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Chi fuma inquina. Ma quanto?

Fumo e impatto ambientale
Fumo e impatto ambientale

Chi fuma inquina. Ma quanto?

Chi fuma inquina?

Certo che sì, viene da dire.

Ma con questa affermazione ci limitiamo forse a quella parte di inquinamento che viene prodotta dal fumatore che ci sta a fianco e che inquina appunto l’aria attorno a noi.

Ma forse è il caso di non fermarsi a questo aspetto superficiale.

A inquinare è l’atteggiamento stesso dei fumatori.

So che è una dichiarazione che può dare fastidio ma dopo quello che state per leggere sarà difficile essere in disaccordo.

Avete mai visto un fumatore mangiarsi il mozzicone di sigaretta dopo averla fumata? Non credo.

Oppure, avete mai visto un fumatore spegnere la sigaretta e gettarla in un contenitore per rifiuti tossici? Credo proprio di no.

In realtà, è già difficile che la sigaretta venga spenta e gettata in una spazzatura normale, idem per la plastica che avvolge il pacchetto, o il pacchetto stesso.

Ma cosa c’entra una sigaretta con i rifiuti tossici? Lo vediamo subito.

Una sigaretta contiene 4000 sostanze inquinanti diverse.

Le più conosciute sono:

  • Nicotina;
  • Benzene;
  • Ammoniaca:
  • Acido cianidrico;
  • Polonio-210 (che è un composto radioattivo);
  • Acetato di cellulosa (contenuto nel filtro).

Ricapitolando: la sigaretta contiene 4000 sostanze inquinanti, che passano per il filtro e in buona parte vi rimangono.

E il mozzicone dove lo buttano la maggior parte dei fumatori? Bravi, a terra!

Proviamo ora a fare un po’ di conti.

Quanti sono i fumatori solo in Italia? 13 milioni.

E quante sigarette fumano? Una media di 15 sigarette al giorno per un totale di 72 miliardi di cicche all’anno.

Questi miliardi di mozziconi finiscono abbandonati per strada, nelle fogne, nei torrenti e nei fiumi.

E anche in mare.

Basta pensare che il 40% dei rifiuti presenti nel mare Mediterraneo sono mozziconi di sigaretta.

Tradotto in tonnellate di inquinamento fanno:

  • 324 tonnellate di nicotina;
  • 1440 tonnellate di catrame;
  • 12240 di acetato di cellulosa;
  • 1800 tonnellate di composti organici volatili.

Una normativa del 2015 riguardante questo tema, entrata in vigore nel 2016, regolamenta il divieto di gettare questo rifiuto tossico per terra, ma nonostante questo, non è ancora purtroppo in uso da parte delle forze dell’ordine di attuare misure risolute perché venga rispettata.

Nell’attesa che questo accada, alcuni Comuni hanno distribuito dei piccoli posacenere tascabili, ma per il resto sta ai singoli fumatori assumere un comportamento responsabile in difesa della propria salute e della salute altrui.

(Fonte ENEA)

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