sicuro : È un detersivo certificato ecologico, ipoallergenico e privo di profumi, ideale per pelli sensibili e animali domestici.
  • Personalizzabile : Non contiene profumazioni artificiali, ma è possibile aggiungere i profumatori naturali “I Floreali di Verdevero” per personalizzare l’aroma del tuo bucato.
  • Facile da usare : Può essere versato direttamente nella vaschetta della lavatrice o utilizzato per pretrattare le macchie difficili.

Perché scegliere Beipanni?

Beipanni è l’opzione ideale per chi cerca un detersivo versatile e rispettoso dell’ambiente. Con la sua formula concentrata e dermatologicamente testata, assicura capi puliti senza lasciare residui chimici, proteggendo la pelle di tutta la famiglia.

 

BellaLana & Seta: il detersivo per i capi delicati

  • Delicato e rispettoso delle fibre : Con un pH neutro (7), preserva l’elasticità naturale delle fibre e previene l’infeltrimento.
  • Formula cosmetica avanzata : Include ingredienti come glicerina, per proteggere e ammorbidire le fibre come fosse la tua pelle. Cocamidopropil betaina e sodium polyaspartate, usati nella cosmesi per rendere morbide pelle e capelli, che proteggono e idratano le fibre delicate.
  • Certificazioni di qualità : Prodotto in Italia, è certificato BIOCERTITALIA e supporta progetti sociali come Verdevero Buy Social.
  • Ideale per tessuti pregiati : Perfetto per maglioni per i capi in lana, in cachemire, sciarpe in seta, capi sportivi tecnici e lingerie pregiata.
  • Facile da usare : Adatto sia per il lavaggio a mano (30 ml in 5 litri di acqua a temperatura ambiente) che in lavatrice (40 ml per un cestello da 5 kg a temperatura massima di 30° C).

Perché scegliere BellaLana & Seta?

Se hai capi delicati che necessitano di un trattamento speciale, BellaLana & Seta è la scelta migliore. La sua formula non solo pulisce in profondità, ma protegge le fibre e mantiene la lucentezza e l’elasticità dei tessuti più pregiati.

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Confronto diretto tra Beipanni e BellaLana & Seta

Caratteristica 

Beipanni 

BellaLana & Seta 

Tipologia di capi 

Tutti i tessuti

Tessuti delicati (lana, cachemire, seta, lingerie, ecc.)

pH 

9 puro, 7,5 diluito

Neutro 7

Concentrazione

Molto concentrato

Concentrato

Adatto per pelli sensibili 

Certificazioni ecologiche 

Formula speciale 

Ecologica e ipoallergenica

Arricchita con ingredienti cosmetici

Profumazione

Nessuna (personalizzabile con I Floreali)

Nessuna (personalizzabile con I Floreali)

Modalità d’uso 

Universale: lavatrice e pretrattamento

Specifica: lavatrice e lavaggio a mano

Ideale per 

Uso quotidiano e tessuti normali

Tessuti preziosi e capi delicati

Quale detersivo per bucato scegliere?

La scelta tra Beipanni e BellaLana & Seta dipende dal tipo di capi che intendi lavare e dalle esigenze specifiche del tuo bucato.

Scegli Beipanni se:

  • Hai bisogno di un detersivo versatile adatto a tutti i tessuti.
  • Cerchi una soluzione ecologica e ipoallergenica per tutta la famiglia.
  • Vuoi personalizzare la profumazione del tuo bucato con i Floreali di Verdevero.
  • Vuoi un detersivo concentrato che garantisca risparmio e durata.

Scegli BellaLana & Seta se:

  • Hai capi delicati come lana, seta o lingerie che richiedono un trattamento specifico.
  • Vuoi preservare la morbidezza, la lucentezza e l’elasticità delle fibre naturali.
  • Desideri un detersivo arricchito con ingredienti cosmetici che proteggano le fibre.

 

Conclusione

Entrambi i detersivi Verdevero rappresentano un’eccellenza nella cura del bucato ecologico. Beipanni è la soluzione ideale per un uso quotidiano universale, mentre BellaLana & Seta è perfetto per la cura dei capi delicati e pregiati. Scegli il detersivo che meglio si adatta alle tue necessità e scopri la differenza di un bucato pulito, naturale e rispettoso dell’ambiente!

Ti capita mai di versare qualche lacrima nel mettere via un maglioncino che ancora adori ma non puoi più indossare perchè credi che sia troppo infeltrito?

Asciuga pure le lacrime perchè oggi ti spiego un segreto che quasi nessuno sa per salvare buona parte dei capi in lana e rimedi per un maglione infeltrito!

Infatti quando finisce l’inverno e il cambio armadio sta per iniziare, in molte case si cominciano a vedere sacchi di nylon pieni di vestiti da buttare.
Molto spesso però “non tutto è da buttare”.

Il mito da sfatare se vuoi recuperare i tuoi capi in lana: Il mito più difficile da sfatare è quello che l’acqua rovini la lana. Ebbene: non è così.

L’acqua a temperatura ambiente non fa, non ha mai fatto e non farà mai alcun danno alla lana.

Il problema dei lavaggi della lana non è l’acqua ma il tipo di acqua.

I problemi veri sono:

  1. LA TEMPERATURA DELL’ACQUA
    Se usi un acqua troppo calda per lavare il tuo bel maglione di lana corri il rischio di infeltrirlo. La lana non ama gli sbalzi termici.
  2. IL PH DELL’ACQUA.
    Se usi un detersivo troppo aggressivo e verosimilmente alcalino, fai fare uno shock al tuo maglione che quindi si ritirerà.

 

Q

Cosa ti servirà per salvare il maglione infeltrito, rimedi con il bicarbonato

Procedi in questo modo:

  1. Riempi un secchio con tre litri di acqua a temperatura ambiente
  2. Versa 4/5 cucchiai di bicarbonato nel secchio
  3. Immergi il tuo maglione nella soluzione che hai preparato
  4. Lascialo in ammollo un giorno intero
  5. Risciacqualo e fallo asciugare

E tadaaan! Il gioco è fatto. Semplice vero?

Fai questo test a tutti i tuoi maglioni prima di buttarli e vedrai che molti che avevi destinato al dimenticatoio torneranno come nuovi!

Mi raccomando fammi sapere nei commenti quanti maglioni sei riuscito a salvare!

 

Rimedio alternativo con ammorbidente naturale Sofì di Verdevero

Se il bicarbonato non ha dato i risultati sperati o vuoi provare un metodo naturale e innovativo, ti consiglio di utilizzare l’ammorbidente Sofì di Verdevero. Grazie alla sua formula a base di olio di cocco, Sofì “gonfia” le fibre della lana, permettendo loro di distendersi e recuperare parte della morbidezza ed elasticità originali.

Cosa ti servirà:

  • Una bacinella
  • 50 ml di ammorbidente Sofì
  • Acqua a temperatura ambiente (massimo 30°C)

Procedura:

  1. Sciogli 50 ml di Sofì in una bacinella di acqua a temperatura ambiente.
  2. Immergi il maglione infeltrito e lascialo in ammollo per 3 ore.
  3. Risciacqua delicatamente con acqua tiepida.
  4. Distendi il maglione su un asciugamano e arrotolalo per rimuovere l’acqua in eccesso.
  5. Stendilo su un altro asciugamano in una zona ben ventilata per farlo asciugare.
Con questo metodo, il tuo maglione tornerà soffice e piacevole al tatto, senza danneggiare le fibre.

Lavare la lana: la soluzione definitiva con Bellalana e Seta di Verdevero

Dopo aver recuperato i tuoi maglioni, è importante sapere come lavarli correttamente per prevenire ulteriori danni. La scelta del detersivo è fondamentale, e il prodotto perfetto è Bellalana e Seta di Verdevero.

Perché scegliere Bellalana e Seta?

  • Formula delicata: Ideale per lana, seta e tessuti delicati.
  • PH neutro: Protegge le fibre della lana, evitando infeltrimenti.
  • Senza sostanze chimiche aggressive: Rispetta la pelle e l’ambiente.

Come utilizzarlo:

  1. Usa una dose di 20 ml di Bellalana e Seta per un lavaggio in lavatrice da 4/5 kg.
  2. Imposta il programma lana o delicati, con temperatura massima di 30°C.
  3. Se preferisci il lavaggio a mano, sciogli il detersivo in acqua tiepida e immergi i capi, muovendoli delicatamente.
Grazie a Bellalana e Seta, i tuoi capi in lana resteranno morbidi e intatti più a lungo. Un piccolo gesto per preservare i tuoi maglioni preferiti e rispettare la natura.

Perché ti puoi fidare e stare tranquilla che ciò che ti dico è vero

Capisco che uno su internet trova qualsiasi consiglio ed è difficile fidarsi ma questa è stata la mia professione per tanti anni

Quindi non prendere paura del consiglio.
Mi occupo da anni di consulenze nel mondo dei lavaggi in lavatrice.
Per un periodo ho gestito delle lavanderie a gettoni e lì le ho viste veramente tutte: maglioni stinti, colorati, strappati, lacerati e maglioni di lana ristretti dal lavaggio. E ormai vado a colpo sicuro su qualsiasi tipo di macchia e tessuto!

 

 

Come avrai capito non servono bombe chimiche per risolvere piccoli problemi di macchie e di pulito.

Puoi iniziare da subito a pulire in modo sano e naturale, rispettando la salute della persone e prendendoti cura dell’ambiente.

Conclusione

Ora hai a disposizione tre soluzioni efficaci per salvare e mantenere i tuoi maglioni di lana:
  1. Il rimedio con bicarbonato, semplice e naturale.
  2. L’ammollo con Sofì di Verdevero, per un trattamento professionale e sicuro.
  3. Il lavaggio regolare con Bellalana e Seta, per prevenire infeltrimenti futuri.
Provali e scopri quale funziona meglio per te! Raccontaci nei commenti quale metodo hai usato e quali risultati hai ottenuto.

Oppure scriviti al mio gruppo Facebook e fammi una domanda di pulizie naturali e sane, rispondo gratuitamente a tutti.

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La lana è un tessuto delicato che richiede attenzione particolare per evitare danni, soprattutto quando si tratta di rimuovere le macchie. Molti prodotti comuni possono compromettere la qualità delle fibre, causando infeltrimento o perdita di colore. Per fortuna, con i prodotti giusti, è possibile smacchiare la lana in modo semplice, sicuro ed ecologico.
Oggi ti mostriamo come fare, utilizzando i prodotti Verdevero Smacchietto e Smacchietta, due soluzioni naturali, delicate ed estremamente efficaci.

Perché Evitare il Sapone di Marsiglia per smacchiare la lana

Un errore comune è utilizzare il sapone di Marsiglia per smacchiare la lana, pensando che sia un prodotto naturale. Tuttavia, la maggior parte dei saponi di Marsiglia attualmente in commercio è tutt’altro che naturale:
  • Contengono sostanze sbiancanti: Questi additivi possono danneggiare i colori dei capi di lana.
  • Hanno un pH troppo elevato: Un pH alcalino può rovinare le fibre delicate, causando infeltrimento e perdita di morbidezza.
Per smacchiare la lana senza rischi, evita il sapone di Marsiglia e affidati a soluzioni davvero ecologiche e delicate come quelle di Verdevero.

SMACCHIETTO: Lo Smacchiatore Perfetto per la Lana

Cosa rende SMACCHIETTO speciale?

SMACCHIETTO è un innovativo smacchiatore naturale, ideale per eliminare ogni tipo di macchia dalla lana:
  • Vino rosso
  • Grasso
  • Olio
  • Trucco
  • Erba
Grazie alla sua formula a base di ingredienti 100% naturali, penetra nelle fibre senza rovinarle. È sicuro anche sui tessuti più delicati, come lana, cachemire e seta.

Come utilizzarlo sulla lana:

  1. Applicazione: Versa una piccola quantità di SMACCHIETTO direttamente sulla macchia.
  2. Massaggio delicato: Strofina fibra su fibra con le dita o con un panno morbido.
  3. Attesa: Lascia agire per 5-10 minuti.
  4. Risciacquo: Risciacqua delicatamente con acqua tiepida o lava il capo come di consueto.

Nota: Su capi particolarmente delicati, testa il prodotto in una zona nascosta prima dell’uso.

I vantaggi di SMACCHIETTO:

  • Non rovina i tessuti.
  • Rimuove fino al 95% delle macchie senza ammollo.
  • È delicato sulle mani, grazie alla sua composizione naturale.
  • Funziona su tutti i tessuti, inclusi quelli bianchi, colorati e scuri.

 

SMACCHIETTA: Il Sapone Vegetale Universale

sapone ecologico marsiglia

Cosa lo rende ideale per smacchiare la lana?

SMACCHIETTA è un sapone vegetale al 100%, privo di sostanze chimiche aggressive, cruelty-free e biodegradabile. È perfetto per pretrattare le macchie ostinate sulla lana senza danneggiare il tessuto.

Come utilizzarlo sulla lana:

  1. Inumidire la macchia: Bagna leggermente la zona macchiata.
  2. Applicazione: Strofina delicatamente SMACCHIETTA sulla macchia.
  3. Lavaggio: Procedi con un lavaggio a mano o in lavatrice seguendo le istruzioni per la lana.

Perché scegliere SMACCHIETTA?

  • Rispetta la pelle, anche quella più sensibile.
  • Rimuove le macchie senza alterare i colori o le fibre.
  • È biodegradabile, quindi rispetta l’ambiente.

Consigli Pratici per Smacchiare la Lana

  1. Agire subito: Tratta le macchie il prima possibile per ottenere i migliori risultati.
  2. Evitare acqua calda: Usa sempre acqua tiepida per evitare restringimenti o danni alle fibre.
  3. Mai strofinare troppo forte: La lana è delicata; manipola il tessuto con cura.

Conclusione: La Scelta Verdevero per la Lana

Quando si tratta di smacchiare la lana, non accontentarti di soluzioni comuni che rischiano di danneggiare i tuoi capi. Con Smacchietto e Smacchietta, puoi eliminare le macchie in modo efficace, sicuro e rispettoso dell’ambiente.
Dì addio alle macchie e proteggi i tuoi capi più preziosi con Verdevero!

La lana è un tessuto delicato che richiede cure specifiche per mantenere la sua morbidezza, elasticità e durata.

La lana è composta principalmente da cheratina, una proteina fibrosa ricca di aminoacidi solforati che conferiscono elasticità e resistenza. Le fibre di lana hanno una struttura a scaglie che può intrappolare sporco, odori e grassi naturali. Lavarla con cura è essenziale per rimuovere queste impurità senza danneggiare la cheratina, preservando morbidezza, isolamento termico e durata del tessuto. Inoltre, una corretta pulizia previene la formazione di muffe e l’accumulo di batteri.

Ecco tutto ciò che devi sapere su come lavare un maglione di lana, a mano e in lavatrice.

Q

Scegliere il detersivo giusto è il primo passo per sapere come lavare la lana

  • PH del detersivo: Utilizza un detersivo con un pH neutro (intorno a 7) per evitare di danneggiare le fibre. Un detersivo specifico per capi delicati o lana è ideale.
  • Evitare gli enzimi: Assicurati che il detersivo non contenga enzimi, come la proteasi, che possono rovinare le fibre proteiche della lana.

Temperatura dell’acqua

  • Lavaggio a mano: L’acqua dovrebbe essere tiepida, tra 30°C e 40°C. Temperature più alte possono restringere o infeltrire il tessuto.
  • Lavaggio in lavatrice: Se usi la lavatrice, seleziona un programma specifico per lana o delicati, che mantiene la temperatura al di sotto di 30°C.

Come lavare la lana: il metodo più giusto

  • Lavaggio a mano:
    1. Riempi una bacinella con acqua tiepida.
    2. Aggiungi la dose corretta di detersivo, seguendo le indicazioni del prodotto.
    3. Immergi il capo e muovilo delicatamente. Non strofinare né strizzare.
    4. Lascia in ammollo per un massimo di 10-15 minuti.
    5. Risciacqua accuratamente con acqua tiepida finché non ci sono più tracce di detersivo.
  • Lavaggio in lavatrice:
    • Usa un sacchetto per capi delicati per proteggere il tessuto.
    • Imposta la centrifuga al minimo o disattivala per evitare di stressare le fibre.

Asciugatura

  • Rimozione dell’acqua: Dopo il lavaggio, premere delicatamente il capo per rimuovere l’acqua in eccesso. Non torcere né strizzare.
  • Asciugatura piatta:
    1. Posiziona un asciugamano pulito su una superficie piana.
    2. Adagia il capo di lana sull’asciugamano e arrotolalo per assorbire l’umidità.
    3. Stendi il capo su un altro asciugamano asciutto in una zona ben ventilata, lontano dalla luce diretta del sole e fonti di calore.
  • Tempistiche: La lana richiede 12-24 ore per asciugarsi completamente, a seconda dello spessore e delle condizioni ambientali.

Manutenzione extra

  • Rimuovere i pelucchi: Usa un rullo adesivo o una spazzola delicata per lana.
  • Ravvivare le fibre: Dopo l’asciugatura, puoi vaporizzare leggermente il capo con un ferro da stiro a bassa temperatura (modalità vapore) senza applicare pressione.

I prodotti Verdevero per lavare la lana:


Sfatiamo un mito: “La lana non si lava”

Uno dei miti più diffusi sulla cura della lana è che lavarla possa rovinarla o infeltrirla. Questo è falso. Seguendo le corrette procedure di lavaggio, la lana può essere lavata senza alcun rischio, mantenendo le sue proprietà naturali.

Perché questo mito è falso

La lana è una fibra naturale composta principalmente da cheratina, la stessa proteina che si trova nei capelli umani. È una fibra elastica, resistente e naturalmente antibatterica. Tuttavia, come i capelli, richiede una cura specifica. Lavare la lana con acqua tiepida e un detersivo delicato non solo non la rovina, ma la mantiene pulita, morbida e igienizzata.

Le vere cause dell’infeltrimento

L’infeltrimento non è causato dal lavaggio in sé, ma da:

  • Shock termico: Passare da acqua calda a fredda improvvisamente.
  • Sfregamento eccessivo: Manipolare il tessuto in modo energico durante il lavaggio.
  • Uso di detergenti aggressivi: Alcuni prodotti contengono sostanze chimiche che indeboliscono le fibre.

Seguendo le linee guida di questo articolo, il rischio di infeltrimento è nullo ma se ti ritrovi tra le mani un maglione infeltrito segui le nostre linee guida su COME SALVARE UN MAGLIONE DI LANA INFELTRITO.

I benefici del lavaggio della lana

Lavare la lana non è solo sicuro, ma anche necessario per:

  • Rimuovere polvere e sporco: Anche se repellente allo sporco, la lana accumula microparticelle che devono essere eliminate.
  • Ripristinare elasticità e morbidezza: Un lavaggio corretto rigenera le fibre e le mantiene soffici.
  • Igienizzazione: Lavare la lana assicura l’eliminazione di batteri e odori, garantendo freschezza e comfort.

Non temere di lavare i tuoi capi di lana! Con le giuste tecniche, manterrai il tuo guardaroba morbido, pulito e come nuovo.

Un’irritazione alla pelle può essere causata dal detersivo e può provocare prurito e altri sintomi. Le allergie si sviluppano tipicamente dopo ripetute esposizioni a un allergene, come una fragranza o un conservante.

Il tuo detersivo può profumare di rugiada mattutina o pioggia primaverile, ma è molto probabile che contenga sostanze chimiche piuttosto aggressive. Non è raro che le persone manifestino reazioni cutanee avverse agli ingredienti dei detersivi standard.

Profumi, conservanti, coloranti e altre sostanze chimiche nei detersivi possono causare eruzioni cutanee e irritazione alla pelle sia nei bambini che negli adulti.

I detersivi possono scatenare una condizione chiamata dermatite da contatto, che si manifesta come un’eruzione cutanea rossa e pruriginosa che può essere diffusa o limitata a zone specifiche come le ascelle e l’inguine.

Le allergie o le sensibilità al detersivo possono svilupparsi alla prima esposizione o dopo esposizioni ripetute. La maggior parte delle persone può prevenire le eruzioni cutanee da detersivo utilizzando detersivi senza profumo e coloranti.

Cause comuni dell’ irritazione alla pelle

Allergeni

I detersivi contengono una varietà di ingredienti potenzialmente irritanti.

Come la maggior parte dei saponi, i detersivi contengono qualche tipo di tensioattivo, o agente tensioattivo. I tensioattivi funzionano allentando le particelle di sporco e olio e permettendo che vengano lavate via. I tensioattivi aggressivi possono essere irritanti per le persone con pelle sensibile.

Le fragranze artificiali sono un’altra ampia categoria di sostanze chimiche che possono causare eruzioni cutanee e irritazioni. Le aziende che producono detersivi tipicamente utilizzano miscele proprietarie di fragranze, rendendo difficile per i clienti sapere esattamente cosa contengono.

Altri allergeni comuni presenti nei detersivi includono:

– conservanti

– enzimi

– parabeni

– colori e coloranti

– idratanti

– ammorbidenti

– addensanti e solventi

– emulsionanti

Le allergie agli allergeni lievi, come quelli presenti nei detersivi, si sviluppano tipicamente lentamente dopo esposizioni ripetute. Tuttavia, una volta sviluppata un’allergia, bastano piccole quantità della sostanza scatenante per produrre una reazione.

Dermatite da contatto

La dermatite da contatto è una condizione cutanea causata da qualcosa con cui si viene a contatto, come saponi, piante o metalli. Esistono due tipi: dermatite da contatto irritante e allergica.

Se hai una dermatite da contatto irritante, puoi sviluppare un’eruzione cutanea anche se non sei allergico a nulla nel tuo detersivo.

La dermatite da contatto irritante è la forma più comune di eruzioni cutanee non allergiche. Si verifica quando una sostanza irritante danneggia lo strato superiore della pelle, causando un’eruzione pruriginosa. Puoi avere una reazione dopo la prima esposizione a un detersivo o dopo esposizioni ripetute.

La dermatite da contatto allergica si verifica quando hai una reazione allergica a una sostanza. Quando hai una reazione allergica, il tuo corpo produce una risposta immunitaria.

 

Quali sono i sintomi dell’irritazione alla pelle?

Se sei allergico o sensibile a qualcosa nel tuo detersivo, potresti manifestare sintomi immediatamente dopo aver toccato vestiti appena lavati o molte ore dopo. I sintomi possono includere:

– eruzione cutanea rossa

– prurito da lieve a severo

– vesciche che possono essudare o formare croste

– protuberanze

– pelle secca, screpolata o squamosa

– pelle sensibile

– bruciore cutaneo

– gonfiore

Tipicamente, la dermatite da contatto si verifica in aree specifiche che entrano in contatto con irritanti forti, come la pelle sotto un gioiello. Tuttavia, quando i sintomi sono diffusi, dovresti considerare il detersivo come possibile causa.

Poiché tutto il corpo entra in contatto con indumenti e biancheria lavati, i sintomi possono apparire ovunque. Alcune persone notano che i sintomi peggiorano nelle aree dove i vestiti si bagnano di sudore, come le ascelle e l’inguine. Una federa appena lavata può causare irritazione alla pelle sensibile del viso.

Se il tuo bambino o neonato manifesta sintomi simili a un’eruzione cutanea, considera quali aree del corpo non hanno toccato indumenti appena lavati. Tipicamente, queste sarebbero il viso o la testa e l’area sotto il pannolino.

 

Come si tratta l’irritazione alla pelle?

La maggior parte delle irritazioni alla pelle può essere trattata a casa con rimedi semplici e cambiamenti dello stile di vita. Se sei allergico o sensibile a un irritante chimico, come una specifica marca di detersivo, la cosa più importante da fare è identificarlo. Poi puoi prendere misure per evitarlo.

Per alleviare i sintomi, la soluzione che le persone adottano sono le solite (spoiler: non sono le soluzioni giuste anche se te le riportiamo per completezza di informazioni):

  1. Applicare una crema steroidea. Una crema steroidea da banco contenente idrocortisone può aiutare ad alleviare il prurito e l’infiammazione.
  2. Usare una lozione antiprurito che può lenire la pelle e prevenire il grattamento.
  3. Prendere un antistaminico. Gli antistaminici, possono fermare le reazioni allergiche.
  4. Applicare un impacco umido. Un asciugamano imbevuto di acqua fresca può lenire la pelle infiammata e ridurre la sensibilità.

 

MA veniamo ai veri consigli per la prevenzione sull’irritazione alla pelle

Usa un detersivo senza profumo e coloranti

Molte persone sono sensibili alle sostanze chimiche nei profumi e coloranti artificiali. Prova un’alternativa naturale, come BEIPANNI di Verdevero, che è un detersivo a base vegetale, senza coloranti e profumi.

Risciacqua il bucato due volte

Un ciclo di risciacquo extra potrebbe essere tutto ciò di cui hai bisogno per evitare che i residui di detersivo si accumulino sui tuoi vestiti. Usa l’acqua più calda possibile per aiutare a eliminare gli allergeni.

Usa un ammorbidente naturale

Riduci il numero di sostanze chimiche che usi evitando l’ammorbidente oppure usandone uno ecologico come Sofì di Verdevero.

Usa acido citrico

L’acido citrico è un enorme alleato per le pulizie e uno dei suoi fantastici usi è proprio come sostituto dell’ammorbidente. Trovi i consigli su come usare l’acido citrico come ammorbidente sul blog di Verdevero.

Prepara il tuo detersivo

Puoi preparare il tuo detersivo con carbonato di sodio e Percarbonato. Questa soluzione è priva di profumi e coloranti e può anche farti risparmiare denaro. Per un potere pulente extra, considera di aggiungere sapone di Marsiglia a base di olio d’oliva.

Tieni pulita la lavatrice

Se hai un membro della famiglia con sensibilità chimiche, assicurati di lavare la macchina dopo i carichi che utilizzano detersivi standard. Un ciclo con acqua calda e SOS Lavatrice ti sarà di aiuto.

Pretratta le macchie naturalmente

Evita gli smacchiatori chimici pretrattando le macchie con SMACCHIETTO di Verdevero, lo smacchiatore naturale che al posto di ingredienti petrolchimici pericolosi usa solventi di origine vegetale di solito usati per i detergenti per il corpo e quindi più delicati.

 

Domande frequenti sulle irritazioni cutanee da detersivo

 

D: Quanto tempo ci vuole per far sparire un’irritazione alla pelle da detersivo?

R: Il tempo di guarigione varia da persona a persona, ma generalmente un’irritazione alla pelle può richiedere da 2 a 4 settimane per guarire completamente, utilizzando i rimedi appropriati.

 

D: Le irritazioni alla pelle da detersivo sono contagiose?

R: No, le irritazioni cutanee causate da detersivi non sono contagiose poiché sono reazioni allergiche o irritative individuali.

 

D: I bambini sono più sensibili alle irritazioni alla pelle da detersivo?

R: Sì, i bambini hanno una pelle più delicata e possono essere più sensibili agli ingredienti irritanti presenti nei detersivi tradizionali.

 

D: Come posso sapere se la mia irritazione alla pelle è causata dal detersivo?

R: Se noti che l’irritazione alla pelle peggiora dopo aver indossato vestiti appena lavati o si concentra nelle zone di maggior contatto con i tessuti, potrebbe essere causata dal detersivo.

 

Conclusione

Le irritazioni alla pelle da detersivo possono essere fastidiose ma sono gestibili con i giusti accorgimenti. La chiave è la prevenzione attraverso l’uso di prodotti naturali e delicati sulla pelle, come la linea di detersivi ecologici di Verdevero. Se i sintomi persistono nonostante l’uso di prodotti naturali, è sempre consigliabile consultare un dermatologo.

La zona sopra la serpentina del forno è spesso il territorio inesplorato della pulizia domestica, un’area critica ma troppo spesso trascurata che può nascondere insidie per la sicurezza e l’efficienza del nostro elettrodomestico, vediamo insieme come pulire il forno sopra la serpentina.

Questa zona, gioca un ruolo fondamentale nel processo di cottura, ma la sua posizione la rende anche particolarmente vulnerabile all’accumulo di sporco, grasso e residui di cibo.

Ignorare di pulire il forno sopra la serpentina non solo può compromettere le prestazioni del forno, ma può anche rappresentare un rischio per la sicurezza, aumentando il pericolo di incendi o malfunzionamenti.

La sfida nella pulizia di quest’area risiede non solo nella sua posizione difficile da raggiungere, ma anche nella delicatezza dell’operazione: un approccio sbagliato potrebbe danneggiare la serpentina, componente vitale per il funzionamento del forno.

Importanza della pulizia sopra la serpentina

  • Prevenzione di incendi
  • Miglioramento dell’efficienza energetica
  • Eliminazione di odori sgradevoli
  • Distribuzione uniforme del calore

Precauzioni da adottare

  • Assicurarsi che il forno sia completamente freddo
  • Scollegare l’alimentazione elettrica
  • Indossare guanti protettivi
  • Evitare di bagnare direttamente la serpentina

Tecniche specifiche per la pulizia sopra la serpentina

  1. Spazzola a setole morbide: Rimuovi delicatamente i residui secchi con una spazzola apposita.
  2. Panno in microfibra umido: Passa un panno leggermente umido per raccogliere polvere e particelle fini.
  3. Aspirapolvere con beccuccio sottile: Utilizza un aspirapolvere per rimuovere i detriti senza toccare la serpentina.

Applicazione di Fornobello sopra la serpentina

Fornobello può essere usato con cautela anche in questa zona delicata:

  • Spruzza il prodotto su un panno, non direttamente sulla serpentina
  • Passa delicatamente il panno imbevuto intorno e sopra la serpentina
  • Lascia agire per 5 minuti
  • Rimuovi con un panno pulito e asciutto

Manutenzione dell’area sopra la serpentina

  • Ispeziona regolarmente questa zona
  • Pulisci dopo la cottura di cibi che producono molti schizzi
  • Usa coperchi o fogli di alluminio durante la cottura per prevenire lo sporco

Nell’era della consapevolezza ambientale e della ricerca di uno stile di vita più sano, come pulire il forno in modo naturale non è più solo un’alternativa, ma sta diventando la scelta preferita per molti.

Questo approccio eco-friendly non solo rispetta l’ambiente, ma protegge anche la salute della nostra famiglia, eliminando l’esposizione a sostanze chimiche aggressive spesso presenti nei detergenti commerciali.

La pulizia naturale del forno è un ritorno alle radici, un modo per riscoprire la saggezza delle generazioni passate che mantenevano le loro cucine impeccabili con ingredienti semplici e facilmente reperibili.

Ma non lasciatevi ingannare: naturale non significa meno efficace. Siete curiosi di scoprire come pulire il forno in modo naturale? I metodi che esploreremo in questa sezione possono sorprendervi per la loro potenza nel rimuovere anche lo sporco più ostinato, lasciando il vostro forno non solo pulito, ma anche privo di residui chimici che potrebbero contaminare il cibo.

Vantaggi della pulizia naturale

  • Rispetto per l’ambiente
  • Sicurezza per la salute
  • Assenza di residui chimici sui cibi
  • Economicità

Ingredienti naturali per la pulizia del forno

  • Bicarbonato di sodio
  • Aceto bianco
  • Limone
  • Sale grosso
  • Oli essenziali (tea tree, limone)

Ricette fai-da-te per la pulizia del forno

  1. Pasta al bicarbonato: Mescola bicarbonato e acqua fino a ottenere una consistenza pastosa. Applica sulle superfici e lascia agire per una notte.
  2. Spray all’aceto e limone: Combina aceto, succo di limone e acqua in uno spruzzino. Nebulizza sulle superfici e pulisci dopo 30 minuti.
  3. Sacchetto di erbe aromatiche: Crea un sacchetto con erbe come rosmarino e timo. Posizionalo nel forno caldo e umido per diffondere oli essenziali naturali che aiutano a sciogliere il grasso.

Fornobello: pulizia naturale potenziata

detergente per pulire il forno

Mentre i metodi casalinghi sono efficaci per la manutenzione regolare, Fornobello offre una soluzione naturale più potente:

  • Formula basata su ingredienti di origine vegetale
  • Efficacia paragonabile ai detergenti chimici
  • Sicuro per l’ambiente e per la salute
  • Ideale per pulizie profonde periodiche

Routine di pulizia naturale

  • Usa i metodi fai-da-te per la manutenzione settimanale
  • Applica Fornobello mensilmente per una pulizia più approfondita
  • Mantieni il forno asciutto per prevenire la formazione di muffe

Il vetro del forno è come la finestra sulla nostra arte culinaria, un elemento cruciale che ci permette di monitorare la cottura dei nostri piatti preferiti senza dover aprire continuamente lo sportello, disperdendo calore prezioso, scopri come pulire il vetro incrostato.

Tuttavia, questo stesso vetro può diventare rapidamente il nemico numero uno della pulizia in cucina, accumulando strati su strati di grasso, schizzi di cibo e fumo, fino a trasformarsi in una barriera opaca che oscura la vista all’interno del forno.

La frustrazione di non riuscire a vedere chiaramente attraverso il vetro può rovinare l’esperienza di cottura e far sembrare il forno molto più vecchio e trascurato di quanto non sia in realtà.

Ma non temete: anche il vetro del forno apparentemente più compromesso può tornare alla sua originale trasparenza con le giuste tecniche e un po’ di dedizione.

Perché il vetro del forno si sporca facilmente

  • Deposito di grasso vaporizzato
  • Schizzi di cibo durante la cottura
  • Condensa che trasporta particelle di sporco

Come pulire il vetro del forno incrostato: Metodi di pulizia specifici.

  1. Raschietto in plastica: Usa delicatamente un raschietto in plastica per rimuovere i depositi più spessi.
  2. Miscela di sale e limone: Strofina mezzo limone cosparso di sale grosso sul vetro, poi risciacqua.
  3. Impacco di bicarbonato: Applica una pasta di bicarbonato e acqua, copri con pellicola trasparente e lascia agire per una notte.

L’approccio Fornobello per il vetro del forno

Fornobello è particolarmente efficace per pulire il vetro del forno incrostato:

  • Spruzza abbondantemente sul vetro
  • Lascia agire per 15 minuti
  • Usa una spugna morbida per pulire
  • Risciacqua con un panno in microfibra umido

Il prodotto scioglie efficacemente il grasso senza lasciare aloni, restituendo brillantezza al vetro.

Manutenzione del vetro del forno

  • Pulisci il vetro dopo ogni utilizzo del forno
  • Usa un panno in microfibra per una pulizia quotidiana
  • Applica Fornobello settimanalmente per prevenire l’accumulo di sporco

Se cerchi soluzioni su come pulire il forno incrostato senza fatica allora sei sull’articolo giusto. Continua a leggere e scoprirai i trucchi del mestiere per non avere più frustrazione di un forno sporco, incrostato e con cattivi odori.

Il forno incrostato può sembrare una sfida insormontabile, un nemico che si erge minaccioso nella nostra cucina, pronto a rovinare i nostri sforzi culinari con odori sgradevoli e potenziali rischi per la salute.

Le incrostazioni ostinate, accumulate nel tempo, non solo compromettono l’estetica del nostro elettrodomestico, ma possono anche influire negativamente sulla qualità del cibo che prepariamo.

Tuttavia, non c’è motivo di disperare o di considerare l’acquisto di un nuovo forno come unica soluzione. Con le giuste tecniche, un po’ di pazienza e i prodotti adeguati, è possibile trasformare anche il forno più trascurato in un apparecchio splendente e igienico, pronto per le nostre avventure culinarie.

Cause delle incrostazioni nel forno

  • Residui di cibo bruciati
  • Grasso e olio vaporizzati
  • Zuccheri caramellizzati
  • Mancata pulizia regolare

Tecniche di pulizia efficaci

  1. Vapore naturale: Posiziona una ciotola d’acqua nel forno caldo per ammorbidire le incrostazioni.
  2. Miscela di bicarbonato e aceto: Crea una pasta con bicarbonato e acqua, applicala sulle superfici incrostate, poi spruzza aceto. Lascia agire per alcune ore prima di pulire.
  3. Soluzione enzimatica: Utilizza detergenti enzimatici naturali che scompongono le proteine e i grassi.

Fornobello: la soluzione professionale

Fornobello il detergente per la pulizia del forno incrostato di Verdevero è la risposta alla tua domanda “come pulire il forno incrostato senza fatica” perché offre una pulizia profonda e senza sforzo:

  • Spruzza il prodotto sulle superfici incrostate
  • Lascia agire per 10 minuti
  • Rimuovi lo sporco con una spugna umida
  • Risciacqua e asciuga

Fornobello unisce efficacia e rispetto per l’ambiente, garantendo risultati professionali senza l’uso di sostanze chimiche aggressive.

Consigli per prevenire le incrostazioni

  • Pulisci il forno dopo ogni utilizzo
  • Usa teglie e fogli di alluminio per raccogliere gli schizzi
  • Effettua una pulizia profonda mensile con Fornobello

L’acido muriatico, noto anche come acido cloridrico quando in soluzione acquosa, è un composto chimico altamente corrosivo che può causare diversi danni all’ambiente e alle persone.
E non mi dilungherei oltre se non fosse che pochi giorni fa ho dovuto chiudere i commenti di un post sul gruppo che aveva come tema la pulizia del water con l’acido.
Dopo 20 anni di esperienza non so ancora il motivo per cui la pulizia del water con acido muriatico rimanga un argomento che scalda gli animi.
E purtroppo troppo spesso sono costretto a leggere commenti troppo leggeri sull’uso di questo prodotto pericolosissimo.

Q

 

Ho pensato allora di scrivere i 20 motivi per cui è meglio non usarlo.
Ecco la mia personalissima lista… Ma prima ti consiglio la visione di questo video, non solo l’acido muriatico mette in pericolo la tua salute in casa:

I 10 danni che l’uso improprio dell’acido muriatico può causare alla salute delle persone:

  1. Ustioni Chimiche: Il contatto diretto con la pelle può causare ustioni chimiche gravi, a volte anche attraverso i vestiti.
  2. Danni agli Occhi: Se spruzzato o schizzato negli occhi, può causare danni permanenti alla vista, fino alla cecità.
  3. Problemi Respiratori: I vapori rilasciati dall’acido muriatico sono molto irritanti e corrosivi per le vie respiratorie, e l’inalazione può causare edema polmonare, difficoltà respiratorie e danni ai tessuti polmonari.
  4. Intossicazione: L’ingestione accidentale può essere fatale, causando gravi danni all’esofago, allo stomaco e ai tessuti interni.
  5. Reazioni Allergiche e Dermatiti: Può causare reazioni allergiche e dermatiti in individui sensibili anche a seguito di esposizioni minime.
  6. Effetti a Lungo Termine: Esposizioni ripetute o prolungate possono portare a problemi cronici di salute, come gastriti o ulcere croniche.
  7. Danni ai Denti: I vapori possono causare la corrosione dello smalto dentale.
  8. Disturbi Digestivi: Se ingerito, anche in piccole quantità, può causare gravi disturbi digestivi e danni ai tessuti interni.
  9. Effetti Neurologici: In alti livelli di esposizione, può avere effetti sul sistema nervoso.
  10. Rischio di Shock Chimico: L’ingestione o l’esposizione a forti concentrazioni può causare uno shock chimico, mettendo a rischio la vita della persona esposta.

 

I 10 danni ambientali più diffusi dell’uso improprio dell’acido muriatico:

  1. Danni alla vita acquatica: Se rilasciato nell’ambiente acquatico, può abbassare drasticamente il pH dell’acqua, rendendola troppo acida per la sopravvivenza di pesci, piante e microorganismi.
  2. Corrosione del suolo: Può alterare la composizione chimica del suolo, influenzando negativamente la fertilità e danneggiando l’habitat di numerosi organismi terrestri.
  3. Danni alle strutture: Se scaricato impropriamente, può corrodere strutture di metallo e cemento, inclusi sistemi fognari e impianti di trattamento delle acque.
  4. Inquinamento dell’aria: Se esposto all’aria, l’acido muriatico può evaporare e contribuire alla formazione di aerosol acidi, dannosi per la respirazione e potenziali contributori alla pioggia acida.
  5. Distruzione di habitat: Un rilascio accidentale o illecito può distruggere gli habitat locali, con effetti a lungo termine sulla biodiversità.
  6. Effetti sulla catena alimentare: Può accumularsi negli organismi acquatici, influenzando la catena alimentare e potenzialmente causando effetti nocivi a lungo termine.
  7. Rischio di incendi e esplosioni: Se viene a contatto con alcune sostanze chimiche, l’acido muriatico può reagire in modo violento, causando incendi o esplosioni.
  8. Pericolo per le falde acquifere: La contaminazione delle falde acquifere può avvenire attraverso perdite o smaltimento improprio, con conseguenze gravi per l’approvvigionamento di acqua potabile.
  9. Danni alla flora: Può causare la morte di piante e microorganismi vitali per la salute e l’equilibrio degli ecosistemi terrestri.
  10. Rischi per gli insetti e pollinatori: Gli insetti, compresi i pollinatori come le api, possono essere danneggiati dall’esposizione a sostanze chimiche tossiche come l’acido muriatico.

 

IMPORTANTE: Per tutte queste ragioni, è essenziale utilizzare adeguata protezione individuale, come guanti, occhiali di protezione e maschere respiratorie, quando si maneggia l’acido muriatico e seguire scrupolosamente le istruzioni per l’uso sicuro del prodotto.
È importante smaltire l’acido muriatico con estrema cautela e secondo le normative ambientali vigenti per minimizzare l’impatto ambientale.
E se ti stai chiedendo: ho capito Fabrizio, ma allora con che cosa lo pulisco il water?

 

Soluzioni VERDEVERO per sostituire l’acido muriatico

Beh, è facile, con WiCtor, il disincrostante a base di acido lattico e acido citrico. Funzionano uguale senza inquinare l’ambiente e senza mettere a rischio la salute.

Ti sei mai chiesto perché i tuoi asciugamani diventano rigidi e meno assorbenti nel tempo? O semplicemente “come lavare gli asciugamani in lavatrice e asciugarli per averli sempre morbidi?

In realtà, gli asciugamani che diventano duri e meno assorbenti con il tempo e con i lavaggi è un problema comune.

Ci sono diverse ragioni per cui ciò può accadere:

  1. Residui di detersivo: L’uso eccessivo di detersivo può lasciare residui sugli asciugamani. Questi residui possono accumularsi nel tempo, rendendo gli asciugamani meno morbidi e assorbenti. In generale evita di abusare nell’uso del detersivo e in particolare di detersivo petrolchimico: i suoi residui sulle fibre sono irritanti, dannosi e spesso causa di pruriti e arrossamenti della pelle.
  2. Ammorbidente tradizionale: Paradossalmente, mentre l’ammorbidente è progettato per rendere i tessuti più morbidi, può effettivamente ridurre l’assorbenza degli asciugamani. L’ammorbidente può lasciare uno strato ceroso sugli asciugamani, che li rende meno assorbenti. Questo strato di ingredienti, oltre a rendere il tessuto poco assorbente, resta a contatto con la tua pelle durante l’asciugatura e può essere causa di arrossamenti alla pelle.
  3. Acqua dura: L’acqua che contiene un alto livello di minerali, in particolare calcio e magnesio, è nota come “acqua dura”. Questi minerali possono accumularsi sugli asciugamani, rendendoli duri.
  4. Asciugatura in asciugatrice ad alta temperatura: Asciugare gli asciugamani a temperature troppo elevate può danneggiare le fibre e renderle più rigide.
  5. Usura naturale: Con il tempo e l’uso continuo, le fibre degli asciugamani possono rompersi e deteriorarsi, rendendo gli asciugamani meno morbidi e assorbenti. A questa condizione non c’è rimedio.
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  6. Tipo di tessuto: Gli asciugamani realizzati con fibre sintetiche o miste potrebbero non avere la stessa capacità di assorbenza o morbidezza degli asciugamani 100% cotone.

Per lavare gli asciugamani gli asciugamani in lavatrice e mantenerli morbidi e assorbenti segui queste facili istruzioni:

  • Riduci la quantità di detersivo utilizzato e assicurati di risciacquare bene gli asciugamani.
  • Evita l’uso di ammorbidenti petrolchimici e cerca alternative naturali, come gli ammorbidenti ecologici a base di tensioattivi da olio di cocco e acido citrico come Sofì di Verdevero.
  • Se vivi in un’area con acqua dura, potresti considerare l’uso di un addolcitore d’acqua per la tua lavatrice. Ha un costo contenuto, intorno ai 100-120 euro, è facile da installare e renderà la tua acqua meno dura.
  • Asciuga gli asciugamani a una temperatura più bassa in asciugatrice o, se possibile, all’aria aperta. Evita di esporli al sole e ritirali appena asciutti, senza lasciarli stesi a “biscottare” al sole.
  • Assicurati di non sovraccaricare la lavatrice, in modo che gli asciugamani possano muoversi liberamente e risciacquarsi completamente.

Seguendo questi suggerimenti, dovresti essere in grado di prolungare la morbidezza e l’assorbenza dei tuoi asciugamani.

Curiosità: A cosa servono quelle righe sui bordi o in prossimità dei bordi degli asciugamani?

Le righe sui bordi o in prossimità dei bordi degli asciugamani, spesso chiamate “orli” o “bordi decorativi”, hanno diverse funzioni.

In generale, mentre gli orli e i bordi decorativi possono avere un aspetto estetico, spesso hanno anche una funzione pratica che aiuta a mantenere la qualità e la durata dell’asciugamano nel tempo.

Ecco le funzioni principali:

  1. Struttura e Durata: L’orlo aiuta a prevenire lo sfilacciamento delle estremità dell’asciugamano. Rinforzando il bordo, l’asciugamano ha una maggiore durata e resistenza all’usura.
  2. Estetica: Le righe o i bordi decorativi possono aggiungere un tocco estetico all’asciugamano, rendendolo più attraente o coordinato con altri elementi del bagno.
  3. Riduzione del restringimento: Gli asciugamani, specialmente quelli in cotone, possono restringersi quando vengono lavati e asciugati. L’orlo può aiutare a ridurre il restringimento in modo non uniforme, mantenendo l’asciugamano dritto e in forma.
  4. Identificazione: In alcune famiglie o istituzioni, gli asciugamani possono avere bordi di colori diversi per identificare a chi appartengono o per quale uso sono destinati (ad esempio, viso, mani, corpo).
  5. Migliorare la sensazione al tatto: In alcuni casi, la zona dell’orlo può avere una tessitura diversa che offre una sensazione diversa al tatto, che alcune persone potrebbero trovare piacevole o utile per una leggera esfoliazione.
  6. Prevenzione della deformazione: Gli asciugamani sono spesso sottoposti a tensioni quando vengono appesi o tirati. L’orlo rinforzato può aiutare a mantenere la forma dell’asciugamano e prevenire la deformazione.

Quando mi occupavo di forniture industriali di detersivi mi capitò di conoscere una azienda produttrice di detersivi in capsule che ebbe quella che mi sembrava una geniale idea per ridurre costi, sprechi e difficoltà logistiche delle imprese di pulizie: il detersivo in capsule concentrate.

All’epoca fornivo diverse imprese di pulizie con centinaia di dipendenti e ognuna di queste aveva a libro paga almeno un dipendente che più volte al mese doveva fare il giro dei cantieri di pulizie per rifornire i collaboratori di detersivi, carta, moci puliti e tutte le attrezzature necessarie per lo svolgimento del lavoro.

E lo doveva fare con un furgone e impiegare tempo ed energie per caricare i prodotti in magazzino e poi per scaricare il furgone in ogni singolo cantiere.

Mi ricordo in particolare una impresa di Bolzano che aveva diversi cantieri molto ampi per i quali fornivo mensilmente 3 bancali di detersivo per pavimenti.

Significa circa 1000 taniche da 5 litri di detersivo per pavimenti: puoi immaginare il tempo, l’ingombro e lo sforzo per spostarli?

Bene: avevo l’opportunità di sostituire quei 3 pallet con 4 scatole di detersivo in capsule.

Il funzionamento era semplice:

  1. Il dipendente prendeva la capsula
  2. La inseriva in una tanica vuota
  3. Riempiva di acqua
  4. Et-voilà, detersivo pronto all’uso senza spechi di tempo ed energie

Bastava solo che invece di spostare bancali e bancali di merce i dipendenti passassero in sede a prendere qualche bustina di detersivo in caps.

Vuoi sapere cosa successe quando presentai il detersivo in capsule agli impresari? Continua a leggere e scoprirai cosa con mio grande stupore successe…

La prima reazione degli impresari fu che gli stavo proponendo un buco nell’acqua e che nessun dipendente si sarebbe adeguato a questo sistema nonostante gli apparenti vantaggi che offriva.

E nutrivano anche dubbi sul fatto che una bustina potesse lavare come il detersivo di una tanica pronta all’uso.

Usai tutte le mie capacità di persuasione per convincerli a provare perché ero convinto di avere scovato per loro una soluzione formidabile.

Alla fine riuscii a spuntarla in 3 imprese, non tanto per le mie potenti armi di persuasione ma perché promisi che se il sistema non avesse riscontrato successo mi sarei ripreso indietro tutta la merce e sostituita  con il vecchio detersivo per pavimenti in tanica.

Quindi feci le mie forniture, spiegai ai responsabili come usare il prodotto e restai a loro disposizione per tutte le evenienze.

Ero felice! Nella mia testa avevo appena fatto del bene al pianeta, portato un considerevole risparmio di tempo e di fatica a quei dipendenti e un piccolo risparmio economico a quegli impresari.

Puoi immaginare il mio stupore quando da lì a poche settimane dovetti andare a riprendermi tutti gli scatoloni di detersivo in capsule e riconsegnare le vecchie taniche di detersivo?!

I dipendenti rifiutavano tutto:

  • Il sistema della capsula
  • La praticità del prodotto
  • L’efficacia del prodotto

Ero davvero rattristato!

Ci ho messo del tempo per imparare la lezione ma mi sarebbe servita negli anni per decidere come volevo costruire i miei detersivi ecologici.

I detersivi in capsule non piacciono alle persone!

Le persone sono attratte dall’ecologicità riferita al risparmio di plastica e niente altro. Si accorgono velocemente che non sono performanti. Vuoi una prova? Basta andare a vedere le recensioni di questi prodotti. 😉

NON È VERO CHE FUNZIONANO COME I DETERSIVI TRADIZIONALI

Se ci pensi… come fa a starci tutto il principio attivo che c’è in un flacone di detersivo pronto all’uso formulato per performare quando lo usi e non formulato per fare un po’ di colore e schiuma quando misceli le polverine all’acqua, in una bustina da pochi grammi che poi devi miscelare in litri di acqua?

È una bella trovata di marketing quella di dire che il detersivo è composto dal 96% di acqua.

Ma con il 96% di acqua non laverebbero proprio come i detersivi in caps.

La verità è che alcuni ingredienti utili a lavare sono disponibili in formato liquido e non per detersivi in polvere e che un detersivo in caps semplicemente non contiene alcuni ingredienti anche se performanti perché la loro formulazione è limitata.

E se proprio vuoi risparmiare plastica basta acquistare le ricariche.

Vuoi davvero fare del bene all’ambiente?

La scelta migliore è usare un detersivo ecologico, formulato per avere un ridotto impatto sull’ambiente e poi, quando lo avrai esaurito, riacquistarlo nel formato ricarica.

Trovi tutte le ricariche di Verdevero qui: https://www.verdevero.it/categoria-prodotto/detersivi-alla-spina/

Ho deciso di prendermi qualche minuto per rispondere a una domanda che negli ultimi mesi mi arriva in maniera costante: perché non fate detersivi in fogli, in pastiglie, in capsule…?

La risposta è semplicissima e a dire il vero se l’è data direttamente l’ultima cliente che mi ha posto questa domanda sul gruppo “Come pulire qualsiasi cosa con Verdevero” qualche giorno fa:

Sono prodotti di grande fascino, ma non risolvono nessun problema nello specifico.

Riducono l’uso di plastica? O meglio lo fanno più di quanto non faccia un normale detersivo ecologico per il quale puoi acquistare la ricarica per il refill del prodotto?

Da anni in Verdevero abbiamo introdotto due progetti molto importanti con lo scopo di eliminare la plastica monouso dai detersivi:

  1. Addio plastica monouso.
    Per ogni nostro detersivo esiste la pratica ricarica in tanica da 4 litri oppure in carta riciclabile
    Significa che se acquisti ad esempio un Floreale nel suo barattolo salva freschezza da 200 grammi, potrai successivamente ricaricarlo acquistando la busta ricarica da 800 grammi in carta riciclabile e con chiusura salvafreschezza.
    Significa che se acquisti un flacona da 1000 ml di Beipanni, potrai fare il refill con la pratica tanica ricarica ZEROSPRECHI® e continuare a riusare il flacone originale all’infinito.
    In pratica hai azzerato la plastica monouso, la vera causa dell’inquinamento da plastica.
  2. Servizio di VuotoarenderWeb.
    Significa che puoi sempre renderci le taniche ricarica ZEROSPRECHI® e noi le puliamo e le riempiamo nuovamente dando alla plastica nuova vita.
    È questo il modo migliore per utilizzare la plastica e anche il primo principio per la riduzione di questo rifiuto.
    Forse non lo sai, ma il simbolino del riciclo ♻️ ha un significato preciso, ognuna delle 3 frecce che lo compongono corrisponde a una “R”: Reuse, Reduce, Recycle. E il primo principio è proprio Reuse=riusa. Non lo stiamo forse facendo bene?

Perché posso dirti quello che ti sto dicendo, posso continuare a non fare detersivi in fogli e perché sono così tranquillo nel sostenere la mia visione?

Per rispondere ti racconto 2 storie andate a finire male…
Lo so che nel mondo in cui stiamo vivendo siamo allarmati ogni giorno da mille preoccupazioni e da nuovi problemi quotidiani che sembrano ogni giorno quelli che porteranno l’umanità al collasso.
E quella della plastica è una vera problematica seria, ma risolverla con una trovata di marketing non è la soluzione, la soluzione è il comportamento virtuoso di ogni singola persona.
Non è stato il detersivo alla spina la soluzione, anche se qualche anno fa sembrava che lo sarebbe stato… Non sono state le ricariche di detersivo e non sarà nemmeno il detersivo in fogli o in busta.

Storia triste #1 sui detersivi in fogli
Nel 2011 un mio amico “detersivaro” inventò la soluzione al male della plastica creando il primo distributore automatico per detersivo liquido: tu andavi al supermercato (supermercato, non ho scritto “piccolo negozio bio”, era proprio inserito nella Grande Distribuzione Organizzata) portavi con te il tuo flacone vuoto e con una monetina riempivi il tuo flacone di detersivo senza creare nessun rifiuto di plastica.
Oggi potrei farti vedere una foto degli impianti di detersivi alla spina del mio amico disposti in bella mostra e tutti impolverati nel magazzino della sua azienda. E quando iniziò tentò in tutti i modi di convincermi ad usarli per distribuire anche i detersivi Verdevero. Funzionò per un periodo, poi andò tutto a morire.
Il motivo? Puoi cambiare una piccola parte del comportamento di una persona, ma non puoi stravolgere la sua routine, altrimenti ritorna nella vecchia modalità.
E alla gente non viene in mente di partire per la spesa con la borsa piena di flaconi vuoti da riempire di detersivo. O per essere più precisi: solo pochi temerari riescono a ricordarsi di passare per casa, prendere i flaconi vuoti di detersivo, se ancora sporchi risciacquarli, asciugarli, metterli in borsa, partire per fare la spesa, andare davanti al distributore del detersivo alla spina, ricaricare il suo flacone, richiuderlo, pulirlo perché di sicuro qualche goccia è fuoriuscita, continuare a fare la spesa e poi darsi una pacca sulla spalla perché ha risparmiato dall’inquinamento un flacone di plastica che se lo avesse buttato nella raccolta differenziata avrebbe generato ZERO inquinamento.

Storia triste #2
Nel 2016 abbiamo realizzato Lemontrì, il primo anticalcare 3 in 1 ecologico a base di acido citrico.
Nel 2017 abbiamo realizzato il barattolo ricarica di Lemontrì. Un barattolino di polvere cristallina dal profumo di limone.
Bastava prendere 2 misurini, inserirli nel barattolo vuoto di Lemontrì pronto all’uso e aggiungere acqua. Facile vero?
Peccato che poi puntualmente i clienti ci scrivessero che:
La polvere non si è sciolta completamente e usandolo con lo spruzzatore si è intasato e adesso non nebulizza più;
Il prodotto dopo qualche giorno cambiava di odore a causa del fatto che l’acqua del rubinetto contiene per sua natura sostanze diverse dall’acqua: calcare, ferro, minerali di vario genere;
Il prodotto fatto in casa non era più performante come il prodotto acquistato già pronto all’uso.
Inutile dire che Lemontrì ricarica in polvere non esiste più anche se una piccola percentuale di clienti lo riacquisterebbe. Sì, perché la maggior parte delle persone alla fine riordinava il flacone già pronto all’uso.
Ed è lì che abbiamo deciso di realizzare la tanica ricarica ZEROSPRECHI di Lemontrì. Ora ricarichi il falcone con la tanica ricarica e quando finisce la tanica ce la rendi con il servizio di vuoto a Renderweb. Zero plastica monouso.

Cosa serve davvero fare… Altro che detersivi in fogli…

Ingredienti 100% naturali: è questo il vero sforzo per non inquinare.
Accertarsi che gli ingredienti del detersivo che usi siano davvero ecologici e a basso impatto ambientale.
E se vogliamo fare questo cambiamento tutti insieme, e ripeto TUTTI INSIEME, perché non bastiamo noi 4 ecologisti a fare un vero cambiamento ma serve che tutti cambino comportamento e abitudine, allora bisogna che il cambio di paradigma richieda poco sforzo.
Serve che le persone possano usare un detersivo ecologico “VERO” con la stessa facilità con cui ora usano la candeggina.
Serve che le persone ottengano lo stesso risultato della bomba petrolchimica che stanno usando da anni ma con un detersivo ecologico facile da usare, pratico e che non inquina.
E vari detersivi in fogli, polvere, ricarica, ecc. a mio modo di vedere non hanno queste caratteristiche per ora.
Sono pronto a cambiare idea non appena troverò la formula “che funziona”.
Vedere le recensioni per credere. 😉

detersivi in fogli

Smettila di farti prendere in giro dalla pubblicità e dalla trovata del momento che ti promette di risolvere con un metodo magico il problema della plastica.
Prenditi le tue responsabilità senza cercare scorciatoie inutili che arricchiscono solo poche persone che fanno danni enormi all’ambiente mentre ti fanno credere di fare del bene alla natura.

Mi sto riferendo ai fantastici e fantasmagorici “foglietti di detersivo per bucato” che:

Ti promettono di eliminare la plastica

Ti promettono di non inquinare inutilmente

Ebbene…

Se è vero che il packaging è “green” il contenuto è tutt’altro.

Leggi tra gli ingredienti e troverai scritto: PVA, Alcol polivinilico, polyvinyl Alcohol.

Significa MICROPLASTICA.

Si, microplastica versata direttamente in mare o nell’oceano.

E se stai pensando: “si però tutta l’acqua finisce prima ai depuratori che purifichino, trattano, ecc ecc… allora leggi queste poche righe qui sotto e ti renderai conti che pensare così è una cavolata.

Le attuali regole sul trattamento dei rifiuti da parte dei depuratori non prevedono il trattamento di rifiuti come le microplastiche presenti in detersivi e cosmetici e questi rifiuti insufficientemente o poco degradati nei depuratori vengono rilasciate nei fiumi e raggiungono mari e oceani in grande quantità tramite i corsi d’acqua.

Il Mediterraneo, ad esempio ha un inquinamento documentato con diversi tipi di microplastiche.

Le seguenti percentuali sono calcolate su particelle campionate> 700 μm6 :
• 0,3% di PET
• 1,2% di PVA
• 16% di PP
• 52% di HD-PE

Il rilevamento di particelle di PVA è allarmante, dal momento che il PVA è considerato (bio) degradabile ma non lo è. (Fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5120331/)

Il PVA non è biodegradabile. AMEN.

Hai capito bene!

Usi un detersivo che ha come scopo eliminare la plastica che in realtà è fatto di microplastica e rilascia una quantità di inquinamento mostruoso e dannoso visto che poi te lo ritrovi nel piatto.

Come?

La microplastica rientra nella catena alimentare tramite i pesci, che sono costretti a mangiarsela, e poi tu te la ritrovi nel piatto.

Bello vero? Alla faccia dei fogli ecologici che combattono la plastica perché hanno la confezione in carta riciclabile.

Vuoi fare la scelta giusta?

Usa detersivi ecologici “veri” e riutilizza il contenitore in plastica più volte e più volte.

Una volta esaurito il flacone buttalo nella raccolta della plastica e così eviterai di inquinare inutilmente.

Altro che foglietti di detersivo. E microplastica.

PS: ogni detersivo ecologico Verdevero lo trovi anche nel formato ricarica ZEROSPRECHI da 4 litri. Il contenitore ZEROSPRECHI ce lo puoi rendere tramite il servizio di – VuotoarenderWEB – e noi riutilizzeremo il contenitori per riempirlo nuovamente del tuo detersivo ecologico Verdevero.
In questo modo ZEROSPRECHI e ZERO plastica sprecata.

Trovi le nostre ricariche ZEROSPRECHI qui: https://www.verdevero.it/categoria-prodotto/detersivi-alla-spina/

Smacchiatore per tessuti: il rimedio perfetto per i vestiti macchiati

Hai mai trovato delle fastidiose macchie sui tuoi vestiti preferiti? Non c’è nulla di più frustrante che rovinare il proprio abbigliamento, soprattutto quando le macchie sono difficili da rimuovere. Fortunatamente, esiste un rimedio utile e conveniente: lo smacchiatore per tessuti.

Cos’è uno smacchiatore per tessuti?

Uno smacchiatore per tessuti è un prodotto specificamente progettato per rimuovere le macchie dai tessuti, senza danneggiarli. Esistono diverse varietà di smacchiatori per tessuti sul mercato, ma tutti funzionano in modo simile. Sono solitamente disponibili sotto forma di spray o di pennarello e contengono enzimi o altri agenti di pulizia in grado di sciogliere le macchie.
La differenza sostanziale che puoi trovare sta nel tipo di ingredienti che compongono lo smacchiatore per tessuti. Il nostro consiglio è quello di ricercare uno smacchiatore a base di ingredienti naturali invece che ingredienti petrolchimici che rischiano di danneggiare il tessuto e possono creare irritazione alle mani mentre lo maneggi e lo stendi o nebulizzi sulle macchie.

Come utilizzare uno smacchiatore per tessuti

1. Prima di utilizzare uno smacchiatore, assicurati di leggere le istruzioni del produttore.
2. Applica lo smacchiatore direttamente sulla macchia, assicurandoti di coprire completamente l’area macchiata.
3. Lascia agire lo smacchiatore per qualche minuto. Il tempo di attesa dipende dallo smacchiatore specifico che stai utilizzando.
4. Utilizza un panno morbido o una spazzola per strofinare delicatamente l’area macchiata.
5. Risciacqua l’area con acqua fredda per rimuovere il prodotto ed eventuali residui di macchia.
6. Controlla se la macchia è stata completamente rimossa. Se necessario, ripeti l’operazione.

Alcune cose da tenere a mente

– Evita di utilizzare uno smacchiatore per tessuti su tessuti delicati come la seta o il cachemire, a meno che non sia stato specificamente progettato per questi tessuti.
– Non utilizzare acqua calda per risciacquare le macchie, in quanto ciò potrebbe “cucire” la macchia nel tessuto.
– Se non sei sicuro di quale smacchiatore utilizzare su un determinato tessuto, prova a testarlo su un’area nascosta del tessuto per verificare eventuali reazioni indesiderate.
In sintesi, uno smacchiatore per tessuti è un prodotto utile e conveniente per rimuovere fastidiose macchie su abbigliamento e tessuti. Ricorda di leggere attentamente le istruzioni del produttore e di applicare l’agente di pulizia con cura per ottenere i migliori risultati.

Conclusione

In conclusione, lo smacchiatore per tessuti è il rimedio perfetto per le fastidiose macchie sui tessuti. Basta seguire le istruzioni del produttore per ottenere i migliori risultati e assicurarsi di non danneggiare i tessuti. Speriamo che questi consigli ti siano stati utili nella tua ricerca di un modo efficace per pulire i tessuti.
Per avere sempre a disposizione un prodotto adatto a tutte le fibre, aggressivo sulle macchie e delicato con la pelle di chi lo utilizza e con l’ambiente ti consigliamo di usare SMACCHIETTO, il nuovissimo smacchiatore naturale di Verdevero.
La pulizia dei tessuti può essere un’attività complessa ed è facile rovinare i vestiti se non si utilizza lo smacchiatore a secco giusto. Uno degli strumenti utili e convenienti per rimuovere le macchie dai tessuti senza danneggiarli è lo smacchiatore a secco per tessuti. In questo articolo, ti spiegheremo come utilizzarlo ma vedremo anche i casi in cui potrebbe non essere la soluzione ideale.

Cosa Sono gli Smacchiatori a Secco

Uno smacchiatore a secco per tessuti è un prodotto progettato per rimuovere le macchie dai tessuti senza l’utilizzo di acqua o altri liquidi. Si presenta sotto forma di spray o di polvere e contiene agenti di pulizia in polvere o granuli che si attaccano alle macchie e le rimuovono.

Come Funzionano gli Smacchiatori a Secco

Questi smacchiatori contengono sostanze lavorate a secco che assorbono le macchie sui tessuti. Questi composti rimuovono le macchie strofinando il tessuto con un panno imbevuto di sostanza. Dopo che lo smacchiatore a secco per tessuti ha agito per alcuni minuti, le macchie vengono cancellate e il tessuto resta pulito.

Quando Utilizzare questo lo Smacchiatore a secco

Ecco alcuni casi in cui è consigliabile utilizzare questo smacchiatore per tessuti:
– Macchie di grasso su sedili in pelle o tessuti delicati
– Macchie di petrolio o di vernice
– Macchie di vino rosso su tessuti delicati come la seta
– Macchie di rossetto e smalto per unghie

Quando Non Utilizzare questi smacchiatori a secco

Anche se sono più delicati rispetto ad altri strumenti di pulizia, non sono adatti a tutte le situazioni.
Ad esempio, non dovresti utilizzare questo smacchiatore in questi casi:
– Su tessuti delicati come la seta e il cachemire
– Per le macchie che si sono diffuse su una grande area
– Sui tessuti bagnati o che non si sono asciugati del tutto
– Per le macchie di urina, feci o sangue

Come Utilizzarli sui Tessuti

Segui questi semplici passi per utilizzare uno smacchiatore a secco per tessuti:
1. Verifica se il tessuto è resistente allo smacchiatore a secco. Verifica il foglietto illustrativo del capo d’abbigliamento o prova lo smacchiatore su un’area poco visibile del tessuto.
2. Applica la quantità adeguata di smacchiatore sulla macchia.
3. Massaggia lo smacchiatore delicatamente nella macchia con un panno bianco e non abrasivo.
4. Lascia asciugare lo smacchiatore sulla macchia per circa 30 minuti. Non strofinare il tessuto per rimuovere lo smacchiatore.
5. Utilizza un aspirapolvere per rimuovere lo smacchiatore secco dal tessuto.
6. Ripeti il processo se la macchia persiste.

Conclusione: quando usare e quando non usare uno smacchiatore a secco

Lo smacchiatore a secco per tessuti è uno strumento utile e conveniente per rimuovere le macchie difficili dai tessuti delicati senza doverli bagnare. Tuttavia, non è sempre la soluzione giusta per ogni tipo di macchia o tessuto. Ricorda di verificare le indicazioni del tessuto prima di utilizzare uno smacchiatore a secco e non utilizzarlo sui tessuti delicati o per le macchie diffuse. Il nostro consiglio è quello di affidare l’uso di questi smacchiatori ai professionisti delle puliture e quindi portare i tuoi capi da loro qualora per te sia necessario smacchiarli con strumenti di questo genere.

Per avere sempre a disposizione un prodotto adatto a tutte le fibre, aggressivo sulle macchie e delicato con la pelle di chi lo utilizza e con l’ambiente ti consigliamo di usare SMACCHIETTO, il nuovissimo smacchiatore naturale di Verdevero.